try me | minsung ✓

By sannieung

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completa | traduzione di @thenoctem ❝ dove jisung e minho hanno problemi con la loro vita sessuale e si rivol... More

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By sannieung

tempo dei giochi.

minho sospirò, seduto su uno degli scomodi letti. la sua schiena faceva male e si sentiva fin troppo stanco. aveva sempre amato l'idea di essere un chirurgo eppure, quel lavoro lo sfiniva ogni singolo giorno. inoltre, la mancanza di comunicazione tra i due non faceva che peggiorare la situazione, rendendo il suo cervello incapace di rilassarsi. troppi pensieri, troppe cose da dire e da fare.

«sei qui.»

il dottore alzò lo sguardo per trovare una delle infermiere a sorridergli, con i lunghi capelli davanti al viso e stringeva un cuscino tra le mani. minho le sorrise per non essere scortese ma non era affatto interessato ad iniziare una conversazione con lei, troppo stanco anche soltanto per parlare.

«è stato un ottimo intervento, signor lee. è sempre il migliore qui dentro.» lo complimentò olivia, sedendosi sul letto accanto a lui.

«grazie.» rispose soltanto.

«andrai alla festa più tardi?»

«il compleanno del dottor shin?» olivia annuì eccitata. «no, andrò a dormire.»

la ragazza rise piano. «è proprio da lei, dottore.» ed anche minho rise alla sua frase. «è sposato, giusto?»

minho annuì e lei continuò. «non voglio sembrare scortese ma.. perché non indossa l'anello? è fuori lavoro alla fine.» gli chiese con sguardo preoccupato. aveva già incontrato jisung e aveva avuto una bella impressione su di loro come coppia, sembravano star bene.

minho guardò in basso, verso la mano priva di anello in argento e la accarezzò. «non voglio che si macchi o che lo perda. devo rimuoverlo comunque durante un intervento, quindi preferisco indossarlo direttamente a casa. sono anni che lo indosso e spero di tenerlo ancora per tanti altri.»

olivia sorrise a quelle sue dolci parole. «sono sicuro che il vostro amore sarà sempre più forte.» poi si alzò ridacchiando. «jisung sembra amarla parecchio, signor lee. se lo tenga stretto.»

minho riflettè un attimo e ricambiò il sorriso. «sto per tornare a casa da lui, mi manca.» poi la salutò con la mano. «stammi bene, olivia.»

«anche lei, signor lee.»

[...]

a casa, l'atmosfera era completamente diversa dal solito. i gatti erano dormienti sul divano, il giardino era stato annaffiato da poco e la casa era pulita e profumava di buono. inoltre, c'era del cibo nel forno che sembrava delizioso.

jisung invece, si trovava nella camera e tra le mani, teneva uno dei giocattoli vibranti tra le mani.

ma che cazzo..

la scatola era aperta. jisung aveva ordinato quegli oggetti in maniera cosi impulsiva che in quel momento si stava chiedendo se usarli davvero o restituirli. inalò profondamente, prendendo la nota viola che era stata poggiata sopra il pacco e la lesse tutta d'un fiato.

«oh cazzo..»

jisung ingoiò mentre sentiva la sua fronte iniziare a sudare. era privo di vestiti e nonostante fosse solo a casa, si sentì comunque a disagio, come se stesse facendo qualcosa di sbagliato. chiuse gli occhi e sorrise all'idea che fosse minho a farlo, ai suoi caldi baci lungo il corpo e al collo morso dai suoi denti.

guardò in basso e impostando la velocità uno del giocattolo, lo avvicinò piano contro la punta della sua erezione già pulsante, dovendo trattenere un gemito a causa dell'estremo piacere. sentì la vibrazione soddisfarlo e provò un brivido lungo la schiena.

«ah, cazzo..» si lamentò inarcandola. «dio mio..» arricciò le dita dei piedi a causa delle nuove sensazioni.

si sentì così eccitato in quel momento che finì per ridere a bassa voce per un momento, prima di mordersi il labbro e guardare il giocattolo con un sorriso. molto attentamente, posizionò la punta del vibratore contro la punta della sua lunghezza.

oh dio mio.

il forte gemito che uscì da lui rieccheggiò per la stanza, mentre i suoi fianchi si muovevano in avanti alla disperata ricerca di ottenere ancora più attrito.

«hyung..» jisung piagnucolò con gli occhi chiusi, la testa piena solo del suo uomo, l'unico amante che aveva sempre avuto e l'unico che voleva.

«merda!» gemette sempre di più, muovendo un po' la mano, girando il giocattolo intorno alla punta.

i suoi occhi si aprirono lentamente quando un'idea gli fece scoppiare la testa. il suo sguardo si diresse verso la scatola e verso una bottiglia rosa molto bella, esitando a prenderla e aprirla. l'odore dolce gli riempì il naso mentre lasciò cadere il suo corpo all'indietro, sul letto.

il suo labbro inferiore rosso era intrappolato tra i suoi denti e la sua mente piena di dubbi. ma non voleva fermarsi. jisung voleva sentirsi bene, voleva essere toccato, anche se era lui  farlo e non il suo amato minho.

«min..» gemette quando le sue dita già lubrificate vagarono intorno al suo membro. la sua mano libera andò rapidamente al petto per pizzicare uno dei suoi capezzoli, inarcando la schiena e sentendo le vibrazioni del giocattolo accanto a lui, dove l'aveva lasciato.

jisung prese il giocattolo, impostando un altro livello e rimettendolo sulla sua punta mentre le dita lubrificate trovarono la loro strada verso il suo buco. si lamentò quando entrò la punta del dito medio, per fortuna aveva il lubrificante per aiutarlo ad ammorbidirsi meglio.

con attenzione, lasciò scivolare completamente il dito, il giocattolo si stronfinava ancora contro la punta e la schiena inarcata in cerca di qualche attrito contro il letto.

i gemiti si intensificarono con il passare dei minuti e si aggiunse un altro dito, jisung non potè più fare a meno di toccarsi e rilasciò imprecazioni e suoni dalla sua bocca. entrambe le mani iniziarono ad andare più veloci, il nome di minho fuoriusciva dalle sue labbra gonfie, il corpo sudato e completamente caldo al tatto.

erano passati anni da quando si era toccato e si sentiva di star andando in paradiso. le gambe si aprirono ancora di più, in modo che il ragazzo bisognoso potesse iniziare a premere la punta del vibratore contro il suo buco, stuzzicandolo e facendo respiri profondi prima di farlo entrare.

«min..» gemette disperato. la sensazione di farlo alle spalle di suo marito era eccitante, anche se preferiva che fosse lui a farlo. jisung gemette di nuovo quando iniziò a far entrare lentamente il vibratore ancora più in profondità.

per fortuna, grazie alle vibrazioni del giocattolo ed anche del lubrificante, farlo scivolare dentro era un po' più facile di quanto pensasse. anche se era ancora stretto e doveva prenderlo con calma o si sarebbe fatto male. i suoi occhi si chiusero mentre la gettava testa all'indietro.

voglio minho qui.

lo voglio.

il suo tocco.

i suoi baci.

voglio tutto.

un altro forte gemito riecheggiò mentre il giocattolo prendeva una certa velocità, il suo corpo non lo sopportava più, tremando e muovendosi mentre le sue mani prendevano il sopravvento sulle lenzuola. la vibrazione si intensificò improvvisamente, facendo gemere jisung più forte, allargando di più le gambe e lasciando che le sue dita trovassero la strada verso i suoi capezzoli, tirandoli e accarezzandoli.

«hyung!» jisung gemette ad alta voce ancora una volta, sentendo i suoi occhi un po' lacrimare e la sua mente offuscata.

«è passato così tanto tempo da quando mi hai chiamato così l'ultima volta.»

gli occhi di Jisung si aprirono, si allargano e sbattè le palpebre stupito. suo marito era in ginocchio sul letto, proprio tra le sue gambe, camicia bianca un po' sbottonata con le maniche arrotolate e le mani già su jisung.

il ragazzo si imbarazzò mentre la sua parte inferiore continuava a vibrare. era così coinvolto nel momento che non aveva sentito la sua presenza.

«che ragazzo cattivo che sei.» scherzò minho, muovendo il vibratore, facendo lamentare suo marito. «giochi senza di me, mh? che divertimento c'è cosi, fai divertire anche me.»

i discorsi sporchi e il fatto che probabilmente era stato guardato per tutto quel tempo, resero jisung un disastro totale. gemette in modo incontrollabile quando minho premette contro di lui, facendo entrare e uscire il vibratore da lui e così da prenderlo in giro.

«min cazzo..» jisung pianse inarcando la schiena e guardando suo marito con le guance arrossate «ti prego.. facciamolo.»

minho sorrise: «non vuoi continuare a giocare con il tuo giocattolo, amore?»

«no. voglio te.» jisung cercò di liberarsi, ma minho non lo permise, spostando di nuovo il giocattolo per far saltare il corpo del ragazzo dalla soddisfazione «ti voglio ti prego!»

il più grande sorrise inclinandosi per baciare le labbra di suo marito, «sei così bello, piccolo» jisung sorrise a quel suo bacio, chiudendo gli occhi e appoggiandosi al suo braccio. «mi sei mancato.» gli disse.

«anche tu mi sei mancato, idiota.» ridacchiò mentre si alzò e andò a recuperare dei preservativi da sotto il cuscino. «posso spiegare il perché sono lì.»

«sì?» minho si allontanò per togliersi la camicia «un regalo assieme ai giocattoli o li hai comprati per metterli quando eri da solo?» ridacchiò mentre jisung distoglieva lo sguardo imbarazzato.

«mi conosci troppo bene.»

«ne ero certo.» minho schiaffeggiò dolcemente la sua coscia prima di scendere dal letto e togliersi il restante dei vestiti. «vuoi rimanere in quella posizione?»

«mhmh.»

«baciami, ti prego.» disse ancora jisung, facendo sorridere minho che si avvicinò di nuovo a lui.

jisung si morse il labbro quando il vibratore venne rimosso e spento. minho aprì il preservativo con l'aiuto dei denti, gettò il pacchetto per terra e lo arrotolò lungo la sua lunghezza. lasciò che il suo corpo cadesse delicatamente sopra jisung per mordergli il collo, le spalle e il petto.

«hyung, mordimi le labbra.»

minho sorrise a quella sua insistenza. «non aspettavo altro.»

quando le loro labbra si incontrarono, jisung sentì riempirlo del tutto, le guance che bruciavano mentre le sue braccia e le sue gambe trovavano la strada per intrappolare Minho. il più grande non rimase fermo, approfondì il bacio mentre guidava i fianchi e si allineava verso il buco del suo amante.

senza preavviso, si sbattè dentro jisung, facendolo ansimare a metà bacio e seppellire le unghie nella schiena di minho.

«hyung cazzo!» il ragazzo gemette ad alta voce.

minho non ci andò piano sin da subito, dettò immediatamente il ritmo, andando veloce e selvaggio, mordendo duramente il labbro inferiore di jisung e gemendo.

quando era tornato e l'aveva visto in preda al piacere tutto da solo, si era detto che doveva unirsi a lui, che era lui quello a doverlo soddisfare. dopotutto era suo marito e poi gli mancava farlo per tutta la notte, amava il corpo in forma di jisung e amava lui, soprattutto.

le parole non erano più necessarie, solo i loro corpi che si schiantavano e i suoni che riempivano tutta la stanza. le loro labbra iniziarono ad essere intorpidite ma non riuscirono a smettere di baciarsi, minho d'altro canto non riusciva neanche a smettere di muovere violentemente i fianchi, colpendo suo marito proprio dove gli piaceva di più e sentendo il suo corpo tremare ad ogni sensazione.

jisung iniziò a lamentarsi contro la bocca di minho, il suo corpo si stava esaurendo ed era quasi arrivato. minho cercò un altro preservativo per farlo rotolare giù sul membro di jisung.

«va tutto bene, piccolo. lasciati andare.»gli sussurrò il più grande, dondolando i fianchi lentamente per un momento e poi spingendo forte, facendo saltare il corpo del minore sotto di lui.

jisung chiuse gli occhi gemendo, le dita sepolte nella schiena di minho, le gambe tremanti mentre cadevano lungo la vita di minho e la schiena che si piegava solo per far scontrare i suoi capezzoli contro quel petto duro che amava così tanto.

minho sorrise guardando in basso mentre spinse in profondità, aiutando suo marito a raggiungere il limite e a liberarsi all'interno del preservativo.

«bravo ragazzo.»

si baciarono di nuovo, un bacio più morbido e un ritmo più calmo. ma anche minho doveva raggiungere il suo limite. i baci si mossero sulla mascella e verso il collo per distrarre jisung, mentre i suoi fianchi andavano lentamente più veloci. suo marito si lamentò tenendo le spalle strette, il corpo esausto e le dita dei piedi arricciate.

il maggiore ringhiò all'intensità, sbattendo il suo membro all'interno del suo buco con violenza, sentendo come si stringeva intorno a lui e chiudendo gli occhi mentre il preservativo veniva finalmente riempito di sperma. entrambi ne avevano così dannatamente bisogno.

erano entrambi ansimati e completamente stanchi, con gli occhi chiusi e la fronte grondante. jisung fu il primo ad aprire gli occhi, guardando le belle caratteristiche di suo marito, la sua mascella perfetta, il suo naso, quelle belle labbra rosse e persino le sue sopracciglia, che di solito erano aggrottate. gli sorrise e minho fece lo stesso aprendo gli occhi.

«che bel modo di rientrare a casa.» il maggiore rise baciando suo marito ancora una volta.

«sei arrabbiato con me?» jisung chiese quasi con imbarazzo mentre minho si girò a guardarlo.

«cosa? perchè dovrei esserlo?»

«non ti ho mai parlato del fatto che volessi prendere dei giocattoli erotici e ne stavo usando uno senza avertelo detto..»

«piccolo, no.» minho scosse la testa rimuovendo il preservativo e poi si mosse per aiutare jisung a rimuovere il suo «non potrei mai essere arrabbiato con te e non c'è niente di male nel comprare le cose per te stesso. ho pensato che alla fine me l'avresti detto quando ne avessi avuto voglia.»

jisung sospirò seduto mentre minho andò a buttare via i preservativi e pulire il giocattolo con del sapone. quando minho tornò, aveva un asciugamano in mano e dei fazzoletti umidi. il minore arrossì leggermente quando suo marito prese a purirlo con delicatezza. inoltre.. amava ricevere attenzioni dopo aver fatto l'amore e minho amava prendersi cura di lui.

«ti amo.» jisung lasciò uscire sentendo il suo sorriso allagarsi. ogni volta sembrava la prima volta.

minho smise di camminare verso il bagno per girarsi, «anche io ti amo.» sorrise. «molto.»

jisung sorrise lasciando che il suo corpo si rilassasse sul letto. gli piaceva quando minho gli diceva di amarlo, gli faceva sentire caldo allo stomaco. si girò per recuperare le mutande dal pavimento e metterle. si alzò poco dopo, camminando per aprire la porta nel caso in cui i gatti volessero dormire dentro con loro e tornò a letto. ma si fermò a metà strada.

«vuoi indossare un maglione? stasera fa piuttosto freddo.» minho tornò dall'armadio con uno dei suoi maglioni preferiti tra le mani.

«sì, va bene.»

quando jisung indossò il maglione del maggiore, sentì il suo profumo invaderlo. poi sentì le sue braccia stringerlo da dietro e accarezzargli dolcemente la schiena da sotto il maglione. ancora stretto, andarono a letto, separandosi solo per muoversi sotto le lenzuola e tornare rapidamente ad attaccarsi l'uno all'altro, esattamente con jisung con la testa sul petto dell'altro. quella notte fu così diversa, così calda, così bella e così incredibile.

«sei la cosa migliore della mia vita, jis.»

«anche tu min, non ne hai idea.»

«non smetterò mai di amarti.» gli disse jisung facendo sorridere l'altro. «resta con me. anche se abbiamo qualche problema, ti prego. rimani con me.»

«lo farò. non c'è nessun altro posto in cui preferirei essere.»

«abbiamo bisogno di più notti come questa, jis. prometto di provarci di più.»

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