Night changes

Parte 2

Disclaimer: Da qui in poi ci saranno tantissimi riferimenti a Mille minuti e Ma che siamo noi?, se non si capisce qualcosa con le varie parentele chiedetemi pure!

Marti la guarda e non ci crede, non ci può credere, è così bella, così perfetta mentre dorme placidamente, è Febbraio, lei è tutta coperta fino al collo, si vede solo la testolina con i capelli rossicci, gli occhi sono chiusi ma le sue iridi sono azzurre come il cielo, la conosce da così poco e sente già di amarla a dismisura.

Allunga piano una mano per accarezzarle la guanciotta, tanto non si sveglierà, dorme sempre come un sasso.

"E' bellissima"

Sussurra, Gio, al suo fianco, annuisce piano per poi allungare anche lui una mano e accarezzare la testolina della sua bambina, i due rimangono lì a guardarla, è la prima sera che dorme a casa di Giovanni, Eva si è tirata del latte e lo ha dato a Gio per darle da mangiare all'occorrenza anche se Bea non si sveglia quasi mai di notte e comunque basta la tetta o, in questo caso, il biberon per essere a posto.

E' già buonissima e ha solo pochi mesi, Marti sa che diventerà una persona d'oro, un'amica perfetta come sono stati i suoi genitori, quest'ultimo anno non è stato facile, per niente, per nessuno.

Eva era incinta di circa quattro mesi quando lei e Gio si sono separati definitivamente, non è stato facile dirlo a tutti, ai genitori, non è stato semplice presentarsi con un pancione dopo sei mesi di reclusione per la vergogna di quella protuberanza, Eva è andata in crisi tante volte, tante volte hanno pensato di darla in adozione, che non la voleva neanche vedere, la avrebbe data alla luce e basta.

Ma poi l'ha vista, ha guardato quel visino e ha capito che voleva crescerla lei, lei e Gio, seppur separati, seppur senza una famiglia perfetta, seppur così giovani ce l'avrebbero fatta, Gio vive in casa con i suoi che in questo momento sono in vacanza con Matteo, in casa ci sono solo Giovanni, Martino e Niccolò che gli danno tutta l'assistenza di cui ha bisogno, vuole imparare a cavarsela da solo, vuole imparare a essere il padre che questa adorabile bambina merita, vuole essere come suo padre, un confidente, una spalla su cui piangere, non qualcuno da temere, qualcuno da amare alla follia anche se non quanto lui ama lei.

"Ci credi che la amo già? La amo a dismisura, era nella pancia che già l'amavo, non vedo l'ora di conoscerla, di crescerla... la amo tanto"

Quelle parole Gio le sussurra con voce commossa, non avrebbe mai pensato di poter provare delle emozioni così forti, la copertina continua ad alzarsi e abbassarsi con il ritmo del respiro di Bea, Marti si allontana dalla culla che hanno posizionato in camera di Gio e Matte e si siede sul lettino di Gio, neanche riesce a ricordare quante volte ha dormito lì, quando i suoi litigavano, quando sua mamma era troppo triste per cucinare e veniva a mangiare dai Garau e che fai?Ti privi così di un pigiama party? Quando Matte era piccolo e Gio e Marti si chiudevano in camera perchè non volevano il nano fra i piedi, quando Martino guardava Giovanni dormire e gli sfiorava distrattamente le dita non capendo cosa gli stesse succedendo e ora si ritrova a sfiorare il volto di sua figlia ed è veramente assurdo pensare che tra quei due momenti siano passati solo una manciata di anni.

"Ma ci pensi?"

Rende manifesti i suoi pensieri mentre Gio si allontana dalla culla sedendosi vicino a lui nel buio della stanza.

"A cosa?"

"Beh... al fatto che abbiamo ventiquattro anni e... e io sono sposato da quattro anni, Eli si sta disintossicando dalla droga, Luchino vive a Firenze e tu c'hai una figlia. Cioè... abbastanza scioccante"

Giovanni si deve trattenere per non scoppiare a ridere e svegliare la bambina, effettivamente le cose sono un po' andate di fretta, è impressionante quante cose siano successe dopo il liceo, come tutto sia cambiato, come il loro piccolo e bellissimo gruppo stia cominciando piano piano a disgregarsi, come tutte le certezze che avevano da adolescenti stiano miseramente crollando.