Apparently, I hate you

By ilariastoriess

231K 8.4K 4.4K

Nina è una semplice sedicenne che, come tutte le adolescenti, ama spettegolare con le amiche, andare alle fes... More

Introduzione
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46

Capitolo 27

3.9K 144 95
By ilariastoriess




La sveglia che prende a suonare mi ricorda che anche questo weekend è finito e una nuova settimana mi aspetta. Ho trascorso la domenica ai fornelli, aspettando che mio padre e Melanie rientrassero dal loro viaggio di lavoro. Mi sono dedicata anche un po' a me stessa, facendo maschere in tessuto e ballando per casa felicemente. Lunedì è arrivato troppo in fretta ma non mi dispiace per niente: non vedo l'ora di incontrare Cassie e suo fratello a scuola.

Mi alzo velocemente e la mia testa implora una pausa quando prende a girare. Accidenti questa diavolo di pressione bassa! Se non avessi un minimo di forze, sono sicura che finirei accasciata sul pavimento.

Dopo essermi lavata, scelgo di indossare una gonna di jeans e una camicetta bianca con delle perle sul colletto, il tutto abbinato a un paio di converse rosso scuro. Decido di voler cambiare anche l'aspetto dei miei capelli. Resto davanti lo specchio per quasi mezz'ora finché, guardandomi, mi rendo conto di vedermi, per la prima volta dopo un po' di tempo, bene. Due ciocche, fermate dietro la testa da un grazioso fermaglio, completano il mio look.

Prendo lo zaino e scendo le scale.

<< Buongiorno a tutti! >> esclamo

I miei genitori mi fissano, sopresi. Devo aspettare qualche minuto affinché sul loro volto compaia un dolce sorriso.

<< Qualcuno si è svegliato di buon umore, stamattina. E anche affamata vedo >> constata Melanie, mentre io addento la mia crepe al cioccolato.

<< Già >> rispondo

<< C'è un motivo che si cela dietro tanta felicità? >>

Finisco di masticare << Si, devo dirvi una cosa che è successa sabato. Dopo aver parlato per un po' con te, papà, ho notato che sul mio cellulare c'era un messaggio. L'ho aperto ed il numero sconosciuto che mi ha scritto è Cassie, una mia nuova compagna di classe che si è trasferita qui da Miami con i suoi genitori e suo fratello Evan, che è di un anno più grande e però frequenterà la nostra stessa classe perché è stato bocciato nella vecchia scuola. Insomma, l'ho invitata a prendere qualcosa da Waves e ci siamo conosciute >>.

Restano ad ascoltarmi con interesse mentre terminiamo di fare colazione ed aspettano che io finisca di parlare per aprire bocca.

<< Sono davvero felice che ci sia questa nuova amica, vedrai che vi divertirete molto insieme >>

<< Oh, ne sono certa. Mi è già molto simpatica, è una tipa molto allegra e vivace. Ora, se volete scusarmi, devo andare o farò tardi >> affermo

<< Vuoi un passaggio? >> domanda mio padre. Deve essersi accorto che ormai Kat ed io non condividiamo più il tragitto per andare a scuola, ma non vorrei che si preoccupasse troppo.

<< No, mi farà bene camminare un po' >> lo tranquillizzo

Saluto entrambi ed esco di casa.

Non trascorre troppo tempo prima che io mi ritrovi di fronte il solito edificio imponente. Mi guardo intorno nello spazio antistante gremito di gente. Di Cassie e Evan nessuna traccia.

Me ne resto su un muretto, con i piedi penzoloni e lo zaino in grembo.

<< Aspetti qualcuno? >> I jeans neri e la giacchetta di pelle non mi permettono neppure un istante di dubitare di chi mi stia parlando.

<< Non sono affari tuoi, Cole >>

Mi studia con gli occhi << Mmh, aggressiva stamattina, Angel face >> il suo dito indice percorre delicatamente il mio braccio. Mi ritorna alla mente venerdì sera.

No, Nina. Quello deve essere solo un ricordo che presto finirà nel dimenticatoio. Per lui non è significato nulla, chissà quante cose peggiori avrà fatto praticamente con qualunque essere femminile vivente sulla terra. Per te non è significato niente. Niente di niente. Lo odi.

Ritraggo il braccio. << Lasciami stare >>

Si avvicina al mio orecchio << Cosa c'è, Angel, non ricordi il tuo respiro affannoso mentre ti baciavo qui... >> percorre il mio collo <<... e qui... >> scende lungo la pancia, per poi poggiarmi un dito sulle labbra <<... ma soprattutto qui? >>

Uno strano formicolio sul basso ventre si fa vivo ma, per fortuna, scorgo una chioma rossa, seguita da una biondo platino, tra i tanti colori comuni. Scendo dal muretto con un salto ed il mio gesto deve essere davvero fulmineo visto che Cole si ritrae sorpreso.

Vado incontro a Cassie.

<< Ma buongiorno >> mi abbraccia

<< Ehi, che bello rivederti! >>

Evan appare dopo un po' dietro le spalle della sorella. Pur essendo un metro e settanta, come me, accanto al fratello Cassie sembra abbastanza bassa. Accidenti, sarà alto almeno un metro e ottantacinque!

<< Ciao Nina >> mi saluta il biondino dagli occhi di ghiaccio. Nella sua voce c'è un lieve segno di imbarazzo, e non posso fare a meno di chiedermi se ha raccontato a sua sorella del nostro incontro al tramonto.

Cassie mi afferra il braccio. << Non vedo l'ora di visitare questa scuola, andiamo! >>

Ridacchiamo entrambe mentre ci dirigiamo verso l'ingresso, scortate da suo fratello che, però, ci lascia sole poco dopo.

<< Questi sono gli armadietti >> mi fermo davanti la fila interminabile di scomparti, ognuno con un numero, un colore e una chiave in particolare. Resto stupita quando Cassie tira fuori la sua e cerca il 139.

<< Siamo quasi vicine >> afferma, osservando il 138, 140 e 141 come se con la forza del pensiero potesse farli scomparire.

<< Esatto >>

Guardandomi intorno mi rendo conto che più passa il tempo, più il corridoio pian piano si riempie. Cassie sembra spaesata, finchè qualcosa, o ancora meglio qualcuno, attira la sua attenzione.

Con giacche di pelle, lo zaino su una sola spalla, i capelli perfettamente disordinati e portamento predatore, Cole, James e Paul fanno il loro ingresso, come quasi ogni giorno. Gli occhi sono tutti puntati su di loro: qualche ragazza del primo anno fantastica in silenzio con sguardo sognante, qualche altra coraggiosa, invece, si fa avanti.

<< E quelli chi sono? >> mi chiede, quasi rimasta a bocca aperta

<< Me lo domandi anche? Mi pare evidente che siano dei semplici pagliacci >> affermo seccata

Coglie l'ironia nelle mie parole e ride sonoramente.

Oh, Cassandra cara, io non sto affatto scherzando!

<< Ti prego, dimmi che sono in classe con noi! >> esclama

Annuisco aggiungendo un 'purtroppo'.

<< Faremmo meglio ad entrare allora, non vorremo sederci ai posti davanti >>

<< Beh, era quella l'idea >> ammetto

Mi fissa, come sconcertata << Cosa? Ma quelli sono per i noiosi, noi due siamo fiche >> mi trascina quasi tra i banchi, che per questa volta lascio scegliere a lei.

<< Non dovremmo prendere una sedia anche per Evan? >>

Non appena pronuncio il suo nome, il ragazzo dall'aria silenziosa e serena entra in classe, prendendo posto proprio dietro di me.

Restiamo a dialogare per poco, perché poi la nostra tranquillità viene interrotta.

<< E tu chi sei? >> tuona Cole alle nostre spalle. Non capisco a chi, tra Cassie e Evan, si riferisca, fin quando non pronuncia le prossime parole.

<< Questo è il mio posto, levati subito da qui >> ordina

Il biondino non si sposta di un millimetro << Dov'è scritto il tuo nome? >> finge di guardare sotto il banco

<< Mi prendi in giro? Ti piace scherzare? >> Cole apre la mano sul legno

Ecco, ci siamo. È il momento della scenata mattutina.

Sento di dovermi impromettere << Che c'è di male a cambiare posto ogni tanto? >>

Lo sguardo che mi rivolge poco dopo mi fa quasi pentire di aver parlato.

<< Ho detto di alzarti >> ripete, in tono più autoritario.

Gli studenti iniziano man mano ad entrare e gli occhi degli spettatori si moltiplicano.

<< Puoi smetterla, per favore? >>

Riecco quello sguardo << No, il mio posto è qui e non mi siederò da nessun altra parte che non sia questa! >> pronuncia ogni parola con un tono lagnoso.

Mi rivolgo, questa volta, a Evan. << Che ne dici se ti sedessi davanti a me? >> lo prego quasi. Attende qualche secondo in piedi, con gli occhi puntati in quelli del suo avversario, prima di esaudire la mia richiesta e accomodarsi sull'altra sedia.

Mi volto verso Cole << Sei solo uno stupido bambino >>

<< La stupida qui, tra noi due, sei tu >> risponde prontamente

Sono certa che i miei occhi parlino già , quindi evito di aggiungere qualcosa e mi limito ad ignorare quello che è appena uscito dalla sua bocca.

Cassie è sorpresa e, allo stesso tempo, mi guarda con fare alquanto strano. Chissà cosa starà pensando per colpa di questo cretino, che ha in testa pietre al posto del cervello!

Il professore entra in classe e tutti si ricompongono. Ha inizio la lezione più noiosa della mia vita.

Per quanto mi sforzi, non riuscirò mai, e dico mai, a farmi piacere la storia. Trovo più interessante addirittura lo show sulla famiglia Kardashian.

Osservo la mia compagna di banco prendere appunti e seguire attentamente la lezione e sposto gli occhi su Kat, che è dall'altra parte dell'aula con Erick e Laura. Con la coda dell'occhio intravedo, alla mia destra, due occhi azzurri che mi sogguardano, per poi girarsi e tornare a scrivere.

Trascorrono altri minuti, prima che mi decida sul serio ad impegnarmi per ascoltare il discorso che si sta tenendo in classe.

Continue Reading

You'll Also Like

18.2K 1.2K 8
Almeno una volta nella vita, quando arrivava Natale o qualsiasi altra festività, ognuno dei nostri genitori riceveva una chiamata dai proprio amici...
5.2K 399 29
⚠️IL LIBRO È FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE⚠️ Tu brilli, Kenan. Sei convinto che il mondo ti veda solo come un calciatore ma la realtà è che sei la s...
653K 26K 59
Elizabeth Murphy ha sempre vissuto nell'ombra, protetta dalla sua fragile condizione cardiaca che l'ha costretta a una vita di limitazioni. La scuola...
39.3K 1K 49
Camilla Allegri, figlia del famoso Massimiliano Allegri, si trasferisce a Torino per gli studi e li conosce una persona particolare...