Cory prende posto accanto a Sam sull'erba, ricevendo un piccolo sorriso nervoso come saluto.
"Sei venuto".
"Certo. Da quando non vengo quando mi chiami?".
Sam annuisce nascondendo le mani sotto le ginocchia.
"Come stai?".
È una domanda che non si sono mai scambiati, visto che solitamente si vedono tutti i giorni, ma il corvino non ha idea di come approcciare l'argomento e così tentenna.
"Hai perso peso" nota il moro.
"Ah, il caldo mi fa passare l'appetito".
Entrambi sanno che è una bugia, ma Cory non dice nulla e Sam non gli ricorda che non ha risposto alla domanda, lasciando così che i loro corpi vengano avvolti dal silenzio.
"Diego mi ha detto che gli hai dato buca parecchie volte in queste settimane".
"Avevo delle cose da fare". Come deprimersi e sospirare.
Cielo, perchè continua a mentire?
Il più grande annuisce e tace.
"Mi dispiace" dice dopo un po' prendendo alla sprovvista il suo amico che si volta di scatto verso di lui, "non avrei dovuto comportarmi in quel modo. Ti ho ferito e non lo meritavi".
"No no no no no aspetta!" Ribatte agitato Sam, "non è così che doveva andare. Non devi scusarti. Io- aaaah". Si tira i capelli portandosi le gambe al petto e Cory lo osserva curioso.
"Non mi devi chiedere scusa, perchè non hai fatto nulla che merita delle scuse" biascica.
"Ti ho ferito" ripete triste.
"E lo meritavo. Sono stato ingenuo... e cieco e queste tre settimane sono state le peggiori della mia vita, ma adesso ho capito perchè l'hai fatto. O almeno, ho capito il perchè siamo arrivati a quel punto e sono qui per dirtelo".
"Mn. Ti ascolto".
Sam prende un respiro profondo e si gira completamente verso il moro. "Sei la mia persona preferita, Cory" ammette diretto. "Sei quello che mi capisce al volo, che mi tiene con i piedi per terra quando la mia mente vaga, che mi tira fuori dai guai e che mi sta accanto nonostante... bhe, me".
A quelle parole Cory aggrotta la fronte, ma lui prosegue. "Sei il mio migliore amico e con te mi sento bene, mi sento giusto. Mi piace condividere tutto con te, non perchè sono abituato, ma perchè sento che ogni esperienza non è completa se tu non mi sei accanto, per questo volevo che accompagnassi me e Jenna nelle nostre uscite".
"Sam.."
"No, aspetta! Ascoltami" lo interrompe. "Quello che non ti ho detto è che quelle uscite non sarebbero state così divertenti se non ci fossi stato tu".
"Non posso essere il tuo chaperone per sempre" ribatte atono.
"Uff, non è quello che intendo! Io... ti voglio con me, Cory. Sempre."
"No".
"No?".
"Non posso, Sam. Davvero. Ci ho provato, ma è impossibile. Capisco perfettamente quello che provi, ma non possiamo condividere tutto."
"Perchè no?!" Chiede testardo, "l'abbiamo sempre fatto!".
"Perchè alcune cose sono impossibili da condividere tra amici" risponde con un pizzico di rabbia. "Ci sono dei limiti nelle amicizie, Sam. Anche in una duratura come la nostra. Fino ad ora è stato facile, ma stiamo crescendo e questo comporta una serie di cambiamenti che ci porteranno su strade diverse. È inevitabile".
"Non è vero. Ci sono strade che vanno nella stessa direzione".
"Ma sono pur sempre due strade diverse, come noi siamo due persone diverse".
"È perchè abbiamo due caratteri opposti?" Chiede sporgendosi in avanti e mettendosi quasi a quattro zampe, "se è per quello posso cambiare! Posso parlare di meno e stare più tranquillo. Non posso prometterti di non combinare guai, ma posso cercare di combinarne il meno possibile. Posso-" una mano sulla guancia lo fa fermare di colpo.
"Non c'è niente che devi cambiare di te stesso, Sam".
"E allora perchè non vuoi più stare con me?" Mormora distrutto e Cory si sente mancare il fiato quando avvista una lacrima rigargli il viso.
"Perchè non riesco più a controllarmi" ammette "e non è giusto che tu porti il peso del mio egoismo".
"Non ti capisco" singhiozza.
"Già, non mi capisci" e quel sorriso triste è talmente simile a quello di quel giorno che Sam, per paura che possa andarsene di nuovo, si aggrappa alla sua maglia.
"Parlami Cory" lo supplica. "Spiegami, arrabbiati con me, dimmi che sono uno stupido, ma ti prego, non lasciarmi."
"Sam" dice strozzato appoggiando le mano sulle sue per fargli allentare la presa, ma ottiene l'effetto opposto.
"Ti supplico. Io... non ce la faccio senza di te. Se il problema è Jenna, le ho già parlato. Qualunque cosa ci fosse tra noi è finita".
"Sam!" E l'incredulità mischiata all'irritazione che avverte nel suo tono lo sprona a mollare la presa.
"Perchè l'hai fatto?! Io non ti ho chiesto di scegliere tra lei e me!".
"Ma non è stata una scelta!" Sbotta il corvino ormai in pieno tsunami emotivo. "Quando ci sei tu, niente e nessuno vale come seconda opzione!".
Cory sbarra gli occhi inspirando di scatto.
"Nessuno può essere paragonato a te" rantola sfregandosi il braccio sugli occhi per disappannare la vista dalle lacrime, "non riuscirei a paragonarti agli altri nemmeno se lo volessi, perchè vorrebbe dire elevare qualcuno al tuo livello e come posso farlo se per me tu sei indiscutibilmente in cima ad ogni cosa?"
"Queste parole sono pericolose" lo avverte il più grande passandosi una mano sul viso e per la prima volta Sam non riesce a decifrare l'intensità del suo sguardo.
"Pericolose?"
"Smuovono cose che non dovrei sentire".
"Va bene se tu non provi lo stesso" mormora Sam con un sorriso così sbagliato che è come se Cory avesse ricevuto un pugno nello stomaco. "Sono consapevole di quello che sono... e tu non hai nessun obbligo nei miei confronti di tenermi su un piedistallo solo perchè io lo faccio con te" ed è straziante come stia cercando di non far cadere altre lacrime mentre cerca di controllare il tremolio della voce.
"Il punto è, - cielo, adesso comincio a chiedermi se non mi sia approfittato della tua benevolenza tutto questo tempo-".
"Ehi ehi, no" esclama spaventato Cory prendendo il suo viso appiccicoso tra le mani e facendo collidere le loro fronti. "Non c'è nessuna sopportazione tra di noi. Tu sei la persona più importante della mia vita, Sam, quindi non pensare neanche per un secondo di essere meno che una priorità per me. Ma io provo qualcosa per te. Qualcosa che va al di là di una semplice amicizia. Credevo di poterlo ignorare, che mi bastasse la tua presenza al mio fianco, ma sono egoista."
Sam scuote veemente il capo. "Non lo sei".
"Sì, invece. Tu non hai idea di quanto lo sia. Il solo pensiero di dividerti con gli altri mi manda in bestia e questo sentimento non va bene. Non ho alcuna intenzione di frenare il tuo essere estroverso, ma non riesco neanche più a far finta di niente mentre vedo qualcuno portarti via da me."
"Nessuno può portarmi via da te, Cory."
"Succederà prima o poi, è la vita. Troverai qualcuno che ti farà battere forte il cuore e con cui vorrai costruirti un futuro ed io sarò lì a gioire della tua felicità, ma per farlo devo allontanarmi e lasciarti libero. Capisci?"
"No, non capisco. Come faccio a costruirmi un futuro con te se tu vuoi allontanarti?".
Cory sobbalza e per sbaglio gli dà una testata. "Cosa?" Esala massaggiandosi la fronte.
"È quello che sto cercando di dirti dall'inizio" si lamenta Sam. "Non so cosa provi tu, ma quello che provo io è il bisogno sviscerale di averti accanto in ogni esperienza, bella o brutta che sia. Voglio che tu sia presente in ogni ricordo come voglio che sia tu la persona con cui devo affrontare qualcosa per la prima volta. Questo vuol dire che non posso e certamente voglio avere un futuro nel quale tu prenda le distanze da me.
Quindi metti da parte tutte le paure e dimmi, lo vuoi anche tu?".
"Sì".
Sam a quel punto allunga la mano. "Allora sii egoista e prendimi" annuncia serio. "Sono tuo, Cory. Lo sono sempre stato".
Il moro osserva la mano come un assetato fa con un'oasi nel deserto, poi allunga la sua e lo tira a sè.
"Ne sei sicuro, Sam?" Chiede incatenando i loro sguardi mentre l'altro braccio gli circonda la vita. "Perchè non credo di poter tornare indietro ad essere quello di prima se poi ti penti".
"Tu sei l'unica cosa di cui non mi pentirò mai" e l'attimo dopo le labbra di Cory sono sulle sue.
Sam sorride nel bacio e presto una vampata di calore lo investe, portandolo a schiacciarsi contro il più grande mentre le mani salgono a giocare con l'attaccatura dei suoi capelli.
Quando si staccano, Cory gli bacia il naso e fa collidere nuovamente le loro fronti.
"Woah" esala Sam, il viso rosso come un peperone ed il sorriso raggiante, "se avessi saputo che baciarti fosse stato così erotico, lo avrei fatto da un pezzo".
"Lo sapevi, ci siamo già baciati".
"Quella volta praticamente non conta, è stato solo uno scontro di labbra".
Cory gli pizzica il fianco.
"Ok, d'accordo" ridacchia. "Diciamo che quello è stata una prova per vedere se le nostre labbra fossero compatibili".
"E?"
"E sono ancora piuttosto indeciso" sorride malizioso, "credo di aver bisogno di altre prove per dare la mia risposta definitiva".
Ed il secondo bacio è ancora più caldo del primo.
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Finalmente questi due sono diventati canon!
È stato difficile scrivere questo capitolo? Abbastanza.
Mi sono commossa? Può darsi.
GRAZIE A CHI STA LEGGENDO (*-*)
Jade 🌼