"Dammi il gonnellino, abbiamo classico" dico a Samuel, con ancora gli occhi chiusi e la voce voglia di stare sveglia in corpo
"Tieni" dice in un sussurro, per non svegliare i cantanti della stanza accanto.
Lo prendo e lo metto addosso, mettendomi poi davanti allo specchio per cercare di fare uno chignon perlomeno decente
"Allora? Hai deciso o no?" Mi chiede Maddalena entrando in bagno con me, per farmi la coda per tirare bene tutti i ciuffetti
"Io ho stimato Raimondo fino all'ultimo momento in cui sono stata con lui, ma penso che con la Celentano il mio percorso possa essere molto più ampio e sviluppato"
"Quindi vai a far parte dello squadrone?" Domanda lei e io annuisco, con un piccolo sorriso "Bellissimo amo, sono contenta per te, è bello che la Celentano riconosca il tuo potenziale dopo il culo che ti fai tutti i giorni"
"Ei, ha detto che anche tu sei brava, lo ha detto anche lei che hai potenziale" le dico, cercando di rassicurarla
"Ma non come il tuo, ti fa complimenti ogni volta che ti manda una lettera" dice ridendo amaramente
"Mi ha mandato solo due lettere, una me l'ha scritta e nell'altro caso è venuta in sala a parlarmi mentre preparavo una coreografia di Hip hop che neanche ho più portato"
Dico, cercando di mettermi nei suoi panni
"Madre natura ha delle preferenze, mi sembra ovvio" dice, infilandomi le ultime forcine nei capelli, facendomi sospirare profondamente
"Hai finito?" Domando, vedendola aprire gli occhi stupita
"Si, puoi andare, impeccabile come sempre" dice lasciandomi poi lo spazio libero, per uscire dal bagno.
Tengo la testa bassa e recupero il borsone, uscendo poi dalla stanza arrivando in cucina
"Fatemi un caffè, prima che vi esplodo in faccia" dico, lasciando sorpresi Ramon e Gianmarco, che fissano samu, che apre le braccia
"A te" dice Ramon passandomi la tazzina, che butto giù senza neanche zuccherarlo, lasciandoli a bocca aperta
"Successo qualcosa in particolare?" Chiede il ballerino di Hip hop - futuro compagno di squadra a sua insaputa per ora - ottenendo uno sguardo fulmineo, che lo fa ammutolire
"Andiamo? La Cele e Montesso cominciano a sclerare se facciamo più di 5 minuti di ritardo" Rita entra in cucina schioccando le dita e noi la seguiamo in religioso silenzio
Camminiamo quasi tutti sulla stessa riga, tranne Maddalena,Mattia, Aurora e Gianmarco che camminano dietro, parlando di non so cosa
Arriviamo in sala dopo poco e mi metto io gonnellino, sfilandomi il giacchetto, infilando anche le mezze mettendomi poi alla sbarra
"Mi dirai che è successo stamattina?" Domanda il mio lui, posandomi una mano sulla spalla facendomi voltare a guardarlo
"Non ha molta importanza, tranquillo, ho solo parlato con Maddalena" dico sospirando, facendo stretching per la gamba destra
"Se vorrai dirmelo sono qui" dice, lasciandomi con un sorrisino.
Mi stacco un attimo dalla sbarra e prendo l'acqua poi quando mi volto trovo il mio posto occupato.
Indovinate un po' da chi? Da Aurora
"Scusami eh, ma quello è il mio posto" le dico picchiettandole un dito sulla spalla per farla voltare e lei si gira con la sua solita aria da mezza vip, mezza andata di testa
"C'è un posto libero lì no? Tanto un posto vale l'altro" dice lei alzando una spalla, sciogliendo i muscoli delle gambe.
Guardo Samu sospirando e scuoto una volta la testa, contando fino a 5 prima di voltarmi e andarmene senza risponderle, e vado da Isobel e Rita
"Io a quella la spacco appena la ho fra le mani" dico solamente mettendomi tra loro due
"Calmati furia, non sai neanche se entrerà nella scuola" dice la mora, facendo un pliè prima di levarsi gli scaldamuscoli
"Sono seria Rita, davvero, o mi fermate voi nei prossimi giorni o io non rispondo più di me" sussurro mentre vedo la Celentano - non molto sorridente - entrare in sala
"Prima di iniziare, Lavinia hai preso una decisione?" Domanda lei e io annuisco, accennando un sorriso.
Mi guarda speranzosa e io sospiro
"Ho scelto di venire con lei, maestra" dico solamente, vedendola finalmente sorridere durante stamattina
"Bene, sono contenta" dice fissandomi per poi tornare ad essere la maestra che tutti conosciamo "5...6...7...8" fa partitella base e noi cominciamo a fare gli esercizi
[...]
"Molto bene Lavinia, per essere la quarta volta solamente che la provi sta andando bene. Poi diciamo che c'è da migliorare, però so che ce la farai fino alla puntata"
"Grazie mille maestra, sono felice di poter lavorare con lei" dico sinceramente, intravedendo un piccolo sorriso crearsi sul suo volto
"Hai mai usato le punte per questo stile?" Domanda e io nego, fare contemporaneo con le punte non è una cosa mica facile
"No? Strano, vedo che sai approcciarti bene al nuovo" dice, mettendo una mano sotto il mento mentre con l'altra mantiene il telefono
"Sono una che se pensa lavoro pensa a doversi aprire anche al nuovo. Chissa, magari si scopre qualcosa di nuovo e bello" dico ridacchiando, infilando le scarpe, per la coreografia di Hip Hop
Quando gliela mostro, Giulia mi fa alcune correzioni e io annuisco
"No vedi, sbagli ancora qui, devi andare più su con il ginocchio"
Annuisco, riprovando il passo "Spingi bene e usa il diaframma perché qui serve un sacco il fiato"
Riprovo ancora il passo ma non so perché non riesco
"Ma è un passo base, perché non riesco" sbuffo, prendendo la bottiglietta
"Capita anche ai migliori stai tranquilla e placa il tuo perfezionismo" dice la mia nuova maestra, calmandomi
Riprovo il passo ancora un paio di volte e sorrido tranquilla, quando finalmente riesco a farlo, così riproviamo la coreografia ancora in paio di volte
"Io sono a posto, per me puoi andare"
Lascia la sala per prima, dandomi l'opportunità di uscire, andando in sala relax
"Sono morta" dico poggiando il borsone e bevendo ancora "Ho bisogno di tre docce come minimo"
"La prima con la Cele?" Alla domanda di Samuel annuisco, guardandolo "Sembri stare bene. Ti ha ucciso?" Domando
"In realtà mi ha fatto un sacco di complimenti sempre con il sorriso in volto" dico mettendomi il giubbotto
Sento qualcosa cadere a terra e vedo Samu uscire dal bagno, con aria sconfitta
"È stata una merda oggi" dice sedendosi e lo vado ad abbracciare "Ho pensato a mamma e papà e mi sono distratto, poi giustamente Emanuel si è arrabbiato e io non ho reagito, mi sono fatto anche male al polso e-e..." continua a dire
Gli metto le mani sulle guance e lui si calma, guardandomi "Adesso ti calmi, perché almeno tu devi essere calmo, andiamo a casa ti fai la doccia e poi ti faccio le coccole, ti va?" Chiedo, passandogli la bottiglietta ormai mezza vuota
Annuisce, per poi fissarmi con occhi dolci. Gli lascio un bacio sulla fronte e mentre chi ha finito le lezioni esce, io resto ad aspettarlo, per tornare a casa con lui
[...]
"Lavi, possiamo parlare?" Domanda Maddalena entrando in stanza, con lo sguardo basso, interrompendo le risate mie e di Samu
"Si, andiamo fuori" dico, con un piccolo sorrisino, seguendola verso il giardinetto posteriore, sedendomi sul divanetto accanto a lei
"Allora" dice all'inizio, mentre prendo l'Iqos e ci infilo dentro la heets, accendendola e cominciando a fumare "Volevo chiederti scusa per ciò che ti ho detto oggi"
"Perché te la sei persa così tanto?" Domando allora, e lei alza le spalle
"A te viene tutto così naturale, così semplice, sei in grado di farti amare da chiunque anche dalla persona più anaffettiva del mondo, sembra che tutto ti venga regalato" dice lei e la guardo
"Nella vita non esistono le fate madrine, ognuno è padrone del suo destino e della propria vita" dico guardandola
"Che vuol dire?" Domanda non capendo
"Che se sono così, è perché ciò che ho fatto l'ho fatto piangendo, lacrimando, sudando e quasi quasi ammazzandomi. Passavo quasi 9 ore su 24 in sala, tornavo a casa solo per mia sorella, poi tutto il resto spariva. Esistevano la danza e mia sorella. E sono sicura che anche per te la costante è sempre stata la danza"
"Come fai? Sembri sempre così tranquilla" mi dice, guardandomi negli occhi
"Ho imparato a gestire l'ansia quando ero piccola, nulla che neanche tu non possa imparare o capire" dico, buttando la sigaretta
"Mi dispiace come mi sono comportata, potrai mai perdonarmi?" Ride anche lei, mentre infilo le mani in tasca
"Fammici pensare...." dico vedendo la sua faccia cambiare "Vieni qua testa di cazzo" le dico abbracciandola.
"Ti voglio bene, stronza" dice lei, guardandomi poi negli occhi
"Anche io stronzetta" dico, per poi prenderla sottobraccio e rientrare