capitolo dedicato a latuaziettapia
sorpresa.
jisung si morse il labbro, il cuore batteva forte e le mani erano un po' traballanti. era davanti alla porta di casa sua e in qualche modo si sentiva incredibilmente nervoso nell'entrare e vedere cosa aveva preparato minho per loro. era già notte e dopo ore nel non vedere suo marito, voleva solo stare con lui, ma l'idea di di dover entrare in casa beh, lo innervosiva un po'.
e se avesse pianificato qualcosa di strano?
aspetta no! non posso pensarla così.
il ragazzo si lamentò: «cresci, han jisung. lui è tuo marito. se non ti piace qualcosa, non ti costringerà a farlo.» jisung sospirò dopo aver detto quelle parole incoraggianti.
la scena che gli si parò davanti fu tanto per lui, fu inghiottito dallo sguardo divertito di minho. con alcuni petali sparsi per terra e la loro canzone in sottofondo.
«changbin è venuto a prendere i ragazzi.» lo informò, riferendosi ai loro due gatti.
«chi l'ha fatto? è davvero bello..»
«ho pensato a tutto io..» minho si schiaì la gola «ti piace?»
«come potrebbe non piacermi?»
jisung si morse di nuovo il labbro mentre annuiva lentamente, con gli occhi che si muovevano per la stanza. le luci erano spente, il soggiorno pieno di candele profumate alla vaniglia, il grande tavolino completamente vuoto e uno piccolo accanto al divano con quello che sembrava cibo e champagne.
chiuse gli occhi per un secondo, prima di sorridere e sentire ogni tipo di nervosismo lentamente svanire.
divertente, vero? non importa quanti anni passassero, si sentivano entrambi ancora come la loro prima volta.
«l'hai cercato su google, vero?» jisung ridacchiò quando le guance di minho arrossirono leggermente.
«pinterest in realtà.»
il più giovane premette le labbra insieme prima di ridere. «mi sento come se avessi ancora diciottanni.»
«ne dimostri ancora diciotto.» ammise minho con una risatina.
non volendo ritardare di più le cose, minho si avvicinò a suo marito mentre si tolse la maglietta, attirando completamente l'attenzione di jisung. quando furono l'uno di fronte all'altro, il più grande si appoggiò per andare direttamente al collo dell'altro.
jisung gemette leggermente, chiudendo gli occhi e lasciando che suo marito prendesse il sopravvento.
vuole sentirsi viziato.
«togliti il maglione, piccolo.»
il più giovane annuì lentamente mentre si morse il labbro. minho si allontanò un po' per guardare jisujg che si toglieva i vestiti con gli occhi ancora chiusi, come se si stesse ancora godendo i dolci baci sul collo. il maggiore sorrise, premendo insieme i loro torsi nudi e caldi non appena jisung buttò via il maglione.
«mi sei mancato tanto, hannie.»
jisung piagnucolò quando i denti affilati morsero la delicata pelle del suo collo. «anche tu mi sei mancato.. min.»
«ti sdraieresti sul tavolino per me, amore?»
naturalmente jisung non ebbe bisogno di dire nient'altro, facendo come gli era stato detto. dovettero allontanarsi in modo che il ragazzo potesse camminare verso il centro del soggiorno e sdraiarsi con cura sul freddo tavolo di legno.
il suo corpo tremò immediatamente, i piccoli peli del corpo che urlavano per un cambiamento di temperatura e i suoi capezzoli si indurirono.
«togliti anche i pantaloni, hannie.»
come in trance, jisung fece ancora una volta come gli era stato detto. come un bravo ragazzo.. o solo era davvero bisognoso. minho sorrise guardando il marito quasi completamente nudo, che aveva gli occhi chiusi e le punte delle dita un po' bianche dall'applicare pressione sul tavolo.
minho poteva dire che jisung era eccitato. non solo a causa dell'erezione già gonfia nei suoi boxer, ma perché il suo petto stava andando su e giù così velocemente, che probabilmente sarebbe potuto svenire con un semplice tocco.
«volevo bendarti gli occhi, ma sembra che tu sia già un bravo ragazzo.» le parole di minho fecero ingoiare jisung. sembrava così caldo.
«per f..favore, fallo. bendami.»
con un sorriso, il maggiore fece ciò che il suo bellissimo marito aveva chiesto. prendendo il tessuto di velluto nero, lo avvolse delicatamente intorno alla testa del più giovane, assicurandosi di stringere correttamente ma non troppo per ferirlo.
«sai,» minho si alzò. «non sei l'unico a cercare cose online.»
«cosa?»
jisung sussultò sorpreso quando sentì i suoi polsi legati. cercò di chiedere cosa stava succedendo ma non ebbe molte possibilità. le sue labbra vennero catturate da minho.
non proprio un bacio, in realtà. più come un modo di prendere in giro il più giovane, semplicemente lasciandogli assaggiare le labbra morbide che amava così tanto ma non dandogli quel bacio che desiderava così tanto. Jisung cerca di ottenere ciò che vuole ma fallisce miseramente, facendo ridere Minho dolcemente.
«sono io al comando, amore.»
«hyung..» jisung gemette inarcando la schiena.
«senti freddo?»
il più giovane annuì di nuovo.
«bene.»
minho sorrise, spostando il cubetto di ghiaccio più intorno al capezzolo rosa già duro. jisung piagnucolò, seppellendo le unghie nei palmi delle mani mentre la sua schiena si inarcava di più ad ogni movimento. il maggiore spostò lentamente il cubetto di ghiaccio verso il capezzolo sinistro mentre si appoggiava per succhiare quello ora freddo.
jisung gemette ad alta voce all'azione, amando quanto stesse reagendo bene il suo corpo, quanto fosse agile la lingua di minho, come i suoi denti lo facevano rabbrividire e il modo in cui tirava un punto così sensibile, semplicemente gli faceva arricciare le dita dei piedi.
«ti senti bene, piccolo?»
jisung annuì soltanto, cercando di contenere altri gemiti in arrivo.
«che ne dici di provare qualcos'altro?»
«hm.. che cosa?»
si avvicinò al tavolo che aveva preparato poco prima e prese qualcosa in particolare, tornando da lui con un sorriso.
«è.. panna montata?»
«una volta hai detto che volevi provare.»
«quando avevo tipo diciannove anni- ah!»
il gemito riecheggiò nella stanza. minho avevq versato una piccola quantità sul petto e non si sentì abbastanza soddisfatto solo di questo, fece lo stesso negli addominali di suo marito. jisung lasciò che una risatina gli sfuggisse dalle labbra, sentendosi un po' divertito quando la panna montata si avvicinò troppo al bordo dei suoi pantaloni.
minho sorrise divertito dalla sua reazione e si abbassò a togliere via la panna dal suo corpo, prima con le labbra, poi la lingua. leccò tutto il suo petto e jisung gemette ad alta voce il suo nome, eccitato come non mai.
«fanculo.» si lamentò di nuovo.
la lingua del maggiore pulì la panna montata vicino alla biancheria intima, facendo arricciare le dita dei piedi di jisung. senza chiedere il permesso, minho tirò giù il tessuto per liberare l'erezione di suo marito. solo questo fece arrossire jisung duramente come un adolescente timido.
«ho detto che volevo viziarti, ricordi?» il più giovane fece un cenno. «quindi rilassati, piccolo.. voglio darti piacere stasera.»
jisung annuì lentamente, cercando di rilassarsi e divertirsi. ma divenne difficile per lui quando minho versò improvvisamente un po' di panna montata sulla punta del suo membro. sussultò grazie alla freddezza.
delicatamente, minho si abbassò per prendere la punta di suo marito in bocca. molto lentamente e solo per aiutare la panna montata a essere diffusa un po' più della semplice punta. jisung si lamentò di tale azione, si sentiva così bene che aveva voglia di venire presto.
spingendosi più oltre. il maggiore prese le gambe di jisung, facendo scorrere il corpo più leggero ancora più vicino a lui e mettendo le gambe piuttosto lisce sulle sue spalle, mentre la sua bocca prese completamente il membro.
«hyung..» jisung gridò arricciando le dita dei piedi contro la schiena di minho e seppellendoli lì per cercare di ottenere un po' del calore di suo marito.
senza impedire alla sua bocca di succhiare il cazzo del più giovane, una delle mani di minho salì per raggiungere il capezzolo sinistro duro e dargli un pizzico. la stanza si riempì di gemiti incontrollabili e il suono del suo succhiare. era un'atmosfera calda, ma anche calda in qualche altro modo.
jisung cercò di parlare ma non era in grado di farlo, la sua gola lasciava uscire solo i suoni erotici e le sue gambe lo abbandonarono completamente, tremando molto e rinunciando a tenere la schiena del maggiore.
per evitare un canto irregolare di gemiti irrazionali, jisung morse le corde intorno ai polsi, inarcando la schiena e venendo nella sua bocca.
il minore si tolse le corde dalla bocca: «mi dispiace.» si lamentò con il broncio. «avrei dovuto avvisarti.»
minho si allontanò lentamente, ingoiando e leccandosi il lato delle labbra, «sei buono, non mi dispiace.»
minho poi gemette in maniera umiliante, sentendo il suo membro pulsare dentro le sue mutande. lo stava uccidendo dare a jisung ogni tipo di attenzione e ignorare completamente il suo dolore, le contrazioni e la durezza che stava provando la sotto erano molte. ma ne era valsa la pena. jisung ne valeva sempre la pena.
poi jisung gli sorrise e lo baciò sulle labbra, pensando nella sua testa: "grazie internet per quest'idea."