try me | minsung ✓

By sannieung

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completa | traduzione di @thenoctem ❝ dove jisung e minho hanno problemi con la loro vita sessuale e si rivol... More

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By sannieung

imprevisto.

i pochi segni viola sparsi lungo il corpo di jisung, lo fecero sospirare. erano già passati alcuni giorni dalla migliore notte che aveva avuto in quei lunghi mesi, la notte in cui lui e minho finalmente si erano resi di nuovo intimi e l'avevano fatto per tutta la notte, dedicandosi anche un "ti amo" alla fine.

obbligò i suoi pensieri a farsi da parte mentre si lavava il viso e sistemava il colletto della propria camicia. quando jisung uscì dal bagno, alcuni clienti lo salutarono poichè erano regolari lì e alcuni di loro, si chinarono accogliendolo con un sorriso.

era l'orgoglioso proprietario di un caffè. si trovava vicino casa sua, quindi poteva andarci a piedi e guardarsi attorno durante la strada, poi poteva perfino tornare a casa durante la pausa pranzo, giusto per comodità. non che jisung avesse davvero bisogno di lavorare tutti i giorni, ma restare a casa da solo non faceva altro che riempirgli la testa piena di pensieri.

negli ultimi tempi, era abituato a sentire i nuovi clienti del suo caffè congratularsi con lui per suo marito e per come il suo lavoro da chirurgo fosse di tale successo. e se da una parte era felice di quelle loro parole, dall'altra storceva il naso, infastidito da tutte quelle attenzioni che gli riservavano. minho era così dannatamente affascinante che chiunque l'avrebbe voluto per se.

«non importa cosa dicono, sarò sempre orgoglioso di te e dovresti esserlo anche tu di me.»

pensò, toccando sorridente la fede nuziale che portava al dito. nonostante tutto, minho lo aveva sempre sostenuto e aveva persino seguito le sue idee folli quando erano più giovani.

nonostante gli anni, jisung era più che sicuro che non avrebbero mai smesso di amarsi.

sbattè più volte le palpebre quando sentì il telefono vibrare all'interno della sua tasca. lo tirò fuori in fretta e quasi rimase sorpreso quando vide il nome di minho impresso al di sopra. non era un tipo da chiamarlo, preferiva più i messaggi.

«stai bene?» gli chiese subito jisung, erano le nove del mattino e minho a quell'ora lavorava ancora.

«sì, perchè?» rispose tranquillo l'altro.

«non mi chiami mai mentre lavori a meno che non sia urgente.»

«ah, giusto.» sospirò minho. «in realtà sono a casa, sono tornato a prendere i vestiti che li ho dimenticati.»

«min, sono nella tua borsa. li ho piegati per te.» gli rispose jisung.

«l'hai fatto?»

«certo che l'ho fatto.»

«perchè?» domandò ancora minho.

«cosa vuol dire perché, coglione.» sbuffò infastidito il minore. «sono tuo marito e hai sempre la testa per aria, a malapena ti ricordi che giorno è. sapevo che li avresti dimenticati.»

il maggiore sorrise. «allora prenderò la scatola del pranzo che mi hai preparato.»

«grazie han.» aggiunse poco dopo, facendo sospirare a sua volta jisung.

di nuovo han..

«allora ci vediamo stasera?» chiese, sentendo silenzio dall'altra parte.

«si, tornerò a casa verso le sei.»

«perchè non pranzi con me?» ingoiò jisung.

a volte sembravamo sconosciuti..

«ho soltanto venti minuti per pranzare ed è lo stesso tempo che ci impiego per arrivare a casa. magari la prossima volta?»

«si, certo..» sussurrò appena.

«ehi.» lo richiamò minho. «te lo prometto, la prossima volta pranzeremo assieme.»

«va bene.» disse, prima di chiudere.

minho sospirò mentre rimetteva il telefono in tasca. amava suo marito più di chiunque altro, ma a volte sembrava che quel matrimonio fosse sul punto di crollo. apparivano quasi come due semplici conquilini che dormivano nello stesso letto e che a volte, si spingevano anche a fare altro. e quella sitazione lo stressava e lo faceva star male.

il suono del campanello lo tirò fuori dai suoi pensieri ed andò ad aprire la porta, trovando un giovane postino ad attenderlo.

«oh, signor lee!» gli sorrise il ragazzo. «buongiorno, mi fa piacere trovarti in casa.»

minho mosse soltanto la testa ricambiando il saluto.

«ecco un pacchetto per il signor han.» gli consegnò una piccola scatola, sorridendogli. «ho solo bisogno di una firma qui.» aggiunse, mettendo una penna sopra il pacco. «grazie.»

«sei piuttosto allegro.» notò minho.

«ah, grazie.» il ragazzo sorrise di nuovo facendo sparire quasi gli occhi che divennero due fessure. «il signor han dice lo stesso.»

minho firmò per lui il pacco ma prima che il postino potesse andare via, prese un altro piccolo pacco dal proprio zaino e glielo porse. «oh, quasi dimenticavo. è un regalo per il signor han.»

«scusa?» minho inarcò le sopracciglia, infastidito.

«io, beh..» il ragazzo ingoiò a disagio. «non ho cattive intenzioni, giuro. ogni volta che gli porto un pacco mi intrattiene sempre con delle lunghe chiacchierate ed è sempre stato gentile con me. inoltre volevo ringraziarlo per i muffin che mi ha dato l'altro giorno.» parlò tutto ad un fiato, nervoso.

«uh, ti ha dato dei muffin?» chiese minho, guardando poi il pacco tra le mani. «va bene, glielo darò. ma non avvicinarti troppo a lui e mi assicurerò che tu sappia perchè sono così un bravo chirurgo.»

il ragazzo rise nervosamente alzando le mani in aria. «certo signore.. non si preoccupi!» poi andò via subito dopo.

minho chiuse la porta sospirando. jisung con la sua continua gentilezza e con il suo grande sorriso, era capace di stregare il cuore di chiunque e la sola idea che qualcun'altro potesse poggiarci gli occhi di sopra, lo rendeva matto. non era mai stato estremamente geloso ma forse quella lontananza lo aveva fatto riflettere su quanto tenesse davvero a lui e alla loro relazione.

è il mio primo amore..

«ma che cazzo?!» quasi urlò quando aprì il pacco.

non aveva mai pensato di usarli.

e mai lo avrebbe fatto.

ma fu distratto talmente tanto dai propri pensieri su jisung che le sua mani si mossero senza che se ne accorgesse.

all'interno della scatola, tutto era avvolto da una bella carta violacea simile alla seta. in cima, c'era anche un piccolo foglietto lucido:

«yours.com ti da il benvenuto!

grazie per aver acquistato da noi e speriamo che possa piacerti l'utilizzo dei nostri prodotti, oppure regalalo ad una persona speciale!

all'interno della scatola troverai alcune istruzioni in caso tu sia un principiante!

lascia che la lussuria prenda il sopravvento su di te, jisung.»

la bocca di minho quasi si spalancò.

porca merda..

«ha davvero comprato dei giocattoli erotici?!» commentò, sbattendo incredulo più volte gli occhi.

chiuse velocemente la scatola e rimise il nastro, non avrebbe guardato oltre. jisung aveva il diritto di tenere le sue cose private e avrebbe soltanto aspettato il momento in cui gliele avrebbe mostrate lui stesso.

minho sospirò di sollievo una volta che la scatola fu chiusa nuovamente e la mise sopra il loro letto, con allegato anche un biglietto.

«è arrivato per te quando ero in casa. inoltre, il ragazzo della consegna ti ha preso dei biscotti.

ci vediamo stasera.»

minho lasciò la casa poco dopo, ancora turbato da ciò che aveva trovato al suo interno. fu talmente distratto di essersi persino dimenticato di accarezzare i loro due amati gatti. il suo cervello stava ancora elaborando l'idea del suo affascinante marito che utilizzava quei giocattoli quando era da solo in casa.

porca puttana.

gli farò vedere come usarli.

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