visita.
jisung sorrise mentre scese dalla sua auto, era una bella giornata e si sentiva abbastanza energico di recente. chiuse la macchina e si diresse felicemente verso l'ingresso dell'edificio. i suoi soffici capelli blu tinti da poco erano lucidi e mostrò un dolce sorriso a tutti quanti.
sembrava ancora più gentile e dolce del solito. quando arrivò alla reception, un ragazzo gli sorrise.
«buongiorno!» il ragazzo controllò il suo orologio. «anzi, oramai buon pomeriggio!»
jisung gli sorrise ricambiando. «sai dove posso trovare il dottor lee?»
«ha appena finito un intervento, se non sbaglio. sì, ha finito circa venti minuti fa, quindi probabilmente è nella zona di riposo.»
«puoi dirmi dov'è? non vengo da molto qui e non saprei dove trovarla.»
il moro ridacchiò. «oh certo.» poi continuò. «non sapevo che il dottor lee avesse un fratello.»
«cosa? no si sbaglia, io..»
«sei molto bello.» commentò il ragazzo, facendo imbarazzare jisung. «sono jae, piacere di conoscerti.»
«io sono jisung, piacere mio.»
«han jisung.»
jisung girò la testa velocemente per incontrare gli occhi di suo marito, scuro e serio. jae sorrise al dottore mentre si sollevò gli occhiali sul naso. minho strinse leggermente il pugno ma sospirò dopo pochi secondi, rilassando anche la mascella.
«ehi, dottore. jisung la stava cercando.»
«posso vederlo, si.» rispose minho. «qui ci sono i documenti per dimettere il mio paziente di ieri sera.» disse consegnando a jae i documenti in mano.
«d'accordo.» jae gli sorrise cordiale. «non sapevo che avesse un fratello, dottore! è anche davvero molto bello.» jae fece sorridere jisung.
«ho solo una sorella.» rispose minho con un tono per nulla cordiale. «lui,» prese jisung per i fianchi, «lui è mio marito, han jisung.»
gli occhi di jae si allargarono, inchinandosi per chiedere scusa. «io.. mi dispiace, non sapevo neanche che fosse sposato. scusi se ho detto che è bello, io.. non avevo alcuna intenzione di..»
«hai ragione.» disse minho baciando la guancia del marito. «è davvero bello.»
«smettila..» sussurrò in imbarazzo jisung.
minho sorrise stringendo maggiormente i suoi fianchi. «dai, vieni che ti mostro la sala del riposo.»
jae seguì con lo sguardo la coppia andare via, mordendosi il labbro nervosamente. aveva appena avuto la discussione più lunga mai tenuta con il dottor lee e aveva anche osato fare complimenti a suo marito. si diede dello stupido mentalmente, ritornando concentrato sui documenti.
«min?» parlò jisung, tenendo ben stretta la mano del maggiore per tutto il tragitto nel corridoio.
«sì?»
«sei arrabbiato?»
minho si fermò davanti all'ascensore, «cosa? no.» jisung sorrise. «va bene si, ma adesso sono solo un po' infastidito.»
«hai ancora quindici anni per caso?» il minore gli sorrise, voltandosi poi a guardarlo. «non ti ho mai visto cosi geloso in realtà, neanche quando ci stavamo frequentando.»
«non è vero! tu non lo sai, ma quando eravamo al college ero sempre geloso di te.»
«dai, min.» jisung lo abbracciò, baciandogli il collo. «lo sai che ho occhi solo per te, mio brutto uomo scontrodo.»
minho gli schiaffeggiò la spalla, baciandogli poi la fronte. «mi dispiace. a jae piace molto flirtare con tutti, anche se è un bravo ragazzo. ti ho visto sorridergli e non ci ho visto più, avrei voluto davvero colpirlo con un pugno.»
«comunque.. ho tipo due ore e mezza prima dell'altro intervento chirurgico, voglio che ci coccoliamo un po' nella stanza di riposo privata, ti va?»
«c'è una stanza privata?»
minho annuì, poi una voce morbida chiamò il maggiore a voce alta. «minho hyung!» facendo girare entrambi nella sua direzione. c'era un ragazzo sorridente che gli stava venendo incontro, con i capelli tinti chiari e un po' sbiaditi, ma sorridente come non mai.
«oh. ehi felix!» minho sorrise con affetto, facendo accigliare leggermente jisung. non conosceva quel ragazzo.
«sono contento di averti beccato prima della tua pausa!» felix sorrise ampiamente, poi spostò gli occhi su jisung. «ehi ciao! tu devi essere jisung, giusto? minho parla spesso di te!»
jisung sorrise: «spero che dica cose buone o che o stasera dormirà sul divano.» minho ridacchiò roteando gli occhi.
«lo fa! han è così bello, han è così adorabile, han questo e quello.» felix prese in giro il suo hyung. «è frustrante.»
«va bene, va bene.» minho fermò il ragazzo mentre le sue orecchie bruciavano dalla vergogna. «per cosa avevi bisogno di me?»
«oh, giusto!» felix fece un cenno al maggiore. «stavo cercando chan.»
«è con un paziente nel suo ufficio.» rispose minho e non potè fare a meno di sorridere quando il ragazzo di fronte a lui socchiuse gli occhi. «aspettalo ancora un po'.»
«ma voglio pranzare con lui e lui si prende un'eternità con i suoi pazienti!»
«perchè è un medico tanto richiesto.»
«lo so, lo so.» sospirò felix. «lo aspetterò in macchina.»
«rallegrati, lix. probabilmente ti renderà felice più tardi.» il maggiore gli strizzò l'occhio ridendo.
«stai.. stai zitto! non dire quelle cose davanti a jisung!» disse più imbarazzato che mai, colpendo la sua spalla.
«felix.»
una voce rauca chiamò il ragazzo da dietro, facendolo vacillare al suono improvviso ma anche facendolo sorridere ampiamente quando si girò per vedere la persona che stava cercando, che si tolse gli occhiali e inarcò un sopracciglio.
«chan ehi!» feix corse dal ragazzo per saltare contro di lui e attaccarlo con un grande abbraccio.
«stai facendo di nuovo amicizia?» il ragazzo chiese ancora seriamente, ma accarezzando delicatamente i capelli del ragazzo.
«mi faccio sempre degli amici.» felix rise. «e ho anche incontrato il marito di minho hyung! è molto carino sai?»
gli occhi di chan si mossero verso il ragazzo accanto a minho, «ciao, jisung.»
«ehi, ciao..» jisung lo salutò ingoiando, l'uomo sembrava un po' intimidatorio.
poi lo vide abbracciare felix e baciargli le labbra, e solo in quel momento potè anche notare degli anelli sulle loro dita. quindi anche loro erano sposati, che carini.
prima che jisung potesse salutare la coppia, minho prese la sua mano per trascinarlo fuori da lì e direttamente nella stanza di riposo. la loro strada verso la stanza non richiese molto. la camera privata era molto pulita, aveva solo due letti e sicuramente sembravano estremamente comodi per dormire. minho sorrise a suo marito mentre lo guidava verso uno dei letti, si sedette prima di coprirsi comodamente le ginocchia con il bel sedere del più giovane.
«cosa stai facendo min? così staremo scomodi per coccolarci un po'.» disse jisung in un modo davvero carino, sciogliendo subito il cuore di minho.
«non voglio coccolarmi..»
«huh?»
«voglio baciarti adesso.. voglio passare la mia ora di riposo a baciarti e ad accarezzarti i fianchi.»
«min.. non possiamo farlo qui, e se qualcuno entrasse e ci vedesse?»
«ho chiuso a chiave quando siamo entrati.» gli sorrise, allungandosi per mordicchiargli il collo. «non fare troppo rumore, piccolo.»