Haikyuu!characters x Reader

By KatakuBakugou

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Raccolta di One-shots sui personaggi di Haikyuu!! su richiesta e non. Inutile dire di che si tratta perché so... More

INDICAZIONI
[Kageyama x Reader] 'An Unexpected Meeting'
[Bokuto x Reader] 'Do You Really Like Me?'
[Oikawa x Reader] 'My Teddybear'
[Yaku x Reader] 'Boku no Baka'
[Asahi x Reader] 'Between Fabrics and Colours'
[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat!'
[Lev x Reader] 'Look at the Camera, Please'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You'
[Tanaka x Reader] 'I'm a Good Boy, Senpai~'
[Tsukishima x Reader] 'I Hate You...but Just a Bit'
[Semi x Reader] 'The Melody of My Heart'
[Sugawara x Reader] 'My Husband is a Missed Mother'
🔴[Atsumu x Reader] 'Baby Girl'
[Osamu x Reader] 'Yes, She is My Girlfriend'
[Yamaguchi x Reader] 'That Smile...'
[Suna x Reader] 'We Complete Each Other'
[Kita x Reader] 'Happy White Day'
[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'
[Terushima x Reader] 'Who Are You, My Pretty Girl?'
[Matsukawa x Reader] 'Ne, Be Younger!'
[Kyotani x Reader] 'My Queen'
[Sakusa x Reader] 'Wear It!'
[Kenma x Reader] 'Gamer Boy'
[Daichi x Reader] 'You Won't Catch Me, Darling~'
[Ushijima x Reader] 'Do You Know that Boy Who...'
[Kunimi x Reader] 'I Think I'm Stupid'
[Tendou x Reader] 'My Little Praline'
[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'
[Coach Ukai x Reader] 'Good Morning, Can I Have a Date?'
🔴[Bokuto x Reader] 'Come Here, Baby~'
🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'
🔴[Kageyama x Reader] 'Little Wolf'
🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'
[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'
🔴[Osamu x Reader] 'My Favour'
🔴[Suna x Reader] 'So Sexy...'
🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'
[Nishinoya x Kuroo's Sister!Reader] 'Hi, Cutie'
🔴[Tsukishima x Reader] 'Damn Kitty...'
🔴[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat' pt.2
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You' pt.2
🔴[Tendou x Reader] 'Love Me like You Do'
[Shirabu x Reader] 'Cute and Shy'
[Goshiki x Reader] 'Don't Give Up, Okay?'
[Sugawara x Reader] 'Our First Date'
[Kuroo x Claustrophobic!Reader] 'Happy to Have You Here'

[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'

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By KatakuBakugou

Ah~, il traffico di Tokyo. Che bello! Mi è sempre piaciuto vivere in realtà così grandi! Sarà che ho un carattere esuberante...

Per me questa città non ha alcun tipo di segreto. Ci sono nata e cresciuta e ho intenzione di restarci fino a che non sarà giunta la mia ora. Qui a Tokyo ci sono davvero tutte le comodità del mondo! E, oltretutto, posso portare avanti la mia grande passione di manga!
Non so quale sia il motivo per cui ci sono tanto affezionata. Forse perché è con essi che ho imparato a leggere i kanji. O forse perché anche mio papà li adorava e li leggevamo sempre assieme. Non saprei. Fatto sta che in questa enorme metropoli posso davvero trovare ogni tipologia di manga esistente, anche quelli ritenuti più rari.

Ma c'è anche un altro motivo che mi fa desistere dall'andarmene via di qua: il palazzetto di pallavolo della città.

La pallavolo mi attrae a dir poco un sacco. Trovo sia uno sport davvero difficile a discapito da quello che molti credono. In primis perché si tratta di uno sport di squadra, dove c'è bisogno di armonia e di fiducia verso i proprio compagni. E secondo perché è uno sport dove bisogna metterci testa. La forza è importante, ma è con la testa che si vince. Osservando, ragionando e cercando i punti deboli delle altre squadre.

Non ho mai giocato a pallavolo, né come attività extrascolastica né come parte di un club. Ma quando andavo a trovare mio cugino Tobio o lui veniva a trovare me, finivamo sempre per fare qualche passaggio o per guardare qualche replica assieme. Lui è sempre stato il più appassionato dei due e ora ha coniato il suo grande sogno.

E sempre grazie alla pallavolo ho conosciuto anche il mio attuale fidanzato (sì, credo proprio sia stato lo sport il nostro Cupido). Io e Shoyo stiamo assieme da quando frequentavo il secondo anno al liceo Fukurodani e, durante le vacanze estive, mio cugino ha ben pensato di venire a trovarmi e portarsi dietro un amico.

Ricordo che quando mi disse dell'essersi portato dietro compagnia, sperai nella possibilità di trovare un ragazzo, ma alla vista di quel liceale piccolino e con dei capelli assai singolari mi ero detta che no, non era di certo quello che cercavo. A discapito di tutto, era di ottima compagnia. Allegro, divertente, scherzoso e non serio come mi sarei immaginata sapendolo amico di Tobio.
Tra una chiacchiera e l'altra, scoprii che erano anche amici del senpai Akaashi e del senpai Bokuto, soprattutto il ragazzo dalla capigliatura aranciata, e su questo fondammo un altro punto su cui discutere.

Kageyama mi disse che si sarebbero fermati lì in città giusto un paio giorni per visitarla e visitare anche degli altri amici che non vedevano da un po'. Allora mi proposi di accompagnarli in giro e dissi loro di invitare anche i loro amici (che poi scoprii essere tutte persone che frequentavano i miei stessi giri) e visitammo la capitale giapponese in lungo e in largo, nei limiti del possibile.

Hinata Shoyo si dimostrò sul serio pieno di energia e super simpatico. Ammisi a me stessa che non mi sarebbe affatto dispiaciuto restare in contatto con una persona come lui e, nel corso del secondo anno, quella che avevo giudicato da subito un'amicizia divenne interesse reciproco e si concluse, poi, in qualcosa di più quando ci trovammo durante le vacanze di Natale.

Sorprendente come tutti i piani e le idee che ci facciamo all'inizio di tutto poi non vengano mai rispettati e/o portati a termine, no?

Fatalità nevicò quelle vacanze e me lo trovai davanti a casa con un grosso giubbotto e un buffo para orecchie blu scuro a tremare mentre sorrideva e teneva stretto tra le braccia un piccolo sacchetto.

Però ora non è il caso mi perda nei dolci ricordi della gioventù.

Mi dirigo verso il palazzetto a passo spedito, dopo aver attraversato la strada. Sono sempre stata presente a tutte le loro partite (perlomeno quelle giocate in casa), ma questa non ho avuto modo di seguirla a causa del lavoro. Non si tratterà di una professione troppo complessa come quella di un medico, però dal mio canto posso dire che nemmeno lavorare come impiegato in una grande azienda sia così semplice. Monitorare costantemente, giorno e notte in maniera indipendente, ciò che succede nel tuo paese per inserirti nel giro d'affari più conveniente può davvero essere stancante. L'unico lato positivo è la buona paga.

Quando, però, avevo comunicato a Shoyo la mia assenza, lo avevo visto incupirsi. Sebbene fosse adulto, dentro restava quel ragazzino di cui mi ero lentamente innamorata. E allora, volendolo vedere con il sorriso, ho deciso di mettermi sotto con il lavoro, fare straordinari e di chiedere al capo un'uscita dopo messa giornata. Fortuna vuole che me l'abbia concesso e allora, dopo aver fatto un salto nel nostro modesto appartamento per cambiarmi, sono partita di corsa per raggiungere il grande edificio che si staglia davanti a me ora.

Estraggo il pass che la stessa nazionale mi aveva dato per poter accedere a tutte le partite come membro stesso della squadra e salgo su per le scale. Raggiungo la tribuna, però non mi avvicino troppo. Desidero fare una sorpresa a mio moroso. La mia presenza non passa, invece, inosservata a due ragazzi che ho incontrato davvero tante volte in quel medesimo luogo.

-(T/c)-san- mi richiama la pacata voce di un moro alle mie spalle

-Akaashi-senpai! Ci sei anche te, Miya-san!-

-Smettila di chiamarmi così. Chiamami solo Osamu-

-È più forte di me- rido, portando un braccio dietro il capo

-Come mai qui? Bokuto-san aveva detto che non saresti venuta-

-È vero. Tuo moroso sembrava abbattuto, ma sta giocando bene-

-Eh sì, in teoria non sarei potuta venire perché siamo davvero pieni al momento, però ho fatto un po' di straordinari e chiesto al capo e mi ha concesso mezza giornata solo di lavoro. Ho fatto il più in fretta possibile-

-E perché ti stai nascondendo?- domanda confuso il gemello, alzando un sopracciglio

-Voglio fargli una sorpresa- sorrido di nuovo

-Siete proprio uguali- sorride lievemente il mio senpai, scuotendo lievemente il capo

-Tante volte mi chiedo se Kageyama abbia fatto qualcosa di buono o meno quella volta-

-Osamu! Ovviamente bene! Che discorsi sono?!-

-Scusa scusa- ride -Comunque la partita è praticamente finita-

-Oh, meno male! Aspetto che vadano in spogliatoio e scendo. Voi zitti, mi raccomando-

-Certo-

-Hai visto che c'è anche Kenma?-

-Eh? Kenma-senpai è qua?-

-Sì, è venuto via con Kuroo, sono assieme ai telecronisti-

-Buona a sapersi-

Qualche secondo dopo, l'arbitro fischiò la fine del terzo set, vinto dai giapponesi contro la Cina e la squadra di casa urla ed esulta accompagnata dalla grande tifoseria in maglie e striscioni rossi.

È solo dopo due minuti di gioia che si rintanano dentro agli spogliatoi ed è proprio allora che io scendo, confondendomi con la massa. Gli altri due sono già scesi, per evitare il caos, e aspettano rispettivamente Akaashi suo moroso e Osamu suo gemello.

Durante il mio unico anno trascorso con entrambi, mi era subito stato chiaro che tra i due ci fosse un certo feeling ma questo era scoppiato solamente quando l'attuale giocatore della nazionale si era diplomato. Solo per puro caso lo scoprii. Tokyo sarà grande, ma a quanto pare non così grande da non incontrare i tuoi senpai in un parco molto carino e romantico che si scambiano i pokie e che, in maniera incerta, si stringevano le dita delle mani. Erano proprio carini e lo sono tuttora.

-Oi, Miya, le tue alzate sono state super oggi!- esclama Bokuto

-Lo sono sempre le mie- dice il biondo, vantandosi delle sue doti

-Quelle di Akaashi sono meglio- continua con fare riflessivo mentre il ragazzo accanto a me arrossisce e abbassa lo sguardo

-Ma...! Lo dici solo perché è il tuo ragazzo!-

-No. Sono proprio migliori. Oh, Akaashi!- esclama andando incontro al ragazzo al mio fianco

L'uomo in questione apre leggermente le braccia e lo accoglie tra di esse nel momento in cui si fonda verso di lui.

Già, sono proprio carini.

-Dannato Bokuto...Oh, (T/c)-chan? Come mai qua? Non eri al lavoro oggi?- mi domanda, venendomi incontro e stringendomi in un amichevole abbraccio con il braccio non occupato dal borsone

-Ero, ma sono uscita prima. Volevo fare una piccola sorpresa a Shoyo-

-Sì, ha senso- ride, dopo aver finto di ragionare sopra la mia risposta

-(T/c)! La mia seconda kohai preferita! Non mi ero nemmeno accorto di te!- mi saluta Bokuto, abbracciandomi e sollevandomi da terra

-Bokuto-senpai, mi sento profondamente ferita da questa tua frase. Nemmeno riconoscere la tua kohai. Mi fa stare male- ironizzo, fingendomi davvero triste e arrabbiata

-Oh no! No! No! Hinata si arrabbierà un sacco con me se lo viene a sapere! Proteggimi, 'Kaashi!-

Con occhi sbarrati mi giro verso il ragazzo con i capelli di due colori diversi e rimango assai sorpresa nel capire che lui crede sul serio che sono arrabbiata. Non ha seriamente compreso che stavo scherzando. Mi consola, per lo meno, il fatto che gli altri tre ragazzi o scuotano la testa o ridano della sua ingenuità.

-Bokuto-san, scherzava-

-Oh...Eh eh- si gratta dietro il collo in grande imbarazzo

Le chiacchiere si interrompono quando udiamo la porta degli spogliatoio aprirsi e in assoluto silenzio escono da essa i forse quattro membri della nazionale più silenziosi: Sakusa Kyoomi, Suna Rintarou, Ushijima Wakatoshi e, inesorabilmente, mio cugino.

Da sempre ho provato a far ridere o, come minimo, far cambiare d'espressione gli altri tre ragazzi, raccontando loro qualcosa di Tobio da bambino oppure qualcosa che Hinata combinava a casa, ma non c'è mai stato verso. Erano delle state, impassibili. Non mi sono ancora arresa, sia chiaro, però sto davvero esaurendo tutti i miei trucchi e tutte le speranze di ottenere un qualche feedback da parte loro.

-Tobio!- esclamo, correndogli incontro e spaventandolo

Gli altri tre si allontanano, non volendo venir investiti dalla mia furia e lasciano il palleggiatore al suo crudele destino. Ancora a metabolizzare quanto sta succedendo, gli cingo il busto e lo stritolo per bene. Solo in un secondo momento molla la borsa al suolo e ricambia la stretta alla sua cuginetta rimasta piccola.

-Dannazione. Sei così rumorosa e irruenta- parla, di sicuro, con un lieve sorriso sulle labbra

-Avete troppa energia assieme te e Hinata-

-Sakusa-san!- lo saluto a gran voce, allontanandomi appena da mio cugino, ma venendo bloccata nell'immediato

-Stai al tuo posto. Non provate a toccarmi e ad avvicinarti a me-

-Ma dai~. Sei sempre così cattivo con me- metto il broncio -Almeno Ushijima-san e Suna-san si lasciano abbracciare- gli rinfaccio, andando a cingere con le braccia i colli di entrambi gli uomini che ho nominato - Vedi?-

-A me non cambia niente- dice il numero 1 della nazionale

-L'importante è che non faccia altro- parla, invece, l'ex membro dell'Inarizaki

-Sì, sì, non faccio altro- svio le sue preoccupazioni -Più che altro, che fine ha fatto Shoyo? Non è tra i primi a uscire di solito?-

-Non era in spogliatoio- mi fa Kageyama

Sarà che ho scritto in faccia a caratteri cubitali 'Eh? Cosa?' o altrimenti non me lo spiego, i ragazzi mi danno tutte le risposte che mi servono per inquadrare questa strana situazione per cui mio moroso parrebbe essere sparito.

-Kuroo se l'è portato via per proporgli una collaborazione con Kenma- mi spiega Bokuto

-Ah okay, menomale- sospiro

-Preoccupata che il tuo ragazzo fosse stato portato via da te?- parla con una voce assai irritante Atsumu

-Ti picchio- lo avverto -Non scherzare con me in queste sensazioni-

-Scusa!- si inchina, spaventato da me, mentre il gemello se la ride per bene

-Che succede qua? Oh, (T/c)-chan, che piacere vederti- sorride il libero della squadra, Yaku Morisuke, uscendo in compagnia di Komori, Ojiro e di Hoshiumi

-Ragazzi!- mi avvicino, battendo il dieci a tutti e quattro per salutarli

-Sempre piena di vita vedo- sorride il ragazzo con la carnagione più scura

-È il suo modo gentile di dire che sei uno stress come sempre- mi provoca il piccolo con i capelli bianchi, guardandomi con una chiara espressione di sfida in volto

-E tu sei amabile come ti ricordavo- ribatto, incrociando le braccia al petto e ricambiando il sorriso derisorio

-Piuttosto, dove andiamo a mangiare?- chiede Komori

-'Samu offre per tutti!-

-Dannato 'Tsumu, non posso offrire a te e alla sua squadra tutte le volte! Ho un ristorante da portare avanti e non posso regalare sempre!- gli rispose, colpendolo in testa

-Aspettiamo gli ultimi e Hinata e-

-Aah! Sono qua! Faccio subito! Aspettatem-

I suoi occhi si puntano su di me e il suo capo si inclina leggermente verso sinistra. Si stropiccia gli occhi e poi torna a guardarmi come se fossi un miraggio o un qualcosa che non riesce a capire.

-Non è un miraggio mio, vero?-

-No, boke! È venuta qua e tu la stai guardando come se fosse uno strano alieno-

-Che bello vederti qui, (T/n)!- esclama, correndomi in contro e stringendomi uh un forte abbraccio che mi solleva dal terreno -Da quanto sei qui? Hai visto tutta la partita? Hai visto quel mio super attacco?! E hai- inizia a chiedermi a raffica, una volta staccatosi da me

-Vatti a cambiare, Hinata- gli intima Sakusa, interrompendo il suo flusso di domande -Ho fame e voglio andare a mangiare onigiri-

-Ah! Si va da te!-

-Allora offre 'Tsumu. Sappi che ti farò tutto a prezzo pieno- gli dice, battendo una mano sulla spalla del biondo

-Faccio super veloce!-

La furia con i capelli arancioni investe gli ultimi a uscire della squadra e in men che non si dica è fuori anche lui con la giacca mezza aperta e mezza chiusa, la borsa ancora aperta mentre tiene le scarpe in mano e corre verso di noi. Lo guardano tutti scuotendo la testa e lui risponde con uno di quei suoi caldi sorrisi che, sono sicura, sono responsabili del mio innamoramento.

Gli prendo la borsa dalla spalla e gli chiudo per bene la sua giacca. Poi gli sfilo le scarpe di mano e gliele sistemo dentro la borsa, chiudendola. Alla fine di tutto, gliela porgo e li lascio anche un rapido ma dolce bacio sulle labbra, a cui ricambia più che volentieri.
Lo prendo per mano e lui intreccia assieme le nostre dita, stringendole con forza.

-Scusa se non ho potuto assistere alla partita, ho fatto prima che potevo e-

-Grazie di essere venuta lo stesso- mi bacia di nuovo

-Smettetela. Mi danno fastidio le coppie-

-Ma...Omi-kun...- si dispera Atsumu mentre il gemello ride sotto i baffi e gli dà delle pacche leggere sulla spalla

Del resto, per quel che sapevo io, Kyoomi e Atsumu avevano iniziato a frequentarsi e le cose non sembravano nemmeno andare così male da quel che mi diceva Shoyo, per questo credo che quel commento possa aver avuto un certo impatto sul palleggiatore. Magari non voleva nemmeno dirgli ciò, ha usato parole sbagliate per esprimere il concetto, ma ormai aveva parlato e gli sarebbe toccato sistemare le cose in un secondo momento con solo l'altro.

Usciamo dal palazzetto e, giusto qualche secondo dopo, gli atleti vengono richiamati a gran voce dal loro allenatore e dal preparatore atletico. Si informano circa i piani dei ragazzi per festeggiare la vittoria e, venuti a conoscenza dei nostri festeggiamenti al ristorante Miya, si aggregano.

-Complimenti a tutti quanti per oggi- si complimenta il coach -Avete giocato molto bene-

-Vi concedo di sgarrare solo per oggi- scherza l'altro

-Iwaizumi-san, come sta Oikawa-san?- chiede il mio compagno con del sincero interesse

-Bene. Dal quel che so, dovrebbe tornare tra un paio di settimane-

-Così ti presento il grande re- si rivolge a me -Era l'unico che poteva togliere il titolo a tuo cugino-

-Zitto, boke-

-Se fosse qua, ti direbbe che lo è ancora- gli risponde Iwaizumi

-Sì, Oikawa è così- si unisce al discorso Ushijima

-Ma perché parlate di lui quando avete qua il migliore che potevate avere?-

-Che egocentrico-

-Omi-kun! Sei così crudele con me! Sei sicuro ti interessi davvero?-

-Ti preferisco con la bocca chiusa-

-Oh-

-E fu così che Miya smise di parlare- ride Hoshiumi, contagiando quasi tutti noi

Il ristorante del gemello è situato in una posizione anche abbastanza strategica di Tokyo, per cui ci concediamo una mezz'oretta a piedi per parlare e stancarci un po' prima di poterci dedicare interamente al suo delizioso cibo.

Situato su una strada laterale, il negozio di Osamu ha molta fama soprattutto perché accoglie regolarmente i membri della nazionale o i membri dei team MSBY Black Jackals e Schweiden. Certamente non era così che si voleva far conoscere, ma alla fama delle persone presenti si è presto aggiunta anche la fama per gli ottimi onigiri preparati.

Arrivati sul posto, i primi a entrare siamo noi meno noti che creiamo una strada per i ragazzi e facciamo in modo che non diano troppo nell'occhio. Peccato però che nel momento in cui il proprietario si posta per andare ad aprire la solita saletta che riserva loro, i ragazzi vengono scoperti e i primi fan si muovono.

Proviamo anche a cacciarli subito dentro, ma ormai non hanno più scampo.

-Kageyama! Una foto!-

-Miya! Aspetta!-

-Posso abbracciarti, Sakusa?-

-Ushijima! Un autografo!-

Le urla di tutti i fan sono qualcosa di davvero bello e sono sicura che a tutti i ragazzi faccia piacere tutto ciò. Le richieste sono infinite e son rivolte a tutti quanti, ma tra la grande quantità di domande una attira la mia attenzione.

-Posso baciarti, Hinata?-

-Ehm no, non credo sia il caso-

-Dai! Un bacino!-

-No, davvero, non-

-Tesoro, che succede?- chiedo un maniera innocente posandomi con un braccio sopra la spalla dell'aranciato e guardandolo con un sorriso isterico

-N-niente- ride nervoso -Va tutto bene-

-Possiamo allora?-

-Ecco...-

-Cosa vogliono queste fan da te?-

-Chi sei te invece! Stai lontana da Hinata-

-Ragazze mie, io sono la sua fidanzata- mi presento, sfoderando l'anello che mi ha regalato qualche anno addietro per ufficializzare la nostra relazione

Vedo tutte le presenti aprire la bocca sconvolte e guardarmi proprio come se avessero visto qualcosa di assurdo. Dopo questo mio attacco andato a segno, alzano il capo e se ne vanno via, con la coda tra le gambe.

Si occupa degli ultimi autografi e foto come tutti gli altri e poi ci rintaniamo nella nostra piccola zona relax, per così chiamarla.

-Hai rischiato grosso, Hinata- gli sorride Bokuto, battendogli una mano sulla schiena

-Ti strozzo se la fai star male- lo fulmina mio cugino

-Sì- deglutisce a vuoto, intuendo la sincerità della minaccia

-Bravo, Shoyo- gli colpisco il capo pian piano con dei colpetti

Conoscendo a memoria ciò che vogliamo, Osamu si dirige in cucina e in tempi da record ognuno ha il suo piatto sotto il naso, pronto ad essere mangiato.
'Buono come sempre' penso mentre mangio il mio ordine con gusto.

-Sempre complimenti. Sono deliziosi- dà voce ai miei pensieri il senpai Akaashi

I giocatori fanno anche il bis e continuano a ingurgitare cibo fino a che non sono pieni e non riescono a mangiare niente altro. Iwaizumi li rimprovera ancora per aver sgarrato così tanto la loro ferrea dieta che consente di restare in forma e mantenere la loro forza.

'Questa sì che è pace' penso mentre solo la classica musica orientale è rilassante risuona nella saletta.

-Oi, Hinata, che cerchi?- gli chiede Atsumu, facendomi notate la sua attenta ricerca di qualcosa dentro il borsone

-Una cosa. Sono sicuro di averla messa qua dentro, ma non la vedo-

-Posso aiutarti io, se vuoi- mi propongo

-No! Non puoi-

-Shoyo, cosa mi nascondi?-

-Una cosa. No, cioè, niente. Non ti nascondo niente-

-Shoyo...- lo ammonisco

-Non è niente, sul serio. Fidati di me, ti prego-

-Hmm. D'accordo-

Tra il dire e il fare c'è, però, di mezzo il fare. Io lo amo e mi fido di lui, ma non ha mai dovuto nascondermi nulla e questo suo comportamento mi sta lasciando davvero perplessa. È per tal motivo che decido di controllare lo stesso cosa fa con la coda dell'occhio. Ma lui continua a frugare dentro la sua borsa alla ricerca di qualcosa di misterioso e a me oscuro.

La mia vista non nota niente di particolare e dopo un po' di acuta osservazione decido di lasciar perdere. Ci avrei pensato una volta tornata a casa.

-Eccolo, finalmente!- esclama, portando su di sé l'attenzione di tutti

-Trovato il tuo hentai?- lo prende in giro il palleggiatore biondo, guadagnandosi due schiaffe in testa da parte di Sakusa e del gemello

-Non è un hentai! È un a- si blocca subito, allungando la a

-Un a? A cosa?- gli ripeto, incitandolo ad andare avanti

-Ecco...una cosa importante che mia mamma mi ha dato prima della partita. Ho fatto mettere la sicurezza davanti perché non potevo permettermi di perderlo. È molto importante e-

-Va bene, va bene. Io voglio sapere cos'è-

-La sorveglianza? Sei stato te a metterla?-

-Io...-

Riposa il misterioso oggetto nel borsone ed io provo ad allungare il collo per vedere, ma lui si pone davanti. Mi prende una mano e mi invita ad alzarmi. Mi lascia, poi, lì, in piedi davanti a tutti.

Sento l'imbarazzo crescere in me e non capisci davvero cosa stia succedendo. L'unica cosa di cui mi capacito è dell'imbarazzante sensazione in cui mi trovo in questo momento, con gli occhi di tutti questi ragazzi puntati sulla mia figura eretta.

Torna a guardare dentro il borsone e si siede.

-Non è un brutto momento...però speravo di trovare un'altra occasione. Non mentre sono puzzolente e sudato- ride -Però ormai vale la pena-

-Shoyo, cosa stai-

-(T/n)- mi nomina, inchinandosi -Vorresti diventare mia moglie?- mi chiede, aprendo una piccola scatoletta blu e sfoggiando un anello d'oro bianco

Sono basita. Stento a crederci. Tutto ciò è surreale.

-S-shoyo- dico con voce tremante, portandomi le mani davanti alla bocca -Io-

-Dimmi solo di sì- mi guarda con un sorrisone in volto

-Certo che sì!- esclamo, lanciandomi su di lui non appena si alza in piedi e cingendogli il collo

Poso le mie labbra sulle sue e lo bacio. Lo bacio. E lo bacio ancora. Non ho davvero parole. Mi sento davvero al settimo cielo. In questo momento sono la persona più felice del mondo.

Sto per diventare la signora Hinata...

-Congratulazioni!!- esclamano tutti i coro

-Serve del sakè qui!-

-Offre le casa qua!- esclama il proprietario del ristorante

Queste, però, sono solo voci di contorno per me. In questo momento l'unica cosa di cui capisco la effettiva presenza è lui. Il mio futuro marito.
Mi perdo nei suoi caldi occhi luminosi e lo bacio ancora, come se fosse una silenziosa promessa. La nostra silenziosa promessa di starci sempre accanto.

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