Perchè così serio? |♣️♦️Alice...

By LookatKali

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⚠️Ho preso ispirazione da Alice in Borderland⚠️ Kali è un'assassina di 18 anni che un giorno si ritroverà in... More

La Tokyo morta
Niragi e il game di cuori
Chishiya
La spiaggia
'Amici'
I lottatori
Il litigio e la verità
Fratello..
Festino
Il passato è passato e resta dove deve stare
Cinque di picche: L'ONI ♠️
Il segreto di Aguni
Sette di fiori: CACCIA AGLI ANIMALI ♣️
Amici nemici
Vendetta e illusione🔴
Di nuovo amici?
Una notte indimenticabile pt1
Una notte indimenticabile pt2
Nuovi arrivati
Cacciatrice di taglie
Traditrice incapace
Sei di cuori: BANDIERINA ♥️
Regina di cuori
Anello
Oggetto
Scelta
Before the game...
Cinque di fiori: E LUCE FU ♣️
Casini
Sei serio?
Questo è il paradiso o l'inferno?
Credo nelle tue scelte🔴
Il lupo perde il pelo...
Parli del diavolo e spuntano le corna
...ma non il vizio
La farsa
Il mondo non gira tutto intorno a te
'Casa'
C'è qualcosa di giusto in questo mondo?🔴
Alla pari
A mali estremi, estremi rimedi
Scatenare l'inferno
Nezuko
È il mio modo di vivere
Clemenza
7 di fiori: MEMORY ♣️

Aspettare il momento giusto

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By LookatKali

...Lo guardaii ma lui non ricambiò lo sguardo, ma andava bene così. Dopotutto lui si stava impegnando.

Insieme e mano nella mano ci dirigemmo in camera di Karube, bussammo ma la stanza era vuota.
Provammo in camera di Arisu, poi quella di Chota, di Usagi ma non erano in nessuna di esse...Anche entrando 'furtivamente' come faceva Chishiya, in quelle stanze non c'era anima viva.

"Saranno in piscina" Dissi io una volta che Chishiya ebbe chiudo l'ultima porta dell'ultima stanza dei miei 'amici'.

"Andiamo allora" Disse riprendendomi la mano e tirandomi per seguirlo.

Uscimmo dall'edificio ma non erano nemmeno lì.

"Dove si sono cacciati?" Dissi.

"Io lo so" Continuò Chishiya.

All'inizio non capii ma dopo averci pensato sapevo esattamente dove si trovavano e iniziai a camminare velocemente verso quella direzione con la mazza salda nella mia mano destra.

Arrivai davanti alla stanza del cappellaio e Karube era ì fuori con la pistola in mano facendo da palo.

"Non dovevamo aspettare?" Gli chiesi arrabbiata.

"Abbiamo aspettato abbastanza Kali, è meglio sbrigarci prima che Chishiya lo scopra" Disse Karube.

"Boo" Disse una voce calma dietro di me, quella di Chishiya

"Cazzo". Karube spalancò gli occhi e alzò la pistola verso il biondo.

Io mi misi davanti a lui.

"Spara avanti" Disse Chishiya spostandosi e facendo vedere il suo corpo che ormai non era più dietro di me.

"Chishiya..." Dissi.

"Però prima mi piacerebbe sapere alcune semplici cose" Continuò "Che password avete intenzione di usare per aprire la cassaforte?"

"Mi fido di Arisu e so che la scoprirà" Rispose il lottatore biondo.

Senza neanche farlo apposta Arisu uscì dalla stanza triste seguito da Usagi e Chota "Non so che password potrebbe es-" Disse prima di vedere Chishiya con un ghigno sul viso "eh-ehm"

"Dovete aspettare il momento giusto" Disse il biondo voltandosi e iniziando a camminare allontanandosi dalla stanza del cappellaio.

"Il momento giusto?" Chiese Usagi.

"So che capiremo quando arriverà" Dissi per poi voltarmi e seguire Chishiya.

Io e Chishiya camminavamo per i corridoi a testa alta quando qualcuno mi chiamò da dietro.

"Baby killer!" Urlò Niragi.

"Era da un po' che non sentivo quel soprannome" Dissi girandomi.

Chishiya si fermò e si mise affianco a me come se volesse monitorare la situazione.

"Non è mai tardi per ricominciare" Disse avvicinandosi. Il biondo teneva gli occhi fissi su Niragi scrutando ogni suo movimento e alzando le sopracciglia con un piccolo sorriso sulle labbra.

"Ora tocca a me passare un po' di tempo con lei non credi?" Disse Niragi a Chishiya giocando con il suo mitra.

Chishiya non disse nulla e ricominciò a camminare superando il lottatore.
Sapevo cosa volesse fare, voleva mettermi alla prova. Voleva vedere se lo avessi seguito o se sarei rimasta con Niragi e probabilmente sapeva già anche cosa avessi scelto prima della mia effettiva decisione.

"Dobbiamo discutere di una cosa importante io e lui" Dissi sorridendo a Niragi e correndo verso Chishiya.

Chishiya's pov
Sapevo fin dall'inizio che sarebbe venuta da me, d'altronde non ne potevo dubitare.
Ovviamente c'è sempre quella piccola parte di me che dice il contrario di ciò che penso, ma l'abbiamo tutti.

A volte si avvera, altre no.

So fare due esempi su questa piccola parte che non dovrebbe esistere in uno come me, il primo è stata la mia scelta di studiare medicina per fare in modo che mi importi delle persone ma è successo tutt'altro, anzi, non è cambiato nulla da prima.

Una altro esempio è innoquo, che potrei anche non dire perché è una cosa che succede e contando che le persone sono stupide e altruiste c'era più possibilità del mio fallimento in questo caso, è successo in un game insieme a Kali, Karube, Arisu, Usagi e Aguni, quello agli appartamenti dove ho trovato il foglietto che tutt'ora devo capire cosa significhi.
Arisu, se non erro, aveva urlato una frase "ASCOLTATE! L'ONI SI TROVA AL SECONDO PIANO DEL PALAZZO CENTRALE, LA MASCHERA CHE PORTA GLI LIMITA LA VISUALE, QUANDO LO VEDETE URLATE A TUTTI LA SUA POSIZIONE E CERCHIAMO INSIEME LA ZONA SICURA" me la ricordo perfettamente, subito pensai che nessuno avesse risposto e si sarebbero fatti gli affaracci propri e l'ho esposto anche a Kali questo mio parere, ma mi sbagliavo.

Tornando al presente e senza rimuginare il passato; Kali arrivò di corsa e ricominciò a camminare al mio fianco.
Lo sapevo.

Stava per dire qualcosa ma una voce dietro di noi la chiamò.

"Kali, devo parlarti" Disse Niragi.
Ovviamente lui.

Niragi's pov
Non avevo chiamato Kali per toglierla dalle grinfie dell'altezzoso e sbruffone Shuntaro Chishiya. Beh forse anche quello, si.
Ma ero pronto a parlare con lei di me, del mio passato in breve.

Lei si girò e capì subito cosa intendevo dire e mi sorrise alzando le sopracciglia.
Quel suo sorriso stupendo e sincero ma pieno di dolore, non penso che mi abbia detto tutto di lei.

Lei disse qualcosa a Chishiya che annuì e ricominciò a camminare per la sua strada.
Venne verso di me e mi prese a braccetto per poi dirigersi verso la sua stanza, per la prima volta mi sentivo strano, non so che sentimento particolare ma ero al settimo cielo nonostante tra pochi istanti avrei dovuto parlare di un argomento che ha segnato il mio essere.

Kali's pov
Stava finalmente per dirmi tutto quanto, stava per aprirsi con me.
Nessuno si era mai confidato con me. Beh forse per il fatto che non ho avuto amici, forse una, no in realtà neanche quella.

"Hai trovato il momento giusto?" Chiesi chiudendo la porta della stanza.

"Si e tu lo hai aspettato" Disse per poi sedersi ancora ai piedi del letto "Puoi lasciare la mazza da baseball, la odio"

"Odi la mia mazza?" Chiesi confusa.

"Le odio in generale, l'anno usata per bullizzarmi cazzo"

Ero confusa, si era lasciato bullizzare? Uno come lui?
No io non devo parlare, direi proprio di no.

Lasciai la mazza a terra a un lato del letto così che non potesse vederla e poi mi sedetti accanto a lui.
Senza nemmeno incitarlo a continuare, parlò.

"A scuola venivo bullizzato da un gruppetto di stronzi prepotenti e tutto questo solo perché mi piaceva la ragazza del 'superiore' come lo chiamavano loro, e forse perché pensavo al mio futuro" Mi rivelò.

"E la mazza da baseball che c'entra?"

"La usavano con una pallina per colpirmi e probabilmente spaccarmi il naso chiamandomi con nomignoli idioti" Concluse.

"Non sono brava a consolare e forse non è neanche quello che vuoi sentirti dire ma non sei l'unico" Dissi "La mia è una storia un po' diversa ma stesso contesto"

"Tocca a te raccontare allora"

"Non ti importa se non ne voglio parlare vero?" Chiesi.

"Onestamente? No"

Che dire, il solito.

Risi e poi cominciai a raccontare il lato di me che nessuno sapeva.

"Venivo bullizzata anche io da troie e i loro ragazzi super popolari e considerati fighi da tutte le galline della scuola io e un'altra ragazza eravamo le uniche a non stagli sotto. O almeno, lo pensavo.
Ho passato anni a pensarlo ma poi le ragazze popolari gli hanno fatto un'offerta di unirsi al loro gruppetto e lasciarmi da sola e lei ci stette. Una sera mi invitò al cinema con lei e dopo essermi presentata, al suo posto vi trovai le gallinelle con i loro ragazzi e qualcuno più grande che mi riempirono di botte e..." Dissi fermandomi alla fine.

"E...?" Chiese interessato.

"Ti ricordi quando al quel gioco a casa mia avevo detto di essere vergine? Beh non lo sono, ma avrei voluto"

"Sei stata stuprata?!" Chiese alzandosi di scatto.

"Si, non ti agitare sono tutti morti ormai" Dissi indicando la mia mazza.

"Che figli di puttana" Disse.

"Sei arrabbiato perché non mi sverginerai?" Chiesi ridendo.

"No perché se non fosse chiaro sono innamorato di te e mi importa di quello che ti succede" Disse serio.

"Non lasciare che il passato scriva il tuo destino, ormai i tempi sono cambiati, io e te siamo cambiati e non c'è più un cazzo da fare" Dissi alzandomi a mia volta.

Lui era in silenzio che mi guardava serio e con la bocca leggermente aperta.

"Ora vado, devo parlare di una cosa importante con Chishiya" Dissi prendendo la mia mazza "È stato bello parlare con te, mi sento libera" conclusi abbracciandolo.

Lui mise il suo braccio attorno alla mia vita e restammo così per circa 5 secondi prima che entrambi uscimmo dalla stanza e prendemmo due strade diverse.

"È stato bello anche per me!" Urlò senza girarsi.
Io lo guardai e sorrisi, lui mi capiva. Oh eccome se lo faceva.

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