Haikyuu!characters x Reader

By KatakuBakugou

12.4K 392 62

Raccolta di One-shots sui personaggi di Haikyuu!! su richiesta e non. Inutile dire di che si tratta perché so... More

INDICAZIONI
[Kageyama x Reader] 'An Unexpected Meeting'
[Bokuto x Reader] 'Do You Really Like Me?'
[Oikawa x Reader] 'My Teddybear'
[Yaku x Reader] 'Boku no Baka'
[Asahi x Reader] 'Between Fabrics and Colours'
[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat!'
[Lev x Reader] 'Look at the Camera, Please'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You'
[Tanaka x Reader] 'I'm a Good Boy, Senpai~'
[Tsukishima x Reader] 'I Hate You...but Just a Bit'
[Semi x Reader] 'The Melody of My Heart'
[Sugawara x Reader] 'My Husband is a Missed Mother'
🔴[Atsumu x Reader] 'Baby Girl'
[Osamu x Reader] 'Yes, She is My Girlfriend'
[Yamaguchi x Reader] 'That Smile...'
[Suna x Reader] 'We Complete Each Other'
[Kita x Reader] 'Happy White Day'
[Terushima x Reader] 'Who Are You, My Pretty Girl?'
[Matsukawa x Reader] 'Ne, Be Younger!'
[Kyotani x Reader] 'My Queen'
[Sakusa x Reader] 'Wear It!'
[Kenma x Reader] 'Gamer Boy'
[Daichi x Reader] 'You Won't Catch Me, Darling~'
[Ushijima x Reader] 'Do You Know that Boy Who...'
[Kunimi x Reader] 'I Think I'm Stupid'
[Tendou x Reader] 'My Little Praline'
[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'
[Coach Ukai x Reader] 'Good Morning, Can I Have a Date?'
🔴[Bokuto x Reader] 'Come Here, Baby~'
🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'
🔴[Kageyama x Reader] 'Little Wolf'
🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'
[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'
🔴[Osamu x Reader] 'My Favour'
🔴[Suna x Reader] 'So Sexy...'
🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'
[Nishinoya x Kuroo's Sister!Reader] 'Hi, Cutie'
🔴[Tsukishima x Reader] 'Damn Kitty...'
🔴[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat' pt.2
[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You' pt.2
🔴[Tendou x Reader] 'Love Me like You Do'
[Shirabu x Reader] 'Cute and Shy'
[Goshiki x Reader] 'Don't Give Up, Okay?'
[Sugawara x Reader] 'Our First Date'
[Kuroo x Claustrophobic!Reader] 'Happy to Have You Here'

[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'

212 8 0
By KatakuBakugou

Sono le 7.45 del mattino e io non vedo l'ora che la giornata finisca.
Vedo in lontananza l'ingresso del mio liceo, il Fukurodani, e l'unica cosa che vorrei fare è tornare a casa e restare a letto.

C'è solo una cosa che potrebbe migliorarmi l'umore, ma è da una settimana che lo aspetto e boh, nessuna traccia, nemmeno l'ombra.

-(T/c)-chan!- sento urlare

Mi tolgo le cuffiette, ma non sento niente e inizio a chiedermi come sia messa in quanto a salute mentale.

Per arrivare a sentire le voci ce ne vuole...

-Bah-

Faccio appena in tempo a infilarmi una cuffietta che vengo strattonata per il braccio e, per poco, non cado a terra.

Fisso colui o colei che ha deciso di sfidare il mio pessimo umore e, in parte, mi calmo quando noto che il mio interlocutore altro non è che Bokuto Koutarou, un mio caro amico e il capitano della squadra di pallavolo.

-Che succede?- gli chiedo

-Tu...me...palestra...iscrizione...-

-Bokuto-kun, hai corso?-

-Sì...-

-Ehm okay, allora prenditi due minuti per respirare e poi parla-

-No...-

Lo fisso perplessa e lui, senza degnarmi di altre parole, mi prende per il polso e mi fa correre fin dentro la struttura.

Bokuto, ci sono due cose che odio: la mattina e correre. E tu mi stai facendo correre la mattina!

Mi mordo la lingua più volte per evitare di urlargli contro insulti più o meno pesanti e mi faccio trascinare verso quel misterioso luogo che, di sicuro, non mi accennerà minimamente.

Varchiamo l'ingresso e un sacco di sguardi si puntano su noi due, facendomi imbarazzare non poco ma, soprattutto, arrabbiare.

-Buongiorno, (T- mi sento salutare da Okazaki, una compagna di classe mia e sua

-Salvami!- le urlo, mentre continuo a venir trascinata dal bicolore verso una meta ignota

Al nostro passaggio tutti si spostavano, comprendendo il rischio di venire travolti dalla furia del capitano della squadra di pallavolo.

La nostra corsa termina quando giungiamo davanti alla palestra e subito mi piego sulle ginocchia, cercando di recuperare il fiato sprecato. Sento dei passi pesanti dietro di me e mi giro, osservando la mia amica con i capelli viola.

-Perché, (T/c)-chan?-

-Non lo so! Mi ha trascinato lui!- mi lamento, puntando il dito contro Bokuto

Lui mi ignora bellamente e si guarda attorno, come se fosse un agente segreto in missione speciale.

Io e l'altra ragazza ci osserviamo, curiose di capire cosa sta passando per la mente del nostro amico.

-Ehm, Bokuto? Tutto bene?- chiede lei

-Siamo soli?-

-Sì, direi di sì. Ma che ti prende?-

-Non ditelo in giro prima di pranzo- ci fissa mortalmente serio, espressione facciale che non gli si addice affatto -Sapete che mercoledì ci saranno dei club aperti, no?-

-Certo, tutta la scuola sta aspettando quel giorno-

Io soprattutto. Solo quel club può migliorarmi l'umore.

-Ecco. Il coach mi ha affidato il foglio per l'iscrizione al club di pallavolo- continua, estraendo dallo zaino un foglio e alzandolo al cielo, quasi fosse divino -e io sapevo che (T/c)-chan volesse iscriversi per Akaashi. Così ho pensato di fartelo firmare prima di tutti- si rivolge a me

Quasi non urlo dalla gioia e gli salto addosso per la contentezza mentre lui tiene sollevato il più in alto possibile il documento.

-Grazie, Bokuto-kun! Sei il migliore!-

-Lo so- si vanta

-Ma perché mi hai praticamente rapito?-

-Perché nessuno doveva vederlo!-

-Oh capisco capisco-

Mi faccio dare il foglio e pongo la mia firma sulla prima casella. Glielo riconsegno e lui lo mette via.

-(T/c)-chan, sei davvero così disperata?- mi domanda Okazaki

-Sì! È l'unico modo che ho per farmi notare da Akaashi!-

-Dici?-

-Sì! Lui sembra sempre tra le sue...se mi ha attorno per diverse ore non può non notarmi-

-Ti consiglio di palleggiare male. Lui è palleggiatore e io potrei consigliargli di aiutarti- mi dà qualche gomitata

-Sarà dura per te-

-Già. Comunque ho giocato molti anni a pallavolo e ogni tanto ci gioco ancora. Il palleggio mi veniva anche bene...-

-Tu devi sbagliarlo se vuoi che-

-Buongiorno, Bokuto-san-

-Akaashi!- urla per lo spavento

Tra l'urlo di Bokuto, il saluto inaspettato del nuovo arrivato e il timore che abbia sentito quello che abbiamo detto, il mio respiro accelera a dir poco un sacco e ho bisogno di più di qualche minuto per calmarmi del tutti.

Nel mentre il ragazzo che mi piace è rimasto muto e la violetta scuote la testa sconsolata.

-Buongiorno anche a voi, (T/c)-san e Okazaki-san-

-Buongiorno, Akaashi- lo saluta lei

-B-buongiorno-

-Come mai qui?-

-Il coach mi ha detto di cercarti per sapere se hai messo in bacheca il foglio per il club di mercoledì-

-Eh no eheh, dopo lo faccio. Ora però vai in classe! È mio dovere di senpai far rispettare le regole- gonfia il letto

-Ma se non le sai nemmeno te le regole- gli faccio notare

-Non è vero, (T/c)-chan...-

Mette il broncio e si incupisce.

No, piccolo Bokuto, non diventare triste ora!

-Bok-

-Bokuto-san, vieni con me- gli fa segno di seguirlo -Ci penso io a lui, sarà di nuovo lui prima delle lezioni-

-Grazie, Akaashi- gli sorrido

Io e Okazaki ci voltiamo e saliamo le scale in direzione della nostra aula.
Posiamo le nostre cose sui banchi e aspettiamo suoni la campanella, la quale segna solo l'ingresso del nostro compagno bicolore, di nuovo esuberante.

-Tutto bene?- gli chiede lei

-Certo! Akaashi sa sempre come aiutarmi-

-Bokuto-kun, hai una cotta per Akaashi anche tu?- gli chiedo con tono spiritoso

-No no, è tutto tuo- mi fa l'occhiolino

-Intanto aspetta mi noti- gli ricordo

Il nostro discorso viene interrotto dal sensei che fai il suo ingresso in classe e tutti ci sediamo.

-Bene ragazzi, oggi interrogo- esordisce

Il panico si impossessa di tutti noi perché, naturalmente, il prof non aveva detto che avrebbe interrogato.

-Qualche volontario? No? Nessuno? Bene allora, Suzuki e Tanaka, interrogo voi due-

Fiu, meno male

-Vi suggerisco di ascoltare, potrebbe esserci una verifica tra non molto-

Per poco non urlo per la brutta notizia appena data, ma a trattenermi c'è Okazaki, seduta dietro di me, che mi colpisce sulla sedia.

Nel mentre il prof interroga i due ragazzi, il fisso il vuoto e penso al ragazzo di seconda che ho incontrato questa mattina.

Saranno cinque mesi che ho una cotta per lui, ma non ci sono mai andata a parlare da sola. Ho sempre il timore di dire qualche grandissima cazzata e, per questo, mi sono sempre fatta accompagnare da Bokuto.

L'unica cosa che mi è venuta in mente di fare è stato, appunto, approfittare di un momento in cui posso stare con lui e parlargli senza problemi.

-Psst, (T/c)-chan- mi richiama il bicolore -ho affisso il foglio, tu sei già dentro-

-Non so come ringraziarti- gli bisbiglio

-Smettendola di parlare sempre e solo di Akaashi-

-Bokuto!-

-C'è qualcun altro che vuole essere interrogato, per caso?-

Il prof ci fissa uno ad uno e, quando passa oltre le nostre figure, ci tranquillizziamo.

-Ricordati di giocare da schifo. Soprattutto con i palleggi-

-Sì sì, ho capito. Sarà difficile...-

-Ricordati che è per Akaashi-

-Sì, mi impegnerò-

Termina la prima ora di lezione e le seguenti procedono speditamente fino a portarci all'orario di pranzo.

Mi siedo in giardino con Okazaki e discutiamo un po' dei prof, un po' della scuola e un po' di ragazzi.

-Cosa?! Washio? Quello della squadra di pallavolo?!-

-Ne conosci altri?-

-Voi due...vi sentite? Sul serio?!-

-Ti ho appena detto di sì!-

-Wow...non me lo sarei mai aspettata. Ma allora perché non vieni al club con me?-

-Perché io ci farei un'enorme figura di merda. Tu devi fingere di non saper giocare mentre io davvero non ci so giocare. Sia mai che cambia idea haha-

-Mi auguro di no, vorrebbe dire che non è una cosa seria per lui. Però un salto a vedermi potresti farlo. Così state anche un po' insieme!-

-Facciamo che ci penso su- ride

Prosegue così, tra battute e altre chiacchiere varie, la nostra pausa pranzo e, quando torniamo in aula, ci disperiamo all'idea di avere due ore di giapponese e una di inglese.

Torniamo a casa e io trascorro il pomeriggio in chiamata con Okazaki a urlare per la felicità.

Finalmente il mio desiderio di farmi notare da Akaashi stava prendendo forma e questa sarebbe stata la mia possibilità per parlargli e, chi lo sa, magari sarò anche intraprendente e gli chiederò di uscire.

Ma chi vado a prendere in giro...non so nemmeno dirgli ciao senza balbettare, figuriamoci chiedergli di uscire.
Però non mi dispero!

Anche il giorno dopo trascorre bene, anche se molto ma proprio molto lentamente per i miei gusti.

Con Bokuto mi organizzo un attimo su come fare e il mercoledì mattina mi armo della mia sacca con scarpe e vestiti sportivi, pronta per le tre ore pomeridiane da passare al club.

Entro in classe, trascinandomi dietro un'aurea positiva e facendo girare gli occhi verso l'alto alla mia amica.

-Smettila, mi dà fastidio la tua allegria-

-Grazie- le sorrido

-(T/c)-chan! Oggi è il grande giorno!- entra il bicolore

-Non anche te, Bokuto-kun- sospira esasperata

-Eh?-

-È colpa sua! Mi ha tartassato per due giorni e non faceva altro che parlarmi di Akaashi. Akaashi di qua, Akaashi di là. Sono arrivata al limite della sopportazione!-

-Il tuo pessimo umore non mi tocca- le ricordo con tono allegro

-Okazaki-chan, ho visto che ti sei iscritta anche te-

-Mi ha costretto lei- mi indica

-Ma c'è anche un altro mo-

-Ti distruggo. Mi hai portato all'esasperazione!-

La fisso e poi scoppio a ridere insieme al bicolore. Lei ci guarda indispettita, ma poi si unisce a noi (meno male).

Il sensei di matematica entra e tutti ci sediamo, pronti per due ore noiose di lezione che però passeranno più velocemente di quella di scienze.

Grazie all'evento, per così chiamarlo, dei club aperti, il preside ha proposto di ridurre le ore di lezioni mattutine di un'ora e di dedicare, quindi, quattro ore alle attività extra.

Quando, infatti, suona la campanella di inizio della quarta ora, mi metto sull'attenti e aspetto che Okazaki e Hokuto prendano le loro cose.

Scendiamo giù e un grande assembramento di persone, maschi e femmine, occupa tutto l'ingresso della palestra.

-Che succede?- chiedo a qualcuno più avanti di me

-La palestra è chiusa-

-Ma come? Chi è che ha le chiavi?-

-Chi è quell'inaffidabile a cui il coach ha dato...oh, le ho io- ridacchia Bokuto

Io e la mia amica lo spingiamo in avanti e lui fa spazio tra la folla.
Apre la palestra e ci viene data l'indicazione di cambiarci negli spogliatoi.

Le ragazze, fin troppe, si mettono una magliettina attillata e degli shorts fin troppo corti. Palese che vogliamo attirare l'attenzione di qualche ragazzo della squadra o tra quelli che partecipano.

Io tiro fuori la mia maglietta, rigorosamente bianca e larga, e indosso i miei pantaloncini sportivi neri.

Aspetto l'altra e usciamo.
All'uscita ci troviamo l'intero gruppo davanti, con addosso le tute della squadra.

-Oi, ma quanto è bello Akaashi?- lo ammiro

-Non sbavare-

-Anche il tuo Washio-

-Stai zitta-

Passo lo sguardo sui ragazzi davanti a me e sorrido nel vedere il mio compagno così allegro mentre parla con il palleggiatore.
Sposto la mia attenzione sugli altri ragazzi e noto, fatalità, il centrale con cui si sente la mia amica farle un occhiolino.

Qui la cosa è più seria del previsto!

-Bene, intanto iniziamo! Per prima cosa direi...-

-Qualche giro di corsa. Non possono iniziare subito con gli esercizi- completa la frase Konoha

-E allora fate voi!- si offende, mettendo il broncio

-Bokuto-san...-

-No, mi sono offeso!-

-Iniziate intanto- ci dà il segnale Komi

Sempre guardando in maniera strana il bicolore, iniziamo tutti a correre con andature diverse ma costanti e ci fanno fermare dopo, circa, una decina di giri di corsa.

Molti hanno il fiatone, anche Okazaki, mentre io non mi sento nemmeno così male. Ho sempre cercato di restare in allenamento e, di fatto, vado a correre ogni fine settimana, scuola permettendo.

-Ora facciamo un po' di stretching. Se Bokuto avrà voglia, vi mostrerà degli esercizi facili-

Sentendosi chiamare in causa, il ragazzo presta attenzione al nostro gruppo e si siede per terra.

Lo imitiamo e, notando che seguiamo ogni sua mossa, inizia a fare degli esercizi che noi ci occupiamo di ricopiare.

Alcuni sono tosti e richiedono una grande coordinazione, che io ho in parte, altri richiedono molta elasticità, che non ho, e infine ce ne sono alcuni per addominali che mi fanno schiattare al suolo.

-Ma come fanno a fare ogni giorno un allenamento del genere?- si lamenta, con il fiatone, Okazaki

-E pensa che dobbiamo ancora iniziare con gli esercizi veri e propri...-

-Perché mi sono fatta convincere da te?-

-Perché c'è Wa-

-Mutati- mi fulmina con gli occhi-

Ridacchio e, poi, iniziamo con qualche esercizio basilare sui fondamentali. Sebbene sono molto semplici, in tanti non riescono ad eseguirlo e perdono la palla in giro per la struttura.

-Allora...forse un po' di esercizi sul posto possono aiutare. Akaashi, vieni- lo richiama il capitano

Il ragazzo interpellato si mette in ginocchio, con le braccia lungo il corpo, mentre l'altro gli si posiziona davanti. Gli lancia la palla né troppo alta né troppo bassa e lui porta in avanti uno dei due ginocchi abbassati e unisce le braccia, fornendo un piano di rimbalzo al pallone, che si alza e torna nelle mani di Bokuto.

-Questo è un esercizio molto semplice che, però, vi aiuta con la spinta- ci illustra il palleggiatore -Per far alzare un pallone, non bisogna mai dare una spinta con le braccia, soprattutto se l'attacco è forte, ma semplicemente fornirgli quello che si chiama un piano di rimbalzo stabile-

-La spinta verrà poi data dalle gambe, ma per ora non ci serve. Sceglietevi un compagno e iniziate! Noi passiamo a controllarvi-

Guardo la ragazza accanto a me e ci capiamo al volo. Ci prendiamo un angolino e iniziamo con questo esercizio. I membri della squadra girano attorno a noi, ma non si fermano mai a farci delle correzioni.

Appena vedono che tutti sono in grado di svolgerlo, decidono di alzare un po' l'asticella e mettono in gioco anche le gambe.

Dobbiamo tenere le braccia il più unite possibili, facendo toccare i gomiti, e spingere solo con gli arti inferiori, andando incontro all'oggetto lanciato.

Se prima ha iniziato lei, questa volta faccio il primo passo io. Come esercizio non mi è mai piaciuto perché non riesco mai a unire i gomiti.

-(T/c)-chan! Stringi i gomiti! Poi il pallone schizza via!-

-È un problema genetico!- riprendo il bicolore che ha tanta voglia di fare il saputello

Si avvicina e noi fermiamo la palla. Lui mi gira attorno mentre si tocca il mento come se stesse pensando a qualcosa di serio e filosofico.

-Mettiti in posizione-

Così faccio, sebbene non sia in grado di capirne il motivo, e lui, di punto in bianco, mi tira una manata fortissima sulle braccia che me le fa staccare non tanto per la forza usata, quanto per il dolore che mi ha causato.

-Ma che problemi hai?!-

-Il tuo piano non è resistente-

-Ma che vuol dire?! Mi hai colpito fortissimo!- mi lamento, osservando il segno rosso che si sta formando

-Pappa molle-

-Ti uc-

-Se vuoi posso aiutarti io. Una piccola tecnica diciamo. Anche io ho questo tuo problema- si fa avanti Akaashi -Più che altro la tecnica sarebbe più comoda da insegnare nel caso praticassi la pallavolo. Comunque non preoccuparti, il piano di rimbalzo andava benissimo-

-Ti ringrazio- gli sorrido, mentre noto gli altri due ridacchiare

I due ragazzi ci lasciano e proseguono il loro giro. Mi giro verso la mia compagna alza e abbassa le sopracciglia con uno sguardo ammiccante.

Ci fanno fare altri due esercizi di numero e poi ci mandano a bere. Un'ora su quattro è passata e ci preannunciano già che la prossima sarà dedicata al secondo fondamentale: il palleggio.

È il mio momento!

Posiamo le bottiglie che ci siamo portati e ci appropriano di un pallone.
L'esercizio proposto è molto banale: dobbiamo palleggiare alto sopra la nostra testa.

Lancio uno sguardo a Bokuto e mi posiziono. Mi auto-alzo la palla e inizio a palleggiare come non ho mai fatto. In negativo si dice.

Mamma mia, vengono i brividi pure a me...

Mi guardo attorno e noto diverso ragazzi che stanno correggendo i partecipanti.

Bokuto, spicciati perché così io non resisto!

-Orrore!- appare dietro di me

-Ma la smetti di criticarmi?!- gli sto al gioco

-No no. Akaashi! Qui c'è bisogno di tee!-

-Cosa succede, Bokuto-san?- arriva il diretto interessato

-Aiuta (T/c)-chan con i palleggi. Mi fanno sanguinare gli occhi!-

-Chiudi quella fogna!-

-Dai dai, aiutala mentre io controllo gli altri-

Fisso il moro per un instante e poi distolgo lo sguardo, in imbarazzo.

-D'accordo. Intanto vediamo come metti le mani-

Io faccio come richiesto, senza il pallone, e le sistemo solo un po' incurvate.

-Devi immaginare di avere il pallone e devi posizionarle in modo tale da avere i pollici verso di te e gli indici che si guardano. Così-

Si posiziona dietro di me e posa le sue mani sulle mie, sistemandomele.

Non appena le sue dita calde toccano le mie fredde, la tentazione di toglierle è tanta, ma, allo stesso tempo, è piacevole.

-Bene, la posizione così è ottima. Ho visto prima anche che spingi tanto con le braccia. È un po' difficile, posso immaginare, concentrare la spinta su un movimento di sole mani e polsi-

Con ancora le mani sulle mie, inizia ad accompagnare i miei movimenti a vuoto.
Dopo un po' di tempo raccoglie il pallone e guida i miei movimenti.

Vedendo che ho preso un buon ritmo, che sarebbe il mio naturale, mi lascia continuare da sola.

-Attenta qui. Muovi troppo il bacino. Va bene se devi dare una spinta per far viaggiare di più la palla, ma lo muovi troppo anche da ferma-

Ah sì? Nessuno me lo aveva mai detto.

Continuo a palleggiare, ma la palla quasi mi cade in testa nel momento in cui le sue mani si sistemano sulla mia vita e la tiene ferma.

Potrei dover gridare dall'emozione!

Prendo un respiro profondo e proseguo per qualche minuto ancora, fino a che non cambiamo con l'esercizio.

-Gli ultimi che hai fatto erano molto buoni, cerca solo di non fare movimenti inutili-

-Ti ringrazio, Akaashi-

Il prossimo esercizio è più dinamico, essendo che dobbiamo muoverci per la palestra e palleggiare.
Inizio e cerco di seguire il suggerimento datomi.

-Ei- mi richiamano i miei due compagni di classe -Abbiamo visto che Akaashi ti ha tenuto per i fianchi- mi ricorda la ragazza mentre il bicolore ammicca

-Mi stava correggendo una cosa-

-Stringendoti in quel modo?-

-Akaashi non è il tipo a cui piace tanto il contatto fisico. È stata una sorpresa vederlo così aperto!-

-Non avete idea del colpo al cuore che mi è preso-

-Ora riprendete con gli esercizi, sfaticate!-

Sbuffiamo e riprendiamo il nostro giro.
Dopo un altro minutino, ci vengono date altre indicazioni e prosegue con questo medesimo andamento per il resto dell'ora. O di quel che restava.

-Bevete, bevete! La prossima ora ci dedicheremo alle battute-

Ci prendiamo quei pochi secondi di calma e, in seguito, veniamo divisi nei due lati del campo.

-Bene, ora vi spiegherò come si batte. Ma prima una dimostrazione!- annuncia entusiasta Bokuto -Ma mi serve qualcuno a ricevere...-

-Posso provare io?- mi propongo -Così testiamo il mio piano d'appoggio- lo provoco

-Come vuoi- sorride

-Bokuto, non credi- prova a controbattere Komi

-È lei che si è proposta. Sappi però che non ci andrò piano- prende in mano il pallone, guardandomi

-Non ti ho chiesto di farlo-

-Akaashi, vai sotto rete di là. (T/c)-chan, sarà dritta per dritta, ma non piano-

-Sono pronta-

Ghigna vista la mia determinazione -e ostinazione- e si volta per misurare lo spazio necessario alla sua rincorsa.

Una volta fatto, mi osserva e lancia la palla in aria. Inizia con la rincorsa e, poco prima della linea di fondo campo, la colpisce.

L'impatto tra la sfera e la sua mano è decisamente potente e la velocità con cui viene scaraventata verso di me è allucinante. Ma niente che già non sapessi.

Mi ero allenata qualche volta con lui per non perdere il ritmo, anche se allenata non era proprio il termine corretto, e le mie braccia avevano già sperimentato più volte i chilometri orari a cui viaggiava.

Mi sposto di qualche passo alla mia sinistra e posiziono le braccia. Abbasso le gambe il più possibile e, appena trova la nuova superfice, la palla sbalza via nella direzione che volevo, vale a dire verso Akaashi.

-Brutto bastardo! Avevi detto che sarebbe stata dritta e invece era verso la sinistra!-

Lui ride e se ne torna indietro saltellando. Lo fisso malissimo da dietro e passo sotto la rete.

-Intanto partiamo con una semplice battuta dal basso per tutti e, se vediamo che siete bravi, potete iniziare a provare con la battuta dall'alto. Intanto fate tutti un giro e, se vediamo che potete fare di meglio, vi facciamo formare un gruppo-

-Chi parte?-

Ci guardiamo tra di noi e poi una biondina tra la folla fa un passo avanti. Si posiziona e batte. Buon colpo e palla bassa e tesa sul filo della rete, assai difficile.

-Passa pure di qua- le dicono

A mano a mano si fanno tutti coraggio e battono. Buona parte di noi, tra cui io e Okazaki, veniamo assegnate al secondo gruppo.

In due ragazzi si fermano con i pochi restanti e il resto parla con noi.

-Per prima cosa- esordisce Konoha -Il lancio è fondamentale. Non deve essere né troppo in avanti né troppo indietro. Vi deve cadere in mezzo ai piedi che, attenzione, devono essere uno più avanti dell'altro. Intanto provate a fare tanti lanci sul posto-

In religione silenzio, rumore dei palloni a parte, iniziamo a provare il lancio. Può sembrare banale ma non lo è per niente. Basta un leggero movimento o troppa forza per vedere la palla troppo avanti a te, troppo indietro o troppo spostata lateralmente.

Tutto sommato i risultati non sono così malvagi e i ragazzi della squadra provano ad alzare l'asticella della difficoltà. Inutile negare che abbiamo fatto cacao.

Loro la fanno tanto semplice sul tenere la mano dura e colpo secco, ma è difficile! Io non ero riuscita a impararlo quando ancora andavo ad allenamento e ora lasciamo stare.

Sono tutti molto perplessi sul da farsi e ciò mi fa sentire meno sola nella mia ignoranza e incapacità.

Mi osservo attorno e noto che solo una persona sta continuando a provare con l'aiuto di qualcuno: Okazaki.

-Ma da quanto sono così in confidenza Okazaki e Washio?- mi appare alle spalle Bokuto

-Si sentono- mi limito a rispondere

-Cosa?!-

-Non urlare!-

-Scusa haha. Ma sul serio?-

-Hai la prova tangibile davanti a te-

-Wow. Tu hai gettato la spugna?-

-Ci sto pensando-

-No, non lo accetto. Vieni con me e proviamo-

Non faccio in tempo a ribattere che vengo trascinata per l'ennesima volta in pochi giorni.

Ci mettiamo in un angolo della palestra, di fronte al muro, e mi fa fare un po' di colpi così. A mano a mano che vedo riesco a colpirla con più forza, indietreggio.

-Questo esercizio mi è stato utile, B-

Quando mi giro, entrano nel mio campo visivo un paio di occhi azzurri che, di certo, non appartengono a Bokuto.

-Bokuto-san è andato a spiegare l'esercizio anche agli altri-

-Oh-

-Vuoi provare a battere in campo? Te la senti?-

-Preferirei continuare finché non cam-

-Adesso riproviamo in campo!-

-Come non detto-

Rido mentre lui mi sorride e ci avviamo verso gli altri.
A turno riproviamo tutti e, quando tocca a me, il moro è di nuovo affianco a me.

-Limita i movimenti. Ho notato prima che tendi a farne troppi anche qui-

Annuisco e, provando a fare come suggerisco, batto. L'impatto con la palla non è dei più forti, ma lo è a sufficienza per far sì che il pallone finisca oltre la rete.

Felice come una bambina, saltello e, senza pensarci, stringo il ragazzo contro di me.
Me ne rendo conto in ritardo, però, di quello che ho fatto e mi stacco, più rossa di un pomodoro, notando che nemmeno lui è messo molto bene.

Corro a prendere il pallone e, quando ritorno, c'è Bokuto con una mano alzata verso di me, che io colpisco con la mia.

-Doppio traguardo! Hai battuto dall'alto e hai abbracciato Akaashi-

Arrossisco per l'ennesima volta in queste ore e lui mi sfrega un pugno in testa come se fosse il mio fratellone.

Proseguiamo con altri due giri di battute e poi passiamo agli attacchi.
Sembrano molto simili l'attacco e la battuta, ma non lo so. Il movimento può essere simile, ma il meccanismo no.

Nella battuta bisogna tenere la mano rigida per l'impatto mentre nel secondo bisogna chiudere il polso per cercare di direzionare la traiettoria. Senza contare la coordinazione con la rincorsa e il salto.

Ci mettiamo in fila in ambedue i campi e ne approfittiamo delle alzate di Akaashi e di Anahori. Inutile negare che io sia stabile dal lato del moro.

Grazie a quel che ancora ricordo dagli scorsi anni, riesco ad attaccare bene, anche se non sono niente in confronto con quello che facevo addietro.

Passiamo tre quarti d'ora con questo andazzo e poi possiamo bere per recuperare le energie che ci serviranno, poi, per una breve partitina.

-Allora quando fai il passo avanti?- mi chiedono i miei due amici, facendomi voltare nella loro direzione

-In che senso?-

-Quando gli chiedi di uscire!-

-R-ragazzi...state correndo troppo-

-Eh?! Ma davvero?!-

-Tu mi hai fatto lavorare così tanto perché tu non gli chieda nemmeno di uscire?!-

-Non urlare!- lo rimprovero

-Okazaki-chan, vai in fila, ci parlo io con lei-

Mi guarda male e se ne va, come ordinato, mentre io inizio a sudare per quello che può volermi dire il ragazzo.

-Posso-

-No-

-Bok-

-Non accetto di aver faticato per niente!- inizia a lamentarsi come un bambino -Mi sono fatto consegnare il modulo per le iscrizioni e ti ho subito fatto iscrivere. Oggi ho cercato in tutti i modi di far attirare la sua attenzione su di te e di farti correggere! Adesso mi vieni a dire che non gli vuoi nemmeno chiedere di uscire?!-

-Beh-

-Ti ha pure presa per i fianchi! Non puoi sprecare questa atmosfera che si è creata!-

-L'atmosfera la vedi solo tu- borbotta

-Non sono io che voglio uscire con Akaashi, sei te che ne sei cotta! Non puoi rendere vani tutti miei sforzi!-

-Ma io non li voglio rendere vani! Trovo solo che sia troppo affrettato chiedergli di uscire già oggi! Magari gli dico che voglio conoscerlo-

-Ma conoscerlo cosa che sai tutto di lui!

-Ma quante cazzate che spari!-

-Devi chiedere ad Akaashi di uscire!-

-No!-

-E allora vuol dire che non ti piace tanto!-

-Oh lo sai anche te che mi piace molto invece!-

-Bokuto-san-

-Non ora, Akaashi, stiamo discutendo di te!-

-Un secondo e te lo lascio libero-

-Devi chiedergli di uscire!-

-Lo farò, ma non oggi!-

-Ma hai una mega cotta per lui! Approfittane!-

-Bok-

-Sì, mi piace, ma devo andare con calma!-

-Akaashi non sarà sempre disponibile!-

-Vedrai che gli parlerò e glielo dirò!-

-Bene. Akaashi, cosa succede?-

Guardo con le braccia incrociate la figura davanti a noi e solo in un secondo momento collego chi ho davanti e di chi ho appena discusso.

Aspetta...Akaashi?!

Mi giro a guardare Bokuto e lui fa lo stesso con me. Vedo il suo volto sbiancare di colpo e, immagino, che io sono nella sua stessa situazione.

-Merda...- impreca lui

Abbasso lo sguardo e mi giro di spalle per non vedere i due ragazzi e, soprattutto, l'espressione sorpresa del palleggiatore.

-Ehm...io vado ad attaccare...- si toglie di scena

Ti odio, gufo dei miei stivali. Mi hai fatto dire davanti alla mia crush che mi piace e che voglio uscire con lui. E non l'hai nemmeno fatto di proposito!

Mi giro indietro e scorgo con la coda dell'occhio la figura del più piccolo che ancora mi fissa.

-Senti ehm...mi dispiace per quello che hai sentito. Dimenticalo, stavamo scherzando- cerco di essere allegra nel dirlo, ma non ci riesco

Senza degnarlo di uno sguardo, nuovo i primi passi per andarmene, ma vengo trattenuta da una presa ferrea sul mio polso.

Alzo gli occhiali su Akaashi e non so che pensare. Il suo volto non lascia trasparire alcun tipo di emozione e, davvero, non so come abbia preso la cosa.

-Komi-san, puoi palleggiatrice un po' te?-

-Certo-

Senza lasciar uscire altre parole di bocca, ma sempre con la sua salda presa sul mio braccio, mi porta nel corridoio che conduce verso gli spogliatoi, direttamente dopo la palestra.

-Senti, Akaashi, lascia stare quello che hai sentito, davvero-

-Perché vuoi me ne dimentichi?- risponde dopo qualche secondo -Ho sentito chiaramente quello che hai detto-

-Ma era uno scherzo-

-Perché menti?-

-Non voglio star male. È stato un errore il fatto tu abbia ascoltato-

-In che senso non vuoi stare male?-

-Lascia stare, è meglio-

-(T/c)-san, spiegamelo, ti prego- si avvicina a me

-Non c'è niente da dire. Hai già sentito tutto. Non c'è altro da dire se non che è meglio ti dimentichi di quello che hai sentito-

Tace e io deduco che stia prendendo il considerazione le mie parole.

-Da quanto provi questo?-

-Eh?-

-Da quanto ti piaccio?-

-Ah. Boh, credo diversi mesi-

-Io credevo tu stessi con Bokuto-san-

-No no, siamo solo molto legati- alzo le spalle

-Posso chiederti un'altra cosa? È l'ultima-

-Tranquillo-

Il punto in cui la sua pelle entra in contatto con la mia pelle è molto più caldo rispetto al resto del mio corpo e non posso non chiedermi perché mi sta ancora tenendo più o meno vicina a sé.

-Vorresti uscire con me?-

Strabuzzo gli occhi alla sua richiesta insolita e apro la bocca sconvolta. Scommetto di assomigliare a un pesce lesso e ne ho la prova quando lui si mette a ridere, ma sempre in modo composto.

-Non credo di aver capito bene...-

-Ti va di uscire con me?- accenna un sorriso, abbassando la mano dal polso fino a che non incontra il mio palmo

-Io sto sognando e questo è il mio peggior incubo ma anche il mio più grande sogno-

-No, è tutto vero-

-E quindi tu...vorresti uscire con me?-

-Si-

Lascio passare ancora qualche secondo dove lo fisso e poi mi fiondo tra le braccia. Il gesto è così inaspettato che lui indietreggia, preso alla sprovvista.

Cinge con le sue braccia la mia vita mentre io affondo il collo nel suo collo.

-Ti chiedo scu-

Io e Akaashi ci separiamo e osserviamo colui che ha mandato in fumo il nostro piccolo momento insieme.

-E io che credevo di trovarti a piangere! Non mi scuso di niente, allora- fa il broncio il capitano

Usciamo dalla palestra e le mani mia e del moro si sono ricongiunte.

-Akaashi, vieni a darmi il cambio! Non ne posso più di palleggiare!-

-Arrivo, Komi-san-

Si gira a guardarmi e poi allontana le nostre mani.

-Sabato sera esci con me?-

-Sì, Akaashi, molto volentieri- gli sorrido

Mi accodo insieme agli altri e, quando Okazaki mi vede, mi viene incontro per parlarmi.

-Che cosa è successo in quel lasso di tempo?-

-Niente di che. Ho solo rimediato un appuntamento-

-Davvero?! Glielo hai chiesto?!-

-L'ha fatto lui-

Concentro la mia attenzione sul pallone e continuiamo ad avanzare fino a che non è il mio turno.

Lancio il pallone ad Akaashi, mi preparo e poi lui palleggia. Quando è tempo, parto con la rincorsa e poi stacco. Allungo il braccio per colpire l'oggetto e, infine, chiudo il polso, facendogli colpire gli otto metri.

-Tu sapevi palleggiare, vero?- mi chiede mentre scivolo sotto la rete

-Hmm sì- gli sorrido, andando a recuperare la palla e immaginandolo sorridere

Continue Reading

You'll Also Like

incontri By mad

Fanfiction

21.4K 1.4K 15
os della socmed twitter (simone modello e manuel giornalista)
7.4K 1.7K 34
Can e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della...
166K 5.4K 68
"L'amore è come una partita di calcio: ci sono momenti di gioia e trionfo, ma anche momenti di tensione e sconfitta. Ma con Kenan al mio fianco, sape...
37.7K 1.6K 28
𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐑𝐨𝐬𝐞 è una sedicenne che,dalla sua scuola privata,si trasferisce nella scuola di suo fratello maggiore,Rhys,un ragazzo festaiolo e cas...