Just You and Me 2 | Harry Po...

By scrittricesospesa

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SECONDO LIBRO DELLA SERIE:Just You and Me Rose sta per iniziare il suo quarto anno nella scuola di Magia e S... More

✨Trailer✨
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Epilogo✨
Nuova Copertina!

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By scrittricesospesa

{non siate lettori silenziosi}

Harry Pov's
Il labirinto era buio, pericoloso e colmo di trabocchetti.
In quel momento avrei tanto preferito restare fra le braccia di Rose piuttosto che essere lì.
Quel posto era buio, freddo, umido e terribilmente terrificante.

L'ansia mi opprimeva ma il pensiero di ritornare dalla mia Rose, di ritornare fra le sue braccia, di ritornare ad abbracciarla come Avevo fatto prima..Mi faceva andare avanti.
Mi spronava a continuare.

Volevo rivederla e uscire da quel labirinto era l'unica opzione.

Camminavo fra i sentieri pericolosi di quel posto mentre con lo sguardo ispezionavo l'orizzonte, pronto a difendermi se necessario.
Le foglie delle mura del labirinto suonavano a causa del vento, fattore che alimentava l'ansia tra tutti noi; nonostante fossimo
Tutti completamente lontani sapevo o immaginavo che gli altri si sentissero esattamente come me.

Mi voltai quando udii un'urlo femminile, proveniente da Fleur ovviamente.
Nonostante questo, pensai appartenesse a Rose.
Per un momento l'immagine di lei in pericolo che urlava per la disperazione, mi apparve in mente.. ma mi ricomposi ricordandomi che ci fosse Fleur tra quelle mura e non Rose.

Non sapevo cosa stesse accadendo e forse per questo iniziai a correre verso un punto impreciso, in cerca di risposte alle mie domande.

Arrivai in un punto non comprensibile ai miei occhi e notando la figura di qualcuno, mi nascosi o almeno ci provai.
Fu lì che mi accorsi che la figura alta e muscolosa apparteneva a Victor e ne ebbi la conferma quando si voltò verso di me, con gli occhi ghiacciati..stregati, e la bacchetta puntata contro di me.
Non si curò di me, bensì, mi lasciò stare e mi abbandonò.

Capii dunque che l'urlo agghiacciante di Fleur fosse causato dalla stranezza di quel ragazzo, e che quindi le aveva fatto qualcosa.
Iniziai a correre verso il punto di in cui era posizionato precedentemente Victor e quando arrivai vicino ad un piccolo muro di foglie, notai la sagoma di Fleur risucchiata dalle piante del labirinto, più precisamente da un'intera parete.
La richiamai più volte ma la ragazza nemmeno una volta mi rispose, preoccupato lanciai l'incantesimo spara fuoco per poter avvisare i professori che qualcuno era in pericolo e che quindi bisognava riprenderlo per portarlo al sicuro.

Una folata di vento mi arrivò addosso, forse quelle erano le conseguenze dell'incantesimo.. o peggio, la vendetta del labirinto.
Le mura infatti iniziarono a chiudersi mentre io correvo impazzito ed impaurito.
Inciampai sul terreno freddo e fangoso, mi feci male ma non me ne preoccupai tanto,ormai non me ne furavo più di qualche feritina.

I miei occhi saettarono sulla piccola lucina argentea che c'era alla fine del lungo corridoio del labirinto, immaginai dunque stesse per accadere qualcosa.
Qualcosa di pericoloso a cui io non ero affatto preparato.

Infatti, colui che era dall'altra parte del corridoio, ovvero Krum mi lanciò un incantesimo a me sconosciuto; per fortuna alle mie spalle c'era Cedric.
Il ragazzo infatti mi salvò per un pelo, non l'ho mai ringraziato abbastanza.

Mi alzai velocemente impedendo al tassorosso di ferirlo ulteriormente; era stato stregato e tutto ciò che faceva non era affatto con la sua di volontà.

"Fermo è stato stregato!"
Urlai cercando di fargli abbassare la bacchetta; fu in quel momento che entrambi notammo la luce della coppa tre maghi: simbolo di vittoria e soprattutto di fermo a questo stupido torneo.

Fuggì dalla mia presa e iniziò a correre, dovetti seguirlo a forza.

Fu una vera impresa correre su quel terreno, colmo di trabocchetti e di ulteriori sfide.

Mi spaventai quando non sentii più i suoi passi dietro di me.
Mi spaventai ancora di più quando notai che le piante del labirinto lo stavano intrappolando pur di non farlo arrivare alla vittoria; per un momento pensai di andare avanti e lasciarlo stare per far sì che questo torneo finisse e che potessi ritornare da Rose, ma successivamente accartocciai quel pensiero.
Fu un gesto spontaneo il mio, quello di urlare 'reducto' e lasciarlo andare cosicché almeno lui avrebbe vinto questo torneo.

Lo aiutai come lui aveva fatto con me.
Entrambi col fiato corto e il petto balzante, ci fermammo per riacquisire quel poco di energie che ci servivano.

"Grazie.."
"Figurati."

Ormai la coppa era passata in secondo piano, in quel
Momenti entrambi stavamo ripensando a ciò che era accaduto.

"Sai, per un momento ho pensato che.. Avresti lasciato che mi prendesse."
"Per un momento l'ho pensato anche io.."
Ammisi riprendendo fiato e lasciandolo quasi spaesato.

"Che prova eh.."
"Che prova."
Lo seguii a ruota; la mia testa balena fra la fine di quel torneo e il pensiero di ritornare da Rose.

Un'altra folata di vento ci attaccò.
L'ennesima tortura di quel labirinto..

Iniziammo a correre, ancora, e quando fummo entrambi vicino alla coppa, vicino alla fine, nessuno dei due ebbe il coraggio di prenderla.

Volevo farlo, certo.
Volevo farlo soprattutto per mettere fine a questo torneo.
Ma lui se lo meritava molto più di me.

"Coraggio prendilo!"
Mi spronò Cedric ma lo ignorai; non meritavo di vincere.
"No!"
"Mi hai salvato prendilo!"
La bontà d'animo di quel ragazzo mi sorprese.
Fosse stato un qualsiasi altro ragazzo mi avrebbe scaraventato a terra e avrebbe preso la coppa al posto mio.
"Insieme!"
Proposi la cosa giusta, o almeno così pensai in un primo momento.

"Uno, due, tre!"
Entrambi, insieme, prendemmo la coppa.

Chiusi gli occhi, immaginando dovessi atterrare di fronte a tutti i professori e sopratutto di fronte alla mia Rose che molto probabilmente mi aspettava a braccia aperte.
Ma non fu così..
Non fu affatto così.

Io e Cedric ci ritrovammo infatti catapultati su un'altro fangoso e orribile terreno.
Alzandomi notai che eravamo finiti in un vecchio e abbandonato cimitero, ciò volevasi dimostrare ne la coppa del torneo tre maghi era una passaporta.
Quel posto però..mi era famigliare.

"Tutto bene?"
Mi domandò Cedric mentre si alzava.
"Si, tu?"
Mentii: non stavo affatto bene.
Sarei stato bene se fossi stato con Rose o con i miei amici, invece di essere in un cimitero inquietante e lugubre.

"Dove siamo?"
Domandò il ragazzo ignorando la mia precedente domanda.
"Qui ci sono già stato.."
Sussurrai camminando a tentoni nel buio di quel posto conosciuto ma allo stesso tempo sconosciuto.

"È una passaporta!"
Si ritrovò a pensare Cedric ad alta voce, quasi divertito.
"Harry la coppa è una passaporta!"
"Qui ci sono già stato.. In un sogno."
Su una lapide segnava scritto il nome di "Tom Riddle" con la data 1905-1943.

Un fremito di paura mi attraversò, quel posto non mi sembrava tanto consono.
"Cedric dobbiamo tornare dalla coppa! Subito!"
Capii che stesse per succedere qualcosa e proprio per questo provai a farglielo capire, ma era troppo preso dall'adrenalina del momento che non ragionò bene.
"Ma di che stai parlando?"

Non ebbi il tempo materiale di rispondergli perché la cicatrice iniziò a bruciare ardentemente, talmente tanto che mi dovetti piegare dal dolore.
Iniziai a sentire dolore poiché da una porticina uscì Codaliscia con in mano qualcosa, che aumentò gradualmente il mio dolore.

"Harry! Che hai?"
Nonostante stesse per succedere qualcosa, nonostante entrambi sapessimo che stesse accadere qualcosa, lui si avvicinò a me preoccupato.
"Va alla coppa!"
Urlai stringendo i denti dal dolore.

Anche Cedric si accorse delle due figure; puntò la bacchetta su di loro con fare coraggioso mentre io mi piegavo dal dolore.
"Chi sei? Che cosa vuoi?"
Domandò Cedric con rabbia e coraggio nella voce.
"Uccidilo.."
Una vocina flebile, acuta, quasi assente comandò all'animagus di uccidere il ragazzo.

Sperai per un momento che Cedric fosse in grado di difendersi, ma quando notai la luce verde, forte e accecante, accompagnata da un troppo Udibile 'Avada Kedavra'..capii che il mio amico non aveva avuto il lieto fine che voleva.

Il dolore aumentò, a dismisura.
Non si meritava quella fine.
Non meritava di morire.
Non lui.
Non così giovane.
Non una persona così buona e premurosa.

Non ebbi il tempo per piangere la sua morte poiché Codaliscia, con occhi malvagi ma allo stesso tempo impauriti, mi bloccò con incantesimo alla vecchia lapide di Tom Riddle, che aveva sopra un angelo della morte in pietra.

"Agisci! Ora!"
Di nuovo, la vocina inascoltabile, ordinò al vecchio topo di fare qualcosa; qualcosa di a me sconosciuto.

Provavo a uscire da quella gabbia invisibile ma ciò che ottenni furono solo dei grugniti che uscivano dalla mia bocca a causa del dolore e della forza impiegata.

La pietra mi intrappolava e mi costringeva e vedere uno scenario disgustoso: Codaliscia che immergeva quella cosa minuscola dentro al calderone nero, come se fosse stato un sacrificio d'iniziazione.

"Osso del padre, donato senza consenso.."
La bacchetta di Codaliscia fece fluttuare un osso dalla tomba sottostante, che finì poi nel calderone inquietante.

"Carne..Del servo.. Sacrificata.. Con consenso."
La sua mano scomparve nel calderone con un taglio secco.
Netto, quasi.

Sentii dolore, in tutto il corpo.
Mi sentii infuocato e sentivo la mia pelle bruciare.
Ero colmo di strazianti dolori e nessuno avrebbe potuto aiutarmi lì.

"Eh sangue.. Del nemico.. Prelevato con la forza!"
Si avvicinò a me con fare teatrale e mi causò un profondo taglio sull'avambraccio destro causandomi ancora più dolore.

La mia fine era vicina..
Me lo sentivo.
Sentivo che non avrei mai più riabbracciato i miei amici e Rose.
Sentivo che non avrei mai potuto rivelarle ciò che provavo.
Che l'amavo..

"Il signore oscuro.. Sorgerà.. Di nuovo!"
Buttò le poche gocce del mio sangue nel calderone.

Mi sentii andare a fuoco.
Il dolore era troppo da sopportare e avrei preferito Morire all'istante piuttosto che continuare a combattere.

Urlai per la troppa sofferenza mentre di fronte a me..
Lord Voldemort ritornava.

La figura alta, bianca, con due fessure colme di malvagità al posto degli occhi, le dita lunghe e affilate, il mantello nero che gli avvolgeva il corpo, mi presentò
d'avanti.

"La mia bacchetta codaliscia.."
La voce era sibilante e sussurrata, incuteva timore in quel modo.
Il vecchio topo gliela porse senza farsi problemi, se non quello di inchinarsi bene.

"Allunga il braccio."
Sibilò con fare inquisitorio.
"Oh padrone.. grazie.."
"L'altro braccio, codaliscia."
Sul braccio integro di codaliscia apparve un marchio.
Un marchio che segnava la lealtà con lui.
Con il signore oscuro.
Con Voldemort.

Quel gesto implicò anche la forma delle nubi che cambiava: lo stesso segno dell'aggressione dei mangiamorte durante la partita di Quidditch.

Nulla di ciò prometteva bene.

Mi guardavo attorno spaesato mentre le ombre cadevano da cielo con fare teatrale; i mangiamorte erano lì e mi spaventai ancora di più nel vederli in così gran numero.

Erano coperti da mantelli neri e maschere che coprivano il volto, forse per incutere paura o per non farsi riconoscere dagli Auror.

"Benvenuti amici miei! Tredici anni sono passati eppure eccovi qui.. D'avanti a me, come se fosse soltanto ieri."
Aveva un tono ancor più cattivo se possibile, forse era arrabbiato con i suoi alleati..
"Mi confesso davvero..Deluso grandemente!"
La sua voce era profonda e grave, metteva paura con uno solo sguardo.

"Non uno di voi ha tentato di trovarmi!"
Si scagliò contro i suoi alleati mentre io provavo a fuggire, ancora e ancora, benché sapessi che non mi fosse possibile.

Deglutii disgustato ritrovando fra i mangiamorte anche Lucius Malfoy, che stava appunto parlottando a bassa voce con Voldemort.

Alla conversazione si aggiunse anche il vecchio topo, che in ricompensa al suo ritorno al lato oscuro ebbe come regalo un braccio nuovo.
Letteralmente.

"Oh.. Un ragazzo così bello."
Col piede spostò il viso morto del giovane tassorosso..
"Non toccarlo!"
Urlai a gran voce e notai solo in quel momento che insieme a me urlò anche un'altra persona.
Una donna..

Una donna alta, coperta anche lei da un mantello nero che le copriva anche metà volto, era alle spalle di Voldemort.

Non la riconobbi subito ma supposi il contrario per Voldemort.

"Ci rincontriamo..Madame."
La prese in giro il signore oscuro mentre lei si toglieva il
Mantello.

Riconobbi la figura della madre di Rose, Elisabeth; la riconobbi grazie alla somiglianza con la figlia ma anche perché spesso parlavo con lei al ritorno da hogwarts insieme a Rose.

"Per mia sfortuna sono qui."
Stetti zitto e fermo, guardando la scena fra i due.
La donna camminava a passo felpato verso il cosiddetto 'Padrone', mentre lui la guardava stupefatto e malizioso.
"Non ti ricordavo così bella.."
Sibilò camminandole alle spalle mentre le spostava i capelli da un lato.
"La bellezza è intelligenza.
Ecco perché noi ti sei mai sposato.."
Il sarcasmo tagliente mi riportò a Rose, me la fece ricordare.

Voldemort le puntò la bacchetta alla gola, come se fosse stata una vera e propria arma.
"Fossi in te smetterei di essere così impertinente."
Il tono di Voldemort ormai era serio e lugubre, cattivo, perfido.
Come lui stesso.

Il silenzio calò, Elisabeth puntò lo sguardo su di me e mi sorrise come di solito fanno le madri.
Mi sorrise dolcemente e mi fece l'occhiolino, come se nulla fosse.
Come se tutto ciò non ma toccasse minimamente.

"Lord Voldemort è ritornato e già se la prende con dei ragazzini..Ti facevo più maturo Tom."
Gli occhi di Voldemort si iniettarono di rabbia.
Di pura e semplice rabbia.

"Crucio."
La donna si piegò sotto al potere di Voldemort, sotto al dolore che le stava procurando.
"Non fai più la coraggiosa?"
Ridacchiò facendo notare i suoi denti ingialliti.

"Il coraggio... è.. una cosa.. per.. pochi.."
Pronunciò fra un lamento e l'altro mentre guardava il cielo come se aspettasse un segno.
Una qualsiasi cosa.
"Ah si? Per pochi?!"
Notai che il dolore aumentò, la tortura aumentò sempre di più.

"Già.. e tu..non sei..fra quelli.."
Grugnì dal dolore ma continuò la sua battaglia.
Ad occhi spalancati come una vera Donna.

L'uomo rimase senza parole, sorpreso e spaesato.

"Guardami mentre ti torturo."
Pronunciò flebilmente al
Che Beth girò lo sguardo verso di lui con fare sfidante.
"Preferisco guardare le stelle...La costellazione...Ah.. La.. costellazione..dell'Orione è la mia.. ah! La.. mia.. preferita."
Urlava dalla disperazione ma continuava a guardare il tutto con coraggio e sfida.

"E allora guarda il tuo amato mentre ti uccido."
Lo sguardo di Beth si posò su di me e mi sorrise incoraggiante; formulò con il labiale una frase: proteggi Rose.
In quel momento di debolezza, di umanità, Voldemort né approfitto:
"Avada Kedavra!"
La luce verde intenso, la spense completamente, facendola accasciare a terra.
Ormai morta.

Rose pov's
La prova stava durando fin troppo.
Dopo ore non avevo ancora visto il viso dolce e bello di Harry, e questa cosa non faceva altro se non aumentare la mia preoccupazione.

Vedere tutti tranne Harry e Cedric mi fece impanicare ancora di più; perché? Diavolo perché?
Perché non erano ancora arrivati?
Perché?

Iniziai a tremare pensando il peggio:
Se fossero feriti?
Se fossero bloccati?
Oh peggio.. se fossero morti?

La gola mi diventò secca benché non avessi fatto nulla.
Gli occhi divennero rossi per quanto tempo avevo trattenuto le lacrime.
Le mani tremavano all'impazzata.
Nessuno se ne accorse, tranne Draco.

Lui mi prese la mano e la strinse, la riscaldò e fece lo stesso anche con l'altra.
"Rose calmati..Vedrai tra poco saranno qui."
Annuii col capo anche se poco certa di quella affermazione; come faceva ad esserne così sicuro?
E se fosse ritornato solo uno di loro?
E se non fossero ritornati affatto?

Il cuore mi scoppiò nel petto dalla paura.
Dalla pura e complessa forma di paura.
"Rose! Rose calmati! Avrai un attacco d'ansia!"
Hermione mi fece voltare e mi abbracciò, facendomi liberare le lacrime che avevo fin troppo trattenuto.

Passammo minuti interi a stringerci, fin quando ad un certo punto, mi strinse talmente forte da non farmi più muovere.
Capii che fosse successo qualcosa.
Capii che la prova era finita anche grazie a tutti le grida di felicità.

Felice di sapere che stessero bene mi staccai con uno strattone da Hermione e corsi in basso.

Ma lo scenario che mi si presentò d'avanti non fu felice.
Non fu allegro.
Non fu di esclamazione.
Era triste.
Malinconico.

Mi avvicinai ulteriormente ala figura china di Harry e notai che oltre a lui, giacevano a terra due persone.
La prima: Cedric, occhi spalancati è espressione vuota.
La seconda: mia madre.

Aprii la bocca in segno di soppressa.
Mi avvicinai a lei nonostante tutti mi stessero dicendo di non farlo.

La trovai accanto ad Harry, con gli occhi aperti e un sorriso sulle labbra.
Piansi, piansi molto.

Il suo respiro era assente ma speravo fosse solo uno scherzo.
"Mamma! Mamma!"
La chiamai, smuovendola sempre, ma lei non rispose.
Lei quella volta non mi saltò addosso ridendo.
Quella volta non mi abbracciò.
Quella volta non mi guardò.
Quella volta non stava scherzando.

Tutti in torno a noi piangevano disperati, alcuni si guardavano confusi dagli spalti, e mentre si accingevano a guardare il corpo morto di Cedric e la figura triste di Harry, io rimanevo con le ginocchia a terra a vedere il corpo di mia madre che quella volta.. non si sarebbe risvegliato.

Capii che era morta.
La mia mamma.
La mia guerriera.
La mia migliore amica.
La mia confidente.
Il mio posto sicuro.
Il mio porto su cui approdare.
Era morta.

Piansi dirottamente, senza vergogna ponevo i miei singhiozzi sul corpo freddo e senza vita di mia madre.

Sentii qualcuno tirarmi indietro ma non diedi ascolto a nessuno.
Stringevo a me il corpo di mia madre.
L'abbracciavo pur sapendo che non mi avrebbe stringo fra le sue braccia.

Urlavo di disperazione mentre stringevo il suo corpo al mio.
"Rose! Rose!"
La voce di Draco mi arrivò alle orecchie mentre lo sentivo abbracciarmi da dietro.
Non gli diedi retta.
Nemmeno a lui.

In quel momento nella mia testa c'era solo il pensiero di mia madre morta.
Del perché fosse lì.
E del perché fosse morta.

Lei..
La persona più buona al mondo!
Più gentile e spiritosa!
Perché lei?
Perché far morire lei?
Perché togliermela via?
Perché?
"No!"
Urlai a gran voce mentre Harry continuava anche lui a piangere insistentemente sul corpo senza vita di Cedric.

Un'altra ferita avvolse il mio cuore.

Cedric..
Il ragazzo con cui avevo dato il mio primo bacio ma soprattutto il ragazzo più premuroso che avessi mai conosciuto.

"È tornato! È tornato! Voldemort è tornato!"
Urlava disperato Harry, ma le sue urla mi arrivarono ovattate dalle lacrime.

"Si sposti signor Malfoy.."
La voce femminile della McGrannit fece togliere Draco dalle mie spalle, lasciandomi indifesa e sola.

Ero sola.
Senza lei.
Senza nessuno.
Ero sola e persa.
Persa in un mondo troppo grande per me.
Persa in una vita ancora sconosciuta.
Ero persa.
Ero sola.
Ero morta anche io allora.

"Rose! Rose! Calmati!"
Non diedi ascolto alla professoressa che provava a calmarmi, niente e nessuno ci sarebbe riuscito.

Ogni parola, di qualsiasi persona, mi arrivava ovattata.
La mia mente era troppo impegnata a disperarsi.
Il mio cuore, era troppo impegnato a rompersi.

Continuai ad abbracciare il corpo senza vita di mia madre, ignorando i richiami di tutti.
Dei professori, dei compagni, degli amici.
Ormai non esisteva più niente per me.

Tutto era accaduto così velocemente che nemmeno mi accorsi che Harry non c'era più e che anche altri se ne erano andati.
Ero rimasta da sola con il cadavere di mia madre.

Un temporale disastroso accompagnò la mia disperazione, bagnandomi dalla testa ai piedi..Poco imporrava.
In quel momento l'unica cosa di cui mi preoccupavo era una vita senza di lei: come avrei fatto senza i suoi abbracci?
Come avrei fatto senza i suoi consigli?
Come avrei fatto senza la sua voce?
Come avrei fatto senza la sua presenza?
Come avrei fatto senza di lei?
Come avrei fatto senza la mia mamma?

Piangevo sul suo viso, bagnavo la sua pelle con le mie stesse lacrime.
Non trattenevo le urla o i singhiozzi.
Non trattenevo i tremolii o altro.

Mi stavo abbandonando alla tristezza, alla solitudine, alla disperazione.

Mamma, perché?













Questo è l'ultimo capitolo di questa tortuosa storia.
Spero vi si piaciuto, nonostante gli errori o altro❤️


P.s non ci sono gif perché non me le fa mettere 🥺
Mi disp ❤️

P.s.s dopo uscirà l'epilogo ❤️🥺

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