Proteggimi da te

By Marty1025

463K 10K 2.1K

Dalla morte di Marilyn, Neil ha preso una brutta strada. Cattive compagnie, alcol, sesso lo hanno portato ad... More

Prologo
Capitolo 1: Amy
Capitolo 2: Neil
Capitolo 3: Amy
Capitolo 4: Neil
Capitolo 5: Amy
Capitolo 6: Amy
Capitolo 7: Amy
Capitolo 8: Amy
Capitolo 9: Neil
Capitolo 10: Amy
Capitolo 11: Amy
Capitolo 12: Neil
Capitolo 13: Neil
Capitolo 14: Amy
Capitolo 15: Neil
Capitolo 16: Amy
Capitolo 17: Amy
Capitolo 18: Amy
Capitolo 19: Neil
Capitolo 20: Neil
Capitolo 21: Amy
Capitolo 22: Neil
Capitolo 23: Amy
Capitolo 24: Amy
Capitolo 25: Neil
Capitolo 26: Amy
Capitolo 27: Amy
Capitolo 28: Neil
Capitolo 29: Amy
Capitolo 30: Neil
Capitolo 31: Amy
Capitolo 32: Neil
Capitolo 33: Amy
Capitolo 34: Amy
Capitolo 35: Neil
Capitolo 36: Amy
Capitolo 37: Neil
Capitolo 38: Amy
Capitolo 39: Neil
Capitolo 40: Amy
Capitolo 41: Amy
Capitolo 42: Neil
Capitolo 43: Amy
Capitolo 44: Neil
Capitolo 45: Neil
Capitolo 46: Amy
Capitolo 47: Neil
Capitolo 48: Amy
Capitolo 49: Neil
Capitolo 50: Amy
Capitolo 51: Neil
Capitolo 52: Amy
Capitolo 54: Amy
Capitolo 55: Neil
Capitolo 56: Amy
Capitolo 57: Neil
Capitolo 58: Amy
Capitolo 59: Neil
Capitolo 60: Amy
Capitolo 61: Neil
Capitolo 62: Neil
Capitolo 63: Amy
Capitolo 64: Neil
Capitolo 65: Amy
Epilogo
ANNUNCIO: Il futuro di PDT

Capitolo 53: Neil

5K 118 25
By Marty1025

Quando le prime 24 ore erano passate pensavo che da un momento all'altro avrei visto Amy e Brie entrare nella centrale e chiedere di noi, ma purtroppo vedevo solo gente in divisa che portava sottobraccio cartelle e valigette.

Avevo pensato "magari ancora le hanno detto dove siamo" e "aspettiamo un'altra ora"

Di ore ne erano passate 72 e io e James eravamo ancora rinchiusi dietro quelle sbarre di metallo.

A quell'ora sarebbero certamente venute a cercarci, ma se non l'avevano fatto era perché Erin le stava tenendo lontane da noi, entrambe.

Il conto ammonta a 144 ore: sei cazzo di giorni dietro le sbarre come un animale da circo. Più scorrevano le ore più riflettevo su qualunque cosa potesse esserci utile per risolvere la questione una volta fuori di lì.

"Quante ore sono passate?" chiede James. Mi chiedo se abbia cambiato posizione nelle ultime 24 ore. È seduto sulla brandina con la testa fra le mani a fissare la solita piastrella.

"Tra qualche ora usciamo e potremo andare a cercarle"

Eravamo a quota 165 e tra tre ore saremmo stati rilasciati. Sono più che sicuro che l'ordinanza restrittiva sia entrata in vigore una settimana fa, ma i poliziotti corrotti da Erin ci hanno tenuti qui per rispetto del dio denaro.

***

"Ragazzi"

"Alexandra?" Appena vedo la rossa il mio cuore perde un battito. Fino all'ultimo ho sperato che Amy sarebbe stata fuori da qui ad aspettare che uscissimo.

"Victoria, Adriana... dove sono loro?" chiede James alle altre due ballerine.

"Sono scomparse" dice Alexandra.

"Dove sono?" chiedo con più insistenza sperando che la loro risposta cambi.

"Eravamo nel camerino l'ultima volta che abbiamo visto Amy, poi un ragazzo biondo è venuta a chiamarla e da lì non l'abbiamo più vista"

"Erin" dico convinto che il biondo di cui parla sia quel figlio di puttana.

"E Brianna?" chiede James. Lo vedo distrutto, so cosa sta pensando perché è la stessa cosa a cui penso io, ma io so a cosa andrei incontro. Lui no.

"Non ne abbiamo idea, non era con Amy quando il ragazzo l'ha presa in disparte" Dice quella che dovrebbe essere Adriana.

"Abbiamo trovato questo per le scale del locale, ma non siamo riuscite a sbloccarlo" dalla tasca Alexandra caccia il cellulare di Amy. "Neil..." me lo porge.

1,5,9,8. Dovrebbe essere questa la password... i numeri in diagonale più quello a sinistra. Gliel'ho visto fare centinaia di volte quando veniva da me a lavorare. Sembra passata una vita e quanto mi manca quella vita.

Digito i numeri con le mani tremanti. E se l'avesse cambiata?

Grazie a Dio si sblocca.

"E' andata" dico sollevato.

Ci affolliamo tutti sul telefono di Amy e vado tra i messaggi.

/E' qui/

"L'ha mandato a Brianna poco prima dell'orario di apertura del locale" dice James.

"Chi è qui?" chiede Adriana.

La spiegazione poteva essere solo una "Suo padre"

"Cazzo" impreca sussurrando Alexandra.

"Tu sai qualcosa" sussurro sollevando lo sguardo dal telefono e puntandolo sui suoi occhi cercando di vedere se mente, non sentendo alcuna risposta glielo urlo in faccia una seconda volta puntandole un dito contro. Non voglio aggredirla, ma il mio corpo non è sotto il mio controllo e lei fa un passo indietro quando le sono quasi addosso. Sento ogni cellula che trema e che urla il nome di Amy, qualunque esso sia. Se sa qualcosa deve dircelo, anzi avrebbe dovuto pensarci prima.

"Neil... Neil, calmati" James cerca di intrappolarmi con lei sue braccia, ma mi divincolo e lo guardo con gli occhi iniettati di sangue.

"Calmarmi? James! Amy e Brianna sono nelle mani di due pazzi psicopatici e tu mi chiedi di calmarmi? Vuoi che perda anche lei? Tu vuoi perdere Brianna?"

"Neil..." questa volta me lo dice con una voce calma e offesa. L'ho ferito, lo so. "In questo momento non siamo lucidi e potremmo dire cose che non pensiamo. Invece di dividerci dovremmo recuperare le energie e capire dove sono le ragazze"

"Neil ha ragione" dice Alexandra interrompendo la morale del mio migliore amico "c'è qualcosa che dovreste sapere, ma dovremmo parlarne in un posto privato. Ci vediamo a casa di Amy" da uno sguardo alle compagne e sale in una macchina con la biondina riccia.

"Venite" Adriana ci fa salire sulla sua macchina e in meno di dieci minuti siamo davanti all'appartamento di Amy.

***

Credo di avere un'allucinazione.

La sua macchina è lì.

E se fosse a casa? Se ci stessero aspettando lì e tutto fosse solo un brutto sogno?

Mi aggrappo a questa speranza come un assetato nel deserto si illuderebbe di fare anche un solo passo e trovare un'oasi.

Quando scendo dalla macchina corro verso quella di Amy. Le chiavi sono dentro ancora attaccate al quadro. So quanto Amy tiene a quel catorcio e quanto stia attenta a non scordare nulla: quell'errore non è suo.

Sento la speranza abbandonarmi, ma voglio ancora illudermi così salgo le scale alla velocità della luce.

La porta sembra chiusa e io sono lì a guardarla imbambolato. Credevo di non ricordare nulla di quella sera, ma ora ecco che mi vedo seduto per terra con la bottiglia di whiskey in mano ad aspettare che lei tornasse a casa per farle capire che sono una testa di cazzo, ma una testa di cazzo innamorata. Mi vedo prendere il telefono e comporre il numero che, anche da ubriaco, sapevo a memoria. "Tay, io la amo" erano queste le parole che avevo detto a Taylor, ma mi chiedo perché lei non me l'abbia raccontato. Solo la parte sobria di me si rifiutava di volerlo ammettere. Se fossi stato sincero con me stesso forse adesso lei sarebbe al dormitorio da me a mangiare pizza e vedere un film noioso...

La mano di James che entra nel mio campo visivo mi riporta alla realtà, che è ancora più brutta quando vedo la porta di casa aprirsi senza alcuna forzatura. Era aperta.

"Amy" alzo la voce sperando di ricevere almeno un mugugnio in risposta.

"L'abbiamo forzata noi la porta qualche giorno fa" sento dire ad Alexandra e poi "Vi avremmo avvisati, ma ci hanno detto che non potevate ricevere visite in centrale" fa Adriana, ma le loro voci arrivano ovattate. Mi trovo sott'acqua e senza il MIO ossigeno morirò affogato.

"Samantha" ritento, ma la casa è vuota così come la mia anima senza la visuale di quegli occhi da cerbiatta.

Ci addentriamo nella casa cercando come degli ossessi in ogni stanza. Quando torno in cucina una cosa bianca poggiata sul tavolo cattura il mio sguardo.

È una busta bianca e quando la apro sono terrorizzato dal riconoscere la sua scrittura.

"L'armadio è vuot... cos'è?" James ha visto con i suoi occhi quello che io sto leggendo.

"Se ne sono andate" dico con l'ultima traccia di speranza che abbandona la mia voce incrinandola.

"Non è possibile. Non l'avrebbero mai fatto senza dircelo di persona" constata James, ma ora non so più a chi o a cosa credere.

Gli passo la lettera e i suoi occhi si sgranano.

Le ragazze gli sono addosso cercando di leggere la lettera, così lui legge ad alta voce.

"Cari Neil e James,

io e Brihanna speravamo di trovare a Long Beach una vita felice, lontane da tutto quello che il passato ci ha causato, ma purtroppo così non è stato ed è tornato a chiederci il conto. Vi abbiamo mentito tutto il tempo che abbiamo passato insieme e ci dispiace, ma avervi accanto ci ha fatto capire che due come noi non meritano due come voi. Abbiamo pensato che andarcene senza salutarvi vi avrebbe evitato un po' del dolore che provate ora che leggete questa lettera. Vi preghiamo di non essere arrabbiati con noi e di non sentirvi usati perche vi abbiamo voluto bene veramente. Vi siamo infinitamente grate di averci dato l'illusione di una vita perfelta, ma ora ce ne andiamo: cambiamo ciltà. Non cercateci."

Quando finisce di leggere i suoi occhi tornano normali e io quasi vedo doppio oltre il velo di lacrime di rabbia che non vuole abbandonare i miei.

"Giurerei che il nome di Brie è scritto sbagliato" dice con ritrovata lucidità.

"Cazzo, loro se ne sono andate dall'oggi al domani e tu ti preoccupi di come hanno firmato la lettera" batto un pugno sul tavolo di legno e già so che quando lo alzerò sarà ammaccato.

"Non ti sembra strano? Tu sei il primo che si lamenta della sua precisione maniacale"


*Angolo autrice*

Buon lunedì!!! Come promesso oggi ho pubblicato tre capitoli e spero che siano stati di vostro gradimento. 

Cosa diavolo sta succedendo? starete pensando voi in questo momento :)

Voglio conoscere le vostre supposizioni ed ipotesi su come andrà a finire questa storia (Non vi risponderò a questo commento per evitare spoiler)

Buona settimana e alla prossima, baci baci<3

Continue Reading

You'll Also Like

5.7K 465 18
"π»π‘œ π“ˆπ‘’π“‚π“…π“‡π‘’ π’Έπ“‡π‘’π’Ήπ“Šπ“‰π‘œ 𝓃𝑒𝓁𝓁'π’Άπ“‚π‘œπ“‡π‘’, 𝓂𝒢 π’½π‘œ π“ˆπ‘’π“‚π“…π“‡π‘’ π“ˆπ’Άπ“…π“Šπ“‰π‘œ 𝒸𝒽𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓂𝑒 𝒾𝓁 π“π’Ύπ‘’π“‰π‘œ 𝒻𝒾𝓃𝑒 π“ƒπ‘œπ“ƒ π“ˆπ’Άπ“‡οΏ½...
406K 17.8K 100
chiede incazzato travis dice ethan urlo dice et Roberta megan,una ragazza di 16 anni,con un passato molto difficile da dimenticare. Il suo incubo,re...
52.5K 3.2K 75
Sembrava tutto troppo felice per essere la fine. Eppure, la guerra Γ¨ appena iniziata. E la criminalitΓ  non Γ¨ mai stata tanto pervasiva. Madison fors...
1.1M 29.8K 45
β€’COMPLETAβ€’ 'Le anime piΓΉ forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri piΓΉ solidi sono cosparsi di cicatrici.' Madelyn Cooper Γ¨ una di que...