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Cos'è che ti fa più paura?" Domanda
Oramai eravamo uno davanti all'altro, la porta era serrata con la tendina abbassata per far sì che nessuno possa vedere
"Cos'è che ti frena più di tanto come faccio io, con gli altri. Con te soprattutto" continua, tirando ancora avanti il discorso
"Ho paura dei miei sentimenti, va bene?" Domando aprendo le braccia, capito "Tuo fai perdere il controllo Samuele, ok?" Continuo, cominciando ad agitarmi
"Sicuramente non lo perdi più di quanto tu non lo fai perdere a me! Se n'è accorto pure Emauel che quando penso a te e come sei, mi distraggo, penso e provo qualcosa che non saprei definirti neanche io Lavi, non puoi farci nulla"
Sono interdetta da ciò che ha detto
Forse, per la prima volta dopo tanto ho trovato qualcuno che è davvero in grado di capirmi.
Di vedermi bella
Per come sono
Per come ero
E per come spero di diventare
Qualcuno che capisce i miei ideali
Qualcuno che capisce le mie paure e mi sprona a dare il meglio
Qualcuno disposto ad ascoltare tutte le mie pare, tutti i miei problemi
Qualcuno, che anche se non lo sa fare, proverebbe a suonarlo la chitarra perché sa quanto mi piace asoltarla
Qualcuno che mi asciuga le lacrime anche quando non smettono di scendere.
Qualcuno sempre disponibile e prendersi cura di me. In tutto e per tutto
"Non è una persona come me quella di cui hai bisogno" dico con ormai le lacrime agli occhi.
Vorrei starci con lui, e se fossi un pizzico piu sicura di me stessa lo farei, ma ho sempre timore di me stessa e dei miei atteggiamenti
"Com'è una persona come te,Vivi? Spiegamelo, perché proprio non capisco che intendi" si poggia alla porzione di muro presente tra la porta e la finestra, poi abbassa la testa
"Una persona che sa quello che vuole, una persona che sia in grado di starti delicatamente accanto, senza appesantirti con problemi che non ti riguardano minimamente!" Dico
I toni si scaldano ancora di più, vedo i occhi spalancarsi e poi restringersi di botto. Mi massaggio la tempia e mi allontano sedendomi sull'erba
Pochi secondi dopo, sento che si siede vicino a me, incrociando le gambe
"Mesi fa, quando mi sono lasciata o meglio, lui mi ha lasciata, mi sono ripromessa che non avrei mai provato attrazione o sentimenti verso nessuno, indipendentemente dal sesso o dalla persona in generale. Ma tu Samuele...tu sei capace di stravolgere tutto." Comincio
Poggio le ginocchia al petto e le abbraccio con le mani, per poi poggiarsi sopra la testa e guardarlo con un piccolo sorrisino in volto
"Prima, ero convinta di sapere tutto e che la logica sia la base di tutto" dico ma lui mi ferma contrabbattendo
"Sei ancora convinta di sapere tutto, e anche dell'altra cosa, nel caso non te ne fossi accorta" rotea gli occhi al cielo con fare fintamente scocciato, e lo guardo accentuando ancora di più il sorrisino
"Il punto è che nonostante tutto, non ho mai provato per nessuno quello che provo per te Samu, e siamo qui da quanto? 12 giorni che si possono contare in maniera nitida."
"A mezzanotte sono 13" sorrido e sospiro, articolandomi bene il discorso
"Ma dico sul serio, sei speciale, in ogni cosa che fai" sussurro, come se le telecamere e i microfoni che abbiamo non mettono la scena sulla piazza "Dal modo in cui scendi le scale, al fatto che indossi quasi sempre il rosso, per come aggrotti le sopracciglia quando pensi a quando apri la bocca perché non capisci ciò di cui parliamo"
Lo vedo sorridere e continuo, tirando avanti il mio discorso "Ma tu, vedi sempre il bene nelle persone. In me" di pugno mi stendo, cominciando a guardare le stelle, non sapendo dove voglio andare a parare
"Perché sei buona Lavinia, è solo che a volte credi di non accorgertene" muove la testa, stendendo le gambe avanti a se e tirandosi le punte dei piedi.
Lo fa sempre quando è in ansia
"Ma credimi, il terrore solo a pensare che se non ne siamo sicuri, se precipitiamo troppo le cose, potresti vedere qualcosa che non devi vedere. Che tu possa spaventarti, cercando di aiutarmi" dico
"Ascolta Vivi, hai presente quanto io tenga alla danza? Annuisco e lui mi guarda ancora, se non più intensamente di prima "Ecco, è esattamente quanto io tengo a te. Forse anche di più"
Ci alziamo e ci abbracciamo, siamo stretti l'uno nella braccia dell'altra e ci beiamo del calore che insieme creiamo, lasciando sospiri profondi sul collo dell'altro.
Alzo e sposto leggermente la testa, mi mette le mani sotto l'orecchio, vedendomi sorridere mentre piango "Non ti merito Samu" sussrro riuscendo a farmi a malapena sentire accarezzandogli la schiena
"Invece Vivi, penso che tu sia l'unica persona che mi merita davvero. In questa casetta e fuori" dice sorridendo a sua volta, mentre tiro sul col naso e sorrido leggermente.
Sfiora il mio naso con il suo e dopo frazioni di secondo la dolcezza con cui preme le sue labbra sulle mie mi invade, mentre poggia le mani sui miei fianchi
"Mi sto fidando di te Samu, non distruggere il mio cuore in brandelli" dico, mentre siamo fronte contro fronte e riesco a vedere il suo sorriso, mentre annuisce solamente per non spezzare la magia
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"Il sole è bello, gli uccellini cinguettano felici..." interrompo Gianmarco e Niveo mentre cucinano visto che entrambi si sono distratti
"Il pane sta bruciando e la pasta che dovremo mangiare si sta attaccando al fondo della pentola" continuo, la frase sentendo poi in sottofondo la risatina di Ramon e Mattia che assistevano alla scena
"Cattiva" mi risponde il più grande con fare imbronciato girando il contenuto della pentola e Marco tira fuori il vassoio dal forno
"È proprio una bella giornata oggi!" Esclama Samuel buttandosi sul divano
"Oddio quanta positività nell'aria" sbatto la testa sul libro e metto il broncio, chiudendo poi il libro e portandolo nella stanza, dove sul mio letto Samusecret mi aspetta
"Guarda sto qui nella speranza che non cominci a fare cuore, rosa, amore, perché giuro che altrimenti ti lascio qui e non torno più" dico sentendomi accanto a lui che mi avvolge le spalle col braccio
"Almeno posso darti un bacino?" Chiede, mentre si abbassa la visiera del cappello sugli occhi
"Mh, uno si" sussurro girandomi verso di lui tenendomi sul fianco
È una cosa che dura proprio pochissimo.
Un attimo prima le Sue labbra sono sulle mie, il secondo dopo non più
"Hai le guanciotte" sussurro toccandogliele e strizzandogliele fra le dita
"Fai l'antipatica con tutti tranne che con me. È una cosa proprio dolce" dice, accennando a un sorrisino, poggiandomi una mano sul fianco e poggiando la testa alla mia spalla
"È andata bene oggi e lo comunico solo a chi se lo merita" dico, alzando a scatti la spalla.
Sorrido, se penso che queste emozioni che provo con lui non le ho mai provate con il mio ex.
Era una relazione tossica da cui ero uscita con la testa molto prima e una volta terminata del tutto mi sono sentita meglio
"E io me lo merito?" Sussurra e io annuisco "Perché?" Domanda
"C'è davvero bisogno che ti rifaccio tutto il discorso di ieri?" Domando e lui nega, dandomi un'altro bacio a stampo, finendo tirandomi il labbro inferiore
"Non mi guardare" dico mettendogli una mano sugli occhi.
Me la toglie e mi bacia il dorso, facendomi sorridere con le gote rosse
"Sei bellissima" dice e mi imbarazzo ancora di più mettendomi il braccio sugli occhi "Ancora di più quando ti imbarazzi" continua, baciandomi il braccio.
"Va bene, è il caso di andare" ci alziamo dal letto e mentre cammino, mi prende per il polso e mi giro di scatto, sbattendo contro il suo petto, per darmi un bacio sulla fronte.
Poi finalmente riusciamo ad andare in cucina