Haikyuu!characters x Reader

By KatakuBakugou

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Raccolta di One-shots sui personaggi di Haikyuu!! su richiesta e non. Inutile dire di che si tratta perché so... More

INDICAZIONI
[Kageyama x Reader] 'An Unexpected Meeting'
[Bokuto x Reader] 'Do You Really Like Me?'
[Oikawa x Reader] 'My Teddybear'
[Yaku x Reader] 'Boku no Baka'
[Asahi x Reader] 'Between Fabrics and Colours'
[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat!'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You'
[Tanaka x Reader] 'I'm a Good Boy, Senpai~'
[Tsukishima x Reader] 'I Hate You...but Just a Bit'
[Semi x Reader] 'The Melody of My Heart'
[Sugawara x Reader] 'My Husband is a Missed Mother'
🔴[Atsumu x Reader] 'Baby Girl'
[Osamu x Reader] 'Yes, She is My Girlfriend'
[Yamaguchi x Reader] 'That Smile...'
[Suna x Reader] 'We Complete Each Other'
[Kita x Reader] 'Happy White Day'
[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'
[Terushima x Reader] 'Who Are You, My Pretty Girl?'
[Matsukawa x Reader] 'Ne, Be Younger!'
[Kyotani x Reader] 'My Queen'
[Sakusa x Reader] 'Wear It!'
[Kenma x Reader] 'Gamer Boy'
[Daichi x Reader] 'You Won't Catch Me, Darling~'
[Ushijima x Reader] 'Do You Know that Boy Who...'
[Kunimi x Reader] 'I Think I'm Stupid'
[Tendou x Reader] 'My Little Praline'
[Washio x Reader] 'You're Prettier when You Smile'
[Coach Ukai x Reader] 'Good Morning, Can I Have a Date?'
🔴[Bokuto x Reader] 'Come Here, Baby~'
🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'
🔴[Kageyama x Reader] 'Little Wolf'
🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'
[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'
🔴[Osamu x Reader] 'My Favour'
🔴[Suna x Reader] 'So Sexy...'
🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'
[Nishinoya x Kuroo's Sister!Reader] 'Hi, Cutie'
🔴[Tsukishima x Reader] 'Damn Kitty...'
🔴[Kuroo x Reader] 'You, Stupid Cat' pt.2
[Hinata x Reader] 'I Think I Wanna Marry You'
[Nishinoya x Reader] 'I'm Not Joking, I Love You' pt.2
🔴[Tendou x Reader] 'Love Me like You Do'
[Shirabu x Reader] 'Cute and Shy'
[Goshiki x Reader] 'Don't Give Up, Okay?'
[Sugawara x Reader] 'Our First Date'
[Kuroo x Claustrophobic!Reader] 'Happy to Have You Here'

[Lev x Reader] 'Look at the Camera, Please'

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By KatakuBakugou

-Oggi sarà proprio una giornata intensa- dico stiracchiandomi

Mi dirigo in cucina a passo di zombie ed apro il frigorifero. Prendo la prima cosa che mi capita in mano e riempio una tazza di acqua per poi metterla a scaldare in microonde.

Imposto il timer e mi siedo a mangiare la mela che ho estratto dal frigo.

-Già, ora sarà proprio dura- ripeto guardando il frutto e addentandolo

Dopo la mia scarsa colazione (non che di solito sia abbondante) mi vesto e mi lavo ed esco di casa.

Saluto il portinaio del palazzo in cui abito, in servizio già di prima mattina, e mi dirigo con la mia macchina fotografica al collo e la mia valigetta in mano verso il mio studio fotografico.

Il tragitto dalla casa al lavoro è sempre molto tranquillo, ma, evidentemente, questa mattina sono tutti decisi a rendermelo impossibile.

Pochi passi dopo la porta del condominio una macchina mi suona il clacson, duecento metri avanti un altro veicolo prende in pieno una pozzanghera e mi schizza tutto addosso ai pantaloni del fango e, giusto per concludere, un dannato pennuto ben pensa di fare i suoi bisognini mattutini sulla mia spalla.

Quando entro nell'edificio del mio lavoro, la segretaria del piano terra mi fissa con occhi spalancati a causa delle mie condizioni.

-Qualcosa da ridire, signorina?- domando acida e irritata

-No! Niente, mi scusi, (T/c)-san!-

-Bene-

Con la mia aura diabolica ad avvolgermi, mi dirigo verso l'ascensore e, una volta dentro, premo il tasto del terzo piano.

-Sarà l'unico momento di tranquillità questo ascensore, goditelo- mi dico mentre cerco di calmarmi

Le porte si aprono e subito vengo investita dal rumore assurdo che i miei dipendenti creano. Che poi, ascoltando meglio, pare stiano tutti litigando.

-Era il tuo compito mandare al Maquia Magazine le foto dell'ultima collezione di Matsumoto!-

-No, io dovevo occuparmi del Nylon Japan!-

-Ma come hai editato queste foto?! Fanno schifo!-

-Ah se?! Allora editatele te le tue foto!-

-Sì, farò così d'ora in poi-

-Le foto di Kimura Aki sono sparite?! Che vuol dire?!-

-Erano sul mio computer ma non ci sono più!-

-Oh, è arrivata (T/c)-san!-

-Ma cos'ha addosso?-

-Fango e-

-Sterco d'uccello?-

-Che le sarà successo?-

-Se la smettete di commentare, grazie. Sono qui davanti a voi, spero ve ne rendiate conto-

-Ci scusi!-

-Vuole darmi la giacca?- mi viene in contro la mia assistente, nonché la mia migliore amica

-Nel mio ufficio prima-

Mi avvio a testa alta verso lo studio mentre sento i suoi passi dietro di me.

-Tieni questa e anche i pantaloni. Portali in tintoria, ti prego-

-Come mai questa mattinata?- mi chiede Nakano-chan

-Vorrei saperlo anch'io guarda-

-Dammi i vestiti, dai. Vado e torno e poi mi racconti. A proposito...poi ti devo parlare...-

-Oh mio dio, ti prego non dirmi che hai qualcosa di brutto da dirmi-

-Allora sto zitta-

-Che giornata di merda-

-Ti porto una tisana quando torno-

-Grazie mille-

Apro un'anta di un mobiletto alle mie spalle, prendo un completo pulito e le consegno quello sporco.

Esce dall'ufficio dopo che mi sono cambiata e richiude la porta.
Nel mentre mi siedo in scrivania e accendo il computer.

La prima cosa che noto sono la caterva di e-mails che mi stanno arrivando. Molte sono da redazioni di magazine e altre da modelli, marche o stilisti.

Prendo subito in mano le prime delle agenzie pubblicitarie. Da quel che ho sentito, i miei dipendenti hanno fatto dei casini, quindi scrivo una risposta di scuse a ognuno e prometto arriverà tutto in tempo record.

Mi appunto tutti su un foglio che poi consegnerò a Nakano e le chiederò di distribuire lei il lavoro e di parlare chiaro con i ragazzi perché, se mi mettessi io, molti lascerebbero definitivamente questo palazzo.

Dieci minuti dopo e appena tre mail dopo, la mia assistente ritorna con un bicchiere fumante da cui proviene un delizioso odorino di lavanda.

Posa la bevanda sul tavolo e io le spiego quello che poi dovrà farmi.

-D'accordo. Quanto tempo abbiamo?-

-Due giorni-

-Ma è pochissimo!-

-Lo so, ma le foto dovrebbero esserci tutte, basta che le mandino-

-Qualcuno ha perso le foto però...-

-Ho saputo- dico sorseggiando dal bicchiere -In quel caso devo andare a riguardare nella memoria e poi ti farò avere tutto-

-Ottimo allora-

-Ora spara, che è successo? Quanto devo mettermi le mani tra i capelli?-

-Molto-

-Puoi essere meno schietta?-

-Più di quanto ti possa aspettare-

-Non cambia niente. Parla, almeno tagliamo la testa al toro-

-Nakamura Asako vuole che tu faccia le foto per la sua nuova collezione-

-E dov'è il brutto?-

-Le vuole entro la settimana-

-Che si fotta-

-Appunto...Poi Vogue Giappone chiede se puoi andare in studio da loro domani pomeriggio per delle foto, ma ha richiesto la tua presenza anche il dirigente giapponese di Gucci sempre per la nuova collezione-

-Entro quando posso dare risposta?-

-Teoricamente dovrei dargliela prima di pranzo-

-Fatti dare gli orari, voglio vedere se riesco a unire le due cose-

-Ottimo- dice segnandosi quanto le ho chiesto -Poi Yamamoto Akinori-

-Il cantante?-

-Sì, lui ti ha richiesto per un servizio fotografico. Gli serve per il nuovo album-

-Per che giorno lo ha richiesto?-

-Quattro giorni-

-Accetta-

-Ma attenta, vuole tutto pronto per il giorno dopo-

-Va bene lo stesso-

-È esigente...-

-Io so fare il mio lavoro quindi se non gli comoda non sono affari miei. Ha chiesto lui che gli facessi le foto. È il mio campo questo e posso ascoltare le sue richieste al meglio, ma se il mio lavoro non gli piace, che se ne trovi un altro-

-E un servizio fotografico di oggi è annullato, ma ci sono due candidati per farlo-

-Ovvero?-

-La Shiseido*, che ha dei nuovi prodotti, e la Tasaki**-

-Sono tentata con la Tasaki, ma mi dispiace. È un buon cliente la Shiseido...chiedi se hanno disponibile un altro giorno. C'è altro?-

-No, sono tutti gli appuntamenti-

-Perfetto-

-Però-

-Non mi piace quel però-

-Devi rispondere a tutte quelle mail che ti ho filtrato e ne stanno arrivando altre-

-Mamma mamma...-

-E devi guardare questi documenti- dice per poi mettermi una pila più o meno alta di fogli sulla scrivania -Alcuni sono contratti, altre richieste, altri ancora documenti di ringraziamento. Non chiedermi perché ci siano, per favore-

-Ecco perché mi sentivo sarebbe stata una giornata dura-

-Mi dispiace tanto, (T/c)-chan-

-Tranquilla e grazie mille, Nakano-chan. Impeccabile come sempre-

La mia assistente esce dallo studio e posso dare ufficialmente inizio alla mia terribile giornata.

Come prima cosa leggo la caterva di mail ricevute e invio le mie risposte a quelle che la necessito. Alle 9.45 ho il primo servizio fotografico della giornata con un ricco ed egocentrico uomo giapponese che, però, mi ha promesso una somma niente male per scattargli delle foto.

La mia pazienza viene messa a dirà prova in quell'ora e mezza con lui, ma ciò che mi fa desistere dal rispondergli indietro è il pensiero del mio pagamento.

Una volta terminato gli comunico che saranno disponibili entro una settimana, tutto permettendo e che potrà venire a ritirarle qui in ufficio.

Torno in ufficio per vedere chi è il prossimo cliente e noto con piacere che la mia collega è riuscita a convincere l'azienda di cosmetici a fare con noi le foto per la loro nuova linea.

Le scrivo un messaggio di ringraziamento e ritorno al quarto piano, nel mio studio, per incontrare il rappresentate della Tasaki per fare il servizio con delle splendide modelle venute con lui e tutte ingioiellate.

Rispetto al precedente è molto più rapido e, per 12.30, siamo fuori dallo studio.

Tornò di nuovo giù per scaricare ciò fatto in queste due ore e chiamo la mia assistente.

-Vieni a mangiare qualcosa con me?-

-Tra cinque minuti sono davanti all'ingresso-

-Ottimo-

Inserisco la memoria della macchina fotografica nell'apposita chiavetta da attaccare al computer e faccio avviare i processi di passaggio. In teoria quando ritorno dovrebbe essere tutto finito, ma nel dubbio avviso il mio miglior ragazzo in quanto a informatica e lo incarico di dare un'occhiata ogni tanto.

Aspetto un paio di minuti e poi andiamo nel ristorante accanto all'edificio dove lavoriamo.

Chiediamo un tavolo per due e, non essendoci molte persone, prendono le nostre ordinazioni e ci servono presto.

Io prendo un piatto di ramen e un piatto di uramaki spicy salmon mentre la mia amica si riempie la pancia con dei ravioli di carne, una tempura di gamberi e degli hosomaki fritti.

-Com'è andata la mattinata?- mi chiede con un boccone in bocca

-Ho guardato un po' di mail e il servizio con la Tasaki è andato benissimo. Un po' meno con quel riccone...mi contraddiva e criticava troppo-

-E i documenti li hai guardati-

-Tesoro, ho lì ancora quelli di settimana scorsa. Volevo iniziare a farlo dopo pranzo. Gli ultimi servizi li ho alle 1.40, alle 3 e alle 6.15 quindi. Ho un paio di orette libere per fare qualcosa. Anche se devo sistemarmi i set-

-Di chi?-

-Di una top model di cui non ricordo il nome, di una band e poi di una piccola marca che sta iniziando a farsi notare-

-Ora goditi questo pranzetto e poi pensi al servizio. Anzi, facciamo che te lo offro io!-

-No, scordatelo-

-Lo scali dalla mia paga-

-Io pago la mia e tu la tua-

-Uffa...perché non posso?-

-Perché te lo dico io-

-Te li restituisco dopo-

-Ma corri-

Guardo l'orario sul telefono e mi rendo conto che sono già le 13.35 e così torno subito in studio e sistemo un po' il posto per il prossimo servizio fotografico con una band giapponese che sta spopolando pian piano nel mondo e raggiungendo posizioni notevoli nelle classifiche di molti paesi.

Aggiungo qualche altra luce e prendo la macchina dalla carica. Vado giù rapidamente a prendere la schedina, che trovo già pronta sulla scrivania e ritorno su, arrivando poco prima che i quattro ragazzi facciano la loro comparsa.

-Salve, ragazzi. Io sono (T/c) e sarò a vostra completa disposizione per quest'ora. Ditemi un po': avete qualche idea per come farle?-

-Sì, magari con questo stile- risponde uno biondino facendomi vedere delle copertine e dei pezzi di riviste

Le analizzo un attimo, soprattutto pensando a come potrei posizionare le luci per ottenere degli effetti migliori.

Decido, in accordo con loro, di utilizzare anche un paio di sgabelli per alcuno scatti e, soprattutto, li permetto di cambiarsi d'abito più volte con i capi che ci sono stati inviati i giorni precedenti.

Inutile dire che in quest'ora mi diverto davvero un sacco con loro, sono tutti molto simpatici e divertenti e sono un tocco magico per la mia giornata.

-Bene, abbiamo finito. Appena le sistemo ve le invio all'indirizzo che mi avete fornito-

-È stato un piacere aver lavorato con lei, (T/c)-san!-

-Speriamo possa seguirci anche più avanti-

-Certamente!-

Li accompagno verso l'ingresso e poi torno per l'appuntamento con la top model che, giusto per partire bene, arriva in ritardo.

Con lei il lavoro è molto più difficile del precedente. Prima non le va bene la luce, poi non le va bene il look. Deve sistemarsi il trucco e l'angolatura non è come la vuole lei.

Ringrazio tanto che uno dei miei dipendenti sia arrivato nel momento giusto per darmi il cambio e permettermi di andare a farmi una tisana.

Torno dentro solo dopo che mi sono rilassata, ovvero una volta finito il servizio, e congedo la bionda con un sorriso forzato, mentre mi segno di dare un aumento a quel povero cristo che l'ha dovuta sopportare.

Perfetto, adesso ho del tempo per controllare dei documenti.

Con gran calma torno in ufficio e prendo in mano un primo blocco di dieci documenti che, a mano a mano che leggo, divido in contratti, richieste e documenti di ringraziamento.

È stato tutto più veloce del previsto: molte richieste sono di clienti con cui ho già fatto dei servizi e quindi non sto a leggere tutto quanto.

Prendo poi il secondo blocco di dieci e proprio quando stavo per finire mi arrivano diverse mail dalla mia assistente che mi fanno distrarre.

Impossibile conciliare Vogue e Gucci, a chi devo rispondere?

Rispondi al rappresentante di Gucci. Con la Vogue magari lavoreremo più avanti

Ottimo

Riprendo in mano le scartoffie e subito mi perdo di nuovo quando il mio telefono suona e mi faccio perplessa quando leggo il nome di un mio amico fotografo, Kobayashi Haruto.

-Yo, Kobayashi, che succede?-

-(T/c)-san, lo sai vero che ti adoro?-

-Spara, che cosa hai da chiedermi?-

-Ho bisogno del tuo aiuto! Ti ho fatto diversi favori e ho bisogno tu me ne faccia uno!-

-Dipende se posso, ma volentieri-

-Ecco...ho avuto un problema con mia moglie, sai che è incinta, e devo subito correre da lei ma ho un appuntamento e quindi...se ti mando l'occorrente e le idee che avevo, potresti fare per me il servizio?-

-A dire il vero ho un bel po' di roba da fare-

-Ti prenderà meno di un'ora, ti giuro. I miei clienti sono già in zona e hanno già con loro tutto il necessario-

-Sono due?!-

-Fratello e sorella. Sono due modelli russi e hanno bisogno di queste foto entro due giorni e non so che fare...ho pensato a te perché sei bravissima e sei una mia cara amica e perché ti ho fatto dei favori e-

-Calmo, respira, stai parlando a vanvera. Ti faccio questo favore, stai tranquillo. Dimmi solo i nomi dei ragazzi e fai avere loro il mio indirizzo-

-Certo, si chiamano Lev e Alisa Haiba-

-D'accordo, grazie mille-

-Grazie a te!-

-Figurati e congratulazioni per il bambino!-

-Grazie grazie grazie!-

Spengo la chiamata e, con un sospiro, mi alzo e mi dirigo verso il quarto piano per riaccendere le luci della stanza.

Prendo l'ascensore per arrivare al piano terra e vado verso l'ingresso per accogliere i due fratelli, che non tardano ad arrivare.

-Wow! È enorme!-

-Sii maturo, Lev-

-Buongiorno. Siete voi i fratelli Haiba?-

-Sì, siamo noi- mi risponde la ragazza

-Piacere, io sono (T/c) (T/n)-

-Ci scusiamo per il poco preavviso- continua lei, stringendo la mano che ho teso

-Si figuri, non è colpa sua-

-Piacere, (T/c)-san- risponde il fratello, stringendomi la mano con forza e sfoderando un sorriso smagliante

Che alto...mi sento una formica. Non che la sorella sia bassa, ma lui è un gigante. E poi quegli occhi...così furbi, vispi e singolari...Sarà un piacere lavorare con te, ragazzo.

-Prego, seguitemi-

Li conduco fino all'ascensore e poi al quarto piano, dove trovo Nakano fare avanti e indietro in maniera nervosa.

-Successo qualcosa?- attiro la sua attenzione

-Il servizio delle 6 è stato anticipato alle 4.45-

-Mi prendi in giro? Kobayashi mi ha chiesto di fargli questo favore perché sua moglie sta per partorire, a meno che non sia già successo. Non posso fare un intero servizio fotografico in meno di quaranta minuti!-

-Dimmi te che fare-

-Se è un problema, (T/c)-san, possiamo andarcene-

-Ma io voglio restare qui! Non ho mai lavorato con una fotografa, solo con maschi-

-Lev, comportati bene-

-No no, vuoi state qui, lo devo a Kobayashi. Piuttosto...- dico grattandomi nervosamente il resto del collo -Avete impegni particolari o potete aspettare un'ora? Ho ricevuto le idee e sono molte...credo mi ci vorrà un'ora e mezza abbondante-

-Se per lei non è un problema possiamo anche iniziare un questa mezz'ora-

-Sono tentata, ma so che non verrebbero bene perché mi è stata messa addosso fretta. Però è l'unica opzione che abbiamo-

Con un gesto della mano invito la coppia a posizionarsi di fronte alla camera per iniziare con le prime foto, avendo già addosso dei vestiti più che adeguati.

Il gigante si posiziona dietro le spalle della sorella, entrambi con uno sguardo serio e misterioso, mentre chiedo alla mia amica di accendere l'aria per scombinare un po' i loro capelli argentei.

L'effetto che si crea è splendido, tant'è che rimango per un attimo incantata a fissare il più alto.

Non essendo sicura di quale gran qualità possano avere, vista la mia rabbia repressa, ne scatto molte e solo dopo una ventina abbondante di minuti li lascio liberi.

-Se vi va potete accomodarvi nel mio ufficio mentre io seguo il prossimo cliente-

-Posso restare qui?-

-Le darai fastidio-

-No no, non si preoccupi-

-Bene, se vuole può seguirmi, signorina Haiba-

Le due ragazze escono dal luogo e io vado a pulire l'obbiettivo della mia macchina e monto il piedistallo.

-Posso aiutarla?-

-No, stia tranquillo-

-Dammi del tu, per favore-

-È poco professionale-

-Quanto rigorosa-

-La prego di lasciare l'ufficio se il suo obbiettivo è quello di distrarmi, grazie-

-No no-

-Allora mantenga un comportamento idoneo-

-Uff sembra mia nonna...-

-Mi scusi?!-

No furbo, questo è solo molto stupido e si sta cacciando in grossi guai.

-Ho detto-

-Ho capito quello che ha detto-

-E allora perché me lo voleva far ripetere?-

-Stia buono, per favore-

-Che facciamo? Mi annoio-

-Mi dispiace ma io sto lavorando. Se lei si annoia, sono affari suoi-

-Balliamo?-

-Ma ci sei o ci fai?!-

-Allora posso darti del tu! L'hai appena fatto!-

-Perché mi stai portando al limite dell'esasperazione più di quanto non ci sia di mio, Haiba!-

-Riuscirò a farti ballare! Sono molto determinato per tua sfortuna!-

-E io molto testarda e con poca pazienza-

-Da ragazzo ero determinato ad essere lasso della mia squadra di pallavolo e ci sono riuscito! Più o meno...-

-Ma non mi dire- rispondo con tono svogliato e distaccato

Sbuffo e gli do le spalle, mentre sistemo le ultime cose e mi siedo ad aspettare, incenerendolo con gli occhi tutte le volte che apre bocca.

Passano dieci minuti e inizio a irritarmi. Aspetto altri cinque minuti e ancora nessuno.

Dopo una mezz'ora dove nessuno si è fatto vivo, il ragazzo dai capelli argentei si alza e mette della musica con il telefono, per poi tendermi la mano.

-Giusto per passare il tempo. E poi non mi piace il silenzio-

-Balla te, io non voglio-

-D'accordo-

La prima canzone è molto ritmata e adatta a un ballo non dico sensuale ma quasi. Lui ne è consapevole e si slaccia la cravatta e apre dei bottoni della camicia in modo tale che si possano vedere un po' i suoi pettorali, ad occhio ben delineati.

Ma come fa un uomo a essere così bambino e così daddy sugar allo stesso tempo?! Non è umanamente possibile!

Fisso con attenzione ogni sua mossa e ogni sua espressione, mentre si muove avanti e indietro per la stanza e fa ondeggiare il suo corpo.

Nonostante la canzone finisca e ne inizi una di tutt'altro genere, lui continua a ballare in quel suo modo rapitore e mi tende, nuovamente, la mano.

Questa volta accetto, non sapendo più nemmeno io che fare visto che il mio cliente non arriva.

Mannaggia a me, così ci rimetto la reputazione.

Appena sono davanti a lui mi fa fare una serie di giravolte e un casque di grande classe che mi fanno ridere giusto un po'.

-Oltre ad essere un modello sei pure un ballerino?-

-No, ma quei pochi passi che conosco sono dovuti a mia sorella che mi ha fatto un piccolo corso-

-Complimenti a lei...anche se sei un po' impacciato su alcuni passi haha-

-Non posso essere bravo in tutto, dai haha-

Non avendo molta immaginazione e non essendo così abili come ci crediamo, continuiamo a ballare in maniera semplice e pure patetica per buona parte del tempo, magari alternando qualche salto e qualche giretto per la stanza, dove prevalentemente io scappo e lui mi insegue. Stando sempre attenti ai miei strumenti, dato di fatto. Ho già minacciato di farlo fuori se me li rovina o fa cadere.

A un certo punto ci ritroviamo pure a ballare un lento, mentre non riesco proprio a staccare gli occhi da quei lineamenti spigolosi ma allo stesso tempo armoniosi su di lui, dal suo naso piccolo, dai suoi occhi così brillanti e dalla sua pelle chiara.

Basta fantasticare su questo ragazzo, tu non hai bisogno di un ragazzo. Okay, solo il fatto che tu abbia pensato a un compagno è una cosa preoccupante: riscattati, (T/n)!

-Ti sei sciolta, eh?-

-Avevo iniziato anche io a stancarmi. A questo punto direi che il cliente ha paccato. Beh peggio per lui, sono molto impegnata io-

-Però per noi lo hai trovato il tempo-

-Solo per fare un favore al mio amico altrimenti avrei rifiutato-

-E allora lo facciamo sto servizio?-

-Vado a chiamare tua sorella-

-No, aspettiamo vengano loro. Mi piace stare così- dice tenendomi contro il suo petto e continuando a guidarmi lentamente -Poi hai un buon profumo-

-Queste frasi sono pessime per corteggiare-

-Davvero? Dei miei amici al liceo facevano così...-

-Evidentemente ti hanno preso per il culo-

-Può essere- dice, facendo spallucce e facendomi ridere

Il silenzio che creiamo noi due è rotto a mala pena dalla musica in sottofondo, la quale però non percepiamo come disturbante.

Non so se sia lo stesso per lui, ma io ho come l'impressione che ci sia una bolla attorno a noi...

-(T/c), hai finit- wow, non pensavo ti avrei trovata così in intimità con uno sconosciuto!-

Come non detto, magia interrotta.
Dannazione a te però, Nakano-chan!

-Lev! O mio dio, la prego di perdonarlo!-

-Non si preoccupi, va tutto bene. Comunque il nostro caro signore ci ha tirato buca-

-Sul serio?!-

-A quanto pare si-

-Da quanto lo sai?-

-L'ho iniziato a pensare dopo mezz'ora da che non si faceva vivo nessuno-

-Quindi possiamo continuare?- chiede la ragazza

-Certamente. Prego, andate a cambiarvi-

Dopo cinque minuti, i due fratelli escono vestiti molto elegantemente e faccio loro delle foto sia da soli che insieme.

Mi sposto un po' dovunque per la stanza per avere una migliore e diversa angolazione, oltre che luce, e rimango sorpresa dal modo in cui si atteggiano davanti alla fotocamera.

Si comportano proprio come se non la vedessero, i loro lineamenti non sono mai troppo rigidi e composti, ma morbidi e spontanei, come se stessero facendo qualcosa di abituale, come mangiare o guardare la tv.

-Ma non sorridete mai?- chiedo, ricontrollando rapidamente gli scatti fatti

-Difficilmente-

-Come mai?-

-Ci piace di più come veniamo senza sorriso. Abbiamo degli zigomi davvero molto alti e non ci è mai piaciuto come apparivamo-

-A me hanno anche detto che faccio paura una volta-

-Certo che ce n'è di gente strana...- constata la mia assistente

-Non sono i primi e non saranno nemmeno gli ultimi. Ma a parte ciò...un sorriso per la camera lo fate?-

-Io sì, se me lo chiedi te-

-Ti metto lo scotch sulla bocca se parli ancora in maniera così informale con qualcuno che non conosci!-

-Non è affatto un problema- rispondo ridacchiando

-Vuol dire che è riuscito ad attirare la sua attenzione- risponde furba la ragazza non coinvolta nel servizio

-E tu la mia rabbia-

-Ups-

Faccio ancora qualche scatto a entrambi e poi Alisa va a cambiarsi nei camerini.

-Me la fai qualche altra foto?- chiede il ragazzo, comparendomi alle spalle e con occhi luminosi

-Così bisognoso di attenzioni?-

-No...Sono un modello. Ai modelli si fanno le foto. O possono fare anche altro? Secondo te posso?! Se sì, vorrei fare anche lo stuntman!-

Ed ecco che è ritornato bambino...

-No, lascia stare...-

-Se mi fai qualche altro scatto, sorrido-

-Mi stai tentando tanto, lo sai?-

-Approfittane-

Non me lo faccio ripetere due volte che la mia macchina fa tutto da sola, immortalando gli innumerevoli sorrisi che mi sta offrendo.

-Così ti piaccio?-

-Di più se non parli-

-Ma...sei cattiva!- urla mettendo il broncio

-Lev, dai, dobbiamo andare-

-Non c'è ancora un pochino di tempo?-

-No, non ne abbiamo-

-Ah, d'accordo, nee-chan-

Corre nel camerino pure lui e ne esce qualche minuto dopo con dei vestiti molto meno eccentrici e un malloppo di costumi posati sul braccio.

-Farò avere le foto direttamente a Kobayashi-

-Ottimo. Per pagare?-

-Ci mettiamo d'accordo io e lui, non preoccupatevi-

-La ringrazio un sacco, (T/c)-san-

-Anche io voglio parlare, uffi!-

-Parla, dai-

-Io voglio invitarti a cena, invece-

-Lev!-

-O mio dio...miraggio! Qualcuno è interessato a (T/c)-chan!-

-Stai zitta, baka!-

-Allora...che mi dici?-

-Non mi piace per niente la schiettezza con cui l'hai detto, mi ha messo parecchio in imbarazzo...ma accetto-

-Fermi tutti! Questa cosa va ricordata, arrivo subito-

-Tu stai qui o ti licenzio!-

-Tanto non lo fai, sono la migliore assistente che si possa avere-

-Ti faccio fuori, lo giuro-

-Okay haha sto ferma-

-Mi dai il tuo numero? Così possiamo accordarci con più calma-

-Certamente-

Gli detto le cifre e poi lui ricambia con un'allegria assai contagiosa, dandomi il suo.

-Noi andiamo, buona serata e ancora grazie-

-Altrettanto- le salutiamo io e la mia amica

-Allora ci sentiamo-

-Sì- rispondo semplicemente mentre il suo volto si avvicina al mio e mi lascia un dolce bacio sulla fronte, che lo costringe a ingobbirsi non poco

Si girano ed escono, mentre io continuo a fissare la porta come incantata.

-Sono contenta per te-

-Anche io- dico accennando un sorriso e passando il resto dei giorni fino alla nostra cena con il ricordo vivido e ancora fresco del suo bacio fino a che, una settimana abbondante dopo, non usciamo e andiamo a mangiare in un bel ristorante italiano in un quartiere molto rinomato della nostra città, facendomi rivivere cosa voglia dire sentirsi felice per nulla

*marca di cosmetici giapponese
**marca di gioielli giapponese

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