caos

capitolo 8

pov Elle
il pomeriggio lo passai a dormire e verso le 6 la domestica, una dolce signora sulla cinquantina di nome Milva, mi porta un sacco di vestiti e trucchi.
dopo poco apro la porta e scendo le scale, osservo tutte le stanze davanti a me e andai a scontare contro qualcosa, o meglio qualcuno
<<ti ho detto per caso che potevi scendere?>>
alzo lo sguardo e trovo Ertan davanti a me
<<mi annoiavo >>
<< a me non interessa, se non ti dico nulla rimani chiusa lì dentro finché lo decido io>>
<< ma è una stronzata>> urlo
<<ah ora tiriamo fuori le unghie ragazzina?>>
si avvicina a me facendomi indietreggiare sempre di più fino ad arrivare al muro, continua ad avanzare e posa il suo viso nel mio incavo del collo annusandomi, io rimango pietrificata
<< cos'è adesso non parli più?>> scuoto la testa
<<il gatto ti ha mangiato la lingua Elle?>>
<<n-no spostati>>
mi sposta una ciocca di capelli dal viso e mi studia per un tempo indefinito.
<<andiamo in camera vieni>>
mi prese dal polso e torniamo in stanza
Pov Ertan
sapere che aveva disubbidito al mio ordine mi fece salire il nervoso ma ero anche molto eccitato dalla situazione, è una bellissima ragazza e il fatto che mi abbia sfidato mi ha mandato in tilt il cervello.
<<stasera abbiamo una cena di beneficenza, verrà Milva a portarti il vestito che ho scelto per te>>
<<funzionerà sempre così? tu dici e io eseguo?>>
<<sei furba ragazzina>>
si allontana da me sussurrando qualcosa
<<forse ho sbagliato a salvare mio padre>> sussurra a voce bassissima
<<come dici?>>
<<nulla>>
la chiuso dalla stanza questa volta, non vorrei nuovi spiacenti episodi, incontro per il corridoio mia mamma.
<<bella la ragazza da dove viene>>
<<non è importante mamma>>
<< e da quanto state insieme?>>
<<poco>>
<< è lei che vuoi sposare?>>
<< come fa->>
<< ho sentito la conversazione con Karl prima, qui le pareti sono molto sottili sai?>> dice prendendosi gioco di me continua poi
<<almeno lei ne è a conoscenza?>>
<<ufficializzeremo tutto stasera alla cena e no lei non sa nulla>>