Stanza singola

By Z01Lanchelot

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Martino e Niccolò decidono di partire alla volta dell'Isola d'Elba partecipando ad una vacanza per single. Co... More

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By Z01Lanchelot

Marti sospira lasciandosi cadere sul letto fin troppo mollo che emette uno scricchiolio inquetante.

Si guarda un po' intorno ammirando quella stanza spoglia, nota che il WC è separato dalla doccia per evitare situazioni imbarazzanti, c'è solo un armadio e l'altro letto è separato dal suo da una cosa come un metro, praticamente allungando un po' le braccia può mettere la mano sul cuscino dell'altro.

Ma che cazzo gli è saltato in mente?

La vista della finestra è favolosa, l'Isola d'Elba è bellissima e c'è una spiaggia a pochi metri dal residence con l'acqua cristallina e la sabbia granulosa, quasi tendente al rosso com'è tipico di quella zona.

Ma neanche lo sciabordare morbido delle onde riesce a farlo calmare, ha preso un treno e un traghetto per andare a trecento chilometri da casa, su un'isola a "conoscere nuove persone, scopare un sacco Martiii" ma sì ma perchè lui è il tipo da queste cose, ma come fa a finire sempre in tutto quello in cui Filippo lo vuole invischiare? Ma perchè non ha un po' di spina dorsale per pararsi davanti all'amico e dirgli con tono perentorio "no! Io in una vacanza per single con te non ci vengo"?

Sarebbe così semplice e invece eccolo lì, a cambiare veloce come il vento le federe ai cuscini perchè col cavolo che mette la testa su un qualcosa che hanno lavato gli altri se lo hanno lavato.

Pensa alle seadas di nonna Garau, al loro buonissimo profumo, pensa a Gio e Eva che se la staranno sicuramente gustando.

Glielo avevano detto, "vieni con noi in Sardegna" ma che cavolo faceva, la candela per una settimana? Molto meglio infilarsi in una casa piena zeppa di uomini arrapati che non vedono l'ora di portarselo a letto per una notte e poi ciao arrivederci a mai più.

Sospira ancora ispezionando il bagno e guardando che sia pulito, afferra il sifone per dare una sciacquata, lui non è tipo per queste cose, non lo è mai stato mai mai mai.

Spera solo di incontrare qualcuno di simpatico col quale condividere i suoi spazi per un'intera settimana, tanto si può sempre fare cambio di camera no? Lo ha detto anche l'organizzatore che li ha accolti... figurarsi se Filippo vorrebbe dormire con lui, appena ha saputo che il suo compagno di stanza era già arrivato si è tipo precipitato a conoscerlo.

Se solo Filo capisse il suo disagio, lui è tanto timido, ha bisogno di tempo per instaurare un rapporto e non si parla solo di amore ma anche di amicizia, vuole fiducia, vuole complicità, vuole vuole vuole...

Sì Marti ma non tutti sono Gio o Eli o Luchino, devi anche ampliare un po' gli orizzonti, non essere sempre così selettivo in fatto di uomini, devi un po' imparare a godertela!

Sì ma non è una cosa che si può fare dall'oggi al domani! Se è cauto, se è timido, se è diffidente che ci può fare? Troppe volte è stato ferito da chi diceva di volergli bene e non si parla solo di uomini, si parla di traumi molto più grandi di un fidanzatino che ti mette le corna.

Oddio le corna, se ci pensa gli viene male, non vorrebbe mai che-

La serratura della porta scatta riconoscendo la chiave magnetica.

Oddio è arrivato!

Martino fa vagare gli occhi in preda al panico, deve mollare quel maledetto sifone della doccia subito se no sembrerà uno strambo e lui non vuole sembrare uno strambo dopo appena due secondi di conoscenza.

"C'è nessuno?"

La voce che gli arriva è calda e profonda, molto bella e lo fa subito arrossire.

Ma perchè arrossisce sempre con tale facilità? Maledetta pelle candida!

Cerca di ricomporsi alla bell'e meglio uscendo dal bagno e pregando tutti i santi del paradiso.

Ti prego, fa che non sia uno zozzo, fa che non sia antipatico, fa che sia gentile, dolce, simpatico, divertente, una buona persona e... e la Madonna!

Okay che stava pregando ma un culo così non osava neanche immaginarlo, il coinquilino piegato a novanta si tira su di colpo e fa una cosa che non dovrebbe fare, tipo mettersi a ridere mostrando un sorriso particolare, dei ricci neri che vagano impazziti e due pettorali che per poco escono dalla canotta smanicata.

"Oddio! Scusami, pensavo non ci fosse nessuno"

Effettivamente la valigia l'aveva già messa sotto il letto, tanto i vestiti erano già nell'armadio.

Martino pensa di avere la lingua a penzoloni quando il suo compagno di stanza (Dio grazie) gli porge la mano con fare cavalleresco.

"Piacere, Niccolò!"

Niccolò Niccolò Niccolò Niccolò...

Nicco rimane con la mano tesa verso il roscino rosso come un peperone che se ne sta lì impalato a guardarlo.

Okay che è tenerissimo ma è normale che sia rimasto tipo paralizzato? Che abbia una sottospecie di ansia sociale? In quel caso di due non ne farebbero mezzo...

"Martino, piacere"

Finalmente il suo nuovo amico sembra risvegliarsi dalla sua trance e gli stringe la mano con una potenza inaudita, Nicco gli sorride per poi allontanarsi e tornare alle sue faccende.

"Ho preso il letto più vicino al bagno se non ti dispiace... ma possiamo fare cambio se vuoi"

Marti si siede di nuovo sul letto facendo su e giù e un ciuffo di capelli rossi gli cade in mezzo alla fronte, sorride per la prima volta mostrando dei dentini tutti storti incorniciati da una deliziosa bocca a cuore.

Niccolò pensa di essere già cotto a puntin- nooo cosa direbbe Luai? Siete venuti in vacanza per divertirvi come pazzi, non per innamorarvi del primo che compie il minimo gesto gentile per il quieto vivere.

Luai sicuro non si innamora, quello è un problema tutto di Niccolò...

Sospira cercando di darsi una regolata anche se è impossibile, il cuore è già partito a briglia sciolta.

"N-no va benissimo, grazie. Mi piace stare vicino alla finestra"

Martino annuisce per poi alzarsi e fare il giro del letto per aprire l'anta dell'armadio, aveva deciso che chi tardi arriva male alloggia quindi l'armadio sarebbe stato solo e unicamente suo ma Niccolò non gli sembra un tipo sporco, anzi sembra abbastanza profumato a vederlo da qui, certo è sconvolto dal viaggio, chissà da dove ne viene, ci sono queste goccioline di sudore che gli imperlano la fronte per poi scendere giù lungo il collo e-

"Io ho preso metà dell'armadio se vuoi favorire... l'ho sanificato da cima a fondo!"

"No grazie, tengo tutto in valigia"

Risponde Nicco con fare garbato andando a riporre i suoi asciugamani in bagno.

Martino guarda la sua figura asciutta allontanarsi e si passa le mani nei capelli, dai che ce la fai, fai un po' di conversazione, dovrete praticamente vivere insieme, aspetterai che Niccolò ti parli e risponderai a gesti perchè incapace di comporre una frase di senso compiuto che non sia un'uscita di merda oppure tenterai di costruire una conversazione come l'uomo che sei? Magari ammiccando e mostrando il tuo interesse?

Sono un uomo sono un uomo sono un uomo sono un uomo...

"Ma Niccolò con due C o una?"

...

Martino buttati dalla finestra, ucciditi, sparati, è l'unico modo che hai per rimediare a quello che è appena uscito dalla tua stupida bocca.

Nicco si sporge dalla porta del bagno facendosi rosso come un pomodoro, davvero Martino sta cercando di conoscerlo meglio? Perchè questa giornata, partita tanto di merda, si sta rivelando bellissima? Sicuro c'è qualcosa sotto, qualcosa deve sicuramente andare storto, ora Marti dirà o farà un qualcosa che gliela farà scendere sotto i piedi.

"Due C, è un nome che va molto a Roma"

Martino strabuzza gli occhi a quelle parole.

"Perchè, sei di Roma?"

"Uhm sì... perchè?"

Il rosso si alza dal letto praticamente saltando come se gli avessero detto che ha appena vinto al superenalotto.

"Ma anch'io sono di Roma!"

Esclama entusiasta premendosi le mani sul petto, Niccolò molla i suoi effetti personali per avvicinarsi.

"Ma no dai... e in che zona stai?"

"Praticamente dietro al Gazometro, tu?"

"Io a San Pietro... anche se da un po' mi sono trasferito ad Ostiense in un appartamento tutto mio"

Dice con fare da galletto, a Martino scappa una risata e cominciano a parlare delle cose più disparate tipo che hanno due anni di differenza, che Nicco si era salvato dalla bocciatura per pochissimo se no sarebbe andato al Kennedy, del fatto che entrambi siano assidui frequentatori della gay street e che da poco vadano pure nella stessa palestra ma sempre in giorni diversi.

"Per un pelo non ci incontravamo!", la frase più gettonata che esce dalle loro labbra, mancava così poco a incontrarsi quella sera o quel pomeriggio, mancava davvero pochissimo eppure il destino ha voluto che si conoscessero lì, in una lingua di terra in mezzo al mare, che sia un segno? Marti e Nicco non lo sanno e neanche vogliono scoprirlo, si accontentano di farsi una doccia a turno continuando a parlare a macchinetta come se avessero sempre voluto dirsi qualcosa ma non ne avessero mai avuto la possibilità, come se aspettassero solo questo, conoscersi per parlarsi.

Tra una chiacchiera e l'altra scende la sera e il ragazzo che aveva accolto Marti e Filo al loro arrivo viene a bussare alla loro porta.

"Ragazzi! Se volete scendere c'è la cena"

Lo sentono allontanarsi velocemente e ripetere l'informazione alla porta accanto, sia Martino che Niccolò si erano accordati con i rispettivi compagni di viaggio per cenare lì quella sera, troppo stremati dal viaggio per uscire e cercare un ristorante.

Si preparano andando a cambiarsi in bagno a turno e quando Martino esce con la camicia abbottonata fino al collo a Niccolò scappa un risolito, si toglie la canotta per infilarsi subito la camicia e guardarsi allo specchio, ci tiene a farsi bello, lui tiene sempre al suo aspetto esteriore, l'unica cosa decente di lui.

Con la coda dell'occhio guarda Martino per carpire qualche reazione ma niente, gli interessano molto di più le sue scarpe.

Come volevasi dimostrare, pensa Niccolò fra sè e sè mentre si riavvia i capelli e tenta di dare un senso ai ciuffi neri impazziti dal viaggio.

Marti, nel frattempo, pensa di star avendo una tachicardia sinusale, ora comincerà a sentire il tipico formicolio al braccio sinistro e poi dovranno venire a prenderlo con il DAE, sempre che ci siano i mezzi del primo soccorso in questo posto così- basta basta.

Niccolò è una persona esattamente come te, non importa che tu lo abbia visto mezzo nudo, è durato solo un microsecondo e fortuntamente lui non si è accorto della tua reazione perchè si è andato a rifugiare in bagno.

Martino inspira profondamente per poi lasciare uscire l'aria chiudendo gli occhi mentre se ne sta con una scarpa sì e una no.

Sarà una lunga, lughissima settimana.


A cena, purtroppo, Martino e Niccolò vengono separati dai rispettivi amici e finiscono seduti ai lati opposti della sala.

Filo presenta a Marti il suo compagno di stanza, un certo Paolo che fin da subito si dimostra molto interessato a lui e comincia a fargli una corte spudorata che mette subito a disagio il rosso e poi tanti altri ragazzi che Filippo ha conosciuto non si sa quando visto che sono arrivati da una cosa come tre ore ma non c'è da meravigliarsi, Filippo ha la capaità di fare amicizia persino con le pietre, è estremamente semplice amarlo buono com'è.

"Allora? Com'è il tuo compagno? Fregno spero"

Dice Filippo fra una portata e l'altra, Marti alza gli occhi al cielo con una mezza risata, il suo amico non riesce a pensare ad altro.

"Guarda è quello là, vicino al mulatto"

Filippo si sporge un po' facendo vagare gli occhi su tutta la sala finchè non individua l'oggetto della sua ricerca che, effettivamente, aveva intravisto vicino a Marti quando erano arrivati per la cena.

Si lascia sfuggire un fischio di apprezzamento dalle labbra guardando Martino come se avesse vinto alla ruota della fortuna, piega la bocca all'ingiù come dire "anvedi".

"Anvedi"

E infatti.

Marti si mette a ridere diventando tutto rosso e Filippo gli tocca il ginocchio da sotto la tavola.

"E com'è? Ti piace?"

"E' di Roma pure lui, conosce un sacco di gente alla gay street, m'ha detto che andava a scuola con Luciano quello del-"

"Non t'ho chiesto la lista delle sue conoscenze, t'ho chiesto se ti potrebbe piacere, come ti è sembrato"

Filippo gli sorride amorevolmente, i suoi occhi marroni donano serenità a Martino come hanno sempre fatto ma in questo momento non saprebbe proprio che rispondere, sa che Filippo vorrebbe aiutarlo per quello che è successo, che si sente ancora in colpa ma non deve perchè in alcun modo è stato Filippo la causa di quello che è successo.

Forse è per questo che tenta disperatamente di trovargli un fidanzato ma Filo non capisce che Marti non è come lui, hanno due caratteri molto diversi ma il più piccolo gli è comunque grato per tutto l'interesse che incanala in lui e nella sua vita amorosa.

Alza le spalle imbarazzato non sapendo che dire, sì è vero, con Nicco si è subito trovato bene ma non sa dire ancora se gli piaccia o meno.

"Boh, direi che un p-"

"Attenzione attenzione!"

Tutti si voltano verso il piccolo palco posto nel salone sopra il quale è salito l'animatore nonchè organizzatore/manager/non si stupirebbero se lo vedessero anche pulire per terra, praticamente un one man show.

"Direi che abbiamo mangiato abbastanza per stasera ragazze, ora vi chiedo gentilmente di alzarvi... bravi, così"

Muove una mano su e giù mentre tutti si alzano da tavola per andarsi ad accalcare sotto il palco in attesa di quello che li aspetta per quella sera.

"Okay perfetto! Allora, innanzitutto benvenuti, io sono Micheal e sarò il vostru guru per questa settimana in fatto di amore e... qualsiasi altra cosa vogliate fare qui dentro"

La folla si lascia andare a fischi e risate e anche Marti ride un po' dando una spallata a Filippo che ha già mille pretendenti.

"Perciò, per farvi fare amicizia anche se so già che non avrete perso tempo, per chi vuole qui c'è un bel giochino alcolico... chi vuole cominciare?"

Tutti sembrano entusiasti di quell'iniziativa e qualche inviduo con grossi problemi di egocentrismo si appresta già a salire sul palco ma Micheal si affretta a bloccarlo.

"Eh no care mie! Non è così semplice... come sapete i vostri comagni di stanza vi sono stati assegnati completamente a caso, se volete approfondire questa conoscenza allora cercate il vostro compagno di stanza, decidete chi dei due verrà bendato e l'altro gli dovrà far bere il drink. Se non riuscite ad indovinare la sostanza alcolica solo ed eslusivamente dall'odore dovete bere... o meglio, deve farvi bere il vostro amico visto che non potrete usare le mani. Magari le usere per qualcos'altro"

Micheal si lascia andare ad un occhiolino lascivo facendo sghignazzare tutti, Filippo si volta tutto eccitato verso Martino sembrando quasi un bambino.

"Figata sto gioco! Vado a cercare Paolo, a dopo!"

"F-filo aspetta!"

Marti tenta di riconcorrerlo in mezzo alla folla ma proprio non riesce, schiacciato da quella miriade di corpi l'unica cosa che gli resta da fare è cercare Niccolò... sì ma dove cavolo lo trova? C'è troppa gente in questa sala... e se avesse già trovato un altro compagno? Ma no, è in camera con lui, non può trovare un altro!

Senza neanche farlo a posta va a sbattere contro un corpo massiccio che ehi, si rivela essere proprio Niccolò!

"Eccoti! Ti cercavo"

Gi dice con un sorriso a trentadue denti che fa andare in brodo di giuggiole il nostro Martino ma prima che possa proferire parola Niccolò gli parla con tono serio.

"Senti, ti volevo chiedere se per favore puoi mettere tu la benda, io purtroppo non posso bere per questioni mediche"

Marti annuisce immediatamente.

"Sì sì assolutamente tranquillo, tra l'altro non penso di aver capito bene come funzioni"

Niccolò rispiega le regole del gioco a Martino quando i primi concorrenti cominciano a salire sul palco, l'alcool scorre a fiumi e Micheal è una sagoma, fa ridere tutti mentre alcune coppie si lasciano già andare ad alcuni comportamenti spinti per far ridere tutti.

Quando tocca a Marti e Nicco il rosso si sente agitato ma anche immensamente carico, non gli piace per niente stare al centro dell'attenzione ma è la prima volta che fa una cosa del genere e, sinceramente, ha voglia di divertirsi e, perchè no, anche mettersi in ridicolo per far divertire gli altri e sè stesso, ha voglia di sciogliersi, di godersela un po' senza le sue solite mille paranoie.

Nicco gli mette la benda ridendo e da lì per Martino è solo un delirio, sente la mano si Niccolò che gli stringe il retro del collo per avvicinare il bicchiere al naso e solo ora Martino si accorge di non saper riconoscere mezzo alcolico.

"Sambuca!"

Grida qualcuno che Marti, ovviamente, non riesce a vedere.

"Esatto! Tu sei?"

"Claudio di Lecco"

"Ah beh allora sei fortunato"

Dice rivolgendosi al compagno di stanza che si piega in due dalle risate, anche Marti ride a crepapelle quando Niccolò gli afferra dolcemente ma saldamente le mandibola, le sue dita forti affondano nella pelle lentigginosa e lui apre la bocca anche se il suo primo istinto è quello di ritrarsi, alza istintivamente una mano ma subito viene redarguito.

"Ehi tu rosso! Non si usano le mani amico, devi lasciar fare al tuo compagno"

"Hai sentito? Fidati di me"

Gli urla Niccolò in un orecchio per sovrastare la musica, la sua voce è calda e divertita e Marti annuisce, Nicco torna a tenergli ferma la faccia mentre con l'altra mano prende il bicchierino, lo avvicina più che può alle labbra e poi lo fa buttare giù in un colpo solo al povero Martino che per poco si strozza, cerca di ingurgitare l'alcool che gli punge la gola mentre la risata di Niccolò si insinua prepotente nelle sue orecchie.

"Oddio scusami"

Completamente bendato il dito che Niccolò passa sugli angoli della sua bocca per pulirli dalla sostanza appiccicosa brucia come il fuoco sulle pelle di Martino che non capisce più un cavolo, sente già l'alcol dargli alla testa, la musica che pompa nelle orecchie, quest'uomo meraviglioso che lo sta toccando e- uh oops s'è già arrapato.

Cazzo.

Il gioco continua più delirante che mai e Marti non ne riesce ad indovinare mezza, a un certo punto perde anche contro Filippo e continua a trangugiare alcolici come se piovessero dal cielo, la testa gli gira come al luna park e non può fare a meno di sorridere come un idiota, comincia a barcollare e Niccolò capisce che forse è il momento di ritirarsi nelle loro stanze.

Fa cenno a Micheal dicendogli che abbandonano il gioco e lui ovviamente si lascia andare a un "ovvio ragazzi, sicuramente vi divertirete di più in camera ora che vi siete conosciuti meglio".

Tutti ridono a quella battuta mentre Niccolò alza gli occhi al cielo prendendo il braccio di Martino e portandoselo intorno al collo, con una mano gli cinge un fianco per tenerlo su e deve impiegare tutto il suo autocontrollo per non impazzire, vorrebbe tanto sapere cosa si cela sotto quella camicia azzurrina, abbottonata così tanto come fosse un lucchetto che nessuno per ora ha modo di aprire finchè non lo deciderà Martino.

"Io vado"

Urla a Luai mentre il suo cadavere personale penzola dalla sua spalla, l'amico si volta verso Niccolò osservandolo e rivolgendogli un sorrisetto mentre lui alza per l'ennesima volta gli occhi al cielo e si dirige su per le scale tentando di portarsi dietro Martino.

Marti completamente ubriaco è una visione troppo buffa e tenera, tenta stoicamente di reggersi in piedi tenendosi al corrimano come se stesse compiendo il gesto più importante della sua vita ma quest'aria risoluta viene ingannata dal ghigno sul suo volto o dalla risata che scaturisce ogni volta che incespica in un gradino.

Niccolò pensa di essere proprio felice che quella sia la prima visione che ha di Marti, con le guance rosse e gli occhi lucidi, un sorriso beato sulla bocca, lo butta sul letto come un sacco di patate e gli toglie le scarpe con cura, sicuramente avrà un caldo infernale ma non ci pensa neanche a togliergli un altro indumento.

Martino nel frattempo si gira e si rigira parlando del gioco e Niccolò gli risponde pure, come se in qualche modo potesse capirlo o anche solo ricordarsi quello che gli sta dicendo.

Nicco si mette a letto solo con i boxer come dorme di solito in estate, pensa che Marti ormai si sia bello che addormentato quando, sporgendosi per controllare che sia vivo, il nuovo amico si volta di colpo facendolo anche sobbalzare.

"Nììì"

Nì? Serio? Gli ha già dato un nomignolo?

"Dimmi Marti"

Ma sì, fanculo le barriere.

"Ma perchè non puoi bere?"

La voce di Martino è impastata, sembra quasi stia ridendo e Niccolò si stupisce per quella domanda.

"Perchè prendo dei farmaci che non vanno bene con l'alcool"

Tenta di spiegargli anche se sa già che domani Marti se lo sarà bello che dimenticato.

"E che farmaci? Io studio medicina, a me puoi dirlo"

Niccolò ride fra i denti e vorrebbe allungare una mano per accarezzare questo visino adorabile nella penombra ma pensa sia una mossa troppo azzardata.

"Prendo il Klonopin, il Tegretol e un sacco di altra roba"

"Anche io lo prendevo il kl-kl-kloppon"

Marti si incespica nella sua stessa lingua.

"Per gli attacchi di panico, anche tu hai attacchi di panico?"

"Una specie"

Nicco spera che quella conversazione alquanto bizzarra sulle medicine sia conclusa, Martino torna a girarsi dall'altra parte ma Niccolò non fa in tempo a poggiare il culo sul letto che subito il rosso lo richiama.

"Nììì"

"Ohi Marti"

"Quando sono arrivato non volevo lasciarti l'armadio, avevo paura di stare con uno zozzo ma te non sei uno zozzo, te profumi d'arancio"

Niccolò alza le sopracciglia divertito a quella confessione a cuore aperto, un Martino ubriaco è sicuramente più disinibito e meno timido di un Martino sobrio.

"Grazie per stasera, mi sono divertito tantissimo"

Marti allunga una mano in cerca del suo corpo e, Nicco pensa, di una maglietta da tirare ma riesce solo ad avere un contatto con la sua pelle nuda, si ritrae leggermente prendendo la mano di Marti fra le sue per riporgliela su un fianco.

"Anche io Marti, buonanotte"

"Buonan-"

Bene, si è addormentato mentre parlava.

Niccolò sorride fra sè e sè allungando una mano per passare le dita fra i sottili capelli ramati di Martino che ormai è finito nel mondo dei sogni e chissà se si ricorderà mai questa conversazione.

Nicco sospira per poi guardare un'ultima volta fuori dalla finestra, si mette a letto lasciando che la testa si infossi nel cuscino per poi spostare lo sguardo di nuovo sul rosso che ora si è girato di schiena facendo scricchiolare il letto.

Marti ti prego, smettila immediatamente perchè il mio piano non era di venire qui e innamorarmi.



N.d.a

Ciao amici! Eccoci con una nuova fanfiction sui Rames sempre AU, sarà piuttosto breve ma i capitoli saranno lunghi e corposi.

Abbiamo visto la prima serata che Marti e Nicco hanno passato insieme e sono già entrati molto in confidenza!

Adoro l'atmosfera estiva di questa storia e spero che vi possano piacere anche tutti i personaggi originali che ho creato.

Grazie mille e ci vediamo alla prossima <3

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