Haikyuu!characters x Reader

By KatakuBakugou

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Raccolta di One-shots sui personaggi di Haikyuu!! su richiesta e non. Inutile dire di che si tratta perché so... More

INDICAZIONI
[Kageyama x Reader] 'An Unexpected Meeting'
[Bokuto x Reader] 'Do You Really Like Me?'
[Oikawa x Reader] 'My Teddybear'
[Yaku x Reader] 'Boku no Baka'
[Asahi x Reader] 'Between Fabrics and Colours'
[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat!'
[Lev x Reader] 'Look at the Camera, Please'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You'
[Tanaka x Reader] 'I'm a Good Boy, Senpai~'
[Tsukishima x Reader] 'I Hate You...but Just a Bit'
[Semi x Reader] 'The Melody of My Heart'
[Sugawara x Reader] 'My Husband is a Missed Mother'
🔴[Atsumu x Reader] 'Baby Girl'
[Osamu x Reader] 'Yes, She is My Girlfriend'
[Yamaguchi x Reader] 'That Smile...'
[Suna x Reader] 'We Complete Each Other'
[Kita x Reader] 'Happy White Day'
[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'
[Matsukawa x Reader] 'Ne, Be Younger!'
[Kyotani x Reader] 'My Queen'
[Sakusa x Reader] 'Wear It!'
[Kenma x Reader] 'Gamer Boy'
[Daichi x Reader] 'You Won't Catch Me, Darling~'
[Ushijima x Reader] 'Do You Know that Boy Who...'
[Kunimi x Reader] 'I Think I'm Stupid'
[Tendou x Reader] 'My Little Praline'
[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'
[Coach Ukai x Reader] 'Good Morning, Can I Have a Date?'
🔴[Bokuto x Reader] 'Come Here, Baby~'
🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'
🔴[Kageyama x Reader] 'Little Wolf'
🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'
[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'
🔴[Osamu x Reader] 'My Favour'
🔴[Suna x Reader] 'So Sexy...'
🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'
[Nishinoya x Kuroo's Sister!Reader] 'Hi, Cutie'
🔴[Tsukishima x Reader] 'Damn Kitty...'
🔴[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat' pt.2
[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You' pt.2
🔴[Tendou x Reader] 'Love Me like You Do'
[Shirabu x Reader] 'Cute and Shy'
[Goshiki x Reader] 'Don't Give Up, Okay?'
[Sugawara x Reader] 'Our First Date'
[Kuroo x Claustrophobic!Reader] 'Happy to Have You Here'

[Terushima x Reader] 'Who Are You, My Pretty Girl?'

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By KatakuBakugou

Sono distesa a letto da più o meno mezz'ora e non ne posso più di sentire parlare quella gallina di mia cugina con la sua acuta voce. A dire il vero non l'ho mai sopportata, ma fino a qualche giorno fa non la vedevo molto.

È da una settimana, infatti, che sono entrata a far parte del Liceo Johzenji e frequento il secondo anno. Mi sono trasferita dal Liceo Karasuno per motivi lavorativi dei miei genitori, ma io ero anche disposta a restare lì da sola. Avevo molti amici e più di qualcuno era ben disposto a ospitarmi a casa sua.

Ma no, i miei hanno ben pensato che mi sarei divertita di più in compagnia della mia unica cugina che, tra l'altro, mi irrita. Della serie: allegria!

-Allora, (T/n), come credi mi debba vestire questa sera?- entra in stanza senza chiedere prima il permesso

-Non lo so-

-Sei una guastafeste-

-Io non ho tutta questa voglia di uscire-

-E io sì. Mamma e papà hanno detto che posso uscire solo se ci sei anche te perché ti devi ambientare. Quindi sta sera vieni con me in un club al centro-

Sbuffo e la osservo mentre esce e sbatte i piedi proprio come una bambina piccola.

Riporto l'attenzione sullo schermo del mio telefono, dove trovo un messaggio del mio migliore amico, Nishinoya Yuu.

Non la sopporto più!

Che ha fatto questa volta?

Vuole vada con lei in un club

Ma io non voglio!

Secondo me, potrebbe essere divertente

Magari poi incontri qualcuno

Giusto perché te non sei geloso
poi, vero?

Ma figurati

Poi sarò molto geloso, sei pur sempre una sorella per me

Carino lui

Comunque non ho davvero voglia di andarci

Conoscendola poi lo farà di sicuro per farsi qualche tipo, lei è così

E te non vuoi andarci perché...?

Uno: non conosco nessuno

Puoi rimediare andandoci

Due: poi lei se ne sta per i fatti miei e
io me ne sto da sola con il
rischio di bere troppo rispetto
a quanto posso

Okay, questo è più problematico

Quindi, soluzione migliore, non ci vado

Ma dai, non vuoi far vedere a tua cugina che sei la più bella delle due?

Non mi interessa

Quindi non ti interessa farle vedere che non è la migliore in qualcosa?

Rileggo il messaggio un paio di volte prima di iniziare a pensare a una risposta.

Ammetto che, vista così, la cosa non mi dispiacerebbe. Lei si è sempre considerata migliore di me in tutto, ma esteticamente parlando vinco io.

Se lei si riempie di trucco per essere carina, a me basta un po' di mascara e di blush sulle guance.

Se lei indossa abiti provocanti per sembrare bella e mette in mostra fin troppa pelle, a me basta mettermi qualcosa di semplice per apparire ancora più bella di lei.

Dalla mia parte posso dire di avere zigomi alti, una vita stretta e un lato B sodo, anche se davanti non sono messa altrettanto bene.

Ammetti che ci stai pensando

Dannazione a te, lo sto facendo

Provati qualcosa di bello e poi mandami le foto ;)

D'accordo :)

Mi alzo appena dal letto e subito la furia dai capelli castani torna all'attacco.

-Non ho trovato niente di bello nel mio armadio, quindi ora guardo nel tuo-

Questa è una delle tante cose che non mi piacciono di questa convivenza forzata. I miei zii vivono in una casa davvero grande e, per questo motivo, ci hanno accolto nella loro dimora. Ma, allo stesso tempo, ciò vuol dire che non ho il mio spazio personale.

-Vengo anche io sta sera-

-Eh? Okay. Tanto mi servi solo per uscire. Per quanto mi riguarda puoi anche girare per la città, ma non devi tornare qui prima di me-

-Lo so-

Mi osserva di nuovo e poi mette il naso dentro alle mie cose.
Prende ogni indumento possibile e lo esamina, lanciandolo per terra se non le piace e buttandolo nel letto se le va di provarlo.

Una volta messo in disordine la mia camera, prende il mucchio di cose e inizia a spogliarsi come se fosse niente.

Dopo mezz'ora circa siamo ancora qui a bocciare abiti dietro abiti. Per colpa della modella, non del capo. Giusto per mettere le cose in chiaro.

-Questo top mi sta bene, non trovi? Potrei abbinarlo con la minigonna di jeans-

Osservo il top super scollato che mette in mostra il suo petto formoso, ma quasi scoppio a ridere nel momento in cui si mette la mini. Da quanto le stringe, si vedono le fette di quelli che lei chiama 'muscoli poco allenati'. Ma la cosa più bella è la convinzione con cui si specchia, quasi fosse una diva!

-Perfetto. Prendo i miei stivali e poi devo pensare al trucco. Ti conviene prepararti, tra un'ora mi devo trovare con i ragazzi-

-Sì sì-

Prendo un semplice top nero e una gonna del medesimo colore. Li indosso e poi recupero un paio di scarpe con il tacco largo.

Prendo il mascara e, con un paio di passate, sono pronta per uscire con un anticipo di circa mezz'ora.

Riprendo in mano il telefono e mi posizioni davanti allo specchio per fare una foto da inviare a Nishinoya.

La sua risposta non tarda ad arrivare e sorrido nel leggere quella breve frase.

'Sei uno schianto!!! Quanto invidio quel fortunato che ti conquisterà questa sera'

P

assano dieci minuti e Akane ritorna in camera per dirmi che è ora di avviarci.

Prendo dei soldi, il telefono e le chiavi, non sapendo cosa potrà succedere nel corso della sera.

La raggiungo e usciamo dopo aver salutato la famiglia.

Durante il percorso non fa altro che parlare dei ragazzi che potrà trovare questa sera e di quei bonazzi, come dice lei stessa, della nostra scuola, che è sicura saranno presenti.

Non essendo tale il mio obbiettivo primario, la ascolto poco e, giunti davanti all'ingresso del club notturno, una massa di ragazzi la accolgono caldamente.

Io mi metto in disparte, sperando di non essere notata, ed entro con loro dopo che hanno mostrato dei biglietti al signore in completo appostato fuori.

-Hey, Kimura-chan, chi è questa ragazza?- mi nota un ragazzo moro e alto

-Mia cugina. Si è trasferita qui da una settimana. Ha la nostra età-

-Ma sai che sei davvero carina?- mi parla, avvicinandosi al mio volto

-

Perdi tempo con lei, non gli interessi-

-Ah se? Che gran peccato-

Continua ad osservarmi con insistenza e io, stanca del suo sguardo pesante sulla mia figura, mi sposto.

-Io ora ho da fare. Tu fai quel che vuoi, ma non andartene- mi dice mia cugina, una volta dentro

-Lo so. Starò sempre al bar-

-Almeno prova a divertirti. Mi fai fai fare una brutta figura altrimenti-

Alzo gli occhi e mi avvio verso la già adocchiata meta. Occupo uno sgabello e lo giro in modo tale da avere una completa visuale su quello che succede nella sala.

Le persone, soprattutto ragazzi, continuano a entrare dalla porta e a riempire la stanza che sembra molto più piccola di prima grazie alla folla creatasi.

-Posso servirle qualcosa, signorina?- mi chiede il ragazzo al banco

-Fate la Piña Colada?-

-Certamente-

Mi volto verso la grande pista e passo in rassegna tutti i presenti, aspettando che mi venga posta la bevanda richiesta.

-Ecco a lei-

-Grazie. Quanto le devo?-

-Glielo offro io. Ho la sensazione che sarà il primo di una lunga serie-

-Il suo sesto senso ci ha azzeccato allora. In pieno-

-Ma davvero? Come mai?-

-Sono stata trascinata con la forza da mia cugina e con l'inganno dal mio migliore amico-

-E ora dove sono?-

-Mia cugina tra la folla e il mio migliore amico qui- alzo il telefono, mostrandogli lo schermo

-Oh, capisco-

Gli sorrido e inizio a sorseggiarlo mentre altro ragazzi si avvicinano al bancone e iniziano con i loro ordinativi.

Un paio di ragazzi hanno anche provato a flirtare con me, ma mi sono bastate delle occhiate gelide per farli sparire. Il tutto sotto lo sguardo divertito del ragazzo.

Parlando, ho scoperto che si chiama Kubo Yuto e frequenta il terzo anno del mio stesso liceo. Lavora part-time durante la settimana in questa discoteca per mettere da parte dei soldi che gli serviranno, poi, per l'università.

-Beh, se hai bisogno dell'aiuto di un senpai, sono disponibile a fornirti tutte le informazioni necessarie-

-Mi faresti un grande favore, Kubo-san-

-Togli quel san, non mi piace-

-Come vuoi, Kubo-senpai- ridacchio

-Ma dai, basta semplicemente Kubo-

-Ma non mi piace- metto il broncio

-Ordini di un senpai, non si discute- alza un dito come ad ammonirmi

Ammetto che grazie a lui riesco a passare in allegria un'ora in questo buco dove sempre più corpi sudati e spogli si ammassando l'uno contro l'altro.

-No, non ti credo!- rido di quello che mi racconta

-Te lo giuro! È successo proprio così- ride a sua volta lui

-E loro che ti hanno detto?-

-Beh-

-Hey, Kubo, come va?-

-Oh, ciao, Tanaka. Tutto bene, sta sera si lavora-

-Verrà quella volta dove non sarai dietro il bancone?-

-Può essere. Tanaka, ti presento (T/c). Si è trasferita qui da una settimana ed è la cugina di Kimura-

-Quella del secondo anno?-

Io annuisco e vedo il suo svolto sbiancare.

-Detesto quella ragazza! È da un anno che prova a sedurmi ogni volta che siamo in discoteca. Ma a me non piace per niente!-

-La pecca di essere bello- lo prende il giro il barman

Lo osservo e, effettivamente, è un bel ragazzo. Ha dei capelli castani lunghi fino alle spalle e degli occhi marroni molto scuri, quasi da sembrare neri.

-Fosse stata come te- si rivolge a me -ci avrei anche pensato-

-Non sono interessata, mi dispiace-

-Che gran peccato. Avesse un po' ereditato la tua bellezza-

-Gene paterno-

-Siete cugine da parte di madre?- mi chiede Kubo

-Mia madre è la sorella di suo padre-

-E di chi era il gene brutto?-

-Mia zia. Era molto bella di volto da giovane, ma è troppo golosa e pigra. E sua figlia ancor di più-

-Capisco. Vieni a ballare in pista?-

Guardo i ragazzi che si muovono contro chiunque e qualunque cosa abbiano vicino e storco il naso.

-No, ma grazie dell'invito-

-Come vuoi- alza le spalle -Se vorrai ballare, mi trovi in pista-

Mi fa l'occhiolino e se ne va. Alzo gli occhi al cielo e rido, tornando a dedicare la mia attenzione al secondo drink ordinato.

-Hai intenzione di stare qui tutto il tempo?-

-Non credevo ti dispiacesse così tanto la mia presenza haha-

-Ma figurati, non è per quello. È solo che trovo tu debba divertirti almeno un po'. D'accordo che ti ha trascinato tua cugina, ma dovresti approfittarne-

Faccio finta di rifletterci e poi scoppio a ridere, facendo fare lo stesso a lui.

-Ma che bella risata- mi appare alle spalle un ragazzo biondo, rasato sui lati

-Grazie- rispondo, non prestandogli troppa attenzione

-Sei nuova? Non ti ho mai visto in zona-

-Sì-

-Che ragazza glaciale e distante! Oltre ad essere bellissima sei pure misteriosa! Mi piaci!-

Alzo gli occhi al cielo e mi chiedo perché proprio io dovevo attirare tutti questi casi persi.

-Io sono Terushima, piacere di conoscerti-

Continuo a ignorarlo e a sorseggiare il contenuto del bicchiere davanti a me mentre lui elogia il mio aspetto e non smette di ripetermi che gli piaccio assai, di chiedermi di ballare e come mi chiamo.

-Quindi me lo concedi un ballo?-

-No-

-È peggio di una fortezza inespugnabile- commenta Kubo

-Ma non può essere! Chiedo solo un ballo!-

-Cambia tattica, magari va meglio-

Lui si mette un dito sotto il mento e finge di pensare a qualcosa di intelligente. Bevo ciò che resta ancora dentro e porgo indietro il bicchiere al barista.

Do uno sguardo alla pista e, per due secondi, l'idea di buttarmi in pista mi passa per la mente.

-Cosa guardi? Hai visto qualcosa o qualcuno?-

-No-

-Vuoi ballare?-

-No-

-Oh...in tal caso...- si alza

Sto già gioendo dentro di me per il fatto che se ne vada, ma i miei pensieri erano diversi da quello che realmente fa.

Come se fosse niente, infatti, mi sposta i capelli dal collo e inizia a lasciarmi dei leggeri baci sulla pelle scoperta.

Vorrei un sacco tirargli una gomitata sullo stomaco e allontanarlo da me, ma questa sensazione è davvero piacevole. E molto rilassante. Il mio corpo non risponde al volere del cervello.

Lui si sposta per ricoprire una superficie ancora più ampia e io mi trovo, in maniera del tutto involontaria, a inclinare il collo per poter godere di più di quel suo dolce trattamento.

-Mi concedi un ballo allora?- mi chiede all'orecchio

-Mmh...potrei prendere in considerazione l'idea- gli rispondo a bassa voce, mentre lui fa scorrere il naso sul mio collo

-(T/n)- appare mia cugina

Mi stacco dal biondo e mi volto a fissarla. I suoi occhi sono puntati su noi due e ci guarda con uno sguardo...non so...di fuoco?

-Credevo non volessi divertirti-

-Sono affari miei quel che faccio- le rispondo, spingendo il volto del ragazzo di nuovo verso di me

-E io che ero venuta a farti dei soldi per prenderti altro da bere-

-Beh, sono sempre accetti- le tendo la mano

-Scordatelo- se ne va

-Beh, io ci ho provato- parlo con Kubo, il quale ride

-Vi conoscete?- mi chiede il biondo

-È mia cugina, mi sono trasferita da lei-

Lui mi fissa a bocca aperta e io mi chiedo cosa ci sia di così sconvolgente in ciò.

-Sono l'unico che ha notato lo sguardo che vi ha lanciato?- chiede il barista

-No, anche io l'ho visto-

Mi giro verso il playboy, in cerca di spiegazioni, e lui si limita a scrollare le spalle.

-L'hanno scorso ci siamo fatti a una festa e da quel momento non fa altro che provarci ancora. Ma io le ho detto che non mi interessa e non so più che fare!-

-Tipico suo-

-Detto ciò, (T/n) eh? Che bel nome!-

-(T/c), chiamami così, non per nome-

-Finalmente mi dici come ti chiami!-

Sbuffo e osservo la chioma castana della mia parente mentre si dimena in pista con due ragazzi, uno biondo e uno moro.

-Vieni a ballare con me allora? Così potresti dare molto fastidio a tua cugina-

-Dici?- mi interesso subito vista la piega che sta prendendo il discorso

-Sì. Lei non sopporta quando ci sono delle ragazze attorno a me. Ti va di mettere a dura prova il suo autocontrollo?-

-Ci sto eccome-

Mi tende una mano e io la afferro. Saluto il barman, lasciando libera la sedia per la prima volta dall'inizio della serata, e mi dirigo verso la pista.

Terushima, se non sbaglio, si fa spazio tra le persone con delle spallate e io seguo quel piccolo varco che apre per me.

Arrivati più o meno in centro alla pista, dopo esserci scontrati con una miriade di corpi sudati e accaldati, mi prende per i fianchi e mi avvicina a sé.

Mi fa voltare e posare la schiena contro il suo petto e mi guida al ritmo di una musica decisamente sensuale. Io lo lascio fare e, anzi, gli sto al gioco, assecondando i suoi movimenti.

La prima canzone finisce e non passa nemmeno un secondo che inizia la seconda, sempre dello stesso stile dell'altra.

Le sue mani calde passano sopra la pelle scoperta e fredda della mia pancia, facendomi venire un sacco di brividi, e poi proseguono verso le mie braccia, tornando giù di nuovo, ma non andando mai oltre la mia vita.

Io mi lascio impossessare dalla mia indole amante delle feste e decido di rendere questo ballo più sensuale di quanto già non stessimo facendo.

Mi giro, in modo tale da fissarlo negli occhi, e gli passo una mano sul petto. Faccio avanti e indietro per un po' e, in seguito, decido di accarezzare i pettorali che si intravedono dalla sua camicia lasciata aperta.

Le mie dita lo sfiorano appena e lui, subito, sospira. Ripeto il gesto e le direziono verso il collo.

Mi avvicino con il corpo e lo fisso divertita per l'effetto che gli sto facendo. E lui lo sa bene.

-Giochi sporco- mi dice, per l'appunto

-Nessuno ha mai detto non si potesse fare- gli sorrido furba

Lui ricambia e le sue mani si posano saldamente, dai fianchi, sul mio fondoschiena. Sobbalzo a causa del gesto inaspettato e non riesco a trattenere un verso di sorpresa nel momento in cui mi inizia a mordicchiare la pelle sensibile del collo.

Il mio autocontrollo sta andando a farsi benedire e, con un grande sforzo, abbasso le mani fino al suo bacino e le faccio passare sotto la camicia.

Risalgono per i suoi addominali scolpiti e ritornano giù con una lentezza che, spero, possa essere estenuante.

-Ti piace il mio fisico?- mi soffia sul collo -Me lo sono guadagnato giocando a pallavolo-

-Pallavolo? Sul serio?-

-Certo, piccola-

-Io non ti ho dato il permesso di chiamarmi così-

-Me lo sono dato io-

Continua a torturarmi il collo con baci, carezze, morsi e anche qualche succhiotto, ci scommetto, per un bel po' di tempo e io divento cosciente di una cosa: vorrei tanto sentire come deve essere la sua bocca così esperta sulla mia.

Osservo attentamente la sala, alla ricerca di una qualche porta che conduce verso una stanza secondaria o non so cosa.

Quando la trovo, faccio staccare il ragazzo da me e, mentre mi osserva perplesso, io lo prendo per mano e lo conduco attraverso la folla, direzione quella porta e la stanza dietro di essa.

La raggiungiamo e la apro, controllando nel caso ci sia già qualcuno o meno. Mi osservo intorno e appare proprio come una sala secondaria, di dimensioni ridotte.

-Che c'è? Come mai mi hai portato qui?-

-Troppe domande per i miei gusti- commento, avvicinandomi a lui e posando le mani sul suo petto

-Hmm...mi piace la piega che sta prendendo la situazione- sorride, abbassando una mano sul mio lato B e accarezzandomi la coscia sotto il tessuto della gonna con l'altra

Gli cingo le braccia attorno al collo e lui mi solleva la gamba, avvicinando maggiormente i nostri corpi e io, prendendolo in contropiede, poso le mie labbra sulle sue.

In un primo momento appare decisamente spaesato e fuori luogo, non ricambiando il tocco, ma non gli ci vuole molto prima di ricambiare la pressione.

Lascio passare qualche secondo e poi inizio a muovere un po' le labbra, con lentezza, dettando il ritmo per lui.

-Non mi piace non avere il controllo- parla, dopo avermi morso il labbro e avermi fatto staccare da lui -Anche se la tua presa di iniziativa mi è piaciuta molto-

Alzo un sopracciglio e aspetto dica altro, ma non lo fa, mi solleva, facendomi allacciare le gambe attorno alla sua vita, e mi trasporta fino a una superficie rialzata. Forse un bancone o un tavolo.

Si posiziona tra le mie gambe e abbassa il capo verso di me. Io alzo il mio per diminuire la distanza e, quando le nostre labbra si incontrano, mi sento stupidamente felice.

A differenza di prima, impone un ritmo decisamente veloce e passionale al nostro contatto. Provo lo stesso a prendere il sopravvento su di lui, ma me lo impedisce tutte le volte.

Stanca di non essere in grado di fare nulla, mi abbandono a lui. Lui coglie la mia resa e inizia a picchiettare con la lingua sulle mie labbra, in una tacita richiesta di approfondire di più il contatto.

Schiudo la bocca per accoglierla e un brivido mi attraversa da capo a piedi quando entro un contatto con qualcosa di freddo e dal sapore metallico.

Intreccio la lingua con la sua e mi rendo conto che ha un piercing proprio su di essa.

Sono un po' titubante sul fatto di approfondire o meno il contatto perché non so se posso in qualche modo fargli del male o altro. Lui percepisce i miei dubbi e, senza farsi alcuno scrupolo, spinge la mia testa verso la sua.

Non potendo e non volendo nemmeno tirarmi più indietro, poso una mano sulla sua testa e la faccio inclinare in direzione opposta alla mia.

Percepisco chiaramente come le nostre lingue si stiano divertendo a stuzzicarsi a vicenda e rincorrersi, proprio come sento il mio cuore battere a mille nel petto.
Per non parlare di quel piercing che rende il tutto più eccitante.

Le sue mani sono ritornate in basso e tengono il mio bacino il più vicino al suo. Riesco pure a percepire gli addominali scolpiti sotto il tessuto della camicia da quanto siamo vicini.

I rumori fuori sono solo un accompagnamento e non ce ne rendiamo nemmeno conto fino al momento in cui si fanno più forti e percepiamo una risatina.

Ci stacchiamo, ansimanti, e osserviamo chi ha distrutto il nostro momento. E, fatalità, ci si para davanti proprio mia cugina in compagnia del moro con cui stava ballando prima.

Con il capo posato sul petto di Terushima e lui che mi tiene stretta a sé, noto come la sua espressione si fa dura alla vista di noi due così vicini e il modo in cui batte il piede per terra prima di girarsi per uscire.

-Vattene via- dice solamente

La porta si richiude e io torno a fissare il biondo.

-E meno male che dovevo restare qui-

-Resti ancora un po'?-

-Non so, è un po' tardino, non trovi? E poi abito non così vicina-

-Su questo hai ragione...Ti va se ti accompagno? Ho una moto e posso riaccompagnarti in men che non si dica-

-Molto volentieri-

Mi sorride e mi scocca un bacio semplice e dolce. Mi fa, poi, scendere e torniamo fuori, nel locale principale.

Ci facciamo di nuovo spazio e usciamo al freddo. Non troppo in là c'è una bella moto nera ad attenderci e lui mi consegna un casco che teneva nel bauletto, infilandosi il secondo.

-Accompagni così tante ragazze a casa da avere due caschi?-

-A dire il vero accompagno in giro i miei compagni di squadra-

-Ma chi ti crede- lo prendo in giro

Lui mi risponde con una leggera sculacciata e mi aiuta a salire. Quando fa lo stesso, lo stringo per la vita e partiamo.

Il silenzio che avvolge la città è in netto contrasto con il casino che si percepiva in un solo e piccolo locale e, quando arriviamo a casa, mi dispiace un po' doverlo lasciare.

Mi tolgo il casco e glielo ridò. Lui si toglie il suo e mi invita ad avvicinarmi. Faccio come mi dice e poi mi lascia un ultimo bacio sulle labbra.

-Capisco perché è così arrabbiata con te-

-Perché?- si rimette il casco

-In questo modo rischi davvero di illudere una ragazza e farle credere che ti interessi-

-Ma tu come fai a sapere che mi comportavo così?- ride -Mi spiace per il tuo buco nell'acqua, ma sei la prima ragazza con cui mi atteggio in questo modo-

-Eh?- lo fisso come un pesce lesso

-Ci vediamo lunedì- mi fa l'occhiolino e se ne va a grande velocità

Sono molto confusa...

Mi tocco le labbra e non riesco a non arrossire. Prendo le chiavi ed entro in casa, facendo il minor rumore possibile e andando a coricarmi.

・・・

Ma dove diavolo sono finiti i ragazzi?!

Con passo pesante cammino, o marcio, per tutto il palazzetto, alla ricerca della squadra di pallavolo.

Con i nervi a fior di pelle, volto l'angolo e li trovo a parlare con un'altra squadra.
Sbuffo e mi avvio verso di loro, infuriata.

-Si può sapere perché ve ne andate sempre senza dirmi niente?!- sbuco dietro di loro, prendendo per l'orecchio il capitano, nonché il mio ragazzo

-Ahia! Mi fai male!-

-Voi siete un pericolo pubblico da soli. Il coach si stava già disperando, convinto foste andati a combinarne una delle vostre-

-Siete persone di poca fiducia- si lamenta Bobata

-Fatevi due domande se è così-

Libero il capitano dalla mia presa e subito si porta una mano a massaggiarsi la cartilagine irritata.

-Vi chiedo scusa nel caso vi abbiano infastidito- dico con il capo abbassato

-(T/c)-chan?-

Alzo la testa e, davanti a me, trovo il sorriso raggiante del mio migliore amico. Oramai sono passati tanti di quei mesi da che ci siamo visti l'ultima volta e le chiamate sono diminuite molto tra i suoi allenamenti e le volte che esco con Terushima.

Apre le braccia e mi fiondo su di esse, stringendolo forte.

-Mi sei mancata-

-Anche tu, Noya-

Una volta allontanatami, saluto anche Tanaka, il quale è cambiato solo fisicamente, l'imponente Asahi, il paterno Sugawara e il capitano Daichi.

-Questa situazione mi dà fastidio- sento brontolare alle mie spalle

Alzo gli occhi al cielo e ritorno vicino alla mia squadra, dove vengo accalappiata dal biondo, che mi stringe a sé e fa una linguaccia verso i membri della mia ex scuola.

-E tu chi sei?- incrocia le braccia al petto il mio migliore amico, osservando il mio ragazzo

-Il suo fidanzato-

-Terushima! Che piacere conoscerti allora! (T/c)-chan mi ha parlato molto di te!- esclama allegro prima di cambiare tono -Vedi di non farla star male o ti distruggo-

-Come lo hai chiamato prima?- mi chiede, ignorando in parte quello detto dall'altro

-Noya-

-Quindi tu sei il suo migliore amico! Sono in debito con te, sappilo-

-Perché?-

-Non sei stato tu a obbligarla a uscire quando si era appena trasferita, no?-

-Obbligata...più o meno- ridacchia

-Allora è grazie a te se ci siamo conosciuti. Grazie- sorride allegro

-Wo...questa non me l'aspettavo- commenta Tanaka

-Eppure non sa trovare una ragazza per sé- lo prende in giro Suga, facendoci ridere e facendo arrabbiare il ragazzo con il ciuffo più chiaro

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