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By manamidesu

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01 เจเจ“ il festival
02 เจเจ“ l'intruso
03 เจเจ“ coincidenze
04 เจเจ“ poli opposti
05 เจเจ“ regole infrante
06 เจเจ“ primi passi
07 เจเจ“ farfalle nello stomaco
08 เจเจ“ doppia vita
09 เจเจ“ conosco il tuo segreto
10 เจเจ“ netflix & chill
12 เจเจ“ una storia da raccontare
13 เจเจ“ la nuova coppia

11 เจเจ“ mi piaci

484 58 8
By manamidesu


tae's old ipod is now playing:

ʟɪᴛᴛʟᴇ ʙɪᴛ – ʟʏᴋᴋᴇ ʟɪ
⇆ㅤ ||◁ㅤ❚❚ㅤ▷||ㅤ ↻





♫ I think I'm a little bit, little bit
A little bit in love with you
But only if you're a little bit, little bit
Little bit in lo-lo-lo-lo-lo love with me







𝐍 𝐎   ਏਓ   𝐓 𝐑 𝐔 𝐒 𝐓
𝐖 𝐈 𝐓 𝐇 𝐎 𝐔 𝐓   𝐔 𝐒







ਏ 𝐒 𝐈 𝐒 𝐓 𝐄 𝐌 𝐀 𝐑 𝐄 ਓ
𝐋 𝐄  𝐂 𝐎 𝐒 𝐄

ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴜɴᴅɪᴄɪ
«mi piaci»





Dimenticato il dolore, Taehyung sobbalza sul letto. Ha il cuore in gola. A parte il piccolo incidente in cui aveva tirato in ballo la coda di Jeongguk, si era praticamente dimenticato della doppia vita del suo compagno di stanza– cioè di quell'altra. Non aveva più fatto dirette streaming da quando aveva scoperto che Taehyung era vantaesdom e per qualche strana ragione Taehyung pensava che Jeongguk avesse smesso del tutto di andare in live. Ma ovviamente questo è il suo guadagno principale al momento. Probabilmente guadagna una discreta quantità di soldi con le dirette, quindi perché smettere senza una buona ragione? Sarebbe assurdo.

Taehyung si siede alla sua scrivania. Apre il portatile. Deglutisce forte mentre si collega al sito web delle dirette. Fissa le immagini oscene delle miniature di altri camboys, prima di spingere via il portatile. Il più lontano possibile da sé.

Non ha intenzione di guardarla. Sarebbe sbagliato. Non solo Jeongguk è un ragazzino carino e innocente (almeno agli occhi del loro gruppo di amici), ma adesso sa che Taehyung lo guarda. Lo sa. Lo saprà se vede vantaesdom in chat o che invia denaro... capirà ogni cosa. Taehyung non potrebbe mai farlo. Cosa penserebbe Jeongguk? Sarebbe spaventato, disgustato. Probabilmente era nervoso a prescindere, probabilmente aveva una paura tremenda che Taehyung lo guardasse.

Quindi, no, Taehyung non guarderà la diretta. Qualsiasi cosa Jeongguk faccia nella sua camera da letto è affar suo, non di Taehyung. Piuttosto, prende il libro di testo più vicino sulla scrivania e toglie la polvere dalla copertina. Lo apre su una pagina a caso e fa finta di leggerlo finché il suo portatile non emette uno squillo.

JustinSeagull è in diretta!

Clicca sulla notifica. Il cuore, che dalla gola era tornato al suo posto, adesso gli grava sullo stomaco. Guarda il sito web che si carica, guarda il cerchio che ruota al centro dello schermo, guarda lo schermo che si illumina quando compare l'immagine pixelata di Jeongguk a torso nudo, seduto sul suo letto. Sta facendo ciao con la mano allo schermo ed è adorabile. Taehyung si morde la lingua, sapendo che Jeongguk sarà in grado di sentire qualsiasi rumore faccia.

Non va bene. È sbagliato. Non può guardare il suo compagno di stanza– il suo amico mentre fa queste cose. Non ora che Jeongguk sa che potrebbe guardare, non ora che Taehyung sa chi è e che cosa ha dovuto passare. Dovrebbe chiudere il video. Dovrebbe spegnere il portatile e continuare a studiare.

«Ciao a tutti!» Jeongguk saluta di nuovo, con la mano sfocata che si muove da un lato all'altro. Taehyung mette da parte i libri di testo e avvicina il portatile. «Sono io! Wow, siete tantissimi. Non pensavo che ci sarebbero state tutte queste persone a guardarmi, perché sono stato via per un sacco tempo. Mi dispiace molto. Grazie per essere rimasti qui con me.» China la testa, il suo volto è appena visibile sullo schermo per un breve istante. Poi si raddrizza. «Lo apprezzo molto.»

Taehyung trattiene il respiro e sente le mani tremare mentre le stringe dietro la schiena.

«Perché sono stato via per così tanto tempo? Oh, scusate, questo messaggio era di MisterGrey3. Sì, sono stato via per un po'. Mi dispiace tanto. Sono successe alcune cose nella mia vita che dovevo affrontare e quindi ho interrotto le dirette per questo motivo. Ma ora sono tornato. Quindi... ciao!» Saluta ancora una volta. La sua voce vacilla. Prende un respiro tremolante che Taehyung sente risuonare nella propria stanza. «Allora, stavo pensando che oggi potrei– forse potrei, uhm... beh, ho questo nuovo vibratore e– oh!» Jeongguk afferra il dildo ma gli sfugge di mano. Cade a terra con un forte tonfo. Gira svelto intorno alla telecamera e si abbassa per raccoglierlo, borbottando delle scuse. E Taehyung sa, lo sa e basta, che a quel punto sarebbe arrossito. Nella sua mente vede Jeongguk arrossire, mordersi il labbro, storcere il naso, con le orecchie che tremolano– e seriamente, che cazzo sta facendo? Davvero sta per guardare Jeongguk che si scopa da solo con un vibratore nonostante tutto quello che ha passato? Tutto quello che hanno passato?

Sì, lo sta facendo davvero.

Jeongguk sbuffa e si rimette a posto, con il vibratore in mano. Sembra costoso, sicuramente uno di quelli che non ha mai usato prima, e Taehyung vorrebbe schiaffeggiarsi perché sa quali vibratori Jeongguk ha o non ha usato e questo è sbagliato più o meno su tutti i fronti.

«Io, uhm... mi dispiace, è ...» Si schiarisce la gola e appoggia all'indietro per mettere il vibratore sul letto. «Credo di essere un po' nervoso. È passato un po' di tempo...»

Taehyung si agita sulla sedia, con gli occhi incollati sul movimento delle mani di Jeongguk che serpeggiano sul suo petto, che a lui arriva in ritardo di qualche secondo. Pensa di poter vedere le mani di Jeongguk tremare mentre raggiungono l'elastico dei suoi pantaloncini. Forse non è così. Forse è il video. Forse si sta immaginando le cose. Forse c'è un terremoto in atto proprio in questo momento e Taehyung non se n'è ancora accorto, troppo impegnato a guardare il proprio di mondo tremare fin nelle fondamenta.

Jeongguk esita, tutto il suo corpo si ferma. È quasi come se la diretta si fosse bloccata, ma il suo petto si muove ancora.

«Scusate.» Si scongela bruscamente e comincia ad armeggiare con i bottoni dei suoi vestiti. «Scusate, mi dispiace.»

Taehyung aggrotta le sopracciglia, anche se il suo cazzo diventa duro nei pantaloni. Il suo amico (il suo amico, il fottuto amico che sta per guardare mentre fa cose illecite in cambio di soldi) sembra scombussolato. È sempre stato nervoso e impacciato nelle dirette streaming, ma oggi sembra diverso, distratto, completamente insicuro di sé. Taehyung si chiede se sia a causa sua. Jeongguk sa che lo sta guardando, magari? Gli dà fastidio?

Forse a chiunque altro sembrerebbe che Jeongguk stia cercando di provocare gli spettatori mentre gioca con l'orlo della sua biancheria intima. Ma Taehyung lo conosce bene. Sta esitando. C'è un evidente rigonfiamento sul davanti, forse anche una macchia umida sul tessuto grigio chiaro.

Taehyung deglutisce rumorosamente.

Jeongguk alla fine trova il coraggio di togliere i boxer, stringendo il labbro inferiore tra i denti mentre il suo cazzo viene lentamente svelato.

Taehyung ha visto questo cazzo innumerevoli volte ormai. Dovrebbe essere a posto, dovrebbe essersi desensibilizzato. Non dovrebbe trovare eccitante la nudità del suo amico, eppure per qualche motivo tutta questa situazione gli sembra più eccitante che mai, Taehyung è più eccitato che mai, e quando il cazzo di Jeongguk spunta fuori dalle mutande per sbattere contro il suo stomaco, emette un gemito gutturale prima di riuscire a fermarsi.

Il più piccolo si blocca, con i boxer ancora in mano. Taehyung si copre la bocca con parecchi secondi di ritardo.

Va tutto bene, è tutto a posto, dice a se stesso. Forse non ha sentito. Forse è solo una coincidenza.

Le spalle di Jeongguk si abbassano. Si appoggia all'indietro sul letto, emette un sospiro tremante mentre getta via gli slip. Avvolge la mano intorno al suo cazzo, emettendo un gemito forte e udibile anche attraverso le pareti.

È tutto a posto. Non sa che lo stai guardando.

Sembra che le terminazioni nervose di Jeongguk siano ormai andate, mentre la sua mano percorre la sua lunghezza con calma, il pugno si stringe intorno alla punta, i fianchi si ondeggiano mentre sospira.

O forse sì...

«È così bello.» La sua voce è acuta e affannosa, mentre passa le dita intorno alla punta del suo cazzo. Guarda dritto verso la telecamera, dritto verso Taehyung e dice: «Vorrei che fossi tu.»

La bocca di Taehyung è asciutta. Deglutisce a vuoto e continua a ripetersi:

Rilassati. Sta parlando al pubblico. È un camboy, è il suo lavoro dire queste cose.

Lo guarda trascinare la mano sulla sua lunghezza, lo osserva stringere la punta. Il suo petto che si alza e si abbassa rapidamente e la mano che si muove a un ritmo lentissimo fanno impazzire Taehyung, e devono far impazzire anche Jeongguk. Vuole alzarsi, vuole andare lì, spingere Jeongguk sul letto. Avvolgere la sua mano più grande sopra quella dell'altro e mostrargli come si fa, e andare più veloce, più veloce.

Come un ginnasta esperto, Jeongguk cambia posizione, girandosi con un movimento così veloce da sfocare l'immagine. Taehyung sbatte le palpebre. Il suo sedere perfetto è di nuovo sullo schermo, e a dirla tutta, perfetto non è un aggettivo sufficientemente calzante. Rotondo, sodo, abbastanza da affondarci le mani, ideale da sculacciare. Qualcosa di sporco e familiare si accende dentro di lui. Il punto in cui suppone si trovi la misteriosa coda di Jeongguk è accuratamente nascosto alla vista. Se prima pensava che il più piccolo non fosse esperto nell'inquadratura, ora si ritrova ad ammirare la sottigliezza nascosta di Jeongguk. Si morde l'interno della guancia. Afferra la scrivania fino a farsi sbiancare le nocche, in un vano tentativo di impedire a sé stesso di alzarsi e andare scoprire una volta per tutte com'è fatta la coda di Jeongguk.

Le dita sottili di Jeongguk afferrano la sua carne elastica – Taehyung non l'ha mai toccata, ma sa che è liscia e vellutata, lo sa e basta – allargandosi le natiche. Il buchetto rosa è esposto e scintillante sotto la luce fioca. «Ti... ah, ti piace quello che vedi?» La sua voce è soffocata dalle lenzuola. Infila un dito dentro di sé ed emette gemito gutturale. «Ah, è così stretto. È passato un po' di tempo, ma... ah...» Taehyung è così vicino al suo portatile che il suo respiro appanna lo schermo. Jeongguk muove le dita dentro di sé, allargandosi di più. Aggiunge un secondo dito, lo pone nell'angolazione giusta, e poi: «Ah, hyung!»

Jeongguk si blocca. Taehyung si blocca. La sua mascella da qualche parte per terra. La sua mano si è fermata a mezz'aria mentre si muoveva verso la sua erezione.

Potrebbe essere chiunque. Potrebbe voler dire chiunque. Jeongguk è giovane. Ha molti hyung. Probabilmente una buona parte del suo pubblico è più grande di lui, probabilmente molto più grande di lui.

Eppure.
Taehyung lo sa.
Lo sa e basta.
Che non c'è nessun altro.

Non può essere nessun altro. Lo sa, e sa che anche Jeongguk lo sa. Così, adesso, in questo lungo silenzio che si estende all'infinito per le stanze del dormitorio, non ci sono più scuse. Non si può più fingere, non ci si può più nascondere da ciò che Taehyung avrebbe potuto intuire fin dall'inizio:

Jeongguk sa che Taehyung lo sta guardando.

E Taehyung sa che lui lo sa.

Le dita dell'ibrido tremano violentemente per un attimo prima di scomparire nel suo buco. Due alla volta, lo aprono, spingendo velocemente, con forza. Non dice altro, mentre ansima contro le lenzuola. L'altro braccio si sposta sul letto e poi appare sullo schermo, con un vibratore in mano. Non si preoccupa di mettere il lubrificante, salta sulle ginocchia, si ferma a malapena per assicurarsi di essere ancora nell'inquadratura e lo preme contro la sua entrata.

È piuttosto grande. Taehyung osserva con attenzione la sua estremità rigonfia che scompare dentro di lui, mentre la mano di Jeongguk freme e lui geme.

«Fa male, fa male ma mi piace così tanto. Oh mio Dio, è così... ah– è così bello.» Lo spinge più a fondo, inarca un po' la schiena. «È così bello, hyung.»

Taehyung non dovrebbe farlo. Non dovrebbe farlo, non dovrebbe assolutamente prendere il telefono e aprire Twitter.

«Ah, hyung! Ho bisogno delle tue mani su di me.» Le parole di Jeongguk sono silenziose, come se non riuscisse a impegnarsi per pronunciarle, ma vuole che Taehyung le senta comunque. «Ho bisogno– ho bisogno del tuo cazzo– ah!»

Il trillo delle continue donazioni si confonde con il rumore bianco di fondo. Taehyung guarda Jeongguk che pompa il giocattolo dentro e fuori di sé, ascolta i suoi respiri affannosi e lamentosi che vengono fuori con la stessa forza di ogni spinta. Probabilmente sta per venire, perché lascia andare bruscamente il giocattolo. Quasi si accascia sul letto mentre trema, il corpo che anticipa un orgasmo che non arriva. Un secondo, poi un altro, poi afferra di nuovo il giocattolo e ricomincia da capo, spingendolo dentro di sé fino a quando non raggiunge di nuovo il limite. Piccoli mugolii gli sfuggono dalla gola, finché non si ferma e si sdraia ansimando.

Taehyung lo osserva, con una mano intorno al suo cazzo dolorante.

Non farlo, Tae. Non c'è modo di sapere cosa succederà.

Ma è già troppo tardi.

Justin Seagull
@ JustinSeagull
______________________________

vuoi venire piccolo?
9:48pm✓

Le prime volte manca il tasto invio. Le sue impronte digitali lasciano aloni di umidità sullo schermo. Sente il ding del telefono di Jeongguk attraverso il portatile e alza lo sguardo per vedere il ragazzo che si affanna immediatamente a prendere il suo telefono. Trattiene il respiro, ma anche attraverso lo schermo sfocato riesce a vedere il modo in cui Jeongguk si irrigidisce prima di precipitarsi sul materasso.

«Oh, mio dio.» Per un breve momento, Taehyung giura di averla vista, la coda di Jeongguk. Una macchia grigia che scompare prima che lui se ne accorga. «Oh, mio dio, ti prego. Io– io– ah, voglio venire, hyung.»


prendi il giocattolo
scopati finché non sei al limite
non osare venire senza il mio permesso
10:04pm✓

Jeongguk geme. Taehyung lo sente attraverso gli altoparlanti, attraverso le pareti. Jeongguk afferra il giocattolo e lo spinge con foga dentro di sé in un'unica potente spinta, gemendo e lamentandosi e Taehyung vorrebbe essere lì, si chiede cosa farebbe Jeongguk se si alzasse in questo momento, se si unisse a lui, se prendesse il controllo dello spettacolo o se lo spegnesse del tutto.

«Ti prego, sono così vicino. Voglio venire con te.»

La mano di Taehyung deve a malapena pompare sul suo cazzo prima che sia lui stesso sul punto di venire.

ora piccolo
10:10pm✓

Jeongguk lascia cadere il telefono sul letto. Lascia andare il giocattolo e rabbrividisce, mentre dalle sue labbra fuoriesce il più piccolo e lamentoso «Tae...», prima di gemere forte e spingere di nuovo a vuoto. Lo schermo è troppo sfocato, ma Taehyung sa per certo che il suo cazzo sta spruzzando liquido bianco su tutto il copriletto. Taehyung stesso viene nella sua mano, senza preoccuparsi di trattenere i suoi gemiti.

Jeongguk si accascia sul letto, con il giocattolo ancora dentro di lui e le cosce che si contraggono.


accendilo
10:13pm✓

Un gemito soffocato. Una vocina strozzata, che mugola: «No, non posso, è– è troppo presto, fa male. Ti prego.»

era una domanda?
accendilo.
10:14pm✓

Con un grido soffocato nell'aria, Jeongguk si allunga all'indietro e accende l'interruttore. Il giocattolo vibra rumorosamente. Il suo telefono cade, questa volta a terra. Jeongguk non sembra accorgersene. Si aggrappa alle lenzuola, si struscia di nuovo contro di esse, spingendo il cazzo nel pasticcio umido che ha combinato prima. La sua mente deve essere a chilometri di distanza, perché le sue spinte sono così brusche che la sua coda è decisamente visibile sullo schermo, un piccolo batuffolo grigio che potrebbe non sembrare strano a chiunque altro stia guardando, solo un'anomalia o una strana voglia, ma Taehyung sa cos'è e la vede nitidamente.

Entrambi vengono di nuovo. Trascorrono alcuni minuti ansimando, riacquistando ossigeno. Lo scampanellìo in sottofondo ricorda a entrambi che Jeongguk è ancora in diretta per migliaia di persone. Dopo un attimo, si alza bruscamente dal letto e scompare. Pochi secondi dopo lo schermo si oscura. Taehyung rimane a guardare la sua immagine riflessa, il volto arrossato e la bocca allentata. Chiude rapidamente il portatile.

Si pulisce, con la mente ben sgombra. Si cambia i pantaloni e butta i fazzoletti, non c'è molto altro con cui possa distrarsi. Davanti alla porta esita, gira la maniglia ed entra lentamente in salotto. È sorpreso di vedere Jeongguk seduto sul divano. È rivolto verso di lui. Non si gira a guardare Taehyung, anche se sicuramente lo ha sentito entrare. Taehyung si avvicina al divano e si ferma con le mani sui fianchi.

«Perché stai indossando quel coso?»

Jeongguk guarda nella sua direzione, gli occhi si concentrano da qualche parte sul suo petto di Taehyung. Cosa?», risponde.

Taehyung si avvicina e punta un dito verso il berretto che ha in testa. È storto, i capelli spuntano da sotto. «Quello. Ti avevo detto di non metterlo mai dentro casa.»

Sospira. «È un'abitudine nervosa, credo.» Si alza, si toglie il cappello e spuntano le sue orecchie. Taehyung le guarda, le osserva contorcersi mentre si orientano, vede i ciuffi di pelo morbido alla base. Quando si sposta in avanti e inizia ad accarezzarle, Jeongguk sussulta al suo tocco. «Cosa– cosa diavolo stai facendo?»

«Cosa ti sembra che stia facendo?» Taehyung si siede accanto a lui, con la mano ancora alla base delle orecchie. Fa scorrere le mani fino ai capelli scuri di Jeongguk, poi le infila tra le folte ciocche, morbide e lisce, che si aprono sotto le sue dita.

«Tae...»

Jeongguk guarda il suo viso, con gli occhi spalancati, mentre la mano di Taehyung scivola giù fino alla nuca. Con il pollice gli accarezza leggermente la pelle. I suoi polpastrelli gli fanno venire la pelle d'oca sul collo, quando solleva la mano per accarezzargli la guancia.

I suoi occhi si chiudono. Espira bruscamente dal naso. Taehyung sorride mentre lo bacia, tenero, rapido, facile. Una semplice pressione delle labbra. Un punto fermo, più di ogni altra cosa. Jeongguk solleva le braccia e gli cinge il collo, tirandolo a sé per riavvicinare le labbra alle sue prima che possa allontanarsi troppo. Sospira sulle labbra di Taehyung, ed è un suono colmo di sollievo. Taehyung sorride quando sente sulla bocca i piccoli baci di Jeongguk, inclinando la testa e cercando di farli diventare qualcosa di più serio. Taehyung cerca di allontanarsi di nuovo, ma la presa sulla sua nuca è stretta.

«Jeongguk.» Apre la bocca per dire qualcos'altro, ma a quanto pare il più piccolo non ha ancora finito, perché preme di nuovo le labbra su quelle di Taehyung con un mugolio petulante. Impotente a protestare ulteriormente, Taehyung mugola e finalmente lo bacia come si deve. Le sue labbra sono screpolate, asciutte, mentre premono contro quelle di Taehyung diverse volte, in piccoli, brevi baci che diventano a poco a poco più decisi, più indulgenti. Taehyung si china in avanti, rispondendo a ogni bacio finché i singoli diventano un unico, e non si separano più, con le labbra che scorrono l'una sull'altra. Un gemito abbandona la sua gola quando sente la lingua di Jeongguk uscire per bagnargli le labbra, prima che lui la catturi e la tenga lì con la sua. Non riesce a trattenere il verso sorpreso che emerge dalla sua gola quando Jeongguk improvvisamente grugnisce e lo spinge all'indietro sul divano, mettendosi cavalcioni su di lui e spingendolo contro il cuscino. Le sue mani incorniciano il viso di Taehyung mentre riavvicina disperatamente le loro bocche, ansimando come se si fosse dimenticato di prendersi un momento per respirare. Geme dentro la sua bocca, e Taehyung gli succhia la punta della lingua prima di far scorrere la propria sopra e intorno ad essa. Sembra un uomo affamato che si imbatte in un buffet, una persona che muore di sete e che finalmente trova un'oasi. Sembra che abbia sognato a lungo questo momento. E forse è così. Taehyung non può dire che sia stato l'unico a sognarlo, naturalmente, ma è sorpreso di scoprire che in questi mesi di frustrazione sessuale Jeongguk potrebbe essere impazzito tanto quanto lui, forse anche di più.

Le mani di Jeongguk scivolano via dal suo collo e scendono lungo il petto di Taehyung, lasciando che il calore si propaghi sulla scia dei suoi polpastrelli. E facendo scattare un campanello d'allarme nella sua mente.

«Già il terzo round?» dice, riuscendo finalmente a respirare quando Jeongguk si allontana.

Jeongguk, con gli occhi ancora socchiusi, impiega un secondo prima di accigliarsi, con le guance tutte rosse. «Zitto», borbotta tirandosi indietro, anche se di poco.

«Jeongguk», ansima Taehyung, «dobbiamo parlare.»

«Devi proprio dirlo così?» Jeongguk sporge in avanti il labbro inferiore, sistemandosi in grembo a Taehyung. Ha un aspetto arruffato. Un disastro. Le sue orecchie sono rovesciate sulle punte. «La fai sembrare così seria.»

«In un certo senso è una cosa seria. Cosa siamo?»

«Perché sei così drammatico?»

Taehyung gli punzecchia il fianco. «Dai, Guk. Non ti scopo se non rispondi alla mia domanda.»

Jeongguk sussulta, il suo collo si arrossa all'istante. Taehyung ridacchia quando lo vede dimenarsi sulle sue cosce, stringendo le sue dita grandi intorno alla vita stretta del più piccolo.

«Come faccio a sapere cosa siamo?»

«Beh, ti piaccio?»

Uno sbuffo. «Duh.»

La presa sulla sua vita si fa più stretta. «Smettila di fare il difficile.»

Jeongguk distoglie lo sguardo, con le labbra serrate. «Credo... che tu mi piaccia un pochino, più o meno.»

Taehyung coglie l'occasione per sporgersi e premere le labbra sulle guance rosee di Jeongguk. Sarà paziente, anche se ha le viscere in subbuglio per l'ansia, alla disperata ricerca di una risposta concreta. «Beh, tu mi piaci molto. So che le cose tra noi sono strane a causa di questa storia delle dirette streaming, e voglio che tu sappia che mi dispiace tanto per tutta questa situazione. Avrei dovuto smettere dal momento in cui ti ho conosciuto. Anche se a te sta bene, è stato comunque inappropriato da parte mia. Ero dipendente dai tuoi spettacoli, ma non voglio che pensi che mi piaci soltanto per questo. Non fraintendermi, sei sexy da morire. Voglio assolutamente farti cose orribili, voglio che tu le faccia a me e chissà che altro.» Jeongguk sorride e si copre la bocca con una mano quando ridacchia. Le labbra di Taehyung si contraggono per il sorriso troppo ampio che ha trattenuto troppo a lungo. «Però, Jeongguk, anche tu mi piaci. Semplicemente tu, come sei adesso. Sei adorabile, e speciale, e voglio conoscere tutto di te e raccontarti tutto di me. Cioè, se lo vuoi anche tu.»

Le orecchie di Jeongguk si ripiegano su se stesse e non riesce a nascondere i denti quando sorride. Annuisce rapidamente. Taehyung sorride e si china di nuovo su di lui, baciandogli le guance, il naso, la fronte, e poi si china a premere i baci sulla piega ricurva delle sue orecchie. Quando si ritrae, Jeongguk lo guarda a bocca aperta. Taehyung lo vede deglutire. Si getta in avanti, le dita afferrano la sua maglietta, trovando il proprio appiglio sul tessuto.

«Ho mentito. Era una bugia. Non mi piaci un pochino, mi piaci tantissimo.» La maglietta di Taehyung si stringe sulle spalle mentre Jeongguk gli urla disperatamente in faccia. «Tanto. Sei un tale idiota, e sei così cieco e... non lo so, sei semplicemente stupido.»

«Questo dovrebbe farmi sentire meglio?»

«E mi piaci per davvero, Tae. Vuoi, uhm, non so... uscire con me o qualcosa del genere?»

«Wow, che coraggioso, Gukkie.» Taehyung fa un sorrisetto, fingendo di non avere un tornado di creature alate che gli svolazzano nello stomaco. «Cosa penseranno i miei genitori quando dirò loro che esco con un camboy che gioca da solo per migliaia di persone che sono lì per guardarlo? Magari potrei mandar loro il link e lasciare che lo scoprano da soli.»

«Lascia perdere», si tira subito su dalle ginocchia di Taehyung, allontanandosi, «non voglio uscire con te.»

«Piccolo. Sto solo scherzando.» Taehyung mette il broncio, afferrando con le mani Jeongguk quando balza appena fuori dalla sua portata. «Dai, non fare così.»

Jeongguk fa un passo indietro e Taehyung si alza in piedi. Fa un passo avanti. Jeongguk ne fa un altro indietro. Le labbra del maggiore si sollevano in un ghigno predatorio, mentre entra in modalità inseguimento.

«O cosa?» Jeongguk ha un sorriso impertinente sul volto e trattiene le risate mentre si dirige verso l'altro lato del divano.

«Ti punisco.»

«Voglio proprio vedere.» E così Jeongguk sfreccia via, con Taehyung alle calcagna. Gli studenti del piano di sotto si staranno chiedendo cosa sia questo improvviso fracasso, mentre due uomini adulti corrono per il loro dormitorio, rincorrendosi e placcandosi l'un l'altro. Jeongguk corre verso il divano e ci salta sopra. Taehyung si ferma, respirando affannosamente e tenendosi le ginocchia.

«Non– ah, non è giusto. Sei per metà», ansima, «coniglio.»

«Forse se non fossi così fuori forma riusciresti a stare al passo, hyung», lo stuzzica Jeongguk, con la malizia che brilla come stelle nei suoi occhi.

Taehyung aggrotta le sopracciglia. «Non puoi andarci piano con me? Non è esattamente uno scontro alla pari.»

«E se invece ti rincorressi io?» Jeongguk inizia a muoversi in avanti, imitando Taehyung. L'adrenalina gli scorre nelle vene mentre si gira di scatto. Fa un passo. Immediatamente inciampa sul tappeto e atterra sul sedere. Jeongguk ride mentre gli salta sopra, si mette a cavalcioni su di lui e si china a baciargli la pelle. Taehyung ridacchia quando le dita di Jeongguk premono sul suo stomaco, strilla e gli spinge via le mani.

«Ho vinto», sussurra Jeongguk sopra di lui. Taehyung sorride, mentre le sue dita si arricciano sulla nuca del più piccolo.

«No», inizia ad attirarlo a sé, «ho vinto io.»

«Oh, mio dio.» Jeongguk oppone un po' di resistenza, tirandosi indietro. «Come sei sdolcin–»

«Zitto», mugugna Taehyung con voce roca, riavvicinando finalmente le loro labbra.
















ਏਓ
notes

sono due piccolini 🥺 li amo troppo
P.S. la canzone nei media è una
delle mie preferite del periodo🍓

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