La Villa (kth, jjk)

De FraSalo22

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Storia breve scritta in un momento di noia. Taehyung ha un modo singolare di sfogare il suo stress ogni Marte... Mai multe

MERCOLEDÌ MATTINA
MARTEDI MATTINA
MARTEDI POMERIGGIO
MARTEDI SERA
MARTEDI SERA parte 2
MARTEDI SERA parte 3
MARTEDI SERA parte 4
MARTEDI SERA parte 5
MARTEDI NOTTE
MARTEDI NOTTE
MARTEDI NOTTE
Capitolo/i speciale/i
Dopo tutti questi mesi
I miei hyungs scopano e io sono pieno di dubbi
Abbiamo scopato ovunque
Quella maledetta Villa
La camera blu
La storia continuerà?
Come promesso
Come tutto ebbe inizio (side story)
Da Jimin...
..... a Jimignotta è un attimo
Che i giochi abbiano inizio
N.B.

Il gran finale

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De FraSalo22

Tutto era pronto. Candele nere accese, luce soffusa, musica melodiosa e lenta che usciva da una delle casse e lui con un babydoll rosso, trasparente, con i capezzoli messi in risalto dal colore della stoffa e poi a scendere mutandine di pizzo - esatto, il pizzo era diventato un po' la sua fissa dopo solo a un certo corvino -, brasiliane, dove la parte dietro scompariva fra i suoi glutei nivei.

Jimin osservava soddisfatto la preparazione appena conclusa. Solo Yoongi sarebbe rientrato al dormitorio quella sera, perchè gli altri erano impegnati, chi per una cosa, chi per un'altra. Quella sarebbe stata la serata in cui avrebbe fatto capitolare il suo amato rapper ai suoi piedi, immaginandosi già la scena di come lo avrebbe supplicato per poterselo scopare come aveva visto, anzi spiato, qualche giorno prima.

Si morse il labbro inferiore, abbassando gli occhi per un attimo fugace, domandandosi se aveva agito in maniera corretta, se prendere per la gola, o per il cazzo nel suo caso, sarebbe stato il giusto metodo per avere Yoongi solo per lui. Che poi cosa avrebbe offerto a parte un buco e cioè quello che già gli veniva offerto sempre al rapper? Cosa aveva di speciale Jimin per attrarre Min fottuto Yoongi? Niente, si rispose internamente sbuffando un po' d'aria dal naso, ma si sarebbe fatto andare bene anche una solo, isolata, scopata.

Sentì il portone aprirsi e si preparò ad accogliere il maggiore ma ai suoi orecchi arrivaro più voci. Yoongi non era solo, ma con gli altri. Corse verso l'armadio a prendere i primi vestiti che gli capitarono, una felpa e un pantalone chiaro e si diresse a spengere tutte le candele, buttandosi fuori dalla camera, chiudendosi con un tonfo la porta alle spalle.

Yoongi, in compagnia di Namjoon e Jin, fissò il volto del giovane, roseo, morbido, spostando gli occhi sulle labbra leggermente aperte e al respiro veloce. Da come si era comportato stava sicuramente nascondendo qualcosa.

"Ragazzi, cosa ci fate a casa?" Il cuore del rosa batteva con forza.

"Ci hanno annullato la cena con Bang Pdnim" sbuffò il leader.

"Ah, ok" gli uscì una risatina nervosa a Jimin, colta dal corvino che incrociò le braccia al petto e si, sicuramente c'era qualcosa che non andava, qualcosa che il minore stava cercando di non far notare.

"Ceniamo? Ordino da asporto" Jin tirò fuori il cellulare dalla tasca e si avviò verso la sala da pranzo seguito da Namjoon, mentre Yoongi rimase a osservare il minore che stava martoriando il labbro inferiore.

"Tutto ok?" Inclinò la testa di lato e vide il rosa sobbalzare quasi alla domanda.

"Certo" sussurrò.

I ragazzi si trasferirono in cucina e attesero chiaccherando del più e del meno il cibo. Cenarono con allegria e Jimin si dimenticò del tutto, o meglio preferì accantonare, la parte finale del piano, ma l'ingenuo ragazzetto dai capelli rosa non aveva fatto i conti con Min fottuto Yoongi che non gli levava gli occhi di dosso, scrutandolo sospettoso per tutta la cena.

Dopo aver consumato il lauto pasto andaro in sala per poter giocare tutti insieme a qualche video gioco, qualcosa che fosse divertente e li coinvolgesse. Optarono per Just Dance. La prima coppia a sfidarsi fu composta da un lamentoso Yoongi e un imbarazzato Namjoon sulle note di Like a prayer di Madonna. Movimenti oscenamente legnosi da parte di entrambi e grasse risate dai due ragazzi che si sbellicavano seduti comodamente sul divano alle loro spalle.

Toccò all'altra coppia i due Jay come li apostrofò Namjoon con il fiato corto mentre si asciugava il sudure della fronte.

La canzone che avevano scelto era Rich Girl di Gwen Stefani, vecchia canzone scuoti anche.

Jin appena cominciò la musica alzò le braccia al cielo con i controler stretti nelle mani e prese a fare una giravolta muovendo il sedere. Cominciarono tutti a ride e i due maggiori perseguirono quell'ilarità anche al turno di Jimin, solo che il rosa non si rese conto che alzare in quel modo le braccia, avrebbe mostrato la pelle in particolare quell'indumento di pizzo nascosto sotto i pantaloni della tuta. Yoongi allargò gli occhi quando il rosso passione investì le sue iridi e gli prosciugò la salivazione in bocca.

Lo sapeva.

Sapeva che il rosa stava nascondendo qualcosa, che quella fretta nell'uscire dalla sua stanza era perchè voleva celare il contenuto della camera. E sentì la voglia di strappargli quegli inutili indumenti di dosso e di fargli capire finalmente che non doveva più scherzare con il fuoco, perchè quella sera sarebbe rimasto bruciato.

Aspettò con maniacale pazienza che i colleghi, Namjoon e Jin, li precedessero nelle proprie stanze, prima di affiancare il minore, cingere con forza il suo braccio e avviarsi affamato verso la stanza di quest'ultimo.

Aprì la porta e lanciò dentro Jimin esterefatto che si trovò in ginocchio a terra, senza parole e con una piccola parvenza di paura scorrergli sotto pelle.

"Hy-Hyung?" ma Yoongi non rispose e accese la luce sulla scrivania notando il letto ricoperto da petali neri e le candele finemente esposte sui comodini. Abbassò la testa il corvino ghignando appena fiero di aver capito il gioco che aveva fatto fino a quel momento il minore, scoprendo le sue vere intenzioni. Dopo tutto, si era tradito inconsapevolmente Jimin quando aveva chiesto agli altri appena entrati in casa come mai non fossero alle loro rispettive cene, dando al rapper la possibilità di capire che il rosa aspettava solo lui quella sera e che tutti gli accadimenti dei giorni prima erano solo meri atti per farlo cadere nell'accurata trappola che Jimin aveva costruito.

Yoongi prese posto a sedere e fissò il volto basso del rosa, volto rosso di imbarazzo, i denti piantati nel labbro inferiore e le mani che si attorcigliavano su di esse.

"Jimin alzati in piedi" disse senza far trapelare un minimo di emozione dalla voce Yoongi e il minore eseguì il suo comando.

"Togliti la felpa e i pantaloni. Sappiamo bene tutti e due che sotto hai ben altro" si leccò le labbra con la punta della lingua osservando lo scatto magistrale che fece il capo del più piccolo e gli occhi che si allargavano sorpresi, perchè Jimin se lo stava chiedendo eccome come faceva a sapere cosa indossasse sotto quegli indumenti.

"Avanti Jimin-ah, fai come ti ho detto"

Jimin delicatamente fece passare le mani tremanti sul bordo della felpa andando dirette ai pantaloni della tutta che abbassò e si tolse lentamente, riducendo il fiato al minimo con il cuore che batteva nella cassa toracica all'impazzata. Prese la fine della maglia tirandola il più possibile in basso sentendosi che avrebbe potuto iniziare a piangere da un momento all'altro per l'imbarazzo e la vergogna. Come aveva anche solo pensato di fare il lascivo e sensuale davanti al maggiore mentre, quando finalmente il suo dannatissimo piano stava andando nella direzione giusta, lui si sentiva venir meno le gambe?

"Jimin la felpa" sussultò sentendo le dita del rapper prendere un pezzo di stoffa nera tirandola leggermente per catturare l'attenzione del rosa su di se.

"Hyung..." lo chiamò sottovoce, ma avrebbe voluto dirgli, no, urlargli che aveva capito, che non importava andare avanti. Non voleva mettersi in ridicolo ulteriormente e la sua mente venne invasa da tutto quello che aveva fatto in quei giorni per catturare la sua attenzione.

"Jimin-ah, non mi piace ripetere le cose cento volte. O te la togli tu quella cazzo di felpa, o lo faccio io" ringhiò piano digrignando quasi i denti.

Jimin lo guardò negli occhi, riusci a mantenere quel contatto visivo pensando di trovare iridi furiose, iraconde, ma gli occhi del maggiore parlavano di eccitazione e lussuria.

Il rosa prese il bordo della felpa e la sfilò mostrando gli addominali e i pettorali nascosti dal babydoll rosso, tornando subito a fissare Yoongi seduto su quella sedia, con una mano che si stringeva con forza il cazzo sotto i pantaloni e l'altra che si arpionava alla stoffa dell'indumento.

Istintivamente le mani del minore tapparono la sua intimità fin troppo esposta agli occhi del maggiore, andandosi a mordere il labbro. Dio, si stava eccitando secondo dopo secondo e non poteva più nasconderlo visto che il suo uccello continuava a indurirsi sotto gli occhi socchiusi del rapper.

"Togli le mani di la. Voglio vedere tutto visto che ti sei agghindato cosi per me"

Il minore fece come gli era stato ordinato e lentamente, tremando di eccitamento, scoprì il cazzo quasi del tutto eretto.

"Jimin-ah, ti ecciti cosi tanto e non ti ho neanche toccato?"

"Si" gli scappó dalla bocca tale affermazione e si rimproverò mentalmente. Doveva essere Yoongi quello che capitolava ai suoi piedi e non il contrario.

Il maggiore ispirò una notevole quantità d'aria, mentre le mani venose si portavano indietro i capelli e, alla fine, si alzò dalla sedia avvicinandosi pericolosamente al rosa.

"Mettiti in ginocchio" gli soffiò sulle labbra e Jimin trasalì e quasi non gemette a sentire quel comando.

Le ginocchia erano bel puntate sul pavimento e le mani paffute erano chiuse in pugno sopra di esse mentre la testa era rivolta al suo punto focale che si stava leccando le labbra osservando tale visione celestiale.

Yoongi sbottonò uno alla volta i bottoni dei pantaloni e con estrema lentezza fece uscire il cazzo turgido e del tutto eretto.

"Avanti Jimin-ah, pensa che sia quel buonissimo ghiacciolo dell'altro giorno"

Jimin squittì e alzò il busto per essere alla giusta altezza. Aveva l'uccello del maggiore davanti ai suoi occhi e lo fissò costernato e incantato. Era arrivato il momento tanto agognato in quegli anni.

Alzò una mano e afferrò il sesso alla base alzandolo mentre la lingua piatta si andava a infrangere sui testicoli, leccandoli e succhiandoli, facendosi riempiere le orecchie degli ansiti deboli che uscivano dalla bocca del maggiore. Fece scorrere la punta della lingua fino alla cappella che vibrò sotto il suo tocco assaporando il sapore salato del rapper. In quell'istante alzò gli occhi scontrandosi in quelli scuri e profondi di Yoongi che troneggiavano dall'alto e attese, aspettò che il maggiore gli desse un consenso non verbale, che lo accarezzasse, che conficcasse le sue dita ossute nelle ciocche rosa e questa febbricitante attesa venne ripagata dallo sguardo sporco e oltraggioso che gli rivolse, dal pollice che perforò il muro fatto dalle labbra morbide e piene di Jimin, dall'unghia si conficcava nella lingua mentre la saliva colava dagli angoli della bocca, dalle guance del rosa sempre più lucide e umide di lacrime di piacere e tese come il suo petto che si muoveva frenetico o come la sua mano che circondava l'uccello di Yoongi muovendosi per tutta la lunghezza. Il maggiore sfiorò con una delicatezza disarmante i capelli morbidi del minore, infilando le dita fra essi e strinse la presa portando all'indietro la testa sorprendendo Jimin che continuava a succhiare il pollice e a masturbarlo.

"Jimin-ah prendilo in bocca" la voce era rauca e carica di eros e sesso. Spostò il pollice bagnato dentro la bocca, facendolo arpionare alla guancia in modo che la spalancasse mentre la mano che stringeva i capelli spinse la testa sul suo uccello e Jimin lo accolse come alla messa viene accolto il corpo di Cristo, benedicendo quella carne che oltrepassava le labbra e scendeva fino alla gola.

Il minore affondava velocemente e si aggrappò alle cosce contratte di Yoongi mentre quest'ultimo dettava il ritmo veloce osservando con minuzia le labbra lucide del minore, le guance rosse e gli occhi dove sgorgavano lacrime indecenti, indecenti come il suono che emetteva tutte le volte che succhiava il suo cazzo e il rapper era al settimo cielo, gemendo non curante dei colleghi a qualche metro che avrebbero potuto sentire tutto.

Era tutto fottutamente perfetto. Come le mani si incastrassero nei capelli, come l'uccello del maggiore sapesse di buono e l'odore che Jimin assaporava tutte le volte che arrivava alla base sprofondando il naso nei peli pubici. Era certo che dopo quella sera non avrebbe fatto più nessun pompino se non solo a lui.

"Jimin-ah" la presa aumento e ormai il bacino era inarrestabile e continuava a martellare il minore. Yoongi sentì l'adrenalina nella punta dei piedi che arricciò mentre dava gli ultimi colpi alla gola del rosa allontanandolo in tempo per venirgli in faccia e si sentì di nuovo eccitato vedendo il seme colare sull'innocenza del volto del minore.

"Alzati" un altro imperativo che usciva dalla bocca del maggiore che cercava di riprendere possesso dei polmoni.

Il rosa si issò e si tocco la punta umida dell'uccello con il palmo sperando che arrivasse il messaggio a Yoongi, perchè non solo aveva preso la decisione di fare da quella sera in poi pompini solo a lui, ma pretendeva di essere scopato fino a che non sveniva esausto nelle sue braccia.

Yoongi azzerò la distanza dei due corpi e passò le mani sui fianchi stringendoli sotto la sua presa ferrea mentre affondava la libgua nella bocca del rosa che rispose sorridendo e chiudendo le braccia intorno al suo collo mentre i due cazzi tornano a incontrarsi dopo tutti quei giorni.

"Hyung" miagolò come quella sera coominciando a muovere il bacino.

"Jimin-ah togliti di dosso questo indumenti inutili" ma lo stava già facendo lui prendendo le spalline del babydoll e strappandole facendolo scivolare sui fianchi e arrivando a distruggere anche quegli slip di pizzo costosi rinanendo nudo di fronte al maggiore.

Yoongi gli prese le spalle e lo spinse a sedere sul letto facendogli un cenno con la testa per dargli un nuovo comando, cioè di stendersi sul materasso intanto che finiva di spogliarsi anche lui.

Il maggiore prese Jimin dalle ginocchia che piegò e allargò scoprendo il buchetto roseo che pulsava geloso di attenzioni.

"Guarda come pulsa il tuo buco, mi vuoi davvero così tanto? Il cazzo nero finto non ti basta più?" A sentire quelle parole Jimin voltò la testa di lato, sperando di spofondare in una voragine pur di scampare da quella vergognosa domanda, ma le dita ossute del collega lo presero dalle guance torcendogli la testa in modo che i suoi occhi puntassero quelli neri del corvino.

"Rispondi alla mia cazzo di domanda. Non ti basta il cazzo finto? Ne vuoi uno vero dentro questo buco?" E un dito entrò dentro di lui mozzandogli il fiato facendolo gemere, con l'uccello che si mosse spasmodico.

"Allora?" L'indice del maggiore prese a uscire e entrare e non sapeva, il rosa, se a farlo gemere e a fargli colare dal buchetto della cappella il pre-cum, fosse il dolore o l'attesa della scopata che lo attendeva.

"Voglio il tuo cazzo dentro di me" ammise alla fine mugolando scontento quando il dito nel suo buchetto scomparve.

Yoongi si alzò dal letto dirigendosi verso uno dei comodini aprendo uno dei cassetti.

"Preservativi e lubrifiacnte" non alzò gli occhi dal contenuto del cassetto ma, invece, la sua mano si allungò nella sua direzione aprendosi e chiudendosi velocemente.

"Primo cassetto della scrivania"

"Il cazzo finto invece dove lo tieni?"

"Co-cosa?"

Il maggiore aprì il cassetto e tirò fuori quello che gli serviva.

"So che hai altri giochini. Dove li nascondi?"

Il rosa lo guardò, ingoiando a vuoto, con aria meravigliata, un po' per la domanda, un po' perchè il maggiore camminava tranquillamente per la sua stanza completamente nudo con il cazzo in tiro potendo essere quella una visione comica e mentre Jimin aveva questi pensieri, il corvino prese il suo uccello e lo strinse alla base facendolo urlare dal dolore.

"Jimin-ah, ti ho già detto che non mi piace ripetere le solite cose più volte"

"Anta sinistra dell'armadio" boccheggiò quando decise di sciogliere quella presa, mettendosi su un fianco provando a soffocare i singhiozzi.

Yoongi apri l'anta e vi scovò dentro una scatola di cartone. Tolse il coperchio e gli si illuminarono gli occhi: Jimin era più perverso di lui e alzò le iridi incontrando quelle liquide del rosa.

"Ora ci divertiamo un po'" il sorriso gengivale apparì rendendo quella velata minaccia quasi piacevole.

Il rapper fece cadere il contenuto sul materasso, esattamente davanti la faccia rossa del minore.

"Da cosa potrei inizare?" Picchiettava l'indice al mento indeciso sul plug anale con la coda oppure al piccolo e strano vibratore, dove erano poste in cima delle piccole linguette in silicone.

"Jimin-ah, quale usi di solito? Scusa ma di sesso gay non sono molto avvezzo"

Il rosa si leccò le labbra e indicò con la mano il vibratore strano.

"Come lo usi? Mostramelo, anzi, io ora tornerò a sedere sulla sedia e voglio che ti prepari per accogliere il mio cazzo da solo. Se mi dovesse piacere quello che vedo mi unirò a te" sorrise di nuovo, soddisfatto di quella proposta.

Jimin, oh Jimin non crediate che non amasse alla follia tutto quello. Lui aveva sempre intravisto in Yoongi questo suo lato dominante e, anche se la sua idea iniziale fosse l'esatto opposto, non si fece ripetere due volte il comando, prese il piccolo aggeggio leccando le linguette e accendendolo e lo posizionò, alla fine, su uno dei capezzoli.

"Hyung" gemette perdendosi negli occhi scuri del corvino.

"Parla Jimin-ah, voglio che mi descrivi cosa senti e cosa stai facendo" aprì la boccettina di librificante e ne mise una bella quantità sulla mano libera del rosa e poi sul suo cazzo e, quando finalmente si mise a sedere di nuovo sulla sedia davanti la scrivania, prese a massaggiare piano, assaporandosi lo spettacolo che Jimin faceva solo per lui.

"Sono molto sensibile Hyung. Quando queste linguette passano sul capezzolo io sento i brividi su tutto il corpo e penso che sia la tua lingua a farmeli venire"

"Pensi a me quando ti masturbi?"

"Sempre" Jimin si morse il labbro inferiore affamato del maggiore.

"Continua"

"Poi faccio scivolare la mano sotto la coscia e sfioro la mia entrata perchè mi piace la sensazione, mi piace sapere che cosa succederà a breve" e poi un ansito più forte.

Yoongi si alzò dalla sedia imponendosi davanti al minore steso sul materanno, continuando a darsi piacere mentre osservava con minuzia il dito del rosa varcare la porta del paradiso.

"Faccio girare un paio di volte..... oddio.... Il dito dentro e poi in-inizio a muoverlo... cazzo... dentro e fuori" il maggiore allargò gli occhi e sentì la bocca asciugarsi del tutto.

"Quando sento di essere pronto metto dentro un'altro dito cominciando a sforbiciare per ammorbidire le pareri interne" gemeva forte mai lasciando che i suoi occhi vagassero oltre il volto stravolto e tumefatto d'eccitazione del maggiore.

Yoongi, Dio, Yoongi aveva scopato così tante donne nella sua vita e, si, aveva già provato l'anale con una o due, ma mai avrebbe pensato di eccitarsi cosi tanto vedendo un ragazzo che si preparava il buco per accoglierlo. Sentì alla bocca dello stomaco l'irrefrenabile voglia di assaggiare e gustare il suo buco e cosi, senza pensarci due volte, si buttò in ginocchio e spostò malamente la mano di Jimin per infilare la lingua e, non contento, anche tre dira. Jimin lasciò la presa del suo piccolo vibratore e afferrò le lenzuola pensando che il cuore avrebbe smesso di funzionare da un momento all'altro.

Yoongi stava mangiando letteralmente il culo di Jimin ma si trovò una mano libera, quindi, perchè non masturbare il minore giusto per gratificare qualche suo capriccio?

"Hyung ti prego lasciami" ma lo "hyung" strinse con più forza intensificando i movimenti.

"Vengo" urlò prima di inondare il suo addome di sperma caldo.

Con una velocità che non gli apparteneva, il corvino si alzò di scatto per recuperare un preservativo e tornò in ginocchio davanti Jimin che provava a riprendere fiato.

"Ora ti scopo finchè non mi supplicherai di smetterla" ed entrò dentro di lui con forza inziando fin da subito a muoversi velocemente e Jimin si dovette aggrappare alle sue braccia, con il suo uccello moscio che sbatteva sull'addome sporco.

"Yoongi" urlò alla spinta più forte entrando ancora più in profondità in lui. In realtà, aveva solo cambiato l'angolo delle penetrazioni andando a beccare la prostata e Yoongi, vedendo il perfetto cazzo del minore prendere vita di nuovo, martellò costantemente quel punto fino a chè il povero rosa non venne per la seconda volta incidendogli le spalle con le unghie.

Il rapper alzò la gamba sinistra del più piccolo, mettendosela sulla spalla mentre spingeva Jimin a spostarsi di lato ed tornò dentro di lui, velocemente come aveva fatto prima.

Il rosa si sentì mozzare il fiato e non riusciva più a emettere alcun suono, voltando di poco la testa perdendosi nell'espressione soddisfatta del maggiore mentre lo stava scopando e si sentì felice. Era vero, poteva anche essere solo una scopata, ma poteva farsela andare bene comunque perchè finalmente Yoongi era suo.

Intanto il maggiore, aggappandosi alla coscia tonica, decise che vedere la faccia del minore mentre veniva gli era piaciuta, cosi afferrò l'uccello super sensibile cominciando a masturbarlo velocemente, mentre Jimin provava a fermarlo.

"Basta. Sono già venuto" lo supplicava ma Yoongi sorrise di nuovo. Voleva vederlo crollare, voleva che si riducesse a misera melma, come lui si era sentito in quelle settimane, perchè avrebbe fatto di tutto pur di avere un nuovo incontro con il suo collega e poteva approfittre di tutti i momenti in cui il rosa lo aveva tenato, ma non si sentiva al sicuro, sapeva che stava attraversando per colpa del minore, un monento particolare, dove si riscopriva eccitato pensando a un corpo maschile.

Tappó appena in tempo la bocca del minore fermandogli l'urlo che stava per abbandonare le sue labbra mentre veniva nella sua mano. Yoongi rallentò, uscendo quasi del tutto dal suo buco per tornaci a sprofondare dentro lentamente, alzando la mano sporca del seme del minore. Oltre la mano aveva la visione del volto senza forze del rosa: occhi lucidi, guance umide, labbra gonfie. Il palmo sporco era li, invitante e si chiese di cosa sapeva Jimin e avvicinò la mano e leccò lo sperma.

"Hyung no!"

"Sai di buono anche qui" sussurrò appena il maggiore tornando a focalizzarsi sulle sue iridi caramello.

Yoongi uscì da Jimin alzandosi da terra e montando sul letto.

"Jimin-ah scopa il mio cazzo" appoggiò la schiena alla testata del letto e dette delle piccole botte al materasso per invitare il rosa a seguire il suggerimento appena dato.

Jimin gattonò fino ad arrivare a lui con i muscoli delle gambe doloranti e le fitte al fondoschiena che non gli davano tregua ma il solo pensiero che il maggiore continuasse a volerlo senza indugi lo confortava più di qualsiasi medicina.

Allargò le cose e si sedette sul bacino del corvino stusciando sadicamente l'apertura dei glutei sull'uccello sempre più teso dell'altro facendolo mugolare rocamente.

"Jimin-ah" un nome detto con sesnsualità e infinita dolcezza mente passava le dita sulle sue guance cingendole, meravigliando Jimin per quel tocco di affetto che fino a ora era tenuto nascosto. Il maggiore posò le sue labbra su quelle del rosa, muovendole piano, delicatamante, assaporandosi a vicenda e le lingue si unironò, caldi muscoli pronti per una battaglia già persa. Jimin circondò il collo del rapper per sprofondare maggiormente in quell'attimo di puro e innocente atto d'amore.

Yoongi aveva il cuore che si stava scarneficando nello sterno, battendo sempre più veloce e allontàanò di poco il volto del minore dal suo, guardando quei piccoli occhietti riscoprendo quella tipica luce che abitava nelle sue iridi e pensò che Jimin non solo fosse bello e sensuale ma che fosse diventato in quegli anni una persona da proteggere e lui lo voleva, lui voleva proteggere quel fiore raro, quel tesoro nascosto, voleva che fosse solo suo.

"Sei mio Jimin-ah?" Gli domandò a bruciapelo a un millimetro dalle sue labbra.

"Cosa?" Il rosa doveva collegare il tutto perchè non capiva quella dolcezza arrivata all'improvviso, poco prima lo stava scopando come se fosse una delle solite troie con cui si divertiva, invece i suoi occhi scuri stavano parlando una lingua sconosciuta in quel momento, erano scolpiti da dei geroglifici dal significato sconosciuto.

"Sei mio Jimin-ah? Ti farai scopare solo da me?"

Si guardarono per interi minuti prima che il minore annuisse e che comparisse uno stupendo sorriso gengivale al corvino, pronto a baciarlo di nuovo, a toccarlo di nuovo, ad averlo di nuovo.

Il rosa prese l'erezione di Yoongi e la fece inghiottire nel sul culo sodo cominciando a saltellarci sopra ma il corvino lo afferrò dai fianchi, stringendo con forza la carne.

"Vai più piano. Fallo lentamente" e ancora una volta il minore si sorprese, rallentando i movimenti e si aggrappó alle sue spalle intanto che il rapper passava le sue braccia sulle anche abbracciandolo.

Dondolava sopra di lui e si persero a baciarsi una volta ancora e lo seppero tutti e due che quello non era più sesso ma qualcosa in più, quel qualcosa che non avevano il coraggio di dare un nome già certo.

Vennero insieme e rimasero aggrappati uno all'altro cercando di non sprofondare nei propri pensieri. Yoongi passò una mano nei capelli di Jimin e baciò le sue labbra per la milionesima volta.

"Ora sei solo mio, ricordatelo"

"Solo tuo"

Quella fu la promessa che si incisero sul cuore tre anni prima e niente era cambiato da allora. Nessuno dei due aveva avuto storie al di fuori della loro fantomatica relazione e Yoongi non ne sentiva il bisogno perchè aveva Jimin al suo fianco, anche quella sera in quella dannata Villa, osservandolo mentre aveva una mano intrecciata con quella di Jungkook e l'altra a quella di Taehyung ridere genuinamente.

Jimin si volto verso Yoongi che si trovava a qualche passo da loro e mimò con le labbra Solo Tuo.

Anche se quella notte non lo fu affatto.

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