Stronza dentro

By ylenia_g

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(QUESTA È LA STORIA DI UNA RAGAZZA "SBAGLIATA"!!!) Ciao! mi presento... Mi chiamo Adriana e ho 16 anni. Gli a... More

(Secondo Capitolo)
(Terzo Capitolo)
(Quarto Capitolo)
(Quinto Capitolo)
(Sesto Capitolo)
(Settimo Capitolo)
(Ottavo Capitolo)
(Nono Capitolo)
(Decima Capitolo)
(Undicesimo Capitolo)

(Primo Capitolo)

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By ylenia_g

-...e da quel giorno ho capito di amarti!-
Mi dice il ragazzo difronte a me.

-Davvero!?-
Chiedo con finto stupore, facendogli credere di essere commossa e felice della sua dichiarazione.

Ma dai... poteva scegliere una frase più scontata ormai che c'era... la solita stupida storia del ti ho vista durante l'ora di educazione fisica, terminata con una frase "dolce" sicuramente fregata da qualche vecchio libro di poesie di quartordine.

Uff... e adesso come mollo questo wrestler con gli occhiali!?
Tutto muscoli, poco cervello e mentalità da neonato.
Proprio il mio tipo... bel viso e stupido. Che schifo.

Ma certo! Proverò con il: mi fa piacere che tu mi ami ma io amo un altro. Questo funziona SEMPRE.

Allora fingo delle lacrime sincere, e poi dico.
-Sono una bruttissima persona... tu mi ami, ma io amo un altro. Scusami, ma non merito il tuo amore!-

Dopo aver recitato da premio Oscar, metto le mani in viso e scappo piangendo.
Dopo aver corso circa due metri mi rigiro notando il suo volto sconvolto dalla dichiarazione che gli avevo fatto poco prima.
La gente è credulona.

...

-Ahi!- urlo, dopo essermi scontrata con una persona.

-Ma che cazzo fai!? Guarda dove corri la prossima volta.- dice il biondo mozzafiato con cui mi sono scontrata.

-Ahi, Ahi,Ahi,...- dico massaggiandomi il fondo schiena dolorante a causa della caduta.

-Vuoi una mano!?- chiede il ragazzo tendendo la mano difronte il mio viso.

Afferrata la mano mi lascio sollevare dal ragazzo dal nome per me sconosciuto.

-Scusami, ma andavo di fretta... ti sei fatto male!?-
Chiedo mettendo una messa in scena in modo che vedendo il mio volto da cucciola mi perdona.

-No, mi ha fatto bene!... ma che domanda è!? Mi hai appena spinto a terra... boh... comunque smettila con questa stupida sceneggiata, che mi fai solo ridere. Ti conosco fin troppo bene per credere che tu sia così... come dire... così brava ragazza!- dice terminando con una grande risata.

Che bello mentre ride! Aspetta bella, concentrati! Torna nella terra!...
Cosa aveva detto questo ragazzo!? Mi conosce? Che intendeva dire?

-Adrianaaaa! Ci sei?-
Urla il ragazzo biondo dagli occhi color oceano scuotendo la mano destra aperta, difronte il mio viso, quasi mi stesse salutando, per attirare la mia attenzione su di lui.

-Ma tu come fai a sapere il mio nome!?- chiedo perplessa.

-Ehi bella. Ti sei già dimenticata di me!? Cugina, mi deludi...-

Cug... a proprio detto cugina!?
Ma certo!

-Alex!?- dico sorridente.

-Cugina... certo che ce ne hai messo di tempo...- dice afferrandomi i fianchi e dopo avermi sollevato da terra mi fa girare due volte e infine mi riposa al suolo.

-E pensare che prima volevi sposarmi, e adesso non ricordi già più chi sono...- dice scherzoso ricordando i vecchi tempi.

-Ma, no... e che sei cambiato dall'ultima volta che ci siamo visti.
Quanto tempo sarà passato? 7-8 anni?-

-10!- dice.

-Vero... prima stavamo sempre insieme. Ma poi ti sei trasferito in America e non ci siamo più rivisti. Mi sei mancato!- finita la frase gli salto al collo abbracciandolo e sorridendogli... finalmente un sorriso non finto... mi mancavano i sorrisi che vengono dal cuore... ma da quando ho sconfitto il cancro... è stato come se non avessi più emozioni.
Volevo solamente rendere felici i miei genitori, dato che per anni sono stati tristi a causa mia, per questo cercavo di fare tutto il più perfetto possibile, per farli sentire orgogliosi di me.

-Sai Adri!?- chiede Alessandro interrompendo i miei pensieri.

Adri!?... da quanto tempo qualcuno non mi chiamava così...

Poi continuò.
-Finiró qui le superiori... e...per questi due anni... abiterò nella tua stessa città; i tuoi mi hanno detto di dirtelo io, così, fooorse, non ti saresti arrabbiata.- dice impaurito dalla mia reazione.

-Arrabiata!? No... Non potrei essere più felice!- Rispondo sprizzando felicità da tutti i pori.

-Senti... stavo per tornare al mio appartamento. Ti va di venire con me!?- chiede Alex.

-Certo! Andiamo.- Rispondo sorridendo.

Poi ci incamminiamo, allontanandoci dal parco in cui sono dovuta venire oggi pomeriggio per rifiutare l'ennesimo ragazzo innamorato di me.

-Adri. Raccontami un po di te!...-
Mi chiede facendo un sorriso.

Allora inizio a parlargli a macchinetta per mezz'ora con un sorriso stampato in viso che solo il mio primo amore può farmi fare.
E già... proprio mio cugino è stato il mio primo amore.
Certo avevo solo 6 anni... ma so per certo che quello era amore.
Dopo lui non ho più provato, neanche qualcosa che ci si avvicini lontanamente, al sentimento che provavo per lui.

Dopo aver parlato per quasi un'ora di tutta la mia vita mentre lui mi sorrideva prende parola.
-Senti Adri... perchè fai tutto questo? Suoni la chitarra, balli, hai una media dell'otto, e tutto il resto? Tu mi avevi sempre detto che il tuo sogno era quello di cantare... Non capisco perchè ti sei allargata tanto. E non ti afatichi...-

Che carino a preoccuparsi per me... ci differiamo solo un anno di età, eppure si è sempre preso cura di me, quasi fosse mio padre.
Lo adoro e lo stimo ancora... anche a distanza di anni.

Io gli rispondo semplicemente facendogli un sorriso.

Ora siamo arrivati davanti un palazzo.

-T...tu abiti qui!?- dico sbalordita guardando il grattacielo difronte a noi.

-Sì! Perché non ti piace? Abito in uno di quegli appartamenti.-
Dice indicando con un dito uno degli appartamenti al centro del grattacielo.

-No, non è questo... ma..- vengo interrotta da una canzone.
-Odio andare di fretta, i rumori la nebbia, il tempo appeso... di questa città. Odio le scarpe col tacco che...- afferro velocemente il cellulare, è da li che viene la canzone di Emma Marrone è dopo aver cliccato "Rispondi"...

*inizio telefonata.

-Pronto!?- chiedo.

-Adriana, gli esercizzi-

-O si me ne ero completamente dimenticata. Tranquilla fra poco torno a casa e lo faccio.- dico portando le mani in testa.

-Sbrigati!- urla.

-Ok un bacio-

*fine telefonata.

-Scusa Alex. Mi farai vedere un altro giorno l'appartamento.- dico con le mani unite chiedendo perdono. Poi spiego.
-Devo inviare i compiti di matematica a dei miei compagni di classe. Ok!? Scusa, ci vediamo comunque domani a scuola.-

Lui sbarra gli occhi e poi dice.
-Adriana.- aiuto, quando dice il mio nome per intero non promette niente di buono.
-Perché fai così? Io ricordo una bimba antipatica, sincera, avvolte anche aggressiva, sia a parole ma anche con le mani... invece adesso mi sembri "MISS-SONO-DOLCE-E-COCCOLOSA 2016". Perchè!? Anche la stupida scena di prima, quando non mi avevi riconosciuto, hai messo una messa in scena per sembrare la innocente, e delicata ragazzina fragile. Perchè!?-

Sospiro e poi rispondo.
-Non voglio deluderli...-

-"Deluderli"? Deludere chi?- chiede preoccupato e anche un po confuso.

-I miei genitori... come hai appena detto, sono sempre stata sbagliata.
Mi comportavo male, avevo pessimi voti, e mi vestivo un po a caso. Insomma la tipica...
"ragazza-maschiaccio".
Poi... entrò nella mia vita anche il cancro, fu lui a confermare la mia teoria... io ero sbagliata!
I miei genitori, come hai sempre visto anche tu, si disperavano sempre a causa del mio fare maschile e con l'intrusione anche del cancro arrivò il dolore.
Non volevo più vedere i loro volti in quello stato... mi feriva troppo.
Allora adesso non c'è un giorno in cui non mi vesto bene e alla moda, mi comporto benissimo con tutti, non porto mai un voto più basso del 7 a casa, acconcio i capelli in modo il più femminile possibile... insomma, cerco di raggiungere la perfezione. Infondo chi se ne frega del mio corpo... l'importante è l'anima...- dico spegnendo la luce negli occhi che avevo avuto fino a poco prima.

Ma cosa sta facendo Alex?

Perché sta sollevando la sua mano destra avvicinandola al mio viso!?

-Ahi!- urlo da terra.

-Oh!! Ma sei impazzito a schiaffeggiarmi... così... senza motivo!? Potevi fa...- mi interrompo vedendo le lacrime che scendono dai suoi bellissimi occhi azzurri.

-"L'anima"? L'anima... per te il corpo non ha importanza... fa male vero? Allora non dire stronzate! Il corpo e importante tanto quanto l'anima...- urla Alex.

Capisco... lo schiaffo avrà fatto più male a lui darmelo che a me riceverlo...

Mi alzo in piedi e gli bacio la guancia.
Poi sposto la mia bocca avicinandola al suo orecchio.

-Scusa.- gli sussurro.

In fine ci abbracciamo e dopo un po torno a casa.

Sospiro, Alex... mi dispiace, ho capito che mi hai detto.
Ma non smetterò di indossare la mia maschera, come ho già detto, il mio essere sbagliata non deve ferire NESSUNO!.

*Spazio autrice.

Rieccomi con una nuova storia... ci sto proprio prendendo gusto. Hahahahahaha...

Volevo dire solo che questo libro non lo sto scrivendo per dire che chi ha un comportamento o una malattia come quello della protagonista di questa storia e strana o addirittura sbagliata, anzi al contrario.

Questa storia la sto scrivendo per far capire che le persone che pensano questo di loro non devono assolutamente farlo!!!

Personalmente, io penso, che chi si comporta in modo diverso è speciale. *-*

Comunque... questo è il primo capitolo. Fatemi sapere se vale la pena continuare questa storia ok?

Continuerò a vari mi piace è commenti, altrimenti la cancellerò e basta.

Un bacio ylenia_g :-*

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