only for the brave

By harrymyhome

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2020 Larry Stylinson "All'uomo più coraggioso che abbia mai conosciuto..." [larry] [Lawyer!Harry, Brave!Louis... More

.Prologue.
1.sarà sicuramente una splendida serata.
.Teaser&Trailer.
2.vedo una luce infondo al tunnel.
3.lei è incredibilmente sexy.
4.si, sadico mi si addice.
5.ti aiuto io, che ne dici?
6.ritiro la domanda, vostro onore.
7.vogliono giocare sporco i bastardi? diamogli quello che vogliono.
8.prenditi cura di te.
9.il lupo perde il pelo ma non il vizio.
10.un vero sorriso.
11.lei vuole sbagliare?
12.lui non è qui.
13.lui si è preoccupato per me.
14.tu sei qui.
15.uno splendido cavaliere mi ha salvato.
16.Harry ha avuto paura.
17.sei Louis e basta.
18.stavo facendo un bagno nel lago, tu che dici?
19.la creatura più bella che abbia mai incontrato.
20.oh io non scoperò con te.
21.non ti piace sentire la verità?
22.duchenne smile.
23.lo voleva mia madre.
24.sei nato per questo.
25.speravo che non mi avrebbbe mai lasciato.
26.il mio bellissimo arcobaleno.
27.per te ne varrá sempre la pena.
28.per lo stesso motivo per cui tu non mi stai respingendo.
29.saró forte per entrambi.
31.sai di caramello.
32.piccolo roditore.
33.perché non stai sorridendo?
34.perdonami amore mio.
35.non è una persona cattiva.
36.benvenuto all'inferno.
37.ce la facciamo sempre, insieme.
38.eppure non eri qui.
39.avrei capito che poteva essere tutto più semplice.
40.una speranza per me? per noi?
41.non andartene più, per favore.
42.nessun sacrificio sarà troppo grande finchè starai con me.
43.è lui il principe che mi ha salvato.
44.non c'è niente di sbagliato in te.
45.sei un po' in ritardo per le spiegazioni.
46.Harry sarà sempre il posto a cui appartengo.
47.sei bravissimo a giocare a calcio, amore, dico davvero.
48.Scommetto che farebbe questo giro un'altra volta pur di farlo insieme a te.
49.siamo stati coraggiosi Harry.
.Epilogue.
qualche volta ci ripenso e sono grato di averti qui nella mia vita.

30.me lo faresti ammosciare anche a me che sono etero.

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By harrymyhome

p.o.v. Harry

Ho lasciato Louis da nemmeno un'ora e vorrei averlo di nuovo tra le mie braccia. Mi ero reso conto che non stesse bene, avevo intuito che il suo passato non era stato dei migliori, avevo pensato a quando avesse sofferto. Ma non immaginavo, non avrei mai immaginato che avesse subito così tanto, soprattutto per un ragazzo della sua età.
Adesso capisco, adesso tutto è più lucido nella mia mente, ho trovato il pezzo mancante del puzzle e adesso tutto si collega in modo quasi perfetto. Non sono sicuro di riuscire a capirlo a pieno sempre, ci sarà sempre una piccola fessura che non sarò in grado di raggiungere. Voglio sempre fare le cose al meglio, punto sempre alla perfezione ma non sono stupido, sono consapevole che ci sono dei limiti a tutto e soprattutto in queste cose.
È cosi sbagliato sentirsi tanto legato a una persona? È cosi sbagliato che lui mi renda così forte e debole allo stesso tempo? Vorrei che si fidasse, vorrei che mi parlasse senza avere paura, vorrei che smettesse di considerarsi una nullità. Ma forse chiedo troppo, o meglio chiedo troppo in così poco tempo ma riuscirà a tornare a sorridere sul serio. Riuscirà a fidarsi, ci vorrà tempo ma alla fine ci riuscirà.

-"Harry? Amico, ti sei incantato." Niall mi passa una mano davanti agli occhi, alzandosi dalla sua sedia per avvicinarsi al mio viso, mentre sono distratto a fissare il vuoto nel mio ufficio.
-"Si...mh, stavi dicendo?" cerco di riprendere il filo del discorso afferrando una penna tra le dita, con le migliori intenzioni, guardando i lineamenti del viso del mio migliore amico che mi guarda scocciato.

-"Non mi hai ascoltato per niente?" domanda a questo punto il biondo, puntando i gomiti sui braccioli e aggrottando le sopracciglia.
-"No, mi dispiace Niall, sul serio ora ti sto ascoltando." mi rivolgo a lui completamente, lasciando la schiena sulla sedia e guardandolo dritto negli occhi, cercando di focalizzarmi sulla sua voce e su di lui, impendendo alla mia mente di viaggiare e di arrivare a due occhi color ghiaccio.

-"Cosa c'è che non va Harry?" il biondo inizia a guardarmi in quel modo, nel modo in cui odio essere guardato, soprattutto da lui.
-"Non guardarmi così." borbotto infatti sotto voce, provocandogli una risata sommessa da un colpo di tosse uscito male.
-"Così come? Avanti Haz, tanto so che c'entra Louis." gira la testa, buttando fuori uno sbuffo d'aria e io per poco non mi stozzo con la mia stessa saliva, guardandolo torvo. Intanto però lui continua a sorride soddisfatto perché dopo tutto non posso dargli torno, non ha sbagliato, ma invece ha centrato in pieno il bersaglio. È il mio migliore amico ma della faccenda 'louis tomlinson' non sa praticamente nulla, quindi capisco la confusione.

-"È tutto così complicato Niall, sul serio." sbuffo e mi tiro le ciocche di capelli dietro le orecchie, lui mi guarda confuso per poi prendere la sedia e avvicinarsi alla scrivania.
-"Prova a spiegarmelo, voglio aiutarti Harry, sei sempre assente e soprattutto preoccupato per qualcuno, da quando tu ti preoccupi per una persona umana?" sorride, prendendo la matita e mordendola sulla punta.

-"Mi stai descrivendo come uno stronzo senza cuore" lo riprendo imbronciandomi e per un momento posso sentire la voce di Louis nelle orecchie che mi riprende con una battuta sarcastica.
-"Perché non lo sei?" lo fulmino con lo sguardo e lui alza le mani come in segno di resa e accavalla le gambe.

-"Ok si va bene, la smetto. Adesso vuoi raccontarmi?" annuisco e piego le sopracciglia, facendole incontrare nel mezzo della fronte.

-"Il padre di Louis abusava di lui da tre anni o comunque da quello che mi ha detto, quindi l'ha ucciso per difendersi." sbuffo a corto di fiato e dirlo ad alta voce è stato...dio è stato orribile, è come se avessi preso consapevolezza di tutto questo e la situazione pesa sul petto e mi fa mozzare il respiro.

-"Cazzo amico." borbotta e sospira cercando il mio sguardo, ma mi sforzo di non incontrarlo, perché se mi rispecchiassi negli occhi del biondino scoppierei e tutto verrebbe fuori. Lui riuscirebbe a leggermi e ancora non sono pronto, anche se magari ha già capito tutto e solo io quello che arriva sempre in ritardo.

-"Sono stato un tale stronzo." sospiro tra me e me, posando entrambi i gomiti sulla scrivania e prendendomi la faccia nelle mani.

-"L'ho trattato una merda, sono stato scorbutico, egocentrico e acido. Mi sono tirato indietro dopo un bacio dandogli la parvenza di non essere abbastanza, sono stato un tale codardo e ho avuto anche il coraggio di incazzarmi e di lasciarlo da solo quando si è protetto con le braccia." mi alzo dalla sedia non sopportando di restare seduto, sentendo le gambe formicolare dal fastidio.

-"Voi vi siete baciati?" domanda con bocca aperta il biondo mentre mi fissa come se avesse appena visto un alieno.

-"Niall, concentrati, non è questo l'importante." sbuffo e lo vedo sgranare gli occhi per poi piegare il collo e stringersi nelle spalle. Raggiungo intanto la vetrata dello studio, mentre cerco di trovare un po' di conforto nel cielo di Londra, confondendomi nel seguire le macchine sulla strada principale.

-"Non puoi fartene una colpa Harry, non potevi saperlo." cerca di confortarti buttandomi parole dolci addosso e cercando di scaricare la colpa su qualcos'altro, quando in realtà la colpa è solo mia. E' stata mia la colpa quando ha avuto l'attacco epilettico, è stata mia la colpa quando ha avuto una crisi in casa sua-

-"Parla con me Harry, non chiudermi fuori, quello che stai pensando dillo a me." il biondo mi afferra un braccio e mi fa voltare verso di lui mentre posa sulle labbra un sorriso dolce e rassicurante. "Sono sempre io, Niall e tu sei sempre tu, Harry. Siamo noi e noi ci diciamo tutto, quindi dimmi cosa c'è che non va."

-"C'è Niall, che è colpa mia, è stata sempre colpa mia! Gli ho provocato una crisi epilettica da stress, gli ho fatto venire due attacchi di panico se non conti il pianto isterico quando è venuto qui, è stata colpa mia quando si è chiuso in camera sua a piangere ed è stata colpa mia quando è crollato tra le mie braccia sfinito dai singhiozzi." sento le lacrime premere sui miei occhi, mentre i sensi di colpa si fanno strada con facilità nel mio petto, facendomi tenere con due mani lo stomaco. Chiudo immediatamente gli occhi, cercando in tutti i modi di rimanere in piedi, ma è colpa mia fondamentalmente e ci sono arrivato solo adesso, adesso che lo voglio più che mai.

-"Harry, ehi, guardami." Niall mi afferra per le spalle, ma quando vede che sono fermo con gli occhi chiusi e la testa puntata a terra, mi afferra gentilmente il mento e mi fa alzare lo sguardo.

-"Non è colpa tua. Hai capito? E posso anche dimostratelo." lo guardo aggrottando le sopracciglia, piegando il viso in una smorfia.

-"Come puoi dire che non è colpa mia? Andiamo tutte le volte sono stato io a chiedergli del padre, a insistere cercando di capirci qualcosa, forzandolo di ricordare il passato e inserendo il dito nella piaga, un dito perlopiù ricoperto di sale." sbuffo e una ciocca dei capelli mi ricade davanti al viso, coprendomi l'occhi sinistro, una ciocca che però viene subito rimessa al suo posto da Niall che me la afferra e me la posa dietro all'orecchio.

-"E dimmi, piccola testa vuota, cos'è l'elemento sempre presente in tutte le crisi di Louis?" mi domanda serio, guardandomi soddisfatto come se avesse già la vittoria in pugno ed io in realtà non so nemmeno dove vuole andare a parare.

-"La mia insistenza nel sapere cosa sia successo con suo-" mi fermo formando una 'o' con la bocca e sospirando con lo sguardo consapevole. Intanto il biondo sorride e alza le sopracciglia con uno sguardo che ha tutta l'aria di voler intendere un 'te l'avevo detto'.

-"Vedi? Era sempre presente suo padre Harry, non è colpa tua se Louis ha subito quello che ha subito. Adesso devi pensare solo ad aiutarlo, a stargli accanto e a capirlo. Il tuo compito è solo questo, se ovviamente lo vuoi." ed è per questo che amo Niall, il biondo saccente che ho conosciuto per caso ma che mi ha capito da subito, un ragazzo semplice e con talmente tante sfaccettature che a quattordici anni di amicizia ancora non sono riuscito a scoprirle tutte.

-"Grazie." non replico altro, gli sorrido e lui fa altrettanto, mentre lascia la mia spalla per stringermi in un 'abbraccio-stritolino', uno stupido nome che abbiamo dato a questo tipo di abbracci. Perchè sono talmente stretti da farti mancare il respiro, da toglierti il fiato ma allo stesso tempo sono la cosa che ti riempie, perché augurerei a tutt di trovarsi qualcuno come Niall, non un amico, ne un'amante, ne un compagno di armi, semplicemente quella persona che sai che ci sarà sempre anche quando sarete a kilometri di distanza e che si ricorderà di voi anche se non vi vedrete per più di dieci anni.

***

-"E quando avevi intenzione di dirmelo? Andiamo gli hai ispezionato le tonsille appoggiato a questa scrivania e io non lo sapevo!" ormai siamo entrambi completamente andati e non a causa dell'alcool, non avevo abbastanza scotch e ci siamo dovuti accontentare con poco. No, siamo andati perché abbiamo smesso di pensare e stiamo semplicemente parlando, una di quelle conversazioni in cui siamo solo Harry e Niall, nessun processo o titolo importante di mezzo.

-"Oh mio dio, ew non dirmi che ci avete anche fatto altro." a un certo punto alza il braccio dalla superficie di vetro e guarda prima me e poi la scrivania, schifato passandosi l'altra mano sotto il braccio come a rimuovere lo sporco. Io d'altro canto non posso fare a meno di sorridere.

-"Come sei drammatico, non abbiamo fatto nient'altro!" lascio che anche lui scoppi a ridere, prendendomi alla sprovvista quando si alza e si viene a sedere, o meglio dire stendere, su di me. Afferro con più forza i braccioli della poltrona e cerco di non far cadere entrambi e soprattutto cercando di respirare.

-"Ni, levati! Dio non mi sento più le costole!" lascio anche io una risatina divertita mentre lui sembra non volermi ascoltare, perché si mette comodo facendomi anche mugolare dal dolore quando con punta il gomito nella milza perforandomi quasi l'intestino.

-"Sei completamente cotto." sussurra a un certo punto, fermandosi dal dimenarsi come un matto e fissando i suoi occhi chiari nei miei, ho pensato per un secondo, la prima volta che ho visto gli occhi di Louis che i suoi e gli occhi del biondo si somigliassero. Stesso blu, quell'azzurro che risalta all'occhio perché sgargiante. Ma poi studiando più da vicino, mi sono reso conto che la differenza è abissale. Gli occhi di Niall, sono azzurri, luminosi, un azzurro che ti colpisce come un cazzotto in pieno viso. Nei suoi occhi vedo il mare in piena estate, vedo il cielo senza nuvole e vedo tutta la purezza come se non ci potesse essere riflesso in quegli occhi. Quando mi ritrovo a pensare al mondo con gli occhi di Niall, lo vedo per quello che non sarà mai, un mondo felice e pieno di solarità. Se presto attenzione quando lo sguardo luminoso del biondo si posa su di me, posso sentire come se i raggi del sole mi arrivassero sulla pelle e mi scaldassero.

Negli occhi di Louis è tutto differente, è tutto molto più complicato. Nei suoi occhi vedo il ghiaccio, vedo il mare nel pieno di una tempesta, vedo i nuvoloni grigi che riempiono il cielo prima di un temporale. Vedo un azzurro sporco, spento, un azzurro che ti accarezza il viso con un tocco gelido e quasi impercettibile. Negli occhi di Louis riesco a scorgere un riflesso, un piccolo angolo che non è riuscito a coprire con la maschera d'indifferenza che si porta dietro, riesco a vedere il dolore e tutto quello che tiene dietro, riesco a vederlo anche quando i suoi occhi diventano più chiari, quasi come il colore del vetro, riesco a vederlo anche li, quando le maschere vengono spezzate e si trasformano in lacrime, io vedo Louis fragile, rotto e spaventato, ma vedo anche un Louis che sa quanto il mondo ha da offrire e quanto lui ha da offrire al mondo.

-"Sei geloso Horan?" domando sorridendo, rendendomi conto di essermi perso nel fissarlo, nei miei pensieri.

-"Nah, nessuno può essere alla mia altezza piccolo riccio. Ma, ehi io sono serio." sbuffa mettendosi con la testa sul bracciolo e stendendo le gambe dall'altro lato, permettendomi di respirare mentre mi sistemo sotto al suo corpo.

-"E' troppo complicato, Ni." scuoto la testa e gli accarezzo i capelli, mentre lui rimane a testa in giù e si accarezza il braccio guardandomi all'incontrario.

-"Sei tu che vuoi vederlo complicato, da quello che mi hai detto lui ha solo bisogno di essere amato, di essere ascoltato e capito. Puoi farlo Harry e tu lo vuoi, te lo posso leggere negli occhi." gli sorrido appoggiandomi con il collo alla poltrona e stringendo un po' gli occhi.

-"Non si fiderà mai di me, mi ha raccontato del suo ex. Lui l'ha abbandonato senza spiegazioni nel periodo più brutto della sua vita ed è inevitabile che abbia problemi di fiducia, non si abbandonerà mai a me. Non posso nemmeno sperarci." sospiro abbattuto.

-"Nessuno però ti vieta di provarci, andiamo non farmi fare tutto il lavoro! Provaci, magari hai ragione e non si fiderà al 100% tra due gironi, ma lo farà, magari tra un mese o due, come magari tra una settimana, ma non puoi dirlo se non ci provi." sta quasi per darmi una testata quando si alza di scatto, raccogliendo la giacca elegante e lasciandomi con un cruccio sul viso.

-"Dove stai andando?" chiedo stirando la camicia con le mani e mettendomi dritto sulla poltrona, guardandolo mentre chiude le spalle nella sua giacca formale, tornando ad essere Niall Horan, un rinomato psicoanalista e mio fidato assistente.

-"Sono una persona impegnata, lo sai" alza in modo sarcastico gli occhi cielo, e sono sicuro che sappia che io so che sta solo scherzando, perché essendo il suo 'capo' so che in realtà i suoi turni sono finiti quasi mezz'ora fa.

-"In ogni caso, devo andare. Insomma, sai la gente va e viene e sono sicuro di aver fatto un ottimo lavoro qui. Ci sentiamo domani e fammi un piacere." si ferma girando la scrivania e aprendo un cassetto per afferrare la scatola di mentine in metallo, portandosene una alla bocca "mandagli un messaggio, vedrò di prenotarvi una cena da Marco per...dopodomani alle 8.00" mi sorride e mi passa una mano sotto al mento, per poi stringere la presa sulla fine e mandarmi un bacio, neanche fosse mia madre.

-"Mi raccomando e cerca di evitare il grigio, me lo faresti ammosciare anche a me che sono etero." mi schiaccia un'occhiolino, prima di fare la sua uscita di scena e io rimango sorpreso? No, andiamo è di Niall che stiamo parlando, semplicemente sospiro e mi arrendo al mio destino. Un destino che ho accettato quattordici anni fa quando risposti con un 'si' alla domanda 'Vuoi essere la mia Bonnie? Anche se con la gonna starei meglio io.'

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