As long as we're together

Galing kay _MidnightM_

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- Annabeth, obbligo o verità? - Annabeth, avendo esaurito le verità fu costretta a dire - Obbligo - . - Ottim... Higit pa

The Beginning (✔️)
Like a Family (✔️)
Avenge (✔️)
A difficult past (✔️)
Emotionless
I Sweare
Let the party begin
Is it you?
Talking With Someone You Love
Bad Feeling
Decisions
During The Night
ANNUNCIO
The Goodbye

Truth or Dare? (✔️)

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Galing kay _MidnightM_

Dopo cena, iniziò quel terribile momento imbarazzante dove gl adulti iniziano a farsi i fatti loro, diventando completamente ciechi alle azioni dei propri figli e, proprio prevedono questo momento, Annabeth guidò tutti nello studio del padre; per nulla al mondo avrebbe fatto entrare due sconosciuti in camera sua.

Una volta entrati e accomodatisi, chi sul divano di pelle e chi per terra, ci fu un minuto di silenzio imbarazzante, di quelli che preferiresti seppellirti viva piuttosto che dover sostenere ancora la situazione. In questo caso, Annabeth fu estremamente grata per la bocca larga del fratello. - Secondo voi sono già andati a letto insieme? - Facendo una faccia schifata Annabeth si pentì per qualsiasi sentimento di gratitudine rivolto al fratello solo pochi istanti prima. - Secondo me no - intervenne Percy, con il volto sereno come se stessero parlando del tempo; certo, pensò Annabeth, mica era la vita sessuale di suo padre quella di cui stavano discutendo. - Oddio vi prego no! - intervenne Annabeth quando vide che Alexander stava per ribattere. - Sì infatti, evitate - aggiunse Luke, che anche lui come Annabeth aveva un'espressione particolarmente disturbata sul volto. Percy roteò gli occhi - Mamma mia quanto siete sensibili - Annabeth aveva già sgranato gli occhi per rispondere al cretino e rimetterlo al suo posto, quando Rachel intervenne - Ehm, bene, ora prima che questo si trasformi in un combattimento all'ultimo sangue - e guardò direttamente Annabeth, che si placò sotto lo sguardo dell'amica - Chi vuole giocare ad obbligo o verità?- aggiunse alzando le sopracciglia suggestivamente. Thalia subito sbuffò - Scusami mi sono persa il momento in cui siamo tornati in terza media - Rachel roteò gli occhi - Quanto sei pesante Thals, è solo un gioco, cosa vuoi fare, discutere della concezione del tempo in Proust per caso? - Thalia sgranò gli occhi divertita e scosse la testa incerta, mentre rivolta verso Annabeth ripeté muovendo solo la bocca "Proust?" , e a questo Annabeth non potè fare a meno di sghignazzare.

- Ok quindi si gioca - - E noi non abbiamo voce in capitolo scusa? - intervenne Luke con voce tra il divertito e l'offeso. A questo le ragazze risero sotto i baffi, mentre Alexander si passò stanco una mano sugli occhi, e Rachel guardò il ragazzo biondo con pietà - Oh tesoro, si vede che sei nuovo da queste parti, ma se entrerai veramente a far parte di questa famiglia è bene che tu impari, anche tu moretto - aggiunse rivolta a Percy, che stava chiaramente pensando ad altro e che le rivolse un sorriso smagliante quando capì che stava parlando con lui, e Rachel riprese- Quando IO decido una cosa, si fa quello che dico IO, niente eccezioni, niente dibattiti. E si - interruppe Percy che stava già aprendo la bocca per protestare - questo decreto in crude anche gli adulti, i bambini sopra i due anni e gli anziani, e no - aggiunse, interrompendo questa volta Luke, che sembrava sempre più divertito dalla situazione - solo perché voi non siete direttamente imparentati con la sottoscritta o con qualcuno in questa stanza, ancora per poco comunque, non vuol dire che non siete obbligati a sottostare al mio regime di terrore. - sorrise dolcemente - Domande? No? Bene. Vado a cercare una bottiglia -

Detto questo, si alzò dalla poltrona e si diresse verso la porta; una volta uscita dalla stanza Luke scoppiò a ridere, mentre Percy aveva ancora uno sguardo scioccato - Come faceva sapere quello che stavo per dire? - Annabeth sorrise al ragazzo, che aveva un'espressione intontita, - Rachel ha questo sesto senso, tende ad azzeccarci sempre su tutto - Percy si focalizzò su di lei - Hm, avete mai pensato di usarla per giocare alla lotteria? - Luke intervenne, ancora con il sorriso sul volto, - Mi dispiace amico, ma è sempre così?- disse rivolto ad Alexander. Il giovane lo guardò e con aria greve annuì. Luke fu scosso da altre risate.

Finalmente la porta si riaprì e riapparse Rachel con in mano una bottiglia di vetro della Coca-Cola - Eccoci, siamo pronti?- Thalia la guardò con sguardo di disapprovazione - Immagino che non abbiamo altra scelta - I ragazzi si sedettero tutti in cerchio per terra e Rachel posizionò la bottiglia - Prima di iniziare, ricapitolazione rapida delle regole: chi gira fa le domande, la persona che la bottiglia indica risponde e non si possono fare più di tre verità né più di tre obblighi. Ora, iniziamo - Così Rachel girò la bottiglia, e la prima a capitare fu Thalia, che disse in tono rassegnato - Già so che me ne pentirò. Verità - Rachel si illuminò come se le avessero setto che Natale era stato anticipato - Oh bene bene, dunque... - lanciò uno sguardo rapido verso Percy e Luke, e sorridendo in maniera furba chiese - Il primo pensiero che hai avuto non appena hai visto entrare Stanlio e Ollio qui presenti da noi in classe - Thalia si rilassò visibilmente, e a sua volta rivolse un sorriso malefico verso i due ragazzi e disse - Che sarebbero ottimo materiale di reclutamento per la corte - A questo le altre due ragazze scoppiarono in una risata, mentre i due poveri ragazzi ignari si guardarono persi tra di loro. - Non vi ha fatto un complimento, se è quello he vi state chiedendo - intervenne Alexander. Percy storse la bocca - Sì fino a lì ci ero arrivato anche io grazie - poi si rivolse verso le ragazze e chiese - Che cos'è la corte? - Annabeth rispose - Ho visto che oggi avete avuto il piacere di fare conoscenza di Kate e Matthew - il ragazzo annuì titubante - Bene, la corte sono i loro "amici", mettiamola così - Luke a questo alzò le sopracciglia e si rivolse a Thalia - Davvero hai pensato che avremmo potuto essere amici loro? - - Oh se ti può consolare lo penso ancora- Luke allora fece un sorriso storto - Allora vuol dire che ti dovrò dimostrare il contrario no? - disse fissandola negli occhi con aria di sfida.

Alexander, che era stato in silenzio fino a quel momento, alternando lo sguardo fai i due, che ancora non distaccavano lo sguardo uno dall'altra, disse - Bene, Thalia smettila con tutta questa tensione sessuale, che sta iniziando a disturbare tutti nella stanza e fai girare la bottiglia -

A queste parole, fu Luke il primo a distogliere lo sguardo imbarazzato, e Thalia con un sorriso vittorioso disse - Ma certo, dammi la bottiglia Rach - E fu così che iniziarono a passare la serata, alternando risate ad insulti ed iniziando a sciogliersi e a conoscersi meglio, anche grazie al vino che Annabeth aveva rubacchiato dalla cucina fino a quando non toccò girare a Luke - Annabeth, obbligo o verità? - Annabeth, avendo esaurito le verità fu costretta a dire - Obbligo - - Ottimo. Allora ti obbligo a dare un bacio... - Annabeth incrociò le dita - ...a Percy - Annabeth buttò fuori l'aria, ma perché le dita incrociate non funzionavano mai? Si chiese tra se e se.

La bionda alzò lentamente lo sguardo, e vide Rachel che mezza ubriaca ridacchiava come una scema, Thalia che la guardava con sguardo divertito, mentre sia Alexander che Percy stavano lanciando delle occhiatacce a Luke - Ah, il bacio deve essere un bacio serio, dopotutto, non stiamo più in terza media no?- e dicendo questo lanciò uno sguardo pungente a Thalia. Annabeth a questo alzò gli occhi, aveva già un mal di testa crescente dovuto al vino e non voleva ritardare questa cosa più del dovuto

- Forza Jackson, in piedi, facciamola finita - disse alzandosi. - Ah quindi pure in piedi...- si udì borbottare dall'interessato, che lentamente, visto che anche lui era offuscato dai fumi dell'alcool, si tirava in piedi. I due si ritrovarono faccia a faccia, e solo in quel momento Annabeth si rese conto che Percy era più alto di lei forse dieci centimetri, ma comunque abbastanza che per guardarlo negli occhi doveva alzare leggermente la testa. Così vicini i due si studiarono a vicenda; Annabeth partì da i capelli, nero pece, che erano scombussolati, come se si fosse appena alzato dal letto, poi passò al volto, così vicino al suo e rimase sconvolta dagli occhi del ragazzo, verdi come il mare, che in quel momento, vuoi per la situazione, vuoi per l'alcool, stavano brillando, rendendoli ancora più belli, e per una frazione di secondo ad Annabeth sembrò scorgere un dolore profondo dentro il mare verde, ma passò così velocemente che fu certa di esserselo immaginato.

Anche Percy stava facendo la sua dose di osservazione. Non poteva negare che la bionda che aveva di fronte era oggettivamente carina. "Diciamo che è proprio bella, no Percy?" disse quella sua vocina nella testa che aveva la stessa voce di Luke. Mentalmente roteò gli occhi al commento della voce però ammise che, sì, va bene, Annabeth era bella, non c'era motivo di negarlo, capelli biondi, occhi grigi, aveva tutto, ma fu l'ombra ad attrarlo. L'ombra che la bionda aveva nello sguardo, che opacava la brillantezza del grigio. Percy si chiese cosa l'avesse causata.

A quel punto senza pensare, come mosso da una forza invisibile, Percy alzò una mano e delicatamente le sistemò una ciocca bionda dietro l'orecchio, sorridendo dolcemente, come se fosse un atto abituale tra di loro. Di colpo erano entrambi dimentichi del contesto in cui si trovavano, vedevano sono l'altro di fronte a sé, e lentamente si sporsero entrambi in avanti, per incontrarsi a metà strada e scambiarsi un bacio.

E che bacio signori.

All'inizio delicato, leggero, esploratore per poi diventare più approfondito e intenso. Si muovevano con una naturalezza che stupì entrambi. Fu come tornare a casa, come prendere una boccata d'aria dopo tanto tempo al chiuso, come se in un'altra vita avessero compiuto questo atto già mille volte.

Dopo qualche secondo si staccarono, ma rimasero fisicamente vicini, tanto che Annabeth poteva sentire il fiato caldo del ragazzo sulle sue guance. La ragazza aprì lentamente gli occhi e potè vedere la stessa confusione che sentiva lei, riflessa negli occhi di lui.

Poi improvvisamente l'incantesimo finì, Percy si allontanò e si stampò in faccia un sorriso saputo e sputò in tono arrogante - Prego Annie, lo so che questo bacio ti ha cambiato la vita, ma non ti disturbare, ho già tutta una fila di ragazze appresso e non ho bisogno di un'altra, non sei il mio tipo comunque. - Si sentì un sussulto, e Annabeth sentì che Thalia si stava alzando dicendo qualcosa tipo "questo lo uccido".

Annabeth invece per un secondo si congelò sul posto. Qualsiasi emozione che aveva creduto di provare durante il bacio svanì in un attimo dopo aver sentito quelle parole così cattive uscire da quella bocca. Non poteva credere che fino a qualche secondo fa la stava baciando quella bocca e le era pure piaciuto! Poi improvvisamente si riscosse e interruppe Percy che stava ribattendo contro Thalia

- Ma chi diavolo pensi di essere? Brad Pitt? "Ho una fila di ragazze appresso" ma ti senti? Ma chi te se fila! Di mia volontà non ti avrei baciato manco per sbaglio ma si chiama obbligo proprio per questo.- Annabeth era furiosa.

Ma chi si credeva di essere questo insolente, darle un bacio che... che le aveva fatto perdere la testa e che l aveva fatto sperare che accadesse di nuovo e... eh no, Annabeth! Sei arrabbiata, ricordati, arrabbiata. Concentrati, si disse da sola.

- Si certo Annie, ci credo proprio.- aggiunse il moro. Annabeth gli lanciò uno sguardo di fuoco. Allora Percy aggiunse - Se è così guardami in faccia e dimmi che non ti è piaciuto - Annabeth lo guardò per un secondo, sentendo l'adrenalina della sfida che si riverberava nel suo corpo. Allora si avvicinò a lui, fino a quando non erano nuovamente a pochi centimetri di distanza

- Baci da schifo - gli soffiò furente in faccia lei. Lui roteò gli occhi e la guardò divertito - Non è quello che ti ho chiesto - I due stavano per ricominciare a litigare, quando finalmente Luke decise che era il momento di intervenire, prima che la situazione degenerasse, dunque si alzò e si mise fra i i due - Ehm, bene, vi ringrazio per avermi fatto pentire della mia decisione, lo dovevo capire fin da subito che era una cattiva idea.- Thalia a questo sbuffò - In quale universo parallelo questa era una buona idea secondo te? - Luke si voltò a guardarla e le disse in tono sarcastico - Non lo so, forse in uno dove la gente realizza che si tratta di un gioco, e non di vita o di morte, vero ragazzi? - aggiunse rivolto ai due.

Prima che qualcuno potesse aggiungere una parola, la porta si aprì, rivelando Friederick ed Eleanor, che stavano ancora ridacchiando per uno scherzo tra di loro, che non gli fece cogliere l'aria pesante che si respirava nello studio. - Ragazzi, è ora di andare - disse Eleanor. Luke a questo spinse Percy fuori dalla stanza, il quale nel frattempo stava ancora lanciando occhiatacce alla bionda. Prima di uscire del tutto però Percy aggiunse quasi urlando per farsi sentire - Non mi hai risposto biondina, quindi chi tace acconsente, si? - Annabeth, che nel frattempo si era girata, distogliendo lo sguardo dalla porta per togliersi da davanti la vista di quello sfacciato, si girò nuovamente con sguardo da posseduta. Thalia però riuscì a coglierlo in tempo e le si parò davanti, prima che quella serata finisse nel sangue per davvero - Ignoralo Annabeth, non ne vale la pena. - E così rapidamente come le era salito l'istinto omicida, così altrettanto rapidamente la abbandonò.

- Sono tanto stanca - si lamentò, appoggiandosi alla spalla dell'amica. - Immagino - fece Thalia - purtroppo non siamo tutti come Rachel - Annabeth a questo rivolse per la prima volta dopo un po' di tempo lo sguardo sulla rossa, che nel frattempo si era placidamente addormentata e nemmeno le urla di Annabeth l'avevano svegliata. - La invidio - disse Annabeth. Thalia sbuffò divertita - Aspetta che ora la sveglio -

A questo punto intervenne Alexander, che mentre si dibatteva per l'onore della sorella era apparentemente andato a farsi un giro - Lascia, la porto io su -. Al che le due ragazze lo guardarono come se fosse un alieno. - Chi sei tu e cosa ne hai fatto di mio fratello? - Alexander con Rachel in braccio roteò gli occhi - Ha ha ha, quanto sei simpatica. La sistemo in camera tua? - Annabeth annuì stancamente, mentre lei e Thalia seguirono Alexander su per le scale.

Prima di salire però, Annabeth scorse i due ragazzi che stavano uscendo dalla porta e per un secondo, incrociò nuovamente lo sguardo di Percy, ma velocemente distolse lo sguardo e si incamminò su per le scale, prima di rischiare di perdersi ancora nell'oceano verde.

***

In macchina, mentre Eleanor guidava e Sadie si era addormentata sul sedile, Luke osservò Percy, che guardava fuori dal finestrino, perso nei suoi pensieri. Luke ripensò all'accaduto di quella sera e scosse tristemente la testa, lui sapeva perché Percy faceva così, non voleva essere cattivo, erano dei meccanismi di difesa ormai ben oleati, ma come spiegarli a degli sconosciuti?

***

Quella sera però, per la prima volta dopo tanto tempo né Percy né Annabeth furono disturbati dai loro incubi.




Angolo Autrice:

Ta daaaaaaaa!!!!! Devo dire che tra tutti i capitoli scritti finora questo è decisamente il mio preferito :)

Bene questo è tutto, spero vi sia piaciuto :*

Vote and comment!!

(Aggiornamento)

Wow, questo è stato faticoso da sistemare, ci ho messo quasi tre ore, però ora mi convince di più :)

Vi ringrazio per tutto l'affetto che dimostrate per questa storia

_MidnightM_

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