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By tresorartist

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⚠️ Libro in revisione ⚠️ Finalmente Kaila Young è felice ed ha tutto ciò che ha sempre sognato: un buon lavo... More

Note dell'autore
Parte I: Dion
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Parte II: Kaila
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
SPECIAL EXTRA: BENVENUTI AD HALLOWEEN!
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Parte III: Le sorelle
Capitolo 33
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo Extra: Ana
Capitolo Extra: Lily
Per il lettore

Capitolo 34

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By tresorartist

Rose

Natalie si era rivelata un piacevole interlocutore. Con lei non avevo la necessità di sforzarmi a parlare come spesso facevo in alcuni ambienti e oltretutto mi sorpresi più volte nell'intrattenere conversazioni brillanti. Aveva una sorella e un fratello entrambi maggiori e dottori, come prima di loro i genitori ed i nonni. Natalie non sembrava però molto interessata in realtà all'idea di intraprendere questa futura professione, anzi, mi rivelò che il suo sogno era quello di diventare veterinaria ma non aveva mai avuto il coraggio di dirlo ai suoi. Quando le raccontai di me e della ia famiglia le parlai dei miei fratelli e volle immediatamente vedere una foto di Hunter.

<< Wow che figo! Quando crescerà un altro po' me lo dovrai presentare >>

Ignorai il suo commento divertita. Quando si fece sera decidemmo di andare alla festa. Si trovava ad uno dei dormitori in cui alloggiavano gli studenti agiati il che mi rese ancora più nervosa. L'amica di Gina, la sorella di Natalie, mi sembrò al primo impatto una ragazza altezzosa e spocchiosa, aveva tutta l'aria che in realtà avesse fatto un favore a Natalie ad invitarci. Ci fece entrare e sebbene avessi pensato che avrei partecipato ad una festa in stile alta borghesia, rimasi sgomenta di essermi invece catapultata in quella che sembrava essere stata organizzata da studenti liceali. Guardai sgomenta, la massa di gente ballare al ritmo di musica.

<< Wow >> commentò Natalie << Si vede proprio che sono di un altro livello >>

Trattenni la smorfia sconvolta e lei mi prese per mano. << Dai andiamo a toglierci i cappotti >>

Toglierci i cappotti? Io me ne ritorno in stanza...

<< Sai all'improvviso non mi sento molto bene... >>

Scosse la testa lanciandomi uno sguardo seccato << Non ci provare! Non fare l'asociale Price! Vieni andiamo! >>

Mi condusse verso il centro della stanza in cui la musica era più alta e andammo verso quello che un tempo doveva essere un divanetto ma che ora sembrava esser diventato un ammasso di soprabiti. Ero certa che se lo avessi messo lì sarebbe andato perso o avrei impiegato ore per cercarlo.

<< Mettiamoli da un'altra parte >> gli gridai nell'orecchio.

<< Metterli dove? >> mi rispose l'altra << Oh andiamo Price, che vuoi che succeda a metterli qua?! Rilassati! >>

Alzai gli occhi in aria. Così per evitare che facesse troppe storie lasciai il mio cappotto in mano ed ignorai l'occhiatina infastidita di Natalie.

<< Andiamo a prenderci da bere! >> commentò

<< Va bene >>

Il tavolo pieno di birre e liquori stava a qualche metro da noi, riuscimmo a prenderci un bicchiere e con sorpresa guardai Natalie buttarlo giù in un secondo. Quando notò la mia faccia scoppiò a ridere.

<< Mi piace la birra, va bene? >>

Sorrisi << Va bene >>

<< Allora >> mormorò poi aggrappandosi al mio braccio libero << Dunque, dato che sei single... quale ragazzo ti piace? >>

Ridacchiai seguendo il suo sguardo ammaliato. A ballare c'erano tanti ragazzi, alcuni carini alcuni neanche passabili e sapevo che la mia coinquilina li stava già catalogando mettendogli un voto.

<< Che ne dici di quello? >>

<< Quale? >>

<< Quello lì >> disse indicandone uno all'angolo della stanza.

<< Quello con la felpa con scritto Harvard? >>

Annuii << Sì lui >> esclamò << Che ne dici? >>

<< Beh se ti piacciono i tipi fissati con la permanente allora sì >>

Si morse un labbro trattenendo una risata << Hai ragione no... >>

<< E lui? Il ragazzo con la camicia? >>

Lo osservai e notai il tipo alto che stava bevendo un drink in quello che sembrava un bicchiere di vetro. Portava i capelli lunghi tagliati ai lati di un nero corvino, lo sguardo era sprezzante e divertito mentre parlava con qualche suo amico. Era un bel ragazzo.

<< Sì in effetti non è male... >>

<< Bene! Mi sono sempre piaciuti i ricconi stronzi >> commentò mordendosi un labbro << Quello lì sembra proprio uno di quelli >> sospirò << Bene, io vado! >>

Aggrottai le sopracciglia << Vai dove? >>

<< Come dove? Vado dal tipo no? >> scosse la testa ridacchiando << Ah Price! Ti devo insegnare tutto! Ma come devo fare?! Io vado tu cercati un ragazzo che i migliori finiscono subito! >>

Ma quando si allontanò invece di seguire il suo esempio, posai la birra sul tavolo, mi infilai il capotto ed andai via dalla sala comune, uscendo poi dal dormitorio. Scossi la testa, potevo rimanere a poltrire dentro le lenzuola guardando qualche telefilm invece di uscire inutilmente. Stavo per fare gli ultimi gradini quando una figura mi catturò l'attenzione.

Era di profilo, appoggiato al lampione mentre una nuvoletta di fumo sovrastava la sua testa, guardava fissò d'avanti a sé con alle orecchie degli auricolari e fu solo quando gli fui vicino che i suoi occhi chiari si spostarono sorpresi su di me. Con quella sigaretta in mano, Jack sembrava aver perso l'aria da bravo ragazzo sostituita da una più ribelle. Una sua nuova versione che mi piacque quanto la precedente.

Fece un sorrisetto << Ci rincontriamo >>

<< Mi stai forse pedinando? >> domandai ironica, avvicinandomi a lui.

Aveva uno strano mix di odori, dal buon profumo di qualche colonia maschile a quello della sigaretta. Mi regalò nuovamente quel sorriso contagioso che gli illuminava lo sguardo e che esponeva le sue fossette. Piegò la testa di lato osservandomi incuriosito.

<< Sono così sospetto? >> mormorò toccando poi le sue labbra sul filtro della sigaretta.

Rimasi quasi incantata dai gesti che realizzava da come aspirava, da come inspirava e da quel sorriso ammaliatore. Accennai a mia volta un'aria divertita e rimasi al gioco. Incrociai le braccia e inclinai la testa all'indietro, guardandolo dal basso verso l'alto. Essendo io bassa e lui molto alto tra noi c'era una grande differenza di altezza.

<< Molto >> dissi annuendo come per dar più credito alle mie parole << Sei da solo nell'ombra... >>

<< Ah, ah >> bisbigliò con attenzione.

<< vicino ad un palo ... >>

Fece una piccola smorfia divertita << Se lo dici in quel modo mi sento come se mi paragonassi ad una spogliarellista >>

Scoppiammo a ridere.

<< Beh Signorina Rose, allora non sembro poi così sospetto... >> disse poi ridacchiando.

Mi morsi un labbro << Mmh, hai ragione >> dissi << Bene, Signor Jack, lei è fortunato, questa giuria la dichiara innocente >>

Il suo sorriso si illuminò e un piccolo fremito colpì il mio cuore.

<< Ringrazio la corte >>

Feci un piccolo inchino con la testa << Non c'è di che >>

<< Visto che sono stato scagionato, posso allora sostenere che il vero colpevole altri non era che voi, signorina Rose>>

Ridacchiai << Come? >>

Mi sembrava di giocare a Cluedo, ci mancava solamente di dichiarare stanza e l'arma dell'omicidio. Prese la sigaretta, ormai finita e la spense sulla superficie del lampione, la incartò in quello che sembrava uno scontrino per poi metterla dentro la tasca del cappotto. Mi guardò divertito e allo stesso tempo incuriosito piegando leggermente la testa.

<< Ammettilo, mi stavi seguendo?>>

Aggrottai le sopracciglia << Siamo passati dal "voi" al "tu", il viaggio è stato breve >>

Rise e scosse la testa << Stai sviando il discorso come un vero colpevole >>

<< Ma sono innocente! >> protestai divertita.

<< Ah sì? E cosa puoi dire a tua discolpa? >>

Aprii la bocca, lo fissai sorpresa e Jack ridacchiò. Si inumidì le labbra trattenendo poi un risolino.

<< Ti stai arrampicando sugli specchi... >>

<< Hey questa è una congiura! >>

<< Ah, ah >> mormorò con tono accondiscendente.

Scoppiai a ridere.

<< Non ti fidi di me? >>

Aggrottò le sopracciglia sorridendo. Se c'era una cosa che gli faceva vincere punti era quel suo maledetto sorriso.

<< Non lo so Rose, infondo non ci conosciamo bene ... >> mormorò con finta ingenuità.

<< Ma ti ho offerto un cappuccino! >>

<< Ah! >> esclamò annuendo << Ecco la prova della tua colpevolezza! Sono troppo affascinante, non hai resistito nello starmi lontana! >>

<< Eh? >> scoppiai a ridere.

Sollevò un sopracciglio << Oh ammettilo >>

Risi << Che cosa dovrei ammettere? >>

Avanzò di un passo e si piegò. Fu così che i nostri visi si ritrovarono irreparabilmente vicini. Il respiro mi si bloccò in gola e d'istinto osservai prima la sua perfetta bocca distesa in un sorriso e poi quei suoi occhi color celeste chiaro.

Piegò la testa di lato e mi sorrise con sguardo furbo.

<< Che sei colpevole >>

<< Colpevole? >>

<< E già colpevole >> ridacchiò

<< Non è vero >>

<< Ne sei così sicura? >>

Affinai lo sguardo ed il suo sorriso si allargò. Con la notte i capelli di biondo chiaro si erano tinti di ombre scure e quando le punte sfiorarono gli occhi magnetici, provai un sentimento nuovo, quasi d'attesa. Mi sembrava di essere di fronte a qualcuno di superiore alla normale media dei ragazzi, ma non solamente per la bellezza ma anche per quel suo modo accattivante di parlare e di guardare. Era estremamente affascinante, soprattutto perché aveva quei tratti da bravo ragazzo, totalmente in contrasto con il modo di fare da ribelle, un mix che trovai irresistibile ma di certo non avevo né il desiderio di ammetterlo difronte a lui e né di fargli vincere quella nostra piccola sfida.

<< Sai una cosa spogliarellista? >> mormorai infine << credo che si sia fatto troppo tardi ... >>

Scoppiò a ridere << ti dai alla fuga? >>

Risi << Vedila come vuoi, io mi sto gelando ... ritorno in camera mia >>

<< Così presto? >> domandò.

Feci un sorrisetto << È tardi... e tra poco l'incantesimo si spezza >>

Si morse un labbro << mi lasci così? >>

Annuii con un sorrisetto << Buonanotte Jack >>

<< Ho sempre odiato la storia di Cenerentola ... >>

<< Ma come, io invece l'adoro! >>

Sorrise << Mi stai provocando Rose? >>

<< Perché dovrei? >> domandai cercando di nascondere il sorriso.

<< Perché questo è il nostro gioco >>

Lo fissai sorpresa sotto al suo sguardo penetrante.

<< Davvero non vuoi restare per la festa? >>

Scossi la testa << Non mi sono mai piaciute >>

<< Come mai? >> chiese incuriosito.

Mi strinsi nelle spalle e lui fece un sorriso storto << Sei una ragazza strana >>

Sollevai un sopracciglio << In che senso? >>

Mimò un "niente" e per qualche secondo calò il silenzio. Lo guardai e per qualche attimo mi scordai del perché volessi andarmene via. Non lo conoscevo per nientema ne ero completamente attratta. Una folata di vento mi fece rizzare i peli e mi strinsi con più forza dentro al cappotto.

<< Freddo? >>

Annuii accennando un sorriso << Uno dei motivi per cui volevo andarmene ... >>

Scosse la testa divertito e senza che avessi il tempo di poter realizzare si tolse rapido di dosso la sciarpa azzurro cenere e con naturalezza si avvicinò a me. Sgranai gli occhi quando mi ritrovai vicina a lui. Mi fissò intensamente mentre mi avvolgeva intorno al collo la sua calorosa sciarpa. Lo guardai colpita accennando un sorriso timido.

<< Grazie >>

Anche lui sorrise ma il suo sorriso era nettamente superiore al mio << Non c'è di che >>

Sentii le mie guance farsi bollenti così abbassai lo sguardo toccando con le punte delle dita la superficie morbida della sciarpa. Quello strano odore che avevo già sentito si riaffacciò prepotentemente nelle mie narici.

<< Sai che se andassi dentro, alla festa, non avresti freddo vero? >>

Sollevai gli occhi al cielo facendolo ridere.

<< Era un'idea >>

<< Una idea che non accetto, grazie... credo proprio che me ne tornerò al dormitorio >>

<< E mi lasci da solo al freddo? >>

Lo fissai perplessa << Perché tu hai freddo? >>

Annuii con un'espressione da bambino che trovai subito adorabile. Mi maledii all'istante per aver provato del rimorso.

<< Entra dentro >> consigliai indicando con il dito la porta da cui qualche minuto prima ero uscita.

Scosse la testa << Non c'è nulla di interessante >>

Aprii la bocca incredula ed allo stesso tempo divertita facendolo involontariamente scoppiare a ridere.

<< Beh? Che c'è? >>

<< Poi sarei io quella strana >> replicai trattenendo un risolino << Predichi bene ma razzoli male >>

<< Oh, io entrerei... >>

<< Allora vai >>

<< ... ma solo se tu facessi lo stesso >> continuò fissandomi con aria di sfida.

<< Eh? >>

Strinse le labbra e scosse la testa << Non ci sta nessuno con cui allacciare una profonda conversazione su quanto sia moralmente corretto pedinare o meno una persona... >>

Ridacchiai << Sono sicura che lo troveresti >>

<< Ne dubito >>

Sospirai << Quindi? >>

<< Quindi? >> ripeté lui divertito.

<< Sai bene che io non ritornerò là dentro >>

<< Lo so >> disse neutro.

<< Perciò.... >>

<< Perciò moriremo di freddo entrambi rimanendo qua fuori >>

<< Oh no ti sbagli >> ribattei ridacchiando << Io non me ne rimarrò qui >>

<< Quindi sei davvero sicura di lasciarmi qui da solo a congelarmi? >>

Annuii ridendo e lui scosse la testa.

<< Ed io che ti ho ceduto galantemente la mia sciarpa >>

Mi strinsi nelle spalle << Scelta tua, non mia >>

<< che egoista >>

<< Si chiama sopravvivenza >> replicai ridacchiando.

<< Ah >> esclamò << dovevo aspettarmelo da una che si chiama Rose ... >> commentò scuotendo la testa.

Aggrottai le sopracciglia e lui ridacchiò scioccato.

<< Devo assolutamente farti vedere quel film >>

<< Ah! Stai ancora parlando di Titanic? >>

Sospirò con finta aria melodrammatica e mi fece ridere.

<< Va bene, non voglio averti sulla coscienza, ti permetto di accompagnarmi al mio dormitorio >> notando il suo sguardo mi spiegai << Per renderti poi la sciarpa >>

Sollevò gli occhi al cielo << Molto gentile >>

<< Vedi? poi non dire il contrario >>

Ridacchiammo e senza aggiungere altro, in completo unisono, iniziammo a camminare nella direzione del mio dormitorio. Lo osservai di sottecchi, spostando la mia attenzione sulle cuffiette bianche ancora attaccate alle sue orecchie.

<< Che ascolti? >>

Si girò a guardarmi sorpreso << Come? >>

Gli indicai le cuffiette e lui accennò un sorrisino << Adesso niente... prima stavo sentendo gli Oasis li conosci? >>

Il mio sorriso si allargò << Sì certo! Adoro "Wanderwall">>

Sgranò gli occhi << Non ci credo >> balbettò << una ragazza a cui piace il rock! >>

Ridacchiai << Non sono la sola! La mia intera famiglia è così! Anche se gli Oasis sono il gruppo preferito di mio fratello >>

Mi guardò sempre più incuriosito ed io sorrisi in imbarazzo. << Beh è grazie a loro che Hunter... >> lo guardai leggermente << Mio fratello >> spiegai veloce << decise di iniziare a suonare >>

Il suo sorriso si allargò << Davvero?! E che cosa suona? >>

<< Il basso >> spiegai orgogliosa << Non sono niente male... hanno già iniziato a registrare qualcosa >>

<< Dovrai farmi poi ascoltare ... chissà magari diventerò una groupie assatanata >>

Scoppiai a ridere nell'immaginarlocon una fascetta in testa scuotersi ossessivamente al ritmo di musica << Lanceresti il reggiseno? >>

Mi regalò un occhiolino << Puoi scommetterci >>

<< Pagherei per vedere la scena! >>

Sospirai << Per te lo spettacolino è gratis >>

Spalancai la bocca divertita << Ma davvero? >>

Si strinse nelle spalle << Ovviamente >> rispose quando un filo gelido di vento ci attraversò scompigliandogli i capelli.

Portò una mano sulla testa cercando di sistemare il caos di quelle sue ciocche ribelli senza però riuscirci. Ridacchiai piano, osservandolo con dolcezza. Dopo un po' rinunciò e decise di riportare la sua mano dentro alla tasca del capotto. Io mi limitai a guardare nuovamente quel suo volto così attraente e su quei zigomi che tra le ombre notturne creavano dei lievi solchi sulle gote.

<< Vuoi sapere una cosa buffa? >> domandò all'improvviso prendendomi di sprovvista.

Annuii << Che cosa? >>

<< Sei la prima ragazza che non mi tratta con accondiscendenza >>

Aggrottai le sopracciglia prima di scoppiare a ridere << Ma che ragazze conosci? >> domandai facendolo ridere a sua volta.

<< È vero non sono molto normali .... >>

Ridacchiai alzando gli occhi al cielo << Ammettilo che questo tuo complimento era una scusa per vantarti delle tue prodezze >>

<< Non c'è bisogno che me ne vanti >> commentò trionfo e ricevendo da me una occhiata perplessa << Ho la netta sensazione che mi stai uccidendo con lo sguardo >> disse senza spostare lo sguardo da d'avanti a sé.

Ridacchiai << Puoi stare tranquillo non posso uccidere, va contro la mia morale >>

<< La tua morale? >> ripeté alzando un sopracciglio.

Mi morsi un labbro << Studio medicina per diventare dottore >> spiegai << Quindi sei in una botte di ferro con me >>

<< Una dottoressa >> mormorò con tono di voce libidinoso.

<< Piantala >>

<< Che ho detto? >>

<< Non è quello che hai detto ma quello che hai pensato >> lo corressi.

Mi fissò per qualche minuto prima di scoppiare a ridere.

<< Sai Rose >> disse << Mi piaci sempre di più >>

Sgranai gli occhi ed un leggero velo di rossore mi colorò le guance. Sapevo che lui aveva percepito il mio imbarazzo e allo stesso tempo l'euforia ma non me ne importò. Quando mi fidanzai con Jamie, il mio unico e primo ragazzo, la nostra relazione era nata principalmente perché lui aveva fatto un passo avanti. Ma ora ero stufa che fossero solo gli altri a fare la prima mossa. Con la coda dell'occhio notai che ormai eravamo vicini al mio dormitorio così fermai i piedi, costringendolo a fare lo stesso. I suoi occhi color acquamarina incrociarono i miei ed un sorrisetto spuntò istintivamente sulle mie labbra.

<< Allora se ti piaccio davvero ... >>

<< Ah, ah >> mormorò con sguardo attento.

<< Domani mattina alle nove devi offrirmi quel caffè >>

Le sue labbra si distesero in quel suo sorriso fantastico << Mi sembra un'ottima proposta >>

Piegai la testa di lato ed affinai lo sguardo. << Mi raccomando odio i ritardatari >>

Scoppiò a ridere << D'accordo, ti prometto che sarò puntale >>

<< Bene >> ridacchiai.

Si morse un labbro e mi fissò con sguardo accattivante << Allora ti lascio andare al tuo dormitorio ma voglio qualcosa in cambio >>

Sollevai un sopracciglio << Sarebbe? La tua sciarpa? >>

Scoppiò a ridere << In effetti mi ero quasi dimenticato... >>

<< Ma come? >>

Sorrise << Eh già >>

<< Allora? >> domandai << Cosa vorresti? >>

Si avvicinò a me, ritrovandomi le sue dita ad indugiare sul mio volto. Un brivido mi attraversò sentendo l'adrenalina scorrermi in tutto il corpo. Ritrovandomi così all'improvviso vicino, notai la sfumatura dei suoi occhi. Se all'inizio pensavo che fossero semplicemente celesti, mi accorsi poi che proprio intorno alla pupilla vi era un piccolo cerchio grigio chiarissimo, che sembrava costituire una sorta di piccola corona. Erano magnetici ed improvvisamente quasi turbati.

<< Promettimi di essere sempre vera >> disse piano, quasi tra sé e sé

Rimasi di stucco nel sentire quelle parole che sembravano celare dietro di sé mille e più verità. C'era qualcosa di particolare in Jack; sembrava una persona ironica e divertente, eppure... che cosa nascondeva?

Annuii << promesso >>

Mi sorrise ritornando ad assumere quella facciata da sbruffone. << Beh, buonanotte Rose >>

Sorrisi << Non ti stai scordando qualcosa? >>

Mi fissò intensamente prima di sgranare gli occhi << Ah giusto! >>

Ridacchiai sciogliendomi il piccolo nodo che aveva fatto intorno al mio collo. Separarmi da quella sciarpa fu quasi doloroso, il calore che emanava era qualcosa di indescrivibile. Mi avvicinai a mia volta e mi misi in punta dei piedi. Anche facendo così ero comunque di gran lunga più bassa rispetto a lui, così con difficoltà gli allacciai la sciarpa al suo collo diafano.

<< Non sei molto brava >> commentò ma dallo sguardo che mi regalò capii che apprezzò il mio gesto.

<< E va bene... ricorderò però che la mia gentilezza non è apprezzata come dovrebbe >>

Sorrise << No, viene messa in dubbio solo la tua bravura nel mettere le sciarpe >>

Sollevai gli occhi al cielo << Buonanotte Jack >>

Rise << Buonanotte Rose >>

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