Night changes

By Z01Lanchelot

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Semplicemente Martino e Giovanni e tutte le persone che hanno amato, amano e ameranno per sempre. More

Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 5

Parte 4

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By Z01Lanchelot


Martino, Niccolò e Gio stanno scendendo le scale del locale cercando di non far cadere la torta anche perchè è costata un occhio della testa ma per la loro bambina questo ed altro, Lalla voleva una super festa per il suo diciottesimo e loro gliel'hanno data, locale, palloncini, vestito, trucco, parrucco, musica, torta, è tutto perfetto.

Ovviamente con gli zii, zie e cugini vari hanno già fatto una festicciola in casa ma hanno chiesto a Gio di aiutarli per il momento torta anche alla festa con amici, ci sono una roba come cinquanta invitati, Shaila ha davvero tantissimi amici, sono venuti persino i cugini dall'Umbria e gli Incanti dagli Stati Uniti.

Quando fanno il loro ingresso nella terrazza affittata per l'occasione trovano adolescenti che si strusciano e limonano in ogni dove, Bea è la più grande e doveva stare attenta a tutto ma li raggiunge barcollando mentre il suo perfetto vestito verde svolazza al vento, Joshua la tiene per la vita cercando di non farla cadere dai tacchi vertiginosi.

"Zii! Papà!"

La ragazza si butta addosso a Martino circondadogli il collo con le braccia e facendogli finire i ricci rossi tutti in faccia.

"Ti voglio troppo bene zio Marti"

Okay sta avendo un deja-vu per niente piacevole dove c'entra la madre della suddetta, anche Martino la abbraccia, Gio si muove verso il grosso tavolo chiedendo a qualcuno se può dargli una mano a spostare tutto che tra poco c'è la torta, un ragazzo che sembra essere lo spacciatore del parchetto sotto casa lo aiuta... tra tossichelli si intendono sempre.

"Come sta andando?"

Chiede Niccolò al nipote, Joshua sorride e a Nicco quasi manca il fiato vedendo quanto gli assomiglia.

"Super cool zio, è verissimo che voi italiani siete i migliori a fare festa!"

Commenta lui entusiasta, Niccolò non potrebbe essere più felice che la festa per sua figlia sia riuscita nel migliore dei modi, Bea si stacca dal collo di Marti per avvinghiarsi a quello di Joshua che la abbraccia e cominciano a ballonzolare da un piede all'altro, che i suoi nipoti abbiano una tresca? Ma va figurati, Joshua vive a Londra...

"Ma dove sta Lalla?"

Chiede Niccolò a Martino interrompendo i suoi pensieri.

"Non so, vai ad aiutare Gio che io vado a cercarla che le dico che c'è la torta"

Il marito annuisce, Martino non vede un cavolo con tutte ste luci psichedeliche e tutte ste persone, la maggior parte non sa neanche chi cavolo siano, fortunatamente intercetta Aida, solo alla terza Rashid e Sana sono riusciti a creare qualcosa che fosse molto più Rashid e molto meno Sana, le si avvicina mentre conversa con alcune ragazze che non conosce... in realtà lui e Niccolò non conoscono il 90% degli invitati.

"Aidy!"

La ragazza si volta e sorride, Marti non può fare a meno di pensare quanto assomigli a Sana con questo hijab celeste ad incorniciarle il volto.

"Ciao zio! E' il momento della torta? Chiamo le mie sorelle"

Aziza e Aisha si stanno scatenendo sulla pista con i loro lunghissimi capelli neri lucenti al vento, loro non portano il velo, i loro genitori hanno sempre lasciato loro massima libertà d'espressione e di scelta.

"Sì sì sta arrivando la torta ma ti volevo chiedere se sai dov'è Lalla"

"Uhmm mi sa che l'ho vista andare di fuori"

Martino ringrazia la ragazza per poi aprire la porta finestra e vedere lo splendido panorama di Roma dall'alto, quella location è davvero mozzafiato, fa il giro del terrazzino chiamando la figlia quando si arresta di colpo.

Ha lasciato i suoi capelli afro totalmente liberi, ha indosso un vestito color glicine con uno spacco e uno scollo vertiginoso, lo ha scelto insieme alla zia Silvia e la zia Eva, e questo vestito sarebbe bellissimo, fantastico se non ci fosse un cazzo di maniaco sessuale con una mano infilata sotto la gonna e la faccia in mezzo al suddetto scollo, Lalla gli tiene le mani fra i capelli evidentemente felice della situazione, il maniaco riprende a baciarla con passione muovendo la mano sotto la gonna e Martino pensa che stia per avere un infarto.

"L-la-lalla"

Boccheggia senza più aria, Lalla subito si distacca dal ragazzo imbarazzata mettendosi a posto il vestito.

"Papà ciao!"

Gli si avvicina abbracciandolo e Marti vorrebbe avere la vista a raggi laser per polverizzare sto stronzo che si sta mettendo a posto la camicia rosso in viso perchè colto con le mani nella pa- nel sacco, con le mani nel sacco!

"E' già ora della torta?"

Lalla è entusiasta e felice, Martino annuisce incapace di proferire parola, lei lo prende a braccetto e insieme tornano dentro al locale, tutte le luci sono state spente, c'è solo la torta illuminata dalla luce delle candeline, la ragazza lascia il braccio di Martino che raggiunge il marito e Gio, tutti le cantano tanti auguri e Lalla sorride emozionata e felice mentre gli amici le scattano le foto.

Martino e Niccolò si stringono la mano nel buio, non potrebbero essere più felici, fieri ed emozionati che la loro bambina stia crescendo così in fretta, la vedono così bella, perfetta, è la cosa più preziosa che hanno, la persona che più amano al mondo, tutti applaudono e fanno casino quando Lalla soffia sulle candeline, arriva il momento delle foto e tutti si precipitano verso di lei, Martino ne approffita per comunicare al marito la scioccante scoperta.

"Lo vedi quello? Quello alto, moro, con due spalle così"

"Quale Marti?"

"Dai quello coi pataloni grigi, col culetto"

"Ah sì sì visto... fregno"

"Niccolò! Ha l'età di nostra figlia!"

"Madonna era un commento... che c'ha questo, perchè me lo fai vedere?"

Martino lo guarda con sguardo truce, Niccolò si deve trattenere per non scoppiargli a ridere in faccia.

"L'ho beccato con la faccia in mezzo alla tette di nostra figlia e una mano nelle mutande"

Nicco apre la bocca stupito ma anche divertito dalla reazione di Martino, non ce la può fare proprio a non fare il gelosone almeno per una sera.

"Okay... e quindi?"

"E quindi? Io se lo vedo quello lo metto sotto"

Niccolò alza gli occhi al cielo non riuscendo a smettere di ridere.

"Madonna Martino come se te non avessi mai fatto niente e fossi illibato"

"Non ricordo di averti mai messo le mani nelle mutande in un posto pieno di gente"

"Oh sì che lo hai fatto... in biblioteca"

Niccolò annuisce con uno sguardo malizioso, alza una mano per giocherellare con il colletto della camicia del marito e Marti comincia già ad andare in cortocircuito, alza gli occhi al cielo sorridendo e diventando rosso.

"Eravamo in bagno, non è la stessa cosa"

Tenta di giustificarsi, Niccolò ride per poi intercettare Bea che barcolla e portarsela vicino.

"Amore sai chi è quello lì? Quello che sta facendo ora la foto con Lalla"

Bea tenta di metterlo a fuoco, poi porta un braccio intorno al collo dello zio e sorride furbetta.

"Come chi è? E' Giulio del nuoto"

"E chi cazzo è Giulio del nuoto?"

Chiede Martino più inalberato che altro, perchè non sa neanche dell'esistenza di Giulio del nuovo? Chi cazzo è quest'individuo? Ma a nuoto non stanno divisi maschi e femmine?

"Come? Non sapete chi è?"

Martino e Niccolò fanno segno di diniego, Lalla non ha raccontato loro niente sulla faccenda nonostante si dicano tutto, Bea ride mettendosi una mano davanti alla bocca.

"Sta sotto a Lalla da tipo anni, lei non se l'è mai filato ma ora s'è svegliata che sto qua esiste e fanno le zozzerie"

Le zozzerie?! Che zozzerie? Quali zozzerie? In che senso le zozzerie? Nel senso che si paccano, certo quello lo possono fare ma mica fanno dell'altro, no?

Niccolò ride divertito al massimo dall'espressione del marito, Marti sta per chiedere altre informazioni quando Bea viene catturata per l'ennesima volta da Joshua che le stampa un bacio sul collo diafano mentre lei ride divertita, ma che cazzo è, un ritrovo per allupati?

"Papà la foto!"

Sentendosi richiamati Martino e Niccolò affiancano la figlia per la foto di rito, tutti e tre sorridono felici come non mai, dopo la foto con lo zio Gio i tre levano le tende dopo aver salutato tutti e ricevuto coccole e baci dalle due Colosio, i gemelli sono ancora troppo piccoli per le feste visto che hanno l'età di Mati, verranno Luchino e Rashid a prenderli e dormiranno tutti insieme facendo un mega pigiama party che dopo una festa ci sta sempre.

"Regà n'avete capito cosa ho sentito mentre facevate la foto"

Gio sembra divertito al massimo mentre salgono in macchina e si allacciano le cinture.

"Ce stava na ragazzetta che diceva a n'amica sua che Lalla le ha fatto vedere le vostre foto da giovani, ha detto che siete dei DILF e che vorrebbe stare in mezzo a voi"

L'amico ha praticamente le lacrime agli occhi mentre Niccolò, nei sedili posteriori, scoppia a ridere, ma come cazzo si fa a pensare una cosa del genere? Marti, sul sedile del passeggero, si mette le mani in faccia per la vergogna.

"No ma grazie dell'informazione, non c'avevo già abbastanza motivi per vomitare stasera"

"Perchè, che è successo?"

Chiede Gio più curioso che mai, Martino scuote la testa ormai disperato.

"Marti ha beccato Lalla a paccare con uno"

"No Nì non stavano paccando, questo c'aveva na mano lì sotto"

Niccolò alza gli occhi al cielo mentre Gio ride divertito.

"Beh zì me pare il minimo"

"Perchè?"

"Marti c'ha diciottanni, che cazzo deve fare?"

"Ti devo ricordare che te a diciottanni hai preso e sei venuto a vivere con me?"

Niccolò addirittura si sporge con fare impertinente, Martino gli scocca un'occhiata di fuoco.

"Ma che c'entriamo noi, che c'entra"

"Marti siamo stati noi a spiegarle come si fa sesso, perchè pensi che lo abbia chiesto? Cultura generale? Era ovvio che volesse farlo!"

"Ho capito ma allora perchè non ci ha detto niente? Perchè non sapevamo neanche dell'esistenza di sto cazzo di Giulio del nuoto? E' questo che non capisco"

"Beh zì, ci sono alcune cose che sono loro private, non è che ti deve dire sempre ogni cosa che le succede, soprattutto se sono cose così intime"

"Spetta, abbiamo la Montessori"

Gio tira un pugno a Martino mentre si fermano al semaforo, il rosso guarda fuori dal finestrino pensieroso, sa che Lalla è intelligente e matura, sa che si protegge e che può fare qualsiasi cosa voglia compreso andare a letto con chi cavolo pare a lei ma con i papà ha sempre avuto un dialogo apertissimo, lui e Niccolò hanno sempre saputo tutto, perchè non comunicare proprio una cosa così importante come un ragazzo speciale? Pensava forse che loro l'avrebbero giudicata, che avrebbero giudicato Giulio? Che temesse la loro opinione?

"Ma certo!"

Urla Martino completamente a caso facendo sobbalzare il marito e l'amico.

"La moto verde!"

Niccolò pensa per un attimo che suo marito sia completamente andato per poi comprendere le sue parole, ecco chi era l'individuo con la moto verde che accompagnava Lalla a casa dopo gli allenamenti.

"I fiori..."

Sussurra piano, Martino si volta per guardarlo.

"Cosa?"

"I fiori di San Valentino, il biglietto con scritto GS che pensavamo fosse il nome del fioraio... Giulio e Shaila"

Il volto di Martino si illumina, tutti i pezzi del puzzle stanno tornando insieme.

"Ma è Giulietto, quello che quando erano piccoli alle gare stava sempre attaccato a Lalla... quello che vinceva sempre tutto"

"Sì sì, sua madre c'aveva i capelli blu"

"Eh esatto"

Gio lo guarda sorridendo, Marti torna a guardare la strada e nel frattempo sono arrivati sotto casa Fares-Rametta, nessuno accenna a scendere nonostante sia Nicco che Martino si siano slacciati la cintura, Gio rivolge a Niccolò un'occhiata dallo specchietto retrovisore e l'amico capisce subito.

"Io vado su a dare la medicina a Poppy"

Niccolò scende dalla macchina e Marti fa per seguirlo quando Gio gli mette una mano sul ginocchio, aspettano che Nicco si allontani per poi sospirare piano nell'abitacolo.

"Hai visto che lo conosci? Lalla non te lo avrà detto direttamente ma neanche te lo ha tenuto nascosto, t'ha lasciato tanti piccoli indizi"

Martino guarda Giovanni sorridendo a labbra strette, ha ragione, alcune volte Martino pensa di essere troppo apprensivo ma è solo perchè vuole che con sua figlia ci sia un rapporto cristallino, vuole fare parte della sua vita, starle vicino, sostenerla nelle cose che fa e che le piacciono, vuole che in suo padre lei possa vedere un amico, un confidente, un porto sicuro, non vuole che Shaila si tenga dentro tutto come ha fatto lui per anni e anni.

"Alcune volte penso di essere troppo preso male"

Marti alza le spalle confessando all'amico quello che lo attanaglia, Gio non risponde, alza piano una mano per accarezzargli la spalla.

"Tu sei un bravissima papà, lo sai questo vero?"

Marti sorride ancora una volta, quelle parole gli scaldano il cuore, sembrano passati secoli da quando le ha dette a Gio, nel buio di una stanza con Bea piccolissima, quella notte pensavano che si sarebbero separati per sempre, che piano piano la loro amicizia si sarebbe frantumata sotto le loro mani, divisa dai troppi chilometri ma la vita non ha mai voluto questo per Martino e Giovanni, li ha voluti vicini, come sono sempre stati.

"Avrei voluto che fosse Bea a dirtelo, quindi quando la vedi fai lo stupito..."

Marti si volta verso Gio cercando di capire cosa voglia dire, l'amico si sta torcendo le mani guardando verso il basso.

"Va a vivere da sola... ha trovato un appartamento vicino all'università con delle altre studentesse... sono felice ma-ma triste perchè... io la vedo sempre piccola e invece lei è grande e sta crescendo e a me... a me non sembra vero"

Gio sospira con un sorriso sulle labbra, la sua mente invasa dai bellissimi ricordi della sua bambina che ora bambina non lo è più, anche Marti ripensa a quei momenti, ripensa a quando è nata, quanta è stata grande la gioia nel suo cuore nel vedere quel frugoletto rosa e a quanto quella gioia sia cresciuta ad ogni parola, ogni sorriso, ogni risata, pensa a quanto Bea sia grande ora e a quanto sia incredibilmente orgoglioso di aver contribuito a renderla la donna che è ora.

La mano di Martino si muove piano verso il retro del collo di Giovanni, lo avvolge e lo stringe leggermente, l'amico lo guarda sorridendogli come solo lui sa fare.

"Hai fatto un ottimo lavoro"

Gio schiude le labbra per rivelare il suo sorriso imperfetto che Martino ha sempre amato, anche ora, anche dopo trentacinque anni.

"Abbiamo"

E con quelle parole Marti sa che non intende solo loro due ma anche Niccolò, Eva, Ema, Elia, Filippo, i nonni, tutti coloro che sono stati vicino a Bea anche per poco, anche per due minuti e lo hanno aiutato ad uscire da una situazione che sembrava assurda, fuori dal mondo ma loro, fatica dopo fatica, sorriso dopo sorriso, ce l'hanno fatta egregiamente.

Quel momento magico viene interrotto dal cellulare di Martino che si illumina.

"Vieni su che c'è una sorpresa per te ;)"

Leggendo quel messaggio Marti diventa rosso fin nelle orecchie, le sorprese di Niccolò sono sempre molto gradite.

"Devo andare"

"Anche io... Mati è a dormire da una sua amica, non so se mi capisci"

Ah perfetto, anche Gio si prepara a una notte di follie con la sua amata, Marti scende dalla macchina chinandosi a guardare l'amico dal finestrino.

"Allora buon divertimento"

"Grazie, anche a te... buonanotte Marti"

Giovanni sorride prima di ingranare la marcia e allontanarsi mentre Martino lo saluta con la mano, guarda la macchina diventare piccola piccola per poi sospirare piano mentre l'aria primaverile gli sferza i capelli.

Quanto cazzo è felice.



N.d.a

Eccoci qui, spero tantissimo che anche questa parte vi sia piaciuta!

Notare Martino che corre appena sente il richiamo di Niccolò xD

L'epidosio della biblioteca è già stato citato in un'altra storia, vi ricordate quale? Chissà se in futuro non potrà nascere una storiella zozza delle mie ;)

Ci vediamo domani con la parte finale, grazie mille a tutti!

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