Haikyuu!characters x Reader

By KatakuBakugou

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Raccolta di One-shots sui personaggi di Haikyuu!! su richiesta e non. Inutile dire di che si tratta perché so... More

INDICAZIONI
[Kageyama x Reader] 'An Unexpected Meeting'
[Bokuto x Reader] 'Do You Really Like Me?'
[Oikawa x Reader] 'My Teddybear'
[Yaku x Reader] 'Boku no Baka'
[Asahi x Reader] 'Between Fabrics and Colours'
[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat!'
[Lev x Reader] 'Look at the Camera, Please'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You'
[Tanaka x Reader] 'I'm a Good Boy, Senpai~'
[Tsukishima x Reader] 'I Hate You...but Just a Bit'
[Semi x Reader] 'The Melody of My Heart'
[Sugawara x Reader] 'My Husband is a Missed Mother'
🔴[Atsumu x Reader] 'Baby Girl'
[Osamu x Reader] 'Yes, She is My Girlfriend'
[Yamaguchi x Reader] 'That Smile...'
[Suna x Reader] 'We Complete Each Other'
[Kita x Reader] 'Happy White Day'
[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'
[Terushima x Reader] 'Who Are You, My Pretty Girl?'
[Matsukawa x Reader] 'Ne, Be Younger!'
[Kyotani x Reader] 'My Queen'
[Sakusa x Reader] 'Wear It!'
[Kenma x Reader] 'Gamer Boy'
[Daichi x Reader] 'You Won't Catch Me, Darling~'
[Ushijima x Reader] 'Do You Know that Boy Who...'
[Kunimi x Reader] 'I Think I'm Stupid'
[Tendou x Reader] 'My Little Praline'
[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'
[Coach Ukai x Reader] 'Good Morning, Can I Have a Date?'
🔴[Bokuto x Reader] 'Come Here, Baby~'
🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'
🔴[Kageyama x Reader] 'Little Wolf'
🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'
[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'
🔴[Osamu x Reader] 'My Favour'
🔴[Suna x Reader] 'So Sexy...'
🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'
🔴[Tsukishima x Reader] 'Damn Kitty...'
🔴[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat' pt.2
[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You' pt.2
🔴[Tendou x Reader] 'Love Me like You Do'
[Shirabu x Reader] 'Cute and Shy'
[Goshiki x Reader] 'Don't Give Up, Okay?'
[Sugawara x Reader] 'Our First Date'
[Kuroo x Claustrophobic!Reader] 'Happy to Have You Here'

[Nishinoya x Kuroo's Sister!Reader] 'Hi, Cutie'

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By KatakuBakugou

-Mamma!- urlo dal soggiorno diretta verso di lei, in cucina -Possiamo accendere l'aria?!-

-No! Si può resistere!- mi urla di rimando

-Ma ci sono quasi 40 gradi! Non tutti abbiamo la temperatura corporea bassa come la tua!-

-Ha ragione!- mi diede appoggio papà

-Che rompiscatole che siete. Perché venite a chiedere a me allora?-

Proprio in quel momento papà passa per il salotto, dove mi trovo io, e ci guardiamo negli occhi, complici.

-Sei te il capo cattivo- diciamo all'unisono

In risposta otteniamo una serie di imprecazioni verso di noi e non possiamo fare altro che sospirare sconsolati. In famiglia è lei ad avere il temperamento forte e lo ha passato pure al figlio più grande. Magari in lui è un po' meno visibile, ma ce l'ha eccome.

Io, dal mio canto, ho ereditato la pazienza e la calma di nostro padre e, da tutti e due, una buona capacità di studiare. Non ho tutti questi gran problemi, soprattutto nelle materie scientifiche. Anche mio fratello è molto bravo in esse, ma lui ha sempre avuto una marcia in più di me, soprattutto nello sport. Io sono davvero impedita in tutto. E goffa.

Bah, sarà la fortuna del primogenito...

Vedo mia madre uscire dalla cucina con lo strofinaccio ad asciugarsi le mani e prende il telecomando del climatizzatore, posandolo con irruenza tra le mani del marito.

-Qua, accendetelo se tanto volete- sbuffa, tornando in cucina

-Meno male che né te né Tetsurou avete la temperatura bassa come la sua, altrimenti ci sarebbero continue lotte-

-Non che non ci siano, papà-

-No, hai ragione- ridacchia -Ma siamo lo stesso tre contro uno così e le basta per arrendersi-

-Almeno questo. Ma a proposito di Tetsurou, dov'è? Non l'ho nemmeno visto questa mattina-

-La sua squadra ha organizzato un campo e hanno invitato delle altre squadre-

-Tipo? Che squadre?-

-So che c'è la Fukurodani, niente di più-

-Bokuto-san e Akaashi-san!- esclamo, felice di poter, magari, vederli un po' di sfuggita

-Li abbiamo invitati a cena su consiglio del signor Bokuto- mi spiega -Vuole che suo figlio si ritrovi circondato da persone intelligenti- ride -Queste sono le sue testuali parole-

-Povero...-

-Anche suo padre era così. Ce lo rivedo proprio molto in lui. Ah, viene anche Kenma ovv-

-Basta chiacchierare voi due! Tesoro, devi accompagnarmi a fare la spesa! Sei pronto?- domanda, apparendo sull'uscio della porta della cucina

-Sì, cara. Sei te a doverti preparare-

-Oh tranquillo, ci metto poco-

Detto ciò, torna dentro la stanza dove, forse, sistema qualcosa e giungo a questa conclusione visto il forte rumore di pentole che vengono spostate e sbattute le une contro le altre. Dopo ancora un paio di sportelli che si aprono e di suoni metallici, esce e attraversa il soggiorno di fretta, diretta verso la loro stanza matrimoniale.

In men che non si dica, indossa dei vestiti molto freschi e semplici con cui uscire e, prendendo sotto braccio papà, escono dal nostro piccolo appartamento.

Non si risparmiano una piccola raccomandazione sul non fare disastri in casa e poi mi lasciano effettivamente da sola.

-Ma chi credono che sia?- parlo tra me e me - Solo perché ho due anni in meno di Tetsurou non vuol dire che sia una bimba piccola!-

Sbuffo e mi stendo per bene in divano, piegando una gamba e posando il tallone dell'altro piede sopra il ginocchio piegato.

Cullata dal fresco che pervade l'appartamento, recupero il telefono e inizio a scorrere sui social senza una particolare meta, solamente per occupare il tempo e non pensare al caldo esterno.

Càpito, tra le tante cose, sul profilo di quella che, fin dalle medie, avevo considerato la mia migliore amica ma che, in pratica, mi aveva solo usato per anni per poter arrivare a mio fratello. Ricordo che quando lo scoprii, rimasi molto delusa e ferita, ma per fortuna avevo e ho una serie di angeli custodi. Diciamo pure che essere la sorella del capitano della squadra di pallavolo, di uno dei ragazzi più carini e popolari della scuola e con amici altrettanto attraenti ha un suo vantaggio.

Di fatto, quando litigammo, lei subito provò ad attaccare bottone con Tetsurou, ma lui aveva ben presente chi fosse e l'aveva bellamente ignorata fino a quando lei stessa non comprese che non voleva avere niente a che fare con lei. Poi ci provò anche con gli altri membri della squadra, ma ottenne solo buchi nell'acqua.

Avere amiche femmine è quindi stato molto difficile per me, però preferivo e preferisco tutt'ora avere degli amici maschi sinceri piuttosto che delle amiche false. E poi un po' di invidia non fa male. Almeno secondo me.

E, ancora, dalle amicizie di Tetsurou, legai un sacco con Kenma e Akaashi, solo un anno in più di me, e con Bokuto. Lui fu pure la mia prima, vera e seria cotta, la quale durò fino a giusto un anno fa. Quando lo incontravo, lui non tratteneva mai qualche gesto più espansivo, essendo lui stesso aperto, e ciò non faceva che aumentare ulteriormente quei miei piccoli sentimenti. Ogni volta che lo vedevo, arrossivo e gli volevo sempre stare vicina, solo che mio fratello mi cacciava perché dovevano fare "cose da maschi" e io ero una femmina. Poi con il tempo capii che lui non era interessato a me nello stesso modo in cui io lo ero a lui e allora abbandonai pian piano la mia fotta nei suoi confronti fino ad ora, dove non provo interesse per nessuno.

Il mio totale oziare viene interrotto quando sul mio schermo appare la foto buffa che ho associato al contatto di mio fratello e, curiosa di capire cosa voglia da me, accetto la chiamata.

-Tetsu-nii, che succede?-

-(T/n), ho bisogno di te!- sento urlare dall'altro capo del telefono


Un chiacchiericcio di sottofondo e poi qualche grido al telefono.

-Che succede? Non sei al campo?-

--


-E allora che succede?-

-Ho chiamato mamma e ha detto che abbiamo due angurie in cucina. Puoi portarmele?-


-Eh? Come pensi che possa farlo?!-

-Prendi la bici di mamma. Ha il portapacchi. Una in un lato e una nell'altro a bilanciare-


-E tu credi che io abbia la forza sufficiente per pedalare con forse dodici chili di anguria con me?!- commento tra l'arrabbiata e l'incredula

-Sì. Ti adoro, sorellina. Grazie-


Dopo questo rapido saluto, che mi blocca qualsiasi tipo di replica nei suoi confronti, allontano il telefono dal mio orecchio lentamente e guardo lo schermo, metabolizzando ancora la sua assurda richiesta.

-Stupido di un fratello...-

Infastidita dall'esser stata interrotta da questa mia pausa fresco per pedalare per diversi minuti con due angurie al mio seguito, mi lascio letteralmente cadere giù dal divano e poi mi dirigo in camera per vestirmi e togliermi la classica canottiera che uso per stare in casa. Però mi rifiuto di usare del trucco. Fa caldissimo e mi colerebbe non appena dovessi mettere piede fuori dal palazzo.

Fatto ciò, vado subito a prendere le due angurie e chiamo l'ascensore. Ne carico prima una e poi l'altra e scendo fino ai garage. Prelevo anche la bici di mamma e, una volta inserite all'interno delle sacche, prendo un grande respiro e salgo la rampa che mi porta in strada.

Saranno pochi metri, ma sto già sudando e faticando.

Aiuto. È solo l'inizio...

Salgo in sella e, a fatica, inizio a pedalare. Non so se, effettivamente, pesino sei chili ciascuna, ma di certo non sono da due o tre chili. Quel peso lo sento tutto sulle gambe e so di per certo che sta sera o domani mattina le mie gambe imploreranno pietà a causa dell'acido lattico.

Il calore fuori è qualcosa di allucinante e non riesco a non boccheggiare alla ricerca di un minimo di filo di aria fresca.

-Spero...spero per Tetsu...che abbiano da bere...- dico, sforzandomi di pedalare con i miei pochi muscoli

Quei pochi minuti di tragitto che rappresentano il mio piccolo inferno sembrano eterni. Eterni. L'unica cosa che mi consola è la presenza di un po' di cibo nel luogo verso cui sono diretta.

A meno che quei dannati maiali affamati non si siano mangiati già tutto...

Sospiro nuovamente e mi alzo dalla sella per poter dare una maggiore forza alla spinta degli arti inferiori.

Oramai non dovrebbe mancare molto. Sono i cosiddetti ultimi attimi di tortura. Posso farcela. Posso resistere e devo resistere.

Nel momento in cui inizio a intravvedere la palestra del liceo Nekoma che io e mio fratello frequentiamo, esplodo di felicità e aumento le pedalate per raggiungere il prima possibile la mia meta.

Dalla strada si sente già un forte vociare e, tra tutte le voci, riconosco subito quelle di Tetsu, di Bokuto e di Yamamoto. Però ce ne sono anche altre di molto rumorose, solo che non riesco ad associarle a una figura nota.

Davanti al cancello del retro del liceo, scendo dalla bici e la poso accanto alla muretta per non farla cadere e non mandare in poltiglia quella frutta che ho portato qui a discapito del mio fisico poco allenato.

Apro la prima sacca, quella esterna, e tiro fuori l'anguria dentro a essa. Senza chiuderla, inizio a camminare con questi minimo cinque chili di frutto rosso e acquoso tra le braccia. Prima ancora di essere arrivata a metà strada, ho già le braccia a pezzi e vorrei metterla per terra e farla rotolare fino al punto dove sono loro.

Certo che potrebbe anche venire ad aiutarmi quel dannato fratello. Mi ha detto lui di venire qui e portare sta roba.

Altri due passi in avanti e poi poso il mio carico al suolo. Muovo un po' le braccia per scioglierle e sgranchirle e, dopo, la riprendo in braccio.
Peccato solo che le mie mani ora siano sudate e io non riesca a prendere il frutto da terra.

-Ah! Ma davvero?!- esclamo con voce infastidita

Talmente sono concentrata a mandare frecciatine all'anguria che non percepisco minimamente dei passi avvicinarsi. Mi rendo conto di essere in compagnia solamente nel momento in cui una mano si posa sulla mia spalla e io sobbalzo, andando a colpire con la testa una superficie dura.

-Ahia!- si lamenta una voce nel mentre io mi porto una mano sul retro del capo e mi allontano per vedere chi ho investito

Quando mi ritrovo dritta, davanti a me c'è un ragazzo non troppo più alto di me con i capelli in aria e scuri, da cui sbuca però un ciuffetto più chiaro sul davanti. La sua espressione è contorta in una smorfia di dolore, per cui il colore dei suoi occhi appena si intravede, e si tiene la fronte con una mano.

-Originale come saluto. E pensare che ero venuto qui ad aiutare- dice, provando a nascondere il dolore

-Oh mio dio! Ti chiedo infinitamente scusa!- mi inchino

-Non preoccuparti-

-Lasciati accompagnare in infermeria almeno! Mamma mia, sono proprio un disastro. Scusami-

-Tranquilla- sorride gentilmente

-Andiamo in segreteria- dico, prendendolo per il polso

-Aspetta! Ero venuto qui per l'anguria-

-Accidenti! Ho anche quelle- esclamo sul punto di piangere

Che disastro ambulante.

-Vado a portarle e poi torno da te. Aspetta-

-Lasciati aiutare! Poi puoi accompagnarmi in infermeria-

-Sicuro?- domando a questo sconosciuto così generoso e ben disposto, nonostante la mia pessima accoglienza

-Certo- sorride, mostrando uno smagliante e allegro sorriso

-Potresti prendere quella lì, allora?-

Lui annuisce con il capo e poi si china per prendere il frutto che, a terra, è stato testimone del mio piccolo disastro.

Facendo una leggera corsetta, vado a recuperare anche la seconda e, con la mia calma, la porto dentro.

Il ragazzo di prima mi precede più avanti e io lo seguo a ruota, avendo intuito che dev'essere un altro ospite del campo organizzato da Nekomata-sensei.
Piazzo il frutto vicino a un tavolo e, non appena il povero sfortunato capitato tra le mie grinfie fa lo stesso, lo prendo per il polso e me lo trascino dietro all'interno della palestra.

È già tutto aperto e, con facilità, trovo il kit di primo soccorso ed estraggo la bustina di ghiaccio istantaneo. La schiaccio per bene e, una volta fredda, prendo un piccolo panno e porgo il tutto al ragazzo, il quale si è intanto accomodato sul lettino.

Si porta l'oggetto freddo sul punto dolente ed emette un sospiro di sollievo non appena la sua pelle vi entra a contatto.

-Mio dio, ti chiedo ancora infinitamente perdono. Sono così sbadata, ero arrabbiata con quell'anguria e-

-Non preoccuparti. Non potevi aspettarti di trovare qualcuno davanti a te. E...perché eri arrabbiata con quell'anguria?- ridacchia, mettendomi in forte imbarazzo

-Mi scivolava...e pesava-

-Beh se pesava voleva dire che era buona, no?-

-Hmm non credo funzioni proprio così- rido

-Ah no? Io ragiono in questo modo- dice con una grande sincerità, la quale mi fa davvero chiedere se è un bravo attore oppure così...ingenuo(?)

Dopo questo breve scambio di battute, cala il silenzio tra di noi. Lui fischietta, guardandosi intorno, mentre io tengo il capo basso e lo osservo solo di tanto in tanto.

A pelle, questo ragazzo è molto simpatico e solare, uno di quelli con cui puoi stare sicuro di non annoiarti. E, a vedere come si è comportato prima con me, direi che non è nemmeno un ragazzo che si arrabbia tanto. E, ahimè, è anche carino. Ha un sorriso molto bello e gli occhi luminosi.

Sarà che, forse, mi fermo un pochino troppo a osservare i suoi lineamenti, ma a un certo punto lo vedo sorridere e arrossire sulle gote.

Mamma mia, che imbarazzo. Di sicuro penserà che sono una maniaca...

-V-va meglio?- domando, cercando di far tremare poco la voce per la figura appena fatta

-Sì- sorride -Penso che mi convenga tornare di là. Si staranno tutti chiedendo che fine ho fatto-

Allegro, salta giù dal lettino e mi riconsegna il ghiaccio. Si ferma sull'uscio e aspetta che butti via la bustina per, poi, avvisarci assieme verso l'esterno.
Sinceramente, avrei preferito fare la strada da sola per evitare un silenzio imbarazzante, ma il ragazzo non doveva avermi capito. Ma, in compenso, ci pensa lui a occupare il tempo che ci separa dall'esterno.

-Abiti qui a Tokyo?- mi domanda

-Sì, qui vicino-

-Ah che invidia! Dev'essere bellissimo vivere nella capitale!-

-Un po' caotico però. Ma te da dove vieni?-

-Dalla prefettura di Miyagi- sorride -Siamo stati invitati dal Nekoma. A quanto pare l'allenatore è un amico del vecchio Ukai-

-Chi è il vecchio Ukai?-

-Il precedente allenatore della mia scuola. Il Karasuno!-

-Karasuno? Non l'avevo mai sentita...-

-Così mi ferisci!- si porta una mano al cuore, recitando la scena di una persona ferita nel profondo

Non riesco a non ridere alla scena e lui, sentendomi, mi seguo a ruota.

-Però Miyagi non è così vicina- torno a parlare una volta calmatami

-No, non tanto però siamo contenti! Possiamo giocare un po' a pallavolo! Giochi anche te?- mi chiede mentre usciamo e chiudo il portone dietro di me

-No, non ho mai giocato a pallavolo-

-Oh allora sei come Yachi! Una manager che fa ora esperienza!-

-Eh? No no, non sono la manager del club- rispondo, grattandomi il retro del collo

-Ah no?- domanda assai stupito -E all-

-Dannato Nishinoya! Ti lascio un attimo, poi non ti trovo più e poi appari di nuovo con accanto una bellissima ragazza!-

Un ragazzo con i capelli tagliati molto corti corre veloce verso di noi e, trovandosi davanti, afferra saldamente per le spalle il pallavolista al mio fianco. Inizia a scuoterlo con veemenza, chiedendogli di tutto e di più sul perché fosse sparito e perché ora fosse con me. Ma, giustamente, il più piccolo dei due non poteva rispondere in quelle condizioni.

Io, intanto, avanzo un po', ma vengo subito intercettata da mio fratello, il quale mi viene incontro velocemente.

-(T/n)! Si può sapere dove eri finita!- esclama, stringendomi in un abbraccio -Ho visto la bici e le angurie ma non te e mi sono spaventato! Dannazione, volevi farmi prendere un colpo?-

-Sono grande eh, se voglio so tornare a casa da sola e so anche muovermi bene in centro città-

-Lo stesso no!-

-Ma- provo a ribattere, con ancora il suo corpo a circondare il mio

-Ah! Pareva strano che una ragazza così carina fosse single! Ah!- dice il ragazzo con i capelli corti, guardandolo con superiorità

-Eh?- si intromette Kuroo

-Non serve nascondere che sei fidanzato- parla di nuovo quello con sguardo sicuro -Se vuoi tenerlo segreto, non preoccuparti-

-Eh?- dico, questa volta, io -Io e lui fidanzati?-

Ci guardiamo e scoppiamo a ridere, trasformando in perplesse le espressioni degli altri due.

-Noi non stiamo assieme. Lei è la mia sorellina. Ma come, non vedete le somiglianze tra noi due?- dice, abbassandosi alla mia, assai bassa, altezza e schiacciando la sua guancia contro la mia

-No, per niente- rispondono in coro

-Ecco, nemmeno noi- rido io, dando sollievo alla schiena di mio fratello

-Quindi sei single?-

-Sì-

-E deve restarci. State attenti, dongiovanni, che vi controllo io. Andate a provarci con chi è più grande di voi-

-Eh?!- esclama il ragazzo che ho ferito -Sono un tuo senpai?!-

-A quanto pare...-

-Allora pretendo delle cure migliori- fa il labbruccio e incrocia le braccia al petto

-Cure?- domandano gli altri due

-Gli ho per sbaglio tirato una testata. L'ho portato a mettere il ghiaccio...-

-Ecco allora dove eri sparita!-

-Scusa, Testu-nii-

-E che cure vorresti, Nishinoya?- domanda mio fratello, alzando un sopracciglio in direzione del ragazzo nominato

-Beh...- dice furbo, guardando il compagno e allungando la e nella parola

-Non ci provare!- esclama di nuovo il capitano, avendo intuito qualcosa che a me sfugge e stringendomi di nuovo a sé -State lontani da (T/n)!- assottiglia gli occhi per squadrarli tutti e due e, solo dopo essere sicuro che hanno recepito il suo messaggio, mi lascia andare e torna dagli altri

-S-scusami, Nishinoya-senpai...E scusate anche per questa scenata. Tetsu-nii è molto protettivo nei miei confronti-

-Fa paura. Comunque io sono Tanaka Ryunosuke, un altro senpai del Karasuno- si presenta con fierezza

-Ma sai che lei non sapeva nemmeno dell'esistenza della nostra scuola?-

-Eh? Così non va affatto bene, no no-

-Chiedo scusa- mi inchino -Ora, se non vi dispiace, avrei proprio bisogno di un bicchiere d'acqua-

Mi avvio, con i ragazzi dietro di me, e mi fiondo verso le bottiglie d'acqua non appena le noto. Non presto minimamente attenzione al profumino di carne che proviene da più punti del giardino, quello di cui ho bisogno è acqua.

Alzando il capo, noto Kenma e Akaashi passarmi davanti e, ingerendo rapidamente l'acqua, li saluto a grande voce. Ambedue si girano verso di me e mi salutano con un semplice gesto della mano.

Riempio il secondo bicchiere fino, quasi, all'orlo e faccio appena in tempo a finirlo tutto che due braccia mi stringono la pancia e mi sento sollevare dal suolo.

-(T/n)-chan!- esclama la nota voce allegra di Bokuto

Quando torno con i piedi a terra, mi giro a guardarlo e lo stringo molto rapidamente.

-Piccola Kuroo, come stai?-

-Tutto bene!-

-E che ci fai qui?- domanda, avvicinandosi a me -Volevi vedermi, eh?- ghigna

-No- rido - Tetsu aveva bisogno di una cosa. E poi lo sai che la mia cotta per te è passata-

-Se se, lo so. A proposito di tuo fratello, cos'ha? La luna storta?-

-Come faccio a saperlo io! Sei te che lo vedi ogni giorno dalla mattina!-

Lui storce il naso e incrocia le braccia contro il petto, consapevole che io ho ragione in questo preciso momento.

-Però com-

-(T/n)-chan!- mi richiama Nishinoya, correndomi incontro con un piattino -Te l'avevo detto che più pesa e più è buona! Tieni! Assaggia!-

Prendo uno dei pezzi che mi porge e me lo porto alla bocca. Un primo morso e subito le mie papille gustative possono confermate la dolcezza di questo frutto.

In un altro grande morso, lo finisco e, golosa, ne afferro subito un altro. Bokuto, intanto, si è allontanato e si è diretto verso Akaashi e io sono rimasta, ancora, in sola compagnia di Nishinoya, il quale aspetta una mia risposta.

-È proprio deliziosa- commento, leccandomi le dita una volta finito

-Te lo avevo detto- mi fa l'occhiolino -Ah, aspetta però. Sei sporca...-

Lo vedo cercare un tovagliolo per la tavolata, ma non c'è nemmeno l'ombra di tutto ciò e, in maniera del tutto improvvisa, allunga una mano verso il mio volto e inizia a togliere via lo sporco che ho e i piccoli residui di anguria.

Avvampo in forte imbarazzo non appena sento la sua pelle sfiorare la mia e percepisco chiaramente le mie gote aumentare la loro temperatura e colorarsi.

-Okay, ho finito. Oh...ti senti bene? Sei tutta rossa-

-Ehm...sì, sì eheh. Va bene. Ceh, sto bene-

-Sicura? Hai bisogno di qualcosa o- mi domanda, avvicinandosi a me

-Lontano da lei!-

Questo forte urlo mi spaventa molto e faccio un salto. Mi ritrovo, dopo di esso, dietro la schiena di Nishinoya, con le mani sulle sue spalle mentre cerco di regolarizzare di nuovo il respiro dopo tale colpo.

Vedo il senpai del Karasuno girarsi appena e guardarmi mentre la mia espressione, da spaventata, passa ad infastidita e arrabbiata. Squadra il ragazzo accanto a me e poi se ne va via.

-Che cosa imbarazzante- commento

-Che paura invece- ride in maniera isterica l'altro -Mi sa che più che l'approvazione dei tuoi genitori, serve quella di Kuroo a un ragazzo-

-Penso di sì, non lo so. Non ho mai avuto un ragazzo a causa di questi suoi atteggiamenti protettivi-

-L'ho notato...-

-Apprezzo che non voglia stia male però vorrei anch'io poter fare delle esperienze. E non fraintendermi, non intento quel tipo di esperienze-

-Mi sento offeso così- dice teatralmente -Io non stavo affatto pensando a ciò-

-Ah no?- mi avvicino un po', guardandolo come a conoscere già la risposta

-No- ribatte, ghignando e avvicinandosi a sua volta a me

-Nishinoya- ci raggiunge Yaku, il libero della Nekoma -Kuroo ti sta letteralmente uccidendo con lo sguardo, che hai combinato?- si gira un attimo verso di me e mi nota -Oh, ciao piccola Kuroo. Ah...ora capisco perché. Ti consiglio di scappare finché puoi- commenta, mettendogli una mano sulla spalla e, poi, andandosene

-Mmh...pensandoci, non è che rischio tanto. Oggi è l'ultimo giorno quindi da domani non può più farmi fuori- ride

-Ah si? Finisce domani?-

-Sì- mi risponde, allontanandosi un attimo per andare prendere qualche pezzo di carne ancora rimasto

-Quindi è per questo che c'è il barbecue- rifletto, strofinandomi il mento con due dita

Di lì a qualche secondo mi sento richiamare a gran voce da Bokuto, il quale mi fa gesto di unirmi al loro gruppo di comari, gruppo in cui praticamente parla solo lui e tutti gli altri ascoltano.

Quando la giornata finisce, ho fatto conoscenza di qualche nuova persona, tra cui la nuova manager del Karasuno. È anche lei una ragazza del primo anno e anche molto carina e gentile, sebbene un po' timida. Avevamo più di qualcosa in comune e ciò mi rese molto felice.

Credo di aver appena fatto amicizia con una ragazza che non mi cerca solo per mio fratello. Mi sento emozionata.

Pian piano tutti iniziarono a lasciare la palestra, diretti verso casa. Sono in pochi ancora a rimanere, tra cui l'intera squadra del Nekoma, incaricata di pulire la palestra, capitano e vice del Fukurodani, invitati a cena da noi, e il Karasuno, il quale sta aspettando che arrivi l'intera squadra per salire in pulmino e tornare a Miyagi.

All'appello mancavano, però, due sole persone: Tetsurou e Nishinoya.

-Piccola Kuroo- mi richiama Yaku -Credi che tuo fratello abbia commesso un omicidio?-

-Ho paura a scoprire la verità-

Tutti quanti tiriamo un sospiro di sollievo quando li vediamo ritornare entrambi sani e salvi, senza alcun tipo di ferita da guerra. Vedendo il compagno, iniziano a salire nel mezzo, però questo arresta la sua camminata poco dopo mentre mio fratello la prosegue fino a me.

-Vai a salutarlo- mi dice, una volta al mio fianco

Io lo guardo un po' curiosa e anche stupita del fatto che mi lasci andare da un ragazzo, ma non me lo faccio ripetere e vado verso il senpai. Avvicinandomi sempre di più, noto che tiene il capo basso e che il suo volto sembra essere più rosso che rosa.

-Nishinoya-senpai- lo richiamo, facendogli alzare il capo -Mi ha fatto davvero piacere averti conosciuto. E scusami per ciò di imbarazzante successo oggi-

-(T/n)-chan...grazie per questa giornata- dice con voce un po' tremolante

Gli sorrido in maniera calda, sentendo la temperatura delle mie guance aumentare notevolmente fino a che non percepisco un lieve contatto contro di essa. Un contatto così morbido ma anche così inusuale per me. Quantomeno da qualcuno che non è Tetsu.

I capelli in aria di Nishinoya mi solleticano il volto mentre le sue labbra continuano a premere contro la mia guancia con una pressione delicata.

Quando si stacca, non riesco a guardarlo in volto per l'imbarazzo, ma lo ascolto ugualmente.

-Volevo darti il mio numero. Mi scriverai?-

Un bigliettino entra pian piano nel mio campo visivo e io lo afferro con mani tremanti.

-Sì, lo farò- rispondo, alzando per la prima volta il capo

-Kuroo-san mi ha già passato il tuo numero, ma mi piacerebbe lo stesso fossi te a scrivermi...-

-Tetsu-nii ti ha dato il mio numero?-

-Sì, a quanto pare ho passato l'esame e sono stato approvato- sorride

-Mi fa piacere-

-Nishinoya, sbrigati!- lo richiama il capitano della squadra

-Arrivo! Ciao, (T/n)-chan, spero di poterti rivedere presto-

Detto ciò, si allontana di corsa verso il pulmino e sale, girandosi solo all'ultimo un'ultima volta verso di me. Io, nel mentre, ho raggiunto il gruppo degli studenti del Nekoma e guardo in direzione di mio fratello.

-Magari non è così donnaiolo come sembra- commenta piano

-Se l'hai approvato, allora vuol dire di no-

-Gli ho comunque detto di stare attento. Se ti fa stare male, lo faccio fuori con le mie mani anche a costo di andare fino a Miyagi a piedi. Però non credo ciò succederà-

-No, penso anch'io-

-Contenta? Potrai avere il tuo primo ragazzo- dice, scompigliandomi i capelli

-Era ora- rido

Mi sorride e, cingendomi le spalle con un braccio, mi trascina verso la palestra e, seguiti da tutti gli altri, concludiamo la nostra giornata con delle pulizie e poi andiamo tutti a casa a mangiare.

Quella stessa sera, prima di addormentarmi, scrivo un messaggio al senpai e quella che dovrebbe essere una 'buonanotte' rapida, si trasforma poi in una conversazione di durata fino alle tre di notte, che interrompo solo nel momento in cui non riesco più a tenere gli occhi aperti.

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