La mattina seguente mi svegliai nelle braccia di Mirko, appena lui apri gli occhi mi diede un bacio e mi disse..
-buongiorno piccolina!-
<<piccolina>> quando mi chiama così, sento il cuore uscire fuori dal petto e le gambe tremare!
-Buongiorno a te amore!- rispondo io
-amore ma i tuoi genitori non si sono ritirati?- dice Mirko
-No, ma saranno nel venire!- dico io
-si, meglio che vado, i miei saranno molto preoccupati e arrabbiati!- dice lui
-amore stai un'altra po, fammi giocare un po' con la tua lingua..-dico io
Così lui mi bacia, e le nostre lingue danzano felici
-amore si è fatto troppo tardi, ci sentiamo dopo?- dice lui
-Ma io ho bisogno di vederti, di abbracciarti,ho bisogno di parlarti, di stare in silenzio a guardarti.
Ho bisogno di te- dico io
-amore non ti lascio più sola, stai tranquilla!- dice lui mentre che mi da un ultimo bacio ed esce dalla finestra
Dopo un po si ritirano i miei e io ritorno a dormire..
Prospettiva Mirko
-c'è qualcuno in casa?- domandò io entrando a casa mia
-amore mio,dove sei stato!- dice mia mamma correndo per abbracciarmi
-Te lo detto, sono stato in un posto dove sono stato bene!- dico io
-ok, però mi hai fatto preoccupare tanto!- dice lei
-Si scusami mamma!- dico io-ora esco , vado da Gabriele, mi voleva vedere, e giocare un po a calcio nel suo cortile-
-Mirko ti ricordo che hai un braccio rotto!- dice mia mamma
-mamma a calcio si gioca con i piedi- dico io
-però ...- dice lei mentre mi mette le sue mani nella faccia- stai attento amore mio- e mi da un bacio in guancia
-si mamma!- dico io
Così mi vesto di fretta e furia e mia mamma mi accompagna da un mio amico, Gabriele.
Arrivato davanti casa sua, lo saluto e usciamo nel suo cortile per giocare a calcio..
-Gabri fai piano che ho il braccio rotto-dico io
-tranquillo mirke!-dice lui
Appena finiamo di giocare ci sediamo nelle scale di fuori sempre della sua casa e parliamo
-frate sei stato un mito però, sei stato davvero forte!- dice Gabriele
-Era l'unica scelta, essere forte, l'altra era morire!-dico io
-avvolte ti venivo a trovare e vedevo sempre una ragazza che tutti i giorni entrava in camera tua e parlava con te- dice lui
-si lo so- dico io
-ma chi è?- dice lui
-e la mia ragazza, ma non dire niente-
-ma quanti anni ha?- dice lui
-15, ma tra poco me fa 16!- dico io
-frate ma tu hai 17 anni, è piccola per te!- dice lui
- e la mia piccola e me la cresco io!- dico io
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