Ancora una volta Jongin si risvegliò in un posto che non conosceva.Era in una piccola stanza, grigia, con i muri sporchi, pieni di incisioni e disegni strani.
Era seduto su un letto cigolante, con un materasso così sottile che poteva sentire le molle del letto.
Niente finestre.
Niente Luce.
"Non è possibile..."
Jongin credeva di essere tornato da lei, credeva che fra poco lei avrebbe aperto la porta e lo avrebbe torturato.
Notò la camicia di forza, e pensò "sono all'inferno,sono nel cazzo di inferno..questa è la sua vendetta!"
Fù distratto da una luce abbagliante che proveniva dalla porta, due uomini e una donna vestiti con camici bianchi entrarono illuminando con una luce fredda la stanza.
"Buongiorno 704.."
"Yah! Ha un nome!"
"Oh scusa Enjil..pff..buongiorno emh..come ti chiamavi?ah si Jongin,benvenuto,adesso ti portiamo a fare qualche controllo" disse il dottore.
Naehyun era odiato da tutto l'ospedale, era il crudeli e il piu cattivo di tutti, era la peggior persona scesa sulla terra a parer di molti pazienti e dottori. Era il tipo di persona a cui non importava niente dei pazienti,niente.
Era famoso per i suoi metodi...particolari.
L'Elettroshock era il suo preferito.
"Io non vengo da nessuna parte,io non dovrei essere qui io non dovrei!"
"Ascoltami Jongin,adesso ti calmi e passiamo dopo ok? Forza andiamo"
"O no ora c'è quella ragazza non è
vero? è davvero inquietante con quella cicatrice e quegli occhi neri.." disse il più giovane tra i dottori,probabilmente spaventato dal suo stesso lavoro.
"Ragazza? Con una cicatrice come la mia?" Chiese Jongin in preda al panico
"Si proprio come la tua.."
"Non può essere"pensò jongin.
"MI PERSEGUITA,MI PERSEGUITERÀ FINCHE NON MORIRÒ! "
E in lontananza si sentì una risata cupa ed inquietante...era la sua.
Autrice: hei ciao a tutti, volevo scusarmi per questo capitolo,non mi è uscito bene..va bè grazie della vistra attenzione ✖️✖️