agli Amanti
scardinati
«Voglio darmi fuoco.»
«Come?»
«Voglio bruciare in Piazza San Venceslao per Te, voglio essere - sono - Martire di un Affetto che non mi considera. Brucio Io, nell'Impossibilità di bruciare Te -Lei?-»
«Ma di cosa stai parlando?»
«Guardati, non vedi che mi stai usando per dimenticare? Mi usi come riempimento emotivo ed Io vorrei sacrificarmi per salvarti (da Cosa?), ma soffrirei doppiamente: Impossibilità nel redimerti e Tormento nell'averci sperato. Così mi do fuoco nella speranza di purificare l'Aria che ti circonda.
{So che è tutto inutile}»
«Se fai qualcosa di bene non lo è mai del tutto. Il bicchiere è sempre pieno di aria o acqua.»
«Come ci siamo ritrovato così?»
«Tenendoci le Mani.»
«Mi voglio scardinare da Te, ma ti voglio anche proteggere: ricorro al Mutismo (cosa fa più male tra la mancanza di parole e le parole cattive?)
Non so cosa ti meriti e non voglio fare progetti eppure, eppure? Ci si innamora di chi ci lascia immaginare, ma io non sono innamorato [ Dunque? ]
sento questo piacevole Distacco che è Illusione di Indipendenza -vuol dire che non mi vali Niente?- »
«Agisci come ritieni più opportuno.»
«Tu guardi Altrove e non capisci, mi travesti: mi sento un Manichino di de Chirico che tu non sai apprezzare. Sono peggio di Te perché ti do il permesso di usarmi pur di tenerti con me.»