moonlight

By its_tamaa

2K 136 402

Lei era fatta per essere assaporata. Ogni tratto della sua anima doveva essere degustato ed interpretato come... More

capitolo 1
personaggi
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 16

capitolo 15

122 8 16
By its_tamaa

Le loro labbra come delle calamite si erano attratte a loro, in un bacio pieno di desiderio. Lui la strinse ancora di più a sé, non voleva più lasciarla andare. Voleva continuare ad assaporare quelle belle labbra morbide, che aveva immaginato di baciare tante volte.

Voleva approfondire il bacio ma lei si staccò. Lui la guardò dritta negli occhi. Sapeva che tutto ciò era sbagliato ma non riusciva ad andarsene. Le mani di Selene percorsero le sue spalle, tastò la ferita sul collo con le dita ma lui non fece alcuna smorfia di dolore. Gli accarezzò il viso, soffermandosi su ogni dettaglio di lui. L'avrebbe guardato per l'eternità, come si guardano le opere d'arte in un museo. Lui rimase lì inerme, maledicendosi mentalmente per non riuscire ad allontanarla da lui.

Le dita di lei si soffermarono sulle sue labbra, le guardò con desiderio e poi rialzò lo sguardo su di lui.

Selene aveva il respiro affannato e lo guardava con quei suoi occhioni misteriosi. Le pupille di lui si allargarono pensando a lei sopra di lui in quel momento.

"vuoi giocare ragazzina? allora giochiamo" disse alzandosi prendendola in braccio come se fosse una piuma

Lei fece un sussulto e non ebbe il tempo di dire nulla che lui si era seduto sul letto con lei in braccio, sopra di lui. Era eccitato e lei lo sentiva.

Si baciarono ancora, sentendo che non ne avrebbero più potuto fare a meno. Era un bacio lento, dolce, sembrava che la stesse assaporando.

L'eccitazione si fece strada dentro di lui come un animale in gabbia che aspettava di uscire da tempo, come un istinto che era stato represso a lungo. La baciò con più foga, a lei quasi mancava il respiro. La spinse leggermente dalle sue gambe facendole adagiare metà corpo sul letto. Le bloccò le mani sopra la testa e la guardò voglioso.


Rimasero così per qualche secondo, incollati l'uno all'altra, lui continuò a guardarla negli occhi, combattendo con due lati di lui.

"ti farò del male" disse lui cercando di riprendere fiato

Lo sapeva ed era un dato di fatto. La voleva allontanare e ci aveva provato anche quella sera in camera sua ma ora che le loro labbra si erano toccate non faceva che pensarci.

"non mi importa" sospirò Selene

Lui stava cercando di trattenersi, stava cercando la forza per mandarla via. Non poteva permettersi di farle questo.

Ma lei si strinse a lui.

"non mi lasciare" disse in un sussurro senza nemmeno pensarci

Lei lo voleva ma aveva la sensazione che lui sarebbe scomparso da un momento all'altro.

Il cuore di lui saltò un battito sentendo le sue parole ma non rispose.

Perché doveva essere tutto così difficile?

Perché non riusciva a allontanarla da sé?

"sarebbe la cosa migliore per te stessa" disse dopo un periodo di silenzio, si sentiva dalla voce che stava tornando freddo

Per quanto la desiderasse si era imposto di tornare lucido.

"non mi importa" disse accarezzandogli la guancia

"allora sei una stupida" disse spingendola e allontanandola da lui malamente

Si alzó, lasciandola lì seduta e confusa.

Era delusa e frustrata.

Quel ragazzo era un fottuto bipolare e un cazzo di casino.

Lui faceva così, era un tira e molla, appena le dimostrava qualcosa poi tornava freddo e spariva di nuovo.

Lei sentì la rabbia scorrergli nelle vene, cercò di reprimerla, ma comunque non riuscì a stare zitta.

"cosa sono per te un giocattolo?" Disse con un ghigno infastidito alzandosi anche lei

"prima mi vuoi, poi non mi vuoi più" disse esasperata

"hai ragione, tu sei solo un gioco per me" disse di spalle, prendendo un bicchiere e versandosi del Whisky.

Lei abbassò lo sguardo.

"stupida" si maledì mentalmente per essere caduta nella sua trappola

"certo" disse amara andando verso la porta ma poi ci ripensò e tornò indietro

Era arrabbiata, con sé stessa, con lui, ma di certo non avrebbe lasciato perdere.

Lo voleva affrontare. Una volta per tutte.

"io so il tuo segreto" disse caparbia guardandolo a testa alta

Lui si girò subito verso di lei, aveva di certo catturato la sua attenzione.

"so tutto ma mi sfugge ancora qualcosa"

"ma lo scoprirò" continuò testarda

Lui si sentì attaccato dalle sue parole, aveva sempre saputo che lei era un pericolo ma stava andando troppo oltre.

Si precipitò sul suo corpo prendola con forza per il collo e sbattendola contro il muro. Lei fece una smorfia di dolore. Cercò di allontanarlo da lei ma inutilmente, era completamente schiacciato su di lei, riusciva a sentire il suo respiro. La guardava dall'alto, sovrastando il suo corpo. Si era acceso qualcosa in lui e lei sapeva bene cosa.

"cosa sai?" Disse marcando bene le parole, con una calma apparente che non faceva che nascondere la sua rabbia passivo-aggressiva

Lei stette in silenzio.

Lui strinse ancora di più la presa su di lei, fece un lungo sospiro come per controllarsi e ripetè la domanda.

"cosa sai?" Disse ad un centimetro dal suo viso

Selene sorrise.

"io so dove colpirti Riddle" disse con la poca aria che aveva

Lui le lasciò il collo e lei prese l'occasione per allontanarsi da lui ma lui di scatto mise le mani sul muro, ai lati di lei, intrappolandola.

"cosa vuoi da me Selene?" disse stringendo la mascella

"niente o tutto" disse a testa alta mantenendo il contatto visivo

"che vuol dire?" Disse lui con le sopracciglia aggrottate

"io non sono un giocattolo Riddle, ti ho già detto una volta di non sottovalutarmi"

"cosa hai scoperto?" le chiese serio

"so che hai un Horcrux ma sento che c'è di più" disse sentendo il bisogno di scoprire la verità

"vuoi la verità?" le chiese lui

"se ti dico tutto vuol dire che saprai tutto su di me e da quel momento non potrai più tornare indietro" la avvertì

"cosa intendi?" Chiese interrogativa

"che da quel momento mi apparterrai"

Selene deglutì, sentendo i pensieri scorrere velocemente nella sua mente e il battito del suo cuore accelerare.

"non capisco-" cercò di dire

"è molto semplice" la interruppe lui

"io non ti posso appartenere, io non sono di nessuno" cercò di contrastarlo

"è qui che ti sbagli" disse prendendole il mento

Silenzio.

"allora, quel è la tua decisione?" Chiese estremamente serio Riddle

Non si poteva più tornare indietro.

Il cuore di Selene batteva sempre più fonte non sapendo che fare.

Una parte di lei voleva andarsene.

Ma l'altra parte era più forte, attratta dal destino.

"d'accordo" disse in un surrurro Selene

Lo disse così a bassa voce che sembrò quasi che non lo avesse detto ma invece era stato così. E non ci credeva neanche lei che lo avesse fatto.

Riddle si sentì soddisfatto da quella risposta e allo stesso tempo sentiva comunque dentro di sé che era uno sbaglio e che le avrebbe fatto del male.

Ma la soddisfazione prevalse e accennò un sorrisino.

Si staccò da lei, andò a riempire due bicchieri con uno strano liquido verde brillante.

Selene guardò la sua figura di spalle mentre riempiva i bicchieri.

Si staccò dal muro leggermente dolorante e si sedette su una delle poltrone accavallando le gambe.

Lui si girò verso di lei con i due bicchieri in mano, gliene porse uno e si sedette sulla poltrona davanti a lei.

Il suo sguardo cadde sulle sue coscie scoperte e poi rialzò lo sguardo sui suoi occhi.

"vuoi avvelenarmi per caso?" rise Selene guardando il bicchiere

Anche lui accennò un sorrisino.

"se volessi avvelenarti non lo farei di certo con dello sciroppo alla menta" disse guardandola

Lei ricambiò lo sguardo, per poi bere un sorso dal bicchiere sentendo il sapore fresco della menta sulla lingua.

"ti ascolto" disse Selene oscillando leggermente il piede impaziente

"beh certe cose già le sai" cominciò Riddle

"sono l'erede di serpeverde e ho un Horcrux ma io aspiro più in alto" disse ambizioso

"più in alto del potere che possiedi e dell'immortalità?" Disse mezza ironica Selene

"io sono uno che non si accontenta, io aspiro a una cosa più grande, alla perfezione" disse con uno sguardo acuto e perverso

"io non voglio un solo Horcrux, ma sette" disse estremamente serio

A Selene si gelò il sangue nelle vene.

"ma-" disse confusa

"sette è il numero perfetto" la interruppe spiegandole il motivo

Lei si alzò di scatto, le stava scoppiando la testa.

Aveva sempre saputo che lui era l'oscurità ma quella era magia oscura di un altro tipo.

Quello era male.

"ma come puoi pensare di spezzare la tua anima in sette parti?!" cominciò Selene agitata

Lui si alzò a sua volta andandole incontro ma lei si allontanò.

"credi che non avrà delle conseguenze?! certo che le avrà" cercò di farlo ragionare

"un vero mago non si ferma davanti a nulla se desidera il potere" disse calmo Riddle

"ti consumerà! già adesso lo sta facendo, pensa se lo fai anche altre volte!" disse non riuscendo a sopportare l'idea che la magia oscura lo consumasse

Poteva negarlo ma il pensiero per lui c'era e lo voleva, altrimenti non sarebbe stata lì.

"non ti preoccupare per questo, c'è sempre un prezzo da pagare ma la ricompensa sarà ben più grande, sarò il mago più grande di tutti i tempi" disse con un sorrisino malvagio

Si era acceso nuovamente qualcosa in lui, quello spirito che bramava potere.

"ma-" cercò di dirgli ancora

Lui la interruppe e le prese dolcemente le mani cercando di calmarla.

"non mi farai cambiare idea" le disse e per lei fu come un piccolo colpo al cuore

"ma puoi affiancarmi" disse con un sorrisino perverso e manipolatore

Selene non sapeva che dire.

"un giorno lo capirai anche tu" disse voltandosi e sedendosi nuovamente

Selene sapeva che stare con lui le avrebbe portato potere e sapeva che anche lei in fondo lo desiderava.

"c'è altro?" Chiese curiosa

"il mio proposito è lo stesso del mio antenato Salazar Serpeverde" disse prendendo un sorso dal bicchiere

"eliminare chiunque non sia purosangue" continuò

"sai bene che metà della popolazione magica sono nati babbani o hanno discendenze da nati babbani" gli disse lei confusa

"infatti sono impuri" disse tranquillo Riddle

Selene era confusa non sapeva che pensare ma sapeva che non poteva contraddirlo perché tanto non gli avrebbe fatto cambiare idea.

"va bene" disse semplicemente

"ancora desideri stare al mio fianco?" le chiese lui curioso, a tratti non ci credeva

"non me ne sono ancora andata no?" Disse lei furbamente

Riddle accennò un sorrisino.

"quindi è questo che fate tu e la tua banda" affermò Selene

"esatto, loro condividono i miei ideali e mi vedono come il loro signore" le rispose lui

"ti dovrò chiamare "mio signore" da adesso?" rise di gusto Selene

"no se non vuoi" accennò anche lui un sorrisino vedendola ridere

"d'accordo, mio signore" disse scherzosa

"il mio nome non mi è mai piaciuto" le disse

"e perché? è bello" disse sincera Selene

"è il nome del mio sporco padre" disse sprezzante

"ma questo te lo racconto un'altra volta" disse leggermente infastidito dall'argomento

"quindi non vuoi che ti chiami Tom?" Chiese lei curiosa sull'argomento

"puoi chiamarmi come vuoi, detto da te non mi da fastidio" fece spallucce

Selene si alzò.

Voleva andare a vedere come stava Adrian in infermeria.

Fece per uscire ma prima di farlo lo guardò ancora.

"ricordati il motivo per cui ero venuta qui all'inizio, per favore lascia in pace Adrian, lui non c'era niente" gli ricordò

"lascierò il tuo cagnolino in pace, a patto che lui non metta le sue sudice zampine su di te" disse cupo

"siamo solo amici" gli assicurò lei

"si" disse lui con un sorrisino di scherno come se fosse una grossa cazzata

In seguito lei uscì, chiudendo la porta alle sue spalle. Era entrata in quella stanza furiosa e ne era uscita completamente diversa.

Non si sarebbe mai aspettata tutto ciò.

Non vedeva l'ora di andare al suo posto nella foresta per stare un pó da sola e pensare. Ne aveva decisamente bisogno.

Arrivò in infermeria e vide una mandria di ragazze intorno al letto di Adrian. Ovviamente lui era uno dei ragazzi più popolari e poi era uno dei più conosciuti giocatori di Quidditch ma quelle oche starnazzanti attorno a lui le diedero alquanto fastidio.

"hanno detto che lo hai pestato di botte anche tu, è vero?" Disse una delle ragazze con occhi sognanti

"sei uno dei ragazzi più forti di Hogwarts" fece l'altra accanto a lei

"ti ha fatto molto male?" Disse un'altra ancora che gli stava accarezzando la mano, stando fin troppo vicina a lui

"di sicuro con tutti questi muscoli lo avrai sistemato per bene" fece una risatina la biondina al suo fianco

Selene ne aveva abbastanza, visto che quelle oche lo oprimevano talmente tanto che lui non l'aveva nemmeno vista, non le andava di certo di stare lì tutto il giorno. Fece un forte colpo di tosse così da attirare l'attenzione.

"oh si, lui è talmente muscoloso che metterebbe al tappeto pure un drago" disse ironica alzando gli occhi al cielo

Lui la notò e sorrise.

"non ci credi?" Disse accettando la sfida

Il suo viso era tornato perfettamente come prima, non aveva nemmeno un graffio. Lo avevano rimesso proprio bene.

Selene alzò gli occhi al cielo.

Adrian si alzò la maglietta scoprendo i suoi addominali, le ragazze attorno a lui erano estasiate, ma era intuibile il fatto che lo stesse facendo per attirare l'attenzione di Selene.

"tocca" disse soddisfatto di sé, tastando con la mano i muscoli in bella vista

"non ci tengo" disse Selene con un sorrisino ironico e da stronza

"adesso sparite forza" disse guardando le ragazze

Certe indietreggiarono, altre rimasero accanto a lui.

"non avete sentito?!" disse più aggressiva

"sparite" disse marcando la parola con fare impetuoso e altezzoso

A quel punto le ragazze intimorite dalla serpeverde se ne andarono a passo svelto, chiudendo la porta dietro di loro.

"sei una stronza" rise Adrian

"che ho fatto?" Disse facendo la finta tonta

Lui era rimasto con gli addominali in bella vista e il suo solito sorrisino.

"levati quel sorrisino dalla faccia e copriti" disse Selene sedendosi accanto a lui

"perché dovrei? mi hai sfidato con la tua ironia e ora voglio farti sentire sti muscoli" disse ovvio

"sai che sono sempre ironica non serve fare così" sbuffò Selene ancora infastidita da quelle oche senza cervello

Adrian le prese la mano e gliela adagiò con dolcezza sul suo ventre. Sentiva la sua pelle calda a contatto con la sua e poteva sentire gli addominali flettersi a causa del contatto.

Selene fece un sospiro, sentendo io suo battito cardiaco accelerare a causa del contatto improvviso.

Alzò lo sguardo sui suoi occhi che la guardavano dolci, accarezzando ogni tratto del suo viso.

Ritrasse la mano distogliendo lo sguardo.

"vedo che ti sei ripreso bene" deglutì Selene

"già, benissimo" disse lui tranquillo

"sai che sono un duro" sorrise

"ovviamente" disse accennando anche lei un sorriso, a causa di quello contagioso di lui

"dove sei stata tutto questo tempo? quando sei uscita da qui l'ultima volta ho pensato stessi per andare a fare una cazzata" disse facendosi serio

E probabilmente l'aveva fatta andando dritta da Riddle.

E lo sapeva.

Ma sapeva anche che non si tornava più indietro.

"lascia stare, sappi solo che ho risolto tutto, non ti toccheranno più" gli disse vaga lei

Lui cercò di farle altre domande ma inutilmente. Non gli avrebbe detto nient'altro.

Si salutarono, visto che lei aveva veramente bisogno di stare da sola e pensare.

Continuavano a venirle in testa scenari che erano accaduti non molto tempo prima in quella stanza, i loro corpi attaccati, le loro labbra incollate, le loro lingue che danzavano insieme. Aveva provato cose che nessuno le aveva mai fatto provare, quando le loro pelli si sfioravano sentiva la pelle formicolare di puro piacere, i brividi si facevano subito strada sulla sua schiena.

Ma allo stesso tempo pensava anche a quanto lui fosse complicato.

Al fatto che era puro male, che aveva ambizioni crudeli e forse piene di potere e gloria. E di una cosa lei era certa, lui era un assassino.

Erano tante cose da assimilare.

Ma soprattutto le ronzavano in testa delle parole precise.

"non potrai più tornare indietro"

"da quel momento mi apparterrarai"

E la cosa ancora più brutta era che lei essendo una persona molto istintiva, sapeva dentro di sé che stare con Riddle l'avrebbe distrutta completamente.

Sapeva in cuor suo che le avrebbe fatto del male, lui stesso l'aveva avvertita varie volte.

Ma lei non riusciva a farne a meno.

Continue Reading

You'll Also Like

7.5K 459 20
Fanfiction holdarah
104K 4.9K 51
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'è oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...
46.8K 2.7K 24
Se non è amore, dimmelo tu, cos'è?
25.3K 1.6K 28
«L'universo ci ha presi in ostaggio, Bianca»