Haikyuu!characters x Reader

By KatakuBakugou

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Raccolta di One-shots sui personaggi di Haikyuu!! su richiesta e non. Inutile dire di che si tratta perché so... More

INDICAZIONI
[Kageyama x Reader] 'An Unexpected Meeting'
[Bokuto x Reader] 'Do You Really Like Me?'
[Oikawa x Reader] 'My Teddybear'
[Yaku x Reader] 'Boku no Baka'
[Asahi x Reader] 'Between Fabrics and Colours'
[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat!'
[Lev x Reader] 'Look at the Camera, Please'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You'
[Tanaka x Reader] 'I'm a Good Boy, Senpai~'
[Tsukishima x Reader] 'I Hate You...but Just a Bit'
[Semi x Reader] 'The Melody of My Heart'
[Sugawara x Reader] 'My Husband is a Missed Mother'
🔴[Atsumu x Reader] 'Baby Girl'
[Osamu x Reader] 'Yes, She is My Girlfriend'
[Yamaguchi x Reader] 'That Smile...'
[Suna x Reader] 'We Complete Each Other'
[Kita x Reader] 'Happy White Day'
[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'
[Terushima x Reader] 'Who Are You, My Pretty Girl?'
[Matsukawa x Reader] 'Ne, Be Younger!'
[Kyotani x Reader] 'My Queen'
[Sakusa x Reader] 'Wear It!'
[Kenma x Reader] 'Gamer Boy'
[Daichi x Reader] 'You Won't Catch Me, Darling~'
[Ushijima x Reader] 'Do You Know that Boy Who...'
[Kunimi x Reader] 'I Think I'm Stupid'
[Tendou x Reader] 'My Little Praline'
[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'
🔴[Bokuto x Reader] 'Come Here, Baby~'
🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'
🔴[Kageyama x Reader] 'Little Wolf'
🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'
[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'
🔴[Osamu x Reader] 'My Favour'
🔴[Suna x Reader] 'So Sexy...'
🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'
[Nishinoya x Kuroo's Sister!Reader] 'Hi, Cutie'
🔴[Tsukishima x Reader] 'Damn Kitty...'
🔴[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat' pt.2
[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You' pt.2
🔴[Tendou x Reader] 'Love Me like You Do'
[Shirabu x Reader] 'Cute and Shy'
[Goshiki x Reader] 'Don't Give Up, Okay?'
[Sugawara x Reader] 'Our First Date'
[Kuroo x Claustrophobic!Reader] 'Happy to Have You Here'

[Coach Ukai x Reader] 'Good Morning, Can I Have a Date?'

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By KatakuBakugou

-Buongiorno!- esclamo, entrando in negozio e salutando le mie colleghe

-Alla buon'ora, (T/c)-san!- mi rimprovera Nakano, una mia collega con i capelli tinti di verde acqua

-Guarda che il mio turno inizia tra cinque minuti- le faccio notare

Entro nel piccolo spogliatoio del nostro salone e poso la mia borsa. Mi metto i vestiti da lavoro e torno nella stanza principale, tra il rumore di phone e le voci di tante persone.

-Dove ti sei persa? Di solito sei qui sempre presto- mi chiede Mori, un'altra mia collega con i capelli a caschetto e la frangia nera

-Ehm...-

-Non dirmi che sei stata in quel supermercato di nuovo-

Noo. Non sono stata lì...

-Cosa te lo fa pensare?-

-Il fatto che sei fin troppo allegra-

-Ha ragione- conferma la ragazza con la capigliatura colorata -Sembri sprizzare energia-

-È una bella giornata e io sono meteoripatica-

-Ma se ci sono le nuvole...-

-Sta uscendo il sole invece- le contraddico

-Quanto ti costa ammettere che sei andata a trovare quel commesso?- sbuffa Nakano

-Hmm- fingo di essere pensierosa -Diciamo che ne ho approfittato. Oggi non aveva allenamento-

-Giusto, lui fa da allenatore di...-

-Pallavolo-

-Ecco. Ed è, per caso, successo qualcosa di nuovo? Ti ha invitato fuori a cena?- mi domanda Mori

-Magari. È quello che sto aspettando-

-Ecco perché non mi piace. Non si rende conto che vuoi di più. Non ci arriva proprio! Non stai pretendendo un anello, ma un appuntamento!-

-I maschi sono stupidi, pensavo lo avessi capito- le fa notare la mora

-Non è vero...- lo difendo

-No, poc-

Il campanello della porta d'ingresso al salone tintinna, segno che un nuovo cliente è arrivato.
Sono tutte occupate e quindi mi occupo io di accoglierlo.

-Buongiorno- saluto i due ragazzi appena entrati

Li osservo e mi viene da sorridere. Sembrano così piccoli e carini. Uno è moro e l'altro ha i capelli di un arancione molto acceso.

Mi chiedo se siano naturali...Sono così belli...

-Eh?! Kageyama, parlaci te!- il piccolino arancione spinge l'amico

-Eh?! Parlaci te, boke!-

-No! Fallo te!-

Osservo i due ragazzi, di sicuro due liceali, iniziare a litigare e mi risulta alquanto difficile non mettermi a ridere.

-Avete un appuntamento per un taglio di capelli?- chiedo loro

Il più alto dei due, che tiene l'altro per il colletto della giacca, si gira a guardarmi e semplicemente annuisce.

Lascia andare il più piccolino e si avvicina al bancone dove mi trovo io.

-Mi hai fatto male, Kageyama!-

-Zitto, Hinata boke!-

Cerco i loro due cognomi nell'elenco dei clienti della giornata e, una volta trovati entrambi, cerco con lo sguardo la collega che dovrebbe occuparsi di loro.

Muovo lo sguardo da destra a manca, mentre sento gli sguardi dei due su di me, ma non la trovo da nessuna parte.

Ma dov'è?

-Chi cerchi?- arriva improvvisamente Mori, spaventandomi assai

Regolarizzo il respiro attraverso profonde boccate d'aria e, una volta che percepisco il mio cuore battere di nuovo in maniera regolare e soprattutto normale, mi affretto a darle una risposta.

-Aoki-kun-

-Si è preso un giorno. È l'anniversario suo e di suo moroso-

-Eh?! Ma qui è segnato che doveva avere un cliente!-

-Che strano...-

-Lo strozzo! Abbiamo fatto una tabella apposta per questo motivo!-

Alzo gli occhi verso i liceali e li trovo a qualche passo indietro rispetto a prima, oltre che con uno sguardo in parte spaventato.

-Scusate lo scatto d'ira, ma queste sono cose che mi danno molto fastidio- spiego loro, calcando particolarmente sulla parola molto -Come facciamo ora?- domando alla mia compagna

-Tra poco ho finito con la mia. Se non è un problema per...- e si china a guardare il foglio sul banco -Hinata, allora tra cinque minuti vengo io a occuparmi di te. Intanto puoi accomodarti-

-Venite pure con me- gli invito -Ah e, se volete, potete lasciare le borse pure lì- indico il punto dove i clienti appendono i loro vestiti o depositano borse o valigette da lavoro

Loro lasciano le rispettive tracolle nel luogo indicato e mi seguono sulle poltrone per poter lavare loro i capelli.

Prendo la mantellina per entrambi i ragazzi e poi mi armo di shampoo e balsamo.

Apro l'acqua e inizio a sciacquare la chioma mora, che acquista un colore ancor più scuro.

-Ti stai addormentando, Kageyama?- ride l'arancione

-Certo che no- gli rispondo dietro, con gli occhi chiusi

Come biasimarlo. Ha sempre rilassato anche a me sentire qualcuno pettinarmi o lavarmi i capelli. Ti fa sentire davvero bene. Quindi posso capirlo. L'importante è che, appunto, non si addormenti.

Procedo al lavaggio quando la mia collega arriva e inizia a sistemare anche l'altro ragazzo.

-Vedi di non addormentarti, boke- gli dice il moro, sempre tenendo gli occhi chiusi, e ghignando

-Kageyama baka!-

In silenzio termino la mia preparazione, aggiungendo anche la maschera protettiva e sciacquando di nuovo.

-Prego, Kageyama, seguimi-

In silenzio fa come gli ho chiesto di fare e, alla postazione, gli faccio quella che è la tanto temuta domanda.

-Cosa vuoi fare? Una spuntatina oppure un bel taglio-

-Una spuntata-

-Perfetto. Tieni la testa dritta, per favore-

Armata di forbici e pettinino inizio a svolgere il mio lavoro con la solita precisione che mi contraddistingue.

-Sembri un cagnolino bagnato haha!- riappare la voce allegra dell'altro, seguita da una risata

Il più alto non risponde e continua a stare buono e fermo come gli ho chiesto di fare.

-Bene, Hinata, cosa vuoi fare ai tuoi capelli? Una spuntata o di più?-

-No no, solo una spuntata- sorride in maniera solare

-Andate a scuola assieme?- domanda loro Mori

-Sì!-

-Purtroppo-

-Suvvia. E siete affiatati? Lo sembrate molto-

-Giochiamo assieme- risponde Kageyama

-Lui alza per me e io attacco- continua allegro l'altro, muovendosi un po'

La mia collega lo riprende e gli chiede di poter evitare bruschi movimenti. Lui acconsente, abbassando il capo come un cane bastonato e il ragazzo che seguo io ridacchia.

-Ma a cosa giocate?- chiede Mori

-Pallavolo-

Io e lei ci guardiamo un attimo e, con un'occhiata ci diciamo tutto.

Quante possibilità ci sono che...

-E dove andate a scuola?- azzardo

-Al Karasuno-

Oh. Le possibilità erano poche...ma c'erano tutte.

-Diteci un po' della squadra- parla la mora, notando il mio momentaneo stato di confusione e dandomi tempo per tornare in me

Ho davanti a me due ragazzi che Ukai allena. Devo stare attenta a quello che dico e non farmi sfuggire niente o sarebbe decisamente imbarazzante per tutti e tre sentire dei problemi di cuore che il loro allenatore ha con una parrucchiera come me.
Però, allo stesso tempo, potrebbero dirmi qualcosa di divertente...

-Oh beh non c'è molto da dire-

-I nostri senpai sono tutti fantastici! Il libero è super forte e simpatico! Mi trovo benissimo con lui-

-Condividete un solo neurone- sento l'altro bisbigliare a bassa voce

-Il nostro asso, Asahi-san, è un gigante buono. Quando lo vedi prendi paura, ma poi è lui ad avere più paura di te-

-Che simpatico- ridacchia Mori

-E andate tutti d'amore e d'accordo?-

-No. C'è uno spilungone decisamente fastidioso che non sa mai quando stare zitto- sbuffa Kageyama

-Sento tensione nell'aria- scherzo

-Con lui sempre- conferma

-Però è uno dei più alti e fa dei muri mostruosi-

-Anche te se alti riesci a farli-

-Kageyama?! Un complimento?!- si gira verso di lui, guadagnandosi una serie di maledizioni da Mori

-Ma vai a cagare- gli dà in parte le spalle

Sentire questi due ragazzi così spensierati parlare della loro squadra mi fa davvero divertire. Non so però se essere sollevata o meno del fatto che non abbiano accennato al loro allenatore.

-I due senpai di seconda, poi, sono cotti della nostra vecchia manager-

-In che senso?-

-La vedono come un angelo e pregano per lei-

Non riesco a trattenere una risata e mi guadagno un sorriso dall'arancione, uno sguardo interrogativo dal moro e uno sguardo fulminante dall'altra parrucchiera.

-Scusate. Mi fa solo piacere sapere che ci sono ancora dei ragazzi così. Quindi loro corteggiano così?-

-Ammetti che anche te vorresti che il tuo uomo ti facesse un corteggiamento del genere- mi fa l'occhiolino

-Non è il mio uomo- le ricordo

-Non ancora-

-Sei troppo fiduciosa-

-Tu dici?-

-E poi c'è il nostro allenatore! Quando l'abbiamo conosciuto ho creduto fosse un po' alcolizzato e che fumasse troppo, ma ora lo vedo fumare sempre meno-

Non appena inizia a parlare del suo allenatore, mi blocco e arresto il taglio che sto facendo al più alto dei due, ma lui non se ne rende conto.

E dopo colpo di scena! Il fatto che sembrasse alcolizzato mi ha fatto davvero ridere. È vero che ha un aspetto molto...particolare con i capelli biondi tinti tenuti da quel cerchietto e con i suoi piercing, ma è in realtà davvero caro e simpatico.

Però che fumasse proprio non lo sapevo...

-L'apparenza inganna dicono- commento io

-Lui è l'esempio concreto- risponde il moro -Però Hinata ha ragione, è molto bravo e sa darci ottimi consigli. Ed è anche bravo a comprendere i nostri avversari-

-Sarà il potere del nome di famiglia- fa spallucce il ragazzo dai bellissimi capelli aranciati

-Perché?- chiede Mori, con una genuina curiosità

-Beh Ukai, il cognome del nostro allenatore, è molto noto grazie a suo nonno. È riuscito a portare il Karasuno alle nazionali-

-E noi saremo i prossimi con un altro Ukai!-

-Siete ambiziosi-

-Io e Kageyama abbiamo un attacco fenomenale! E poi tutti in squadra sono forti. Sono sicuro che non sia solo un sogno per noi!-

-Prima pensa al campionato della prefettura, boke-

-Che rompiscatole!-

Terminiamo entrambe il taglio e nessuno più parla mentre asciughiamo loro i capelli.

Ammetto che è stato divertente parlare con questi due ragazzi. Mi hanno reso l'orario di lavoro più allegro del solito.
Ora però devo sul serio concentrarmi e dedicarmi a quello che ho deciso di fare in vita.

Magari domani sera posso andare a trovarlo. Ho il turno la mattina e stacco alle 2. Vado a casa, sistemo un paio di cose e poi vado a salutarlo.

I clienti continuano ad arrivare uno dopo l'altro e ci tocca fare grandi salti e scambi ogni qual volta che un cliente di Aoki arriva.

In compenso siamo tutte d'accordo nel tirargli il collo l'indomani proprio come una gallina.

Tra tinte, tagli, acconciature varie, il mio turno si conclude e sento sulle mie spalle tutto il peso di una giornata assai dura e tosta di lavoro. Oltre che l'esigenza di una doccia.

Trascino i piedi lungo tutto il percorso che separa il mio piccolo appartamento dal salone.

Inserisco le chiavi nella toppa e vado subito in bagno ad aprire l'acqua. Mi tolgo i vestiti, che prontamente metto in lavatrice, e mi butto sotto il getto d'acqua calda come piace a me.

Per quanto il suo effetto sia quello di farmi addormentare ancor di più, sento i muscoli rilassarsi sotto il calore e l'odore di prodotti per capelli mischiato a sudore andarsene.

Mi lavo per bene il corpo e, finito, esco. Mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo e vado in camera. Recuperato il pigiama, lo indosso e mi reco in cucina con passo di zombie.

Mi preparo un po' di spaghetti di soia e accendo la TV. Mi fa sempre compagnia quando mangio anche se propriamente non sto ad ascoltare quello che dicono. Mi basta solo per non sentire del silenzio.

Un quarto d'ora e metto le stoviglie a lavare e mi distendo in divano, accompagnata da un film comico che mandano via televisione.

Prendo il libro lasciato sul mobiletto e riprendo la mia lettura fino a che non sento di essere al limite delle mie forze fisiche.

Imposto la sveglia per il giorno dopo, vado in bagno e mi corico sotto le lenzuola pulite che ho cambiato proprio quella mattina.

La notte mi permette di riposare in maniera più che ottimale e, quando mi sveglio, mi sento davvero fresca e riposata.

Mi preparo con grande calma per il turno di lavoro e, fatto tutto il necessario su di me e sulla casa, esco dall'appartamento e mi dirigo verso il salone.

Sento che oggi sarà una bella giornata! Niente potrà scalfire il mio umore!

Con le cuffiette e la musica a palla, mi beo della luce del sole che batte e un enorme sorriso si fa spazio sul mio volto.

Arrivata al salone, entro e, salutando, inizio a sistemare la mia postazione e le altre per le mie colleghe.

Il sole mi dà energia a vita, non posso farci niente.

-Buongiorno!- esclamo, facendo il mio ingresso in scena

Ricevo tanti saluti in risposta e, quando sento anche la voce di Aoki, la tentazione di andare a tirargli un ceffone è fortissima.

Ma oggi è una bella giornata e non devo io arrabbiarmi in nessun modo. E poi ci avranno già pensato le altre per me. Hanno visto chiaramente la mia sfuriata.

Di mattina, di solito, non abbiamo tanti clienti. Ci capita qualche signora più anziana o qualche donna con un lavoro part time.

La maggior parte del tempo, infatti, stiamo a parlare tra di noi e a mettere in ordine spazzole, tinte, piastre e quant'altro.

Un cliente a testa e le 2 arrivano presto.

Mi cambio, sistemo un attimo i capelli e, lasciata già la maglietta da lavoro, saluto tutti e mi aggio verso casa.

Sempre scortata dalla mia musica, attraverso un piccolo boschetto, facendo allungare il giro di ritorno.
Non trovo nessuno di noto in giro, ma credo sia normale visto l'orario.

Quando arrivo davanti al mio palazzo dopo mezz'ora, salgo e mi tolgo subito le scarpe.

-Bene. Ho tutto il tempo che voglio. Faccio un salto per le 5 e, quindi, ho ben due ore e mezza. Che fare?- mi chiedo

La risposta non tarda ad arrivare e subito mi dirigo verso il mio secondo bagno, il quale sarebbe in realtà il principale.

In linea di massima utilizzo sempre quello per gli ospiti, vista la comodità del box doccia, ma di tanto in tanto mi concedo una bella vasca con schiuma.

Apro l'acqua e mi preparo i vestiti per dopo nel mentre che aspetto si riempia.

Mi immergo e poi lascio che una bomba da bagno colori l'acqua e la renda profumata.

-Che piacere-

Chiudo gli occhi e decidi di godermi il più possibile questa bellezza per i muscoli e per l'umore.

Nonostante cerchi il più possibile di non addormentarmi, fallisco e mi risveglio dopo un'ora. Il mio collo è tutto indolenzito e l'acqua ha perso colore, profumo e calore.

Rintontita mi alzo e, attenta a non fare un ruzzolone sul pavimento, recupero l'accappatoio. Apro lo scarico della vasca ed esco dal bagno.

Appurato di essere asciutta, mi inizio a vestire e, notando che ho poco più di mezz'ora, decido di occuparmi di un leggero trucco.

Mi ha vista anche in condizioni peggiori, ma di certo non posso chiedergli di poter uscire con il mascara colato a mo' di panda. Un po' di decenza ce l'ho pure io, suvvia.

Messo il mio filo di mascara, recupero le chiavi di casa e il telefono e, dopo un grande respiro, mi lascio alle spalle una grande preoccupazione.

Cammino con calma fino a intravvedere il supermercato dove lavora. Con passo incerto mi avvicino all'ingresso e poi la fatidica entrata in scena.

-Buongiorno- dico

-Buongiorno- mi risponde una voce...una voce femminile

E lui dov'è? Non c'è? Di solito è sempre lì. E ora che faccio? Non posso uscire senza prendere qualcosa o, altrimenti, la signora si chiederà cosa non va in me. È un piccolo negozietto e ci vieni solo se hai bisogno di qualcosa.

Prendo un cestino e inizio a raccattare più roba possibile e utile a mio parere mentre sento lei intrattenere una decisamente corta conversazione con qualcuno, fatta di tanti monosillabi secchi.

Cerco ancora qualcosa in mezzo agli scaffali da comprare e, ritenuto di aver preso a sufficienza, mi avvio verso la cassa.

La signora mi squadra da capo a piedi e, solo in un secondo momento, si preoccupa di passare i miei acquisti.

Okay...?

Chiedo una borsetta e, passata anche quella, inizio a mettere dentro tutti gli alimenti e non che ho preso.

La sua lentezza, però, è estenuante. Sbaglia codice, quantità e altro e, per poter uscire da questa figura di merda che ho fatto, sono tentata a fare io.

-Sono 1050 yen- mi dice, porgendo la mano

Glieli metto sul palmo e, ricevuto il resto, scappo fuori di corsa.

Con lo sguardo basso, mi riporto sulla via di ritorno verso casa, sentendo dei passi pesanti dietro di me e poi un'imprecazione ad alta voce.

Mi giro a guardare l'artefice di tale gesto e, con mia grande sorpresa, noto una massa di studenti con i borsoni e un signore con gli occhiali un po' basso.

Li osservo tutti e, con sorpresa, noto due facce familiari che cercano di guardare dentro al negozio.

Faccio dietrofront e mi avvicino a loro, richiamandoli da lontano.

-Kageyama, Hinata, ciao!-

-(T/c)-san- si inchinano

-Come mai qui? E così numerosi poi-

-Il nostro coach-

-Aah! Non ci credo che cambio il turno per seguire voi marmocchi e lei viene a trovarmi, ma non m-

-Ukai- sorrido in segno di saluto, in forte imbarazzo

-(T/c)...- dice solo lui

-Come mai così di fretta?-

-Scusami se non ti ho detto del cambio di orario! Ora non ci sono più tutto il giorno ma solo la mattina e-

-Non preoccuparti- lo rassicuro -Ma sei venuto di fretta dalla palestra a qui per scusarti?-

-Sì. La mia collega mi ha chiamato e detto che c'eri e quindi mi sono fiondato subito qui-

-Ecco con chi stava parlando allora-

-Come mai sei passata comunque?-

-Ho fatto la spesa, non vedi?- alzo il sacchetto, mostrandoglielo

-Hmm. Hai preso troppe cose, non ti credo. Cosa ti serviva?-

-Credi davvero che non possa comprare così tanto?- lo sfido

-Sì. In questo negozio al massimo compri due scatole di biscotti- ghigna

-Touché- gliela do vinta -Speravo di trovarti a dire il vero-

La sua faccia passa da saccente, possiamo dire, a confusa e perplessa.

-Davvero?-

-Sì. Però ora ho i minuti contati e devo davvero andare a casa- mento per vedere la sua reazione

-Non dovresti essere al lavoro ora se avessi il turno pomeridiano?- mi interroga

-Forse sì- rido

-Puoi fermarti un paio di minuti? C'è una cosa che vorrei chiederti-

-Anche io dovrei chiederti una cosa-

-Ora ho paura- sorride, portandosi la mano dietro il capo

-Ma figurati. Solo che...-

Mi sporgo un po' per fissare la mandria di liceali alle sue spalle che continuano a guardare verso di noi, alcuni senza nemmeno provare a nascondere la loro curiosità per quello che dobbiamo dirci.

-Oh sì. Vieni dentro- mi sospinge -E voi restate fuori!- li ammonisce proprio come si fa con i bambini piccoli

Ci rintaniamo tra gli scaffali il più in fondo possibile, in modo che nessuno possa sentirci.

-Vuoi dirmi te per prima?-

Faccio in tempo ad analizzare i pro e i contro? Nah, credo che mi convenga parlargli in maniera schietta. Magari un po' divertente e scherzosa...

-(T/c)? Tutto okay?- mi risveglia dal mio stato di trance

-Sì sì. Comunque mio caro signor cassiere- esordisco, prendendo un respiro -Potrei avere un appuntamento?-

Nel mentre formulo la mia richiesta, noto chiaramente il passaggio da un volto perplesso a uno stupito. E poi le sue guance si sono tutte colorate di rosso.

Super carino. Anche se dubito di essere messa tanto meglio io.

-Cucù? Tutto okay?- dico per smorzare la tensione

-Tu- mi indica -vuoi un appuntamento con me?- si indica

-Mi pareva di aver detto proprio così, sì-

-Wow- si passa una mano tra i capelli- mi hai proprio colto di sorpresa-

-Te invece che volevi dirmi?-

-Io volevo chiederti di uscire con me...- arrossisce ancora -Ma mi hai battuto sul tempo a quanto pare-

Ora è il mio turno a restare zitta. Onestamente ci avevo perso le speranze. Pensavo non me lo avrebbe più chiesto.

-Dato che me l'hai chiesto, deduco che la tua sia una risposta affermativa. O mi sbaglio?-

-No, non ti sbagli-

-Sabato sei di turno?-

-La mattina-

-Allora la sera ti porto in un bel posto-

-Non a bere birra mi auguro-

-Non preoccuparti- mi sorride

Usciamo dal negozio e tutti quanti, subito, tornando a guardarci e a sorridere in maniera innocente.

-Ci vediamo direttamente sabato allora-

-Certo- gli sorrido

Faccio appena in tempo a girarmi un minimo che sento qualcosa di un po' ruvido posarsi sulla mia guancia. Con la coda dell'occhio osservo la chioma bionda del commesso fin troppo vicina a me e, compreso che mi sta dando un bacio, penso solo a una cosa.

Voglio sprofondare dall'imbarazzo in questo momento.

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