Apparently, I hate you

By ilariastoriess

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Nina è una semplice diciottenne che, come tutte le adolescenti, ama spettegolare con le amiche, andare alle f... More

Introduzione
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 45
Capitolo 46

Capitolo 44

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By ilariastoriess


𝖲𝗂𝖾𝗍𝖾 𝗉𝗋𝗈𝗇𝗍𝖾?
𝖲𝗂 𝗋𝗂𝖼𝗈𝗆𝗂𝗇𝖼𝗂𝖺🤍

Ho sempre amato il Natale.

La neve, la cioccolata calda, i regali, le decorazioni... tutto mi fa sentire diversa.

Più accolta. Più buona.

Guardo fuori dalla finestra e, con mia grande sorpresa, il tetto dell'edificio di fronte il mio giardino è imbiancato.

Mi alzo, facendo attenzione a non svegliare Cole che dorme beatamente, e mi avvicino.

Mi sento come una bambina in preda all'euforia. Ho trascorso una notte fantastica, il ragazzo di cui mi sono innamorata ricambia i miei sentimenti anche se è all'oscuro dei miei e fuori nevica.

Non avrei potuto chiedere di meglio.

Torno dal moro, che inizia a dare i primi cenni di
vita, cercandomi con la mano.

«Angel?» domanda, con la voce ancora impastata dal sonno

«Ehi, buongiorno. Fuori c'è la neve»

Si solleva, facendo leva sul gomito e ammira il panorama, poi torna a fissare me.

«Baciami»
Mi divora le labbra lentamente, in una tortura piacevole e intensa, mordendomi di tanto in tanto.

«Devo prepararmi per il pranzo di Natale, i miei genitori saranno qui a momenti»

L'espressione da bestiolina abbandonata che gli compare sul volto mi fa sentire un po' in colpa, ma mi viene in mente un'idea per rimediare.

«Ti va di stare insieme stasera? Magari possiamo uscire o...»

«Passo a prenderti alle nove. Ti porto in un posto.»

Mi scocca un altro bacio sulla guancia, poi sparisce in bagno.

«Posso farmi una doccia?»

«Certo» alzo la voce

«Io mi cambio. Devo fare colazione con Cassie»

Dal tono della sua voce traspare una sottile delusione. «Okay, ma vedi di non darmi buca stasera. Sei imprevedibile, Nina Harris, ma sono il tuo ragazzo ora e pretendo parte del tempo che trascorri con le tue amiche.»

Mi punta un dito contro, affacciandosi sulla porta con indosso solo un paio di boxer.

Gli vado incontro.

«Non ci pensare neanche» respiro il suo profumo, avvolgendo le braccia intorno al suo collo

«Cassie è la mia migliore amica, avrà sempre la priorità su tutto. Tu sei solo un ragazzaccio presuntuoso che vuole rapirmi e avermi tutta per sé. L'hai già fatto una volta, se non erro, e non lo farai di nuovo.»

«Non sei pronta a ciò che accadrà stasera» sussurra nel mio orecchio, prima di mollare la presa sui miei fianchi, togliersi la biancheria ed entrare in doccia.

Lo scroscio dell'acqua fa da sottofondo mentre apro l'armadio in cerca di un outfit perfetto per il mio giorno dell'anno preferito, in tutti i sensi.

Esattamente alle prime ore del 25 dicembre, Cole Smith mi ha detto ti essersi innamorato di me.

Non mi sembra ancora vero.

Mi viene voglia di saltare per la stanza dalla felicità, ma provo a distrarmi e preservare la dignità che mi resta sbirciando nell'armadio.

Trovo un bellissimo maglione rosso e decido di abbinarci una gonna di pelle, un paio di calze, e gli ugg, comodi per camminare sulla neve.

Mi spoglio in fretta e cambio il reggiseno, giusto in tempo prima che Cole esca dal bagno con indosso solo un asciugamano, che lo copre dalla vita in giù.

«Sei stupenda ma farai meglio a metterti quel dannato maglione, altrimenti non mi fermo» prende a baciarmi le clavicole.

Sembriamo entrambi drogati di baci, non riusciamo più a farne a meno.

«Magari non voglio che tu smetta»

Ridacchio, di fronte l'espressione di sgomento che gli si dipinge in volto e mi volto per indossare i vestiti sotto il suo sguardo curioso.

«Angel, aspetta. Non metterle ancora quelle calze.»

Si avvicina nuovamente e mi fa sedere sul letto. Spinge leggermente le mie gambe più avanti e si inginocchia per me. Chiudo gli occhi, in attesa che faccia qualcosa mentre un formicolio di piacere inizia a diffondersi nel ventre.

«Mi ero ripromesso di aspettare stasera, ma non ci riesco.»
La sua bocca sfiora delicatamente le mie ginocchia per passare alle cosce, quando succhia il mio punto più sensibile mi sfugge un ansito.

«Sei la più bella» mi sposta le mutandine di lato, inspirando il mio odore.

Mi bacia il viso, le labbra, il collo, mentre inserisce un dito dentro di me. Un lieve bruciore mi assale per i primi attimi e si intensifica quando ne accolgo due.

«Dimmi se è troppo, okay?»
Annuisco, travolta dalle prime ondate di piacere.
Istintivamente poso la mano tra i suoi capelli scuri e lo spingo verso il basso.

Voglio sentire la sua lingua.

Asseconda il mio volere, dandomi ciò che bramo dalla sera allo chalet. Si insinua lentamente in me, concentrandosi a darmi piacere torturando il mio clitoride.

Il cuore pompa velocemente il sangue, il mio battito cardiaco aumenta e non riesco a trattenermi mentre vengo travolta dall'orgasmo.

Continua a posarmi baci dappertutto, aspettando che io mi riprenda del tutto dallo stordimento.

«So che è stato magnifico, non c'è di che» mi tocca il naso e sorride.

«Sei sempre modesto»

«Duro. Sono un duro presuntuoso, ma a questo penseremo più tardi. Vado a vestirmi» mi pizzica un fianco e inizia a rivestirsi.

Non mi sfugge il piccolo -grande- problema che ha tra le gambe ma lui sembra tranquillo, quindi faccio finta di nulla. Accende la radio che ho sulla scrivania e canticchia sottovoce mentre si alza i pantaloni.

Lo imito, indossando le calze sotto la gonna.

«Nina, siamo a cas-» mio padre fa capolino sulla porta, sgranando gli occhi quando si accorge che non solo sono in compagnia, ma il ragazzo in questione è anche mezzo nudo e si chiama Cole Smith.

Appena il moro se ne accorge, spegne la musica e tenta di ricomporsi, anche se so bene che dovrei essere io a dire qualcosa.

«Oh, sono felice che siate tornati»

Inaspettatamente, a differenza dello stupore iniziale, ora sul loro viso nasce un mezzo sorriso.

Bene, facciamo progressi.

«Non ci aspettavamo di trovarti in compagnia»

Bene, Nina, e adesso che si fa?

Che scusa plausibile trovi per dirgli come mai il ragazzo che dicevi di odiare è in camera tua e sembra perfettamente a suo agio?

E come fai a dirgli che lui, quello stesso ragazzo, è colui di cui ti sei innamorata?

Ah, al diavolo.

Afferro la mano di Cole, stringendola nella mia.

«Papà, Melanie, vi presento il mio ragazzo»

Il silenzio che segue mi spaventa, talmente tanto da cercare rassicurazione nei suoi occhi. Mi fissa intensamente, poi mia madre parla.

«È un piacere fare la tua conoscenza in circostanze non tragiche. Puoi chiamarmi Mel»

Il moro le sorride cordialmente.

«Lo stesso vale per me.»
Mio padre mi guarda sereno mentre gli stringe la mano.

«Beh, Nina, noi andiamo a darci una rinfrescata. Cole, se vuoi restare per il pranzo di Natale ne saremmo felici.»

Il mio ragazzo sorride imbarazzato, declinando l'invito.

Dieci minuti più tardi, mi ritrovo davanti casa mia ad aspettare Cassie.

«Ci sentiamo, allora. Divertiti con Cass e pensami. Non dimenticarti di stasera.»

«Ehi, ma per chi mi hai preso? Ricordo sempre tutte le cose importanti!»

«Ah, e così io sarei una cosa importante?» giocherella con le mie dita.

L'auto della mia migliore amica si ferma sul ciglio della strada, dando voce al clacson per annunciare il suo arrivo. Mi avvicino e non mi sfugge la sua espressione sorpresa quando nota Cole alle mie spalle.

«Non fate di me oggetto della vostra conversazione, mi esploderanno le orecchie a furia di fischi»

Ridiamo entrambe e lo saluto un ultima volta, poi salgo in auto.

«Allora... Babbo Natale ti ha fatto un bel regalo direi»

«Non puoi capire, Cassie. Si è presentato sotto casa mia e credevo che fossi tu. Mi ha detto che è innamorato di me, ti rendi conto? Il suo comportamento non era che un modo infantile per starmi vicino» quasi urlo.

«Okay, abbiamo molto di cui parlare.


Sono le otto e quarantacinque e sto stirando i miei capelli con la piastra quando mi arriva un messaggio.

Scendi, Angel? O devo salire io?

Ridacchio, digitando un 'sono pronta'.

Metto gli stivali, indosso gli orecchini a fiocco che Cassie mi ha regalato e prendo la borsa che, invece, Mel e papà hanno pensato bene di comprare mentre erano in viaggio.

È argentata e dá un tocco di colore al vestito nero.

Okay, Nina. Sei pronta per il tuo primo appuntamento.

Scendo le scale e i complimenti di mio padre non si fanno attendere.

«Tesoro sei stupenda. Forse dovrei fare un discorsetto a Cole.» scherza.

«Nah, tranquillo. Non ce n'è bisogno»

«Beh, in ogni caso. Sono tuo padre, il mio compito è salvaguardare la tua vita, il tuo benessere e il tuo futuro. È imbarazzante anche per me, credimi, ma dobbiamo affrontare l'argomento. Sai, sono stato anche io un adolescente in preda agli ormoni e al furor quindi, per favore, prendi questi. Non vorrei diventare nonno prima del tempo.»

Mi porge una busta di carta bianca e non serve che la apra per saperne il contenuto.

«Papà!»

«Okay, discorso anti-sesso finito, puoi andare» mi accarezza i capelli, aprendo la porta.

O mio Dio, è stata la conversazione più imbarazzante della mia vita!

La neve di questa mattina si è sciolta, a seguito della giornata soleggiata, ma fa comunque parecchio freddo.

Mi stringo nella mia pelliccia, prima di entrare nella Jeep di Cole Smith.

Mi osserva, assorto nei suoi pensieri «Sei bellissima, davvero»

Sorrido, andandogli incontro per baciarlo.

«Dove andiamo?»

Mi stringe la mano «Lo vedrai»

Il viaggio trascorre tranquillo, senza troppi intoppi.

Parliamo, cantiamo, ridacchiamo.
Il mio cuore è incredibilmente leggero, la mia testa anche. Sembra che finalmente tutto stia andando come deve andare e stento a crederci.

Una curva preannuncia una strada che ricordo fin troppo bene.

«Mi hai riportata qui» mormoro, un po' rattristata per via delle brutte sensazioni che associo a questa casa.

«Lo so. Voglio creare nuovi ricordi, Nina. Voglio ricominciare da qui, dove mi sono reso conto che il mio cuore batteva per te così forte dal primo momento.»

Le farfalle nel mio stomaco non tardano a farsi sentire ed io annuisco.

Mi apre la portiera, esortandomi a seguirlo e per poco urlo, quando vedo come ha addobbato lo chalet.

È tutto così diverso da come lo ricordavo.

Tutto così romantico.

Sono circondata da candele profumate. Al centro del soggiorno, proprio di fronte il camino e la tv, c'è un enorme piumone con del cuscini e dei petali di rosa, proprio come quella che lui mi porge appena spalanco gli occhi e la bocca.

L'atmosfera è piacevole, del tutto diversa dall'ultima volta.

«Spero ti piaccia. Ho preso dei film, tutti romantici, come piacciono a te. Puoi sceglierne uno mentre ordino la cena» sussurra imbarazzato.

«È tutto così perfetto. Grazie» lo stringo forte a me.

«Signorina, mi dia la sua giacca e si metta comoda. Sta per iniziare una delle notti più belle della sua vita.»




SPAZIO AUTRICE✍🏻🤍
Rieccoci finalmente, dopo un breve periodo di pausa, con questi due.
Per voi ho solo buone notizie: ho una voglia matta di scrivere il continuo della loro storia, per questo gli aggiornamenti riprenderanno (più o meno con regolarità).
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così lasciate una stellina per supportarmi e scrivetemelo in un commento.
Mi siete mancate tanto, vi voglio bene🦋
Tiktok: Ilariastoriess
Ig: ilariasbooks_

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