New rooky

By la_pazza_di_fantasy

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Dante e Izac sono gemelli e frequentano la Royal Academy, accademia di formazione per figli di famiglie ricc... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Epilogo

Capitolo 9

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By la_pazza_di_fantasy


Dante uscì con calma dalla sua camera. Ovviamente Felip e Yamato avevano usato la doccia prima di lui e i due non lo avevano aspettato. Nonostante ciò però il moro individuò qualche altro ragazzo in ritardo come lui e dopo essersi chiuso la cerniera della felpa, e sentendosi anche ristorato da quella doccia veloce, seguì i ragazzi rimasti verso la mensa ringraziando che fossero le sette e trentacinque quindi aveva perso solo cinque minuti. Si mise in fila con un vassoio in mano e dopo che su di esso furono messi pane e marmellate varie più uno yogurt si diresse verso un tavolo isolato: era certo che nessuno lo volesse.

Con calma Dante inizio a tagliare il pane e inserire all'interno la marmellata di amarena che aveva preso e mentre lo addentava con la fame che lo stava assalendo per via dell'esercizio fisico prese il suo telefono e scrisse un veloce buongiorno a Pascal mentre non si premurò nemmeno di aprire la chat con tutti i messaggi che gli aveva mandato il fratello. Non aveva la minima voglia di parlare con Izac.

Con niente da vedere sul suo telefono finì velocemente la colazione e dopo aver buttato tutti i rifiuti nell'apposito cestino si ridiresse in camera dove trovò dentro sia Yamato che Felip.

-cosa mi devo portare dietro per le lezioni?- domandò sperando che gli rispondessero.

-domanda stupida- gli disse Felip sorpassandolo con in braccio un raccoglitore e un borsellino per poi uscire di camera.

-qualcosa su cui scrivere e l'oggetto per scrivere- ridacchiò invece Yamato uscendo subito anche lui solo che dietro si era portato una tracolla. Dante decise di imitare Yamato e prese un po' di quaderni, che aveva trovato la sera prima nel cassetto del suo comodino, e una penna blu con una matita per poi metterli dentro lo zaino che si era portato dietro il giorno prima e uscire velocemente dalla camera anche perché si era completamente dimenticato di non sapere dove si trovasse l'aula nella quale dovevano andare. Si maledisse mentalmente per aver perso tempo e scese le scale ignorando il dolore alle gambe per poter raggiungere il piano terra e guardarsi intorno. L'unico edificio nel quale non era entrato era quello sempre rettangolare precisamente difronte ai dormitori e di fianco alla mensa quindi decise di provare li e sorrise quando si accorse di aver indovinato. Guardò aula per aula vino a quando in una non individuò Felip e Yamato ed entrò dentro.

-oh no sei del nostro anno- si lamentò una ragazza bionda guardandolo male.

-già- borbottò Dante cercando un posto libero.

-primo banco a destra- gli disse ancora la bionda avendolo visto osservare attentamente i banchi infondo che erano ancora vuoti -è l'unico libero- e ridacchiò nel guardare la sua faccia esasperata. Dante anche se aveva voglia di sedersi infondo come suo solito decise di prendere il banco che le aveva indicato la ragazza e sentendosi stranamente strano nel stare così vicino alla cattedra. Dante pensò di essere da solo a quel banco ma dovette ricredersi quando dopo poco che fu entrata la professoressa anche un'altra ragazza castana fece il suo ingresso e andò a sedersi nell'unico banco libero e cioè quello al suo fianco anche se lo ignorò completamente.

-bene iniziamo con la lezione di oggi, signorino Monstant veda di stare al passo- gli disse la donna prima di voltarsi verso la lavagna e iniziare a scrivere formule che per Dante erano arabo. Quella roba non l'aveva mai vista prima.

-mi scusi- si decise a dire alzando la mano e attirando su di se lo sguardo furente della donna -io non ho mai visto nulla del genere-

-ha quindici anni no?-

-si ma...-

-allora è nella classe giusta. Se la sua vecchia scuola era indietro non è un problema mio quindi veda di recuperare e non interrompere la lezione- chiuse li il discorso riprendendo a scrivere mentre Dante voleva urlare. Iniziava a trattenersi troppo spesso e la cosa non gli stava facendo per niente bene. Vedendo che nessuno, nemmeno la castana al suo fianco, era propenso ad aiutarlo iniziò a ricopiare tutto quello che stava vedendo alla lavagna su uno dei quaderni sperando di capire anche di quale materia stavano parlando almeno prima della fine della lezione. Riuscì a capire che stavano parlando di fisica a metà lezione e si maledisse mentalmente per essere così stupido da non capirla quella materia: era messo male e la cosa peggiorò anche quando la professoressa li salutò avvisandoli che avrebbe fatto un test a sorpresa nei prossimi giorni, test che lui di sicuro non avrebbe mai e poi mai passato con più della sufficienza.

-ehi- Dante richiamò l'attenzione della ragazza che era al suo fianco che lo guardò confusa -senti non è che potresti passarmi gli appunti? Sai non credo che...-

-fatteli dare dai tuoi compagni di stanza, non voglio avere problemi per colpa tua-

-ma...-

-no-

-solo quelli di fisica e matematica che sono le due materie dove vado peggio- provò ancora a chiedere Dante.

-senti...-

-Merida perché parli con quello li?- li interruppe una terza voce di un ragazzo castano che dall'ultima fila li stava guardando male -non vorrai mica socializzare con il nemico-

-no Andrew- rispose la castana -gli stavo infatti dicendo di farsi i fatti suoi- e dicendo ciò Merida lanciò un'occhiataccia a Dante e ritornò a farsi i fatti suoi mentre il moro si preparava psicologicamente a chiedere gli appunti vecchi a Yamato e Felip nonostante già immaginasse un no secco da parte di entrambi.

-bene anche perché da come si sono messe le cosecredo che vedremo il nostro figlio di papà fare un bel po' di piegamenti per isuoi voti disastrosi- ridacchiò ancora Andrew mentre Dante si appuntavamentalmente che una delle punizioni per i voti bassi erano proprio ipiegamenti. Doveva assolutamente imparare a farli per bene e soprattutto adaumentare la sua resistenza

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