TEMPTRESS

By Linda_Swann

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AVVERTENZA: Temptress è uno spin-off della storia Swan, si consiglia prima la lettura di quest'ultima. ~ Anch... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17 (Speciale)
Capitolo 18
Capitolo 19
Epilogo & Ringraziamenti

Capitolo 20

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By Linda_Swann

L'abito cerimoniale di un arcangelo era davvero raffinato ed elegante. Dovetti impiegare tutte le mie forze per non rimanere a bocca aperta, inerme di fronte al fascino esercitato in quel momento dall'angelo da me tanto desiderato.

Il tessuto di lino bianco sulla camicia era contornato con bottoni di ottone in mezzo all'addome e medaglie con valori diversi sul pettorale destro.

Feci scorrere il mio sguardo dalle spalle larghe, al petto ampio fino alle gambe, fasciate da pantaloni scuri.

Era semplicemente perfetto.

Morfeo e Drew avevano fatto un ottimo lavoro e come da me indicato gli era stata apportata una benda turchese sugli occhi. Perciò in quel momento lui non vedeva nulla.

Mi avvicinai a Raffaele, prendendo le sue mani fra le mie. Mi alzai sulle punte e feci danzare le mie labbra sulle sue con un lieve bacio.

«Evie, dimmi che sei tu. Per quanto mi faccia piacere che i miei amici mi abbiano fatto cambiare i vestiti totalmente alla cieca e mi abbiano portato chissà in quale luogo, non mi piacerebbe essere baciato da chiunque» borbottò lui con tono vagamente confuso, aggrottando le sopracciglia.

Risi di gusto. Era così dolce nella sua inconsapevolezza.

«Un contatto del genere non può essere concesso a tutti d'altronde» sussurrai con tono flebile e influenzato dall'emozione.

«Concordo con te, temptrix. Le tue coccole sono decisamente eccezionali.» Si fece più vicino, affondando il suo viso fra i miei capelli e posando le sue mani lungo i miei fianchi.

Con la sua salda presa fece scontrare il suo bacino con il mio e la nostra vicinanza diventò intima.

«Raffaele, non siamo da soli.» Mi morsi il labbro inferiore, poi con le dita sollevai delicatamente il suo viso dall'incavo del mio collo e tolsi la benda dalle sue palpebre.

La sua bocca formò una "o" di stupore e io seguii il suo sguardo, studiando insieme a lui ogni minimo dettaglio di quel luogo.

Il quinto cielo era assolutamente caratteristico, ma era l'enorme platea a destabilizzare da una prima occhiata. Lunghe fila di angeli si stagliavano dietro di noi: ogni creatura del Paradiso era stata invitata.

Gli amici più prossimi a noi erano al nostro fianco. Morgana, Menadel dal mio lato, mentre Drew e Morfeo da quello di Raffaele.

Se dietro di noi era presente l'intero reame dei Cieli, anche davanti c'erano magnifiche entità: i tre arcangeli rimanenti che ci dedicavano soavi sguardi.

Li guardai, incapace di fare altro.

Michele, Uriel e Gabriel erano fra le creature più potenti sulla faccia della Terra; eppure avevo imparato ad apprezzare ognuno di essi per il ruolo esercitato nella mia storia. Nonostante la loro imperiosa aura, sapevo di quanta bontà potessero vantare; creature potenti di luce, vissute per mille anni e che mi avevano salvata innumerevoli volte senza alcun tornaconto personale.

Lo scroscio della cascata di tempera azzurra catturò la mia attenzione, a poca distanza dalle spalle dei tre arcangeli. Era splendida e creava sfumature blu-azzurre, abbinate armoniosamente con le iridi chiare degli angeli originali.

Una melodia di arpe e di violini mi ridestò dal quadro d'arte osservato, esortandomi a ricordare attraverso le dolci note che non ero una semplice spettatrice in quella circostanza.

«Mi auguro che possa essere una sorpresa gradita» mormorai, fissando ancora rapita il liquido di pittura ricadere nell'enorme pozza sottostante con margini confinanti a essa «mi hanno detto che in questo luogo si celebrano le cerimonie più sacre; quindi, ho trovato giusto prima dell'arrivo dell'Apocalisse e dell'esito finale rendere le nostre parole un giuramento. Una promessa che noi ci facciamo di fronte a tutti in occasione di un prossimo futuro, in cui entrambi saremo pronti a celebrare un matrimonio effettivo.»

Voltai lo sguardo verso il mio custode, ma lui non era intento a osservarsi attorno come poco prima. L'angelo stava guardando me.

Il suo sguardo si incastonò con il mio e l'impatto fu così intenso da farmi quasi tremare le ginocchia.

«Lo è molto. Il miglior dono che potessi farmi e tu sei la creatura più bella che io abbia mai visto, ma ti devo dire di no.»

«Come?» domandai interdetta, sentendo le prime ondate di panico propagarsi nello stomaco.

Non volevo considerare la proposta di Menadel...

Raffaele prese il mio viso fra le sue mani. «Sposami, sposami ora. Smettiamo di attendere, basta aspettarci e rimandare. Ci desideriamo da millenni e l'abbiamo compreso solo dopo una serie di coincidenze e di eventi.»

«Ma...» Ero senza parole.

«Sei la persona di cui agogno la presenza ogni minuto di ogni giorno, colei che mi ha reso più felice in pochi mesi più di un'intera esistenza. Tu sei già mia moglie e io non ho più bisogno di alcun giuramento, solo di renderlo ufficiale per l'eternità.»

Qualunque risposta potessi dargli, sarebbe impallidita dinnanzi a una tale sincerità, un amore così grande da non poterlo contenere.

Annuii sentendo la testa vorticare per la forte emozione e un nodo di sensazioni stringersi lungo lo stomaco, mentre lui strofinò le labbra sulle mie, si staccò e raccolse le mie mani fra le sue. Insieme andammo verso il Salvatore, l'angelo più potente del regno.

«Siamo riuniti in una delle circostanze più felici del nostro reame, il matrimonio di due membri molto cari del Paradiso.» La musica cessò e il Salvatore dei Cieli ci sorrise.

«Entrate nella pozza delle cerimonie» suggerì Michele con un timbro fermo e profondo.

Oltrepassammo i tre arcangeli e feci qualche passo avanti, immergendomi fino al bacino nella sacra pittura.

Raffaele non lasciò neanche per un secondo il mio fianco e mi seguì in quel meraviglioso luogo lucente.

Appena fummo entrambi nella cascata di pittura e potei sentire l'odore di quest'ultima pervadere le mie narici, il colore turchese si irradiò di luce stessa, come se la nostra presenza servisse alla medesima cascata per diventare ancora più magica.

Guardai il mio futuro sposo e fu come se lo vedessi per la prima volta. Lo avevo contemplato in numerose occasioni, ma ancora una volta il suo fascino luminoso e i tratti armoniosi del bel viso mi colpirono nel profondo.

Il suo radioso sorriso mi contagiò subito. Misi le mani attorno al suo collo, mentre lui appoggiò le sue sui miei sinuosi fianchi.

«Iniziamo il matrimonio con i candidi giuramenti e i segni previsti» Michele riprese parola, mentre la musica cessò di suonare per lasciare posto alle promesse.

«Io, Raffaele Vangelion, arcangelo devoto del Paradiso, desidero celebrare la cerimonia più importante del mio popolo con la persona da me amata» proferì il mio angelo, prendendo con due dita parte della pittura lucente e spalmandola sopra la mia fronte.

Il mio cuore cominciò a battere a mille nel petto, osservando lui e lui soltanto. Se prima ero stata tanto catturata dai dettagli del luogo, ora l'arcangelo era l'unico soggetto a interessarmi di quel magnifico affresco.

«Un sole per benedirti nella luce gloriosa più pura.»

Avvertii le linee venire disegnate e formare l'immagine di un sole con tanto di raggi.

«Un cuore per colmarti con il mio amore» aggiunse, facendo scendere i suoi polpastrelli nella parte sinistra sul mio petto, appena poco prima del bordo del vestito.

«E per ultimo un cerchio per suggellare il nostro legame per l'eternità.» Usò il colore rimasto per tracciare una linea continua attorno al mio anulare sinistro, come un anello di tempera blu.

«Te amo, temptrix» concluse, togliendomi il respiro.

La sua promessa aveva sciolto il mio intero essere, in pieno stile Raffaele insomma. E il mio cuore era in tumulto completo solo per lui.

«Io, Evie Amethyst, cigno bianco del Paradiso, voglio coronare il mio amore con il matrimonio con la mia dolce metà eterna» cominciai a recitare il mio sincero giuramento, seguendo le orme del suo.

«E...» Intinsi il mio indice nella pittura.

Notando una complicazione, corrucciai le labbra, cercando un modo per risolvere questo ostacolo.

Gli occhi del mio arcangelo si socchiusero e il suo viso assunse un'espressione preoccupata. «Evie?»

«C'è un problema... non posso arrivare alla tua fronte, se non ti abbassi un po'» risposi cercando di allungarmi sulle punte, facendolo scoppiare a ridere di puro divertimento.

Quel dolce suono cullò il mio udito e beò gli interi cieli. Solo noi due, finalmente.

«Perdonami, amata.» Si chinò di qualche centimetro, consentendomi di iniziare a raffigurare un sole perfettamente al centro della sua fronte.

«Possa la luce in te risplendere per tutto il creato, come il sole sulla Terra.» Diedi atto al mio primo giuramento.

Aprii piano i bottoni della sua divisa, scoprendo parzialmente il suo petto e le linee definite enfatizzanti la sua muscolatura.

Comporre il cuore sul suo pettorale fu più facile, anche se dovetti utilizzare tutta la mia concentrazione per non dilungarmi in altre contemplazioni.

«Completiamo questo segno d'amore, così che le nostre due anime possano finalmente unirsi in una singola. Rendendo ufficiale una verità da sempre stata così sin dall'alba dei tempi.» Strinsi le mani attorno alle sue e sospirai piena d'amore.

Sul suo anulare sinistro venne tracciato il medesimo disegno circolare.

Dopo qualche secondo i simboli sul nostro petto e sulla fronte scomparvero, lasciando un insolito tepore dietro di essi. Osservando invece le dita delle mani intrecciate, potei piacevolmente verificare come i due cerchi, come due anelli, fossero diventati indelebili.

«Amor vincit omnia.» Dischiuse le labbra in un'espressione raggiante e io potei sentire gli occhi diventare lucidi con il cuore implorante di esplodere nel petto e di essere talvolta suo per sempre.

«O così sia. Il regno dei Cieli vi accoglie come sposi e rispettivamente marito e moglie» ufficializzò formalmente Michele, mentre la cascata da un blu intenso passò a un colore candidissimo: il bianco.

Raffaele prese il mio viso fra le sue mani con uno sguardo completamente rapito nel mio.

I nostri occhi entrarono in collisione ancora una volta, dopodiché catturò le mie labbra con le sue in un bacio di eterno amore e luce.

꧁꧂

Non ero mai stata una ballerina provetta, eppure danzare con Raffaele era una delle più belle esperienze della mia vita.

Le mie braccia erano allacciate dietro il suo collo, mentre le sue mani erano accostate sulla mia vita e quel contatto così intimo era finalmente a noi permesso.

La mia testa era appoggiata sul suo petto e mi permetteva così di ascoltare i lenti battiti del suo cuore.

Insieme stavamo dondolando con dolcezza in mezzo agli altri angeli.

Eravamo usciti già da un po' dal luogo cerimoniale e i nostri vestiti erano rimasti dipinti. Era tradizione mantenerli colorati in quel modo, non avrebbero sporcato in giro poiché erano fatti di luce stessa.

Nella mia prima vita mai avrei potuto immaginare quale destino mi avrebbe riservato il futuro. Non avrei mai potuto credere che avrei fatto un lento con Raffaele come mio marito, colui che era stato da sempre il mio amore proibito.

Nonostante il nostro futuro fosse incerto, fossimo prossimi alla battaglia e Distruzione dovesse ancora essere sconfitto, non potevo essere più felice.

Ne era valsa la pena e avrei rifatto tutto daccapo, esattamente così. Tutto quello che avevo passato, ogni singolo avvenimento, mi aveva portata a lui e non c'era nient'altro che potessi desiderare.

«Mea temptrix, sarebbe così ingiusto chiederti di rimanere al sicuro con Grace? La Salvatrice si è svegliata, ma è ancora troppo debole per alzarsi e camminare. Una parte dell'esercito rimarrà qua a proteggere Grace e il reame, tu potresti rimanere al sicuro con loro» mormorò l'angelo dolcemente al mio orecchio.

Era incredibile come, nonostante la sua speranza e la fiducia assoluta nella vittoria della Terra, volesse proteggermi a ogni costo. Amavo totalmente la sua apprensione e il suo essere protettivo nei miei confronti.

Alzai il volto verso di lui, immergendomi e beandomi del blu dei suoi occhi.

«Ti amo, però ne abbiamo già parlato» sussurrai, alzandomi sulle punte e strofinando le mie labbra sulle sue.

«Sai che ho preso il posto di Abigail. La lega anti-distruzione non funzionerebbe senza di me e l'antica nemica del mondo, l'Apocalisse, non verrebbe annientata.»

Sapevo che lui ne era consapevole quanto me, ma era l'amore a spingerlo a difendermi in qualunque contesto. Persino io in una piccola parte di me desideravo che lui si esentasse dalla battaglia e rimanesse al sicuro nel cielo.

«Lo so, avrei voluto che ci fosse però un altro modo. Non avrei mai desiderato doverti portare in battaglia e se lo avessi saputo prima ti avrei fatta allenare di più.» Si rammaricò tanto lui.

«No, l'angelo della preoccupazione no.» Mi imbronciai, facendo sporgere il labbro inferiore e gonfiando le guance.

La mia reazione suscitò immediatamente un suo sorriso.

«Parlando seriamente, io so combattere. Mi ha allenata Drew da umana con i poteri di vento e di luce e persino tu stesso. Per quanto riguarda le ali, ho fatto pratica nella nostra "gita" e ho usato il mio trionfo per distruggere i wendigo a Cipro. Non sarà un'esperienza secolare, ma mi so difendere se necessario.» Strinsi le mani sulle sue braccia, avvicinandomi di più al suo petto.

L'arcangelo mi attirò ancora di più a sé, mantenendo il suo sguardo incastonato nel mio.

«Sei una meravigliosa moglie, Evie. Il mio cuore ti amerà in eterno e prometto che farò di tutto per tenerti al sicuro» proclamò solenne, per poi catturare con dolcezza le mie labbra con le sue in un bacio appassionato.

Mentre brividi elettrici percorsero tutto il mio corpo, fui grata di avere avuto la possibilità di essere ritornata e aver avuto l'occasione di amare la persona giusta. Non sempre si poteva avere una seconda opportunità e io questa l'avrei colta a qualunque prezzo.

Avevo sempre avuto una scelta, ma prima non ero riuscita a vederla.

La vita era fatta di decisioni e solo una ci avrebbe potuto portare alla via della salvezza: a volte valeva la pena rischiare per i nostri desideri, persino per quelli più proibiti.

E l'attesa del bacio intrappolata in due corpi pietrificati, come quelli di Amore e Psiche, era giusto che trovasse il suo culmine con il bacio stesso per coloro desiderosi di tentare di più; persino dopo millenni.





#Spazio Autrice#

Siamo alla conclusione anche di questa storia.
Manca solo l'epilogo e anche Temptress sarà finita, pertanto ci tengo a ringraziare coloro che hanno intrapreso questo percorso con me✨.
Mi auguro possa esservi piaciuto anche questo progetto e non vedo l'ora possiate leggere la conclusione dei nostri Eviel.
A presto🦢☀️

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