30 prime volte con te

By jadeNeptune

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Sam e Cory non potrebbero essere più diversi, ma conoscendosi dall'infanzia hanno imparato ad amalgamare le l... More

2 anni - prima parola
4 anni - prima volta in piscina
5 anni - Primo mostro sconfitto
6 anni - prima volta senza rotelle
8 anni - prima paghetta
10 anni - prima volta in tenda
11 anni - saltare scuola per la prima volta
12 anni - prima lettera d'amore
13 anni - prima rissa
14 anni - Primo bacio
15 anni - primo crossdressing
16 anni - prima volta ubriaco
17 anni - il primo litigio
17 anni - prima dichiarazione
17 anni - first date
18 anni - prima emergenza
18 anni - prima volta
19 anni - il primo anello
20 anni - primo tatoo
21 anni - il primo egoismo
22 anni - Primo animale domestico
22 anni - prima casa
23 anni - prima cerimonia
24 anni - prima cena con i colleghi
25 anni - primo incontro
27 anni - primo figlio
27 anni - prima influenza
28 anni - prima festa del papà
Epilogo

19 anni - primo giorno al college

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By jadeNeptune

"Mi sono innamorata, Betty".

"Un'altra volta? È già il terzo e siamo arrivate solo ieri".

"Questa volta sono sicura. L'ho incontrato tre volte da stamattina: mentre andavo a lezione, alle macchinette e in caffetteria. È destino".

"Tu lo chiami destino, io lo chiamo alloggiare nello stesso campus".

"Ma è grandissimo questo posto! Quante probabilità ci sono di vedere la stessa persona così tante volte?!".

"Bhe, se l'hai incontrato alle macchinette vuol dire che era nel tuo stabile, ergo proviene dalla tua facoltà, perciò non è tanto scioccante incontrarlo spesso".

"Potrebbe essere una matricola" rimugina Betty, "un ragazzo così bello l'avrei sicuramente notato l'anno scorso".

"Visto quelli che classificavi come belli, ne dubito".

"No ti giuro, questo è spettacolare. 1.80 m sicuro, spalle large, mascella marcata, capelli castani corti con la fronte scoperta, fisico allenato e gambe da favola. E non parliamo del lato B".

"Esatto" concorda veemente la sua amica, "non parliamo del lato B di un completo sconosciuto".

Betty mette il broncio. "Non sei divertente, Connie".

"Scusami, ma devo ancora smaltire tutte le informazioni che mi hai dato sul lato B dei ragazzi che hai visto in spiaggia settimana scorsa. Per un po' sono apposto".

"Sei la mia migliore amica, con chi altro dovrei par-" ma non finisce la frase perchè si blocca sui suoi passi.

Connie si volta a guardarla. "Che ti prende?".

Betty punta il dito davanti a loro, verso le gradinate del campo di basket. "È lui".

Lei segue segue il suo sguardo, fisso su un ragazzo intento a leggere un libro e quando coglie i dettagli elencati dall'amica non può far altro che concordare sulla sua bellezza.

"È così figo" esala Betty togliendole le parole di bocca. "Dici che è single?".

"Prima di questo non dovresti sapere almeno il suo nome?".

"Hai ragione".
Estrae uno specchietto dalla borsa per sistemarsi la frangia e si ritocca il lucidalabbra. "Te l'avevo detto che è destino" e con un occhiolino ed una lisciata alla blusa va da lui.

Cory sta rileggendo il capitolo spiegato in classe per fissarsi in testa i punti principali, quando un'ombra  proiettata sulle pagine lo induce ad alzare la testa.

"Ciao" saluta timida la ragazza comparsa dal nulla.

"...Ciao".

"Posso sedermi?"

Il moro lancia uno sguardo alla gradinata vuota, ad eccezione di qualche studente sparso qua e là ed alza un sopracciglio.

"Oh" esclama capendo la tacita domanda, "mio fratello è uno dei ragazzi che sta giocando a basket" e lo indica, "ma non mi piace aspettarlo da sola".

Cory vorrebbe dirle che se si aspetta di essere intrattenuta ha scelto la persona sbagliata, ma alla fine se ne sta zitto ed annuisce. Vedendo che sta leggendo, probabilmente non lo disturberà.

Lei sorride e prende posto accanto a lui, drappeggiandosi la gonna lunga attorno alle gambe.

Il silenzio dura si e no venti secondi, poi: "che stai leggendo?".

Lui le mostra la copertina. "Oh, sei una matricola allora" e a bassa voce aggiunge 'avevo ragione', ma Cory finge di non averla sentita.

"Mn."

"Anche io sono iscritta alla facoltà di scienze. Secondo anno".

Lui torna a leggere.

"Se hai bisogno di qualcosa puoi venire da me" si propone, "non sono una grande studiosa, ma essendo più grande di te ho qualche trucco nella manica".

Qui un ragazzo dovrebbe ringraziarla per la gentile offerta e chiederle il suo nome, di modo che lei dopo possa sapere il suo, ma invece lui risponde con un misero: "Lo terrò a mente".

Nascondendo uno sbuffo irritato dietro un sorriso, Betty cerca qualcos'altro da dire, quando qualcuno segna un canestro davanti a loro e una delle due squadre esulta.

Il moro alza la testa ed accenna un piccolo sorriso che Betty si sarebbe persa se non avesse continuato a guardarlo. Oh cielo, che splendore.

"Ti piace il basket?" Domanda ansiosa di scoprirne la causa e timorosa che possa sentire il battito furioso del suo cuore.

"No. Conosco le regole ed apprezzo le dinamiche ma non sono un amante dei giochi di squadra" ed ora deve aggiungere la sua voce bassa e ferma alla lista di cose che ama di lui.

"Oh allora sei qui perchè uno dei tuoi amici sta giocando?" Ed il suo sguardo vaga sul campo, notando qualche faccia nuova tra la solita cerchia di amici di suo fratello.

"Mn" e questa volta è così concentrata sullo scoprire chi sia che si perde il suo nuovo sorriso, più grande e dolce del primo.

"Anche lui è una matricola?"

"Mn".

"Se vuole entrare in squadra posso metterci una buona parola con mio fratello" esclama felice, "sai, quest'anno sarà lui il nuovo capitano".
Se riesce nel suo piano, questo ragazzo gli sarà debitore e magari deciderà di uscire con lei.

"Sam gioca a basket solo per divertimento" risponde con una punta di irritazione nella voce "e se anche volesse partecipare agonisticamente, ha tutte le carte in regola per farlo senza aiuti da dietro le quinte".

"Oh certo, non intendevo questo" si affretta a rispondere, "sono sicura che il tuo amico possa farcela benissimo da solo, la mia era solo una proposta innoqua. Mi dispiace se è sembrato che gli stessi mancando di rispetto."

Lui annuisce e lei sospira.
Aaah, perchè questo ragazzo se la prende così tanto? Lei voleva fare solo una buona azione.

Il loro ritrovato silenzio coincide con la pausa della partita ed i ragazzi si riversano sulle gradinate per riposare e dissetarsi.

"Aaaaah sono distrutto" affanna Sam lasciandosi andare accanto a Cory. "Non sono più giovane come un tempo".

"Mn. Vuoi che ti cerco un ricovero?" Dice chiudendo il libro e dandogli la sua completa attenzione.

"Sì per piacere. Possibilmente uno dove mi fanno coltivare il mio piccolo orticello".

"Non ti stai confondendo con una comunità?".

"Tu dici? Allora cosa fanno i nonnini per trascorrere il tempo?"

"Guardano la tv, leggono il giornale, giocano a carte, dormono..."

"Aaah quella si che è vita. Sempre più convinto di voler andare al ricovero".

La ragazza nasconde la risata dietro la mano e Sam volta la testa nella sua direzione. "Scusa, non ti avevo vista" sorride cordiale.

"Non ti preoccupare, non volevo interrompervi. Sembravate immersi in un discorso importante" ed i suoi occhi luccicano divertiti.

"Importante e completamente inutile" rivela prendendo un lungo sorso dalla sua borraccia ed asciugandosi la bocca con il dorso della mano. "Cory non mi permetterà mai di andare al ricovero, perchè si prenderà cura di me anche quando sarò vecchio e decrepito".

E la mente di Betty si è fermata alla pronuncia del suo nome, senza registrare le parole successive.
Così si chiama Cory.

"Non manca tanto" ribatte beccandosi una pacca sul braccio e Betty si scioglie davanti ad un'altra apparizione del suo spettacolare sorriso.

"A proposito, io sono Sam. Tu?".

"Lei è la mia sorellina" la presenta un ragazzo alto e snello. "Che ci fai qui, Betty? Non vieni mai a vedermi giocare".

"Non posso interessarmi a quello che fa mio fratello di tanto in tanto?"

Il ragazzo alterna lo sguardo tra lei e Cory, sorridendo sardonico. "Ah sì, lo vedo perfettamente il tuo interesse".
Lei diventa bordeaux.

Il moro alza un sopracciglio all'occhiata del ragazzo, ma Sam, il solito ottuso, non si accorge di nulla.

"Di che facoltà sei, Sam?" Chiede Betty volendo ignorare il fratello. "Cory" e spera di non averlo pronunciato in modo smielato "mi ha detto che non giochi a basket professionalmente".

"È vero. Ci gioco con gli amici nel tempo libero, ma non sono un atleta. Sono al primo anno di pittura".

"Wow, un artista allora".

"Si vedrà" scrolla le spalle, "andrò dove mi porta il vento".

"Mn. Sam è uno spirito libero" concorda Cory.

"Tu invece?" Chiede avida di informazioni Betty. "Sai già quale specializzazione prendere in futuro?"

"Cory vuole studiare biologia" esclama fiero come se parlasse di se stesso. "Sai, fin da piccolo ha sempre letto tutte quelle riviste scientifiche piene di cose strane e incomprensibili a tutti gli altri. Vuole lavorare nei laboratori di analisi, ma secondo me sarebbe perfetto come professore. Ha una tale pazienza nel spiegare le cose che lo vedrei sprecato in ogni altro settore".

"Wow, lo conosci bene il tuo amico" nota il fratello.

"Certo" alza il naso, "non c'è persona al mondo che conosce Cory meglio di me".

"Allora dimmi, che tipo di ragazza gli piace?" Domanda serio.

"Robert!" Sputa scioccata Betty.

Sam scoppia a ridere appoggiando un braccio sulla spalla di Cory e picchiettandogli il busto. "Perchè non glielo chiedi? È proprio qui".

Due paia di occhi, uno interessato e l'altro più timido, si fissano su di lui che sospira e lancia un'occhiata di sbieco al suo ragazzo.
"Adesso preferisci non parlare per conto mio?".

"Che c'è?" Lo stuzzica "non sai come rispondere?".

"Ridicolo".

Estrae dalla tasca l'anello di Sam, che gli aveva dato prima dell'inizio della partita per paura di perderlo e senza distogliere lo sguardo dai due fratelli glielo infila al dito, usando appositamente la mano sinistra per mostrare il suo.

Robert sbarra gli occhi e Betty impallidisce.

"Purtroppo è questo tipo di persona che mi piace" ammette sofferente, beccandosi un'altra pacca indignata, ma entrambi stanno sorridendo.

Robert si mette a ridere. "Questa non me l'aspettavo proprio", ma non ha tempo di aggiungere altro che i suoi amici lo richiamano in campo.

"Tu non vai?" Domanda Cory.

"Naaah, ero solo una riserva" e con un cenno del capo indica il ragazzo che si sta congiungendo al gruppo, "quel tipo doveva finire una lezione".

"E tu?".

"Ne avevo solo una stamattina e la prossima è tra due ore".

Cory annuisce e si alza, posando il libro nello zaino, poi allunga una mano verso Sam che l'accetta volentieri intersecando le loro dita.

Betty li osserva con un groppo alla gola.

"Vuoi venire con noi, Betty?" Chiede Sam. "Voglio provare il chioschetto del gelato".

"No, grazie. Aspetto Robert" esala con un filo di voce.

"Ok, ci vediamo in giro" e li guarda allontanarsi desolata.

"Allora, soddisfatto del tuo primo giorno di college?" S'incuriosisce Sam alzando suggestivamente le sopracciglia.

"Sì, altre due persone sanno che sei mio".

"Awww Cory! Lo sai che devi avvisarmi quando dici cose del genere!".




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