DESIRÉE
Sono in classe, oggi ho lezione di matematica con la professoressa Sara Biella, accanto a me come al solito ci sono le mie amiche Rachele e Valentina.
La lezione inizia, sembra tutto molto tranquillo, quando improvvisamente la porta dell'aula si apre, entra la strana coppia, lui già mi sta guardando con quella sua aria spocchiosa che tanto detesto, la sua ragazza se ne è accorta e gli da una gomitata nel braccio, e mi lancia un occhiata infuocata.
La Prof. invita i due a sedersi al loro posto.
Per fortuna tutta la lezione è stata tranquilla.
Esco dell'aula con le mie amiche, e andiamo nel giardinetto, ci sediamo su una panchina, quando ad un tratto si avvicina quel tipo strano di cui non ricordo neanche il nome, mi guarda e dice:
"Ciao Desireè ti ricordi di me?"
Rispondo secca: "No!"
Risponde: "Sono Sascha, come puoi esserti dimenticata di me? Nessuno si dimentica di me dopo avermi incontrato."
Dico: "E io mi sono dimenticata, c'è sempre una prima volta per tutto nella vita. Ora vattene non sei gradito qui."
Mi guarda con aria arrabbiata, stringe forte i pugni, da essi esce uno strano fumo grigio, i suoi occhi sono strani, sono diventati neri, si morde le labbra che sono diventate colore sangue.
Fa paura, inizia a urlarmi contro:
"Non fare la preziosa con me!!!"
Mi fissa negli occhi e dice mentre gira i suoi di occhi: ''Guardami bella Desirée, da oggi tu sarai mia solo mia, amerai me e solo me, ubbidirai a ogni mia parola, da adesso in poi saremo solo e sempre noi."
Rimango in silenzio, mi giro verso le mie amiche sono immobili come statue, tutto intorno a noi è fermo, questo psicopatico in qualche modo è riuscito a fermare il tempo, e ha provato a iptonizzarmi, ma in qualche modo non ci è riuscito.
Ho tanta paura, non so che fare, sto quasi per svenire quando la sua ragazza per mia fortuna si avvicina velocemente, è l'unica persona che si muove, tutti gli altri sono immobili come statue, faccio finta di essere una statua anche io.
Inizia a urlargli contro: "Sascha, ma ti sei bevuto il cervello, cosa ti passa per la testa, perché hai fermato il tempo, cosa stavi facendo a lei, non l'hai mica iptonizzata pere fargli qualche incantesimo, tua madre è stata chiara, niente magia e stregoneria tra la gente comune.
Nessuno deve sapere che pratichiamo la stregoneria."
All'improvviso fa tanto freddo e inizia a nevicare.
Più si arrabbia più il tempo peggiora, ma chi sono questi due e cosa vogliono da me.
Improvvisamente una strana donna ancora più inquietante di loro si manifesta al centro di loro due.
Ha uno sguardo agghiacciante, la sua pelle è color grigio cenere, labbra rosso sangue, le sue guance sono rialzate, le orecchie appuntite, ha dei lunghissimi capelli castani, in testa ha due corna giganti.
Si arrabbia con entrambi in una lingua che non capisco, e non ho mai sentito prima d'ora, scocchia le dita e scompaiono tutti e tre dentro una nuvola nera.
Appena loro spariscono tutto torna normale, il sole splende di nuovo nel cielo, tutti si muovono nuovamente, si comportano tutti come se nulla fosse mai successo, sono l'unica che ha visto quello che è appena accaduto.
Le mie amiche non si ricordino nemmeno che quel Sascha si è avvicinato a noi per parlare con me.
Mi chiedo come sia possibile quello che è appena successo, tutta questa storia non ha senso, davvero c'entra la stregoneria.?
Sono molto confusa, così saluto le ragazze e con una scusa vado a casa, mando un messaggio a mio fratello in cui gli faccio sapere che torno a casa con il bus.
Finalmente a casa corro al piano di sopra, faccio una doccia rigenerante, metto una tuta comoda, mentre mi pettino i capelli sento un rumore provenire dalla camera che era dei miei genitori.
Spaventata mi precipito subito davanti alla porta, dovrebbe essere chiusa a chiave normalmente invece è aperta, forse c'è mio fratello, entro con il cuore che batte a mille, da quando sono morti non sono mai più entrata in questa stanza, faccio dei piccoli passi in avanti e chiamo Nick ma non risponde quindi non c'è.
All'improvviso dalle fessure dell'armadio della mamma esce un'immensa luce dorata, l'armadio inizia a muoversi da solo finché le sue ante non si aprono, e da esso cade a terra una scatola, la raccolgo, appena è tra le mie mani, le ante dell'armadio come per magia si richiudono da sole, esco immediatamente dalla stanza con la scatola ancora tra le mani e la porta si chiude magicamente alle mie spalle.
Corro velocemente in camera mia, ho il fiato corto, mi siedo subito sul mio letto per riprendermi giusto un po', caspita ma che succede oggi, non starò mica diventando matta.
Faccio un bel respiro profondo e con coraggio cerco di aprire la scatola, ma eccola la che si apre da sola, ho come la sensazione che questa scatola volesse essere trovata da me, e che io conosca ciò che custodisce, ora più che mai sono ancora più confusa, cosa sta succedendo in questi ultimi giorni.
Conto fino a tre e guardo dentro alla scatola, ci sono un diario, un libretto antico e uno strano ciondolo a forma di cuore sarà un amuleto.
Apro il diario, leggendo scopro che era di mamma, continuo a leggere e quello che leggo mi lascia senza parole.
Lo richiudo e apro il libretto antico, c'è scritto sopra Desirée il nome di mia nonna, che purtroppo non ebbi mai la fortuna di conoscere, ma di cui porto il nome, ha voluto chiamarmi mamma come lei.
Nel libretto ci sono scritti dei versi che sembrano degli incantesimi.
C'è anche un biglietto con disegnato il ciondolo che era nella scatola, c'è scritto che è il ciondolo a scegliere con chi stare, e c'è anche scritto che ne esiste un'altro, e le persone che saranno scelte dai ciondoli, sono legati da un magico destino che li unirà, perché si appartengono da sempre, ancora prima della loro nascita.
Hanno bisogno l'uno dell'altro per essere felici, divisi non sono niente.
Infatti i ciondoli appena li trovano entrambi, ancora prima di manifestarsi a loro, gli concedono un regalo, li fanno incontrare nei propri sogni, e gli fanno capire che sono fatti per amarsi reciprocamente.
Rimango esterefatta, osservo il ciondolo senza toccarlo, e magicamente fluttua nell'aria, si apre da solo e me lo ritrovo al collo perfettamente chiuso.
Caspita certo che di stranezze oggi ne sono successe tante, ma questa è quella che mi ha colpito di più.
Se quello che ho letto è vero, Fox potrebbe esistere davvero, è potrebbe essere l'amore della mia vita.
Rimetto il diario e il libretto nella scatola, e mi sdraio sul letto, stringo tra le mani il ciondolo, chiudo gli occhi nella speranza di addormentarmi e incontrare Fox nel mio sogno, con la speranza che l'altro ciondolo l' abbia trovato lui.