Zweihander(in Revisione): Le...

By Crusade08

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Gwyndolin è un ragazzo quattordicenne che ha il sogno di diventare un cavaliere forte e rispettato al servizi... More

spazio-autore
Zweihander
- prologo -
I- Gwyndolin
II- La caverna dimenticata
III- Gilgamesh
IV- Un nuovo contendente
V- Thoris
VI- La promessa tra fratelli
VII- Verso la festa dei doni
VIII- Scontro nella foresta! il demone capra
IX- Per le lunghe vie di Anor Londo
X- Due sorelle diverse
XI- il nuovo attore
XIII- Intrecci di legami
XIV- L'esplosione dell'energia vitale
spunti dell'autore
I- La meta
II- La decisione del Lord
III- un favore
IV- Storie di cavalieri erranti
V- L'anima del fuoco
VI- L'anima da cavaliere
VII- Le profondità
VIII- Il Drago Famelico
IX- Verso il porto di Argentera
X- L'addio
TERZA PARTE
I- Rivelazioni
II- Il conte Jully
III- Arrivo e amore lontano
IV- la fortezza di Araflugar
V- Gobhrul
VI- Luce opaca tra il bene e il male
VII- ombre e missione
VIII- Il Santuario Delle Tombe di ossa
IX- La luce del sole
X- Il giorno del reclutamento
finito
avviso

XII- Calixio e Linda

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By Crusade08

Un'ardente e intenso fuoco azzurro avvampò le torcie ai lati del palco. La scenografia era imperniata in un castello di pietra antico. La scena ebbe inizio con l'apparizione di Gwyndolin, o meglio Kalixio a faccia a faccia con il Re Ear e i suoi cavalieri. Il ragazzo indossava una vecchia armatura in acciaio e al fianco gli pendeva una spada di cristallo. Una delle canoniche spade che impiegava la classe elevata dei cavalieri di Melfia. Ma prima che questo tipo di forgiatura arrivasse nel regno della conoscenza , una razza remota e dispersa faceva già uso di questi espedienti letali.  Gwyndolin non doveva uccidere nessuno, Adhul aveva inserito queste spade nello spettacolo per rendere piú ammaliante la sceneggiatura. Introdurre un giovane fanciullo nella recita aveva avuto un grande apprezzamento da parte del pubblico, innanzi tutto quello femminile. Avevano già ammirato e preso d'occhio il fanciullo con i boccoli dorati, ad accezione della Principessa del Sole che era in prima fila e percepiva un'erculeo spirito gentile, puro e divino. Dal dorso della messinscena si figurarono quattro cavalieri vestiti con la stessa armatura del fanciullo. Questi nuovi personaggi erano i compagni di Calixio, partecipi nella sfida all'ultimo sangue contro il re e i suoi perfidi cavalieri neri. Ci fu una melodia enigmatica di sottofondo e poi iniziarono a recitare :

« Calixio, perdi solo la  tua misera vita, venendo qua a trovare la tua dolce damigella». Disse Re Ear a gran voce.

« Stai zitto!. Non ho intenzione di ascoltare le tue parole inutili. Faró di tutti per trovare la mia amata Linda. Se dovró ucciderti a nessuno mancherai. Sei un morbo per questo regno, una malattia che deve essere debellata». Kalixio sguainó la spada azzurra di cristallo e puntó all'antagonista.

« E noi siamo con lui!. Se dovremo prima vedercela contro di te, allora che gli dei ci siano testimoni». Esclamó con voce squillante un cavaliere di Calixio.

« Ho sentito abbastanza!. Per voi miei cari traditori, questi giardinI del castello sará la vostra tomba. Le mie rose si macchieranno del vostro sangue,  e il campo smeraldino brulicherà delle vostre teste mozzate. Cavalieri sguainate la spada! si Combatte!».

La gente guizzó in piedi e batterono le mani, con un' assaggio di timore. I cavalieri neri di Ear si gettarono su Kalixio e i suoi compagni. Le spade iniziarono a brillare.  Gli attori di teatro, quasi tutti utilizzavano l'energia vitale  per produrre effetti speciali durante lo spettacolo. Gwyndolin non fu da meno, rise e una luce abbagliante si avvolse nella spada di cristallo, creando un un trucco di colori tra il blue e il giallo. Quel sorriso angelico e l'aura divina fece sussultare la principessa sul trono. Emetteva una forte luce, come una galassia di stelle favillanti. Gwendolyn non aveva mai pensato che c'era qualcun'altro che condivideva la sua stessa energia vitale. Voleva vedere la spettacolo fino alla fine. Le armature tintinnavano, le spade vibravano e diverse energia nere e ambrate foggiavano grandi sfere e mulinelli spirituali. Kalixio e i suo compagni ebbero la meglio sui scagnozzi di re Ear. Molti giacevano a terra e altri erano scappati via.

« Dov'è Linda??». Strepitó Kalixio, calpestando il torace di un cavaliere.

« Non te lo diró mai». Disse Ear, con un ghigno maligno. « Se vuoi tanto rivederla vieni al campanile da solo!. Tu e io in uno scontro all'ultimo sangue. Chi vincerà avrà come premio la principessa».

« Linda non è un trofeo da vincere!!». Disse con tono furente Kalixio. « Accetto! se questo e l'unica possibilità per salvare la mia amata Linda, allora duelleró con te e ti sconfiggeró».

« Benissimo! Sará il fato a dare l'esito finale della battaglia»  La prima parte dell'opera si concluse con il re Ear che ritornava al suo oscuro castello. La platea inneggiò e sbandierò fischi e riconoscimenti rigogliosi.

Piú tardi, Gilgamesh si sedette accanto a Yori. Gilgamesh non si era mai sentitó in questo in questo modo. La sagoma dell'elfa nera l'aveva scombussolato a livello psicologico. Non capiva che cos'era questo insolita emozione che provava all'interno del cuore. Forse attrazione, o era amore?. No, il suo cuore duro come la roccia non poteva esprimere questi sentimenti impensabili. Era stato con molte donne e non era mai sbocciata una relazione affettiva, per lui l'amore era un gioco lussurioso, con la quale divertirsi. Ma con Deliah non poteva farlo, lei era diversa da ogni altra donna. L'elfa, dagli occhi viola l'aveva rapito. Il viso dolce e innocente, i suoi capelli neri e lisci e la sua corporatura minuta l'avevano soprafatto.

« Non posso credere ai miei occhi che quell' imbecille é  su quel palco a recitare». Disse Norin con una punta di voce sarcastica

« Non pensavo che nostro fratello possedeva talenti nascosti». Decantó Yori. « Perchè sa recitare davvero bene e strapperà un bacio a quella bella attrice che interpreterà la principessa Linda».

« Non fraintendere le cose Yori».

« Che vuoi dire Gilgamesh?».

« L'attrice che doveva interpretare Linda è andata a letto con me, proprio mezz'ora fa».

Catelyn Yori e Norin assunsero un'espressione trasecolata.

« SEI INCORREGIBILE GILGAMESH!». Strepitó Norin. « E ora come finirà lo spettacolo?».

« Sempre il solito sei! ». Confutó Catelyn aspramente.

« E fate silenzio una buona volta!. Adhul e la sua compagnia di deficienti avrà trovato un'altro sostituto pet fare quella parte». Esclamó Gilgamesh con tono seccato. « Se finisce subitò meglio e per me, cosI potró andare a conoscere Deliah».

« Così porti a letto anche lei?». Norin gli vezzeggiava la mano a Catelyn

« No, voglio ballare con lei, quando ci sará il ballo». Disse Gilgamesh con aria sincera. « Non mi sono mai sentito così».

« In che senso? ti sei inmamorato di lei?». Chiese Catelyn.«  Per la spada di Yolanthu!. Non ci credo neanche se vedessi un troll volante».

« Non pretendo che ci credi!. E poi non mi sono innamorato!, è soltanto una attrazione passeggera». Affermó Gilgamesh. Non aveva nessuna intenzione di mostrare i suoi sentimenti ai suoi amici. Non era nella sua natura mostrarli!.

« Basta!, sta iniziando la seconda parte dello spettacolo!». Asserì Yori.

Second parte dello spettacolo...

All'apertura della scena, Gwyndolin era seduto sul palco con le gambe incrociate, gli occhi concentrati sulla lama e la  spada di cristallo incuenata nel terreno. La scena era cambiata: l'immagine del castello era scomparsa al posto di una foresta e un campanile. Era giunto l'atto finale.Kalixio era tranquillo e recitava una preghiera. Sapeva che l'attrice era svanita, e doveva trovare una soluzione per giungere a una conclusione appagante. Alzò la spada nel cielo, come per invocare le divinità. La luce brillava alla luce della luna. « Ti salveró Linda! questà è una promessa!». Non poteva perdere altro tempo. Era il momento di portare al termine la sua strategia. Guardò a destra e sinistra, e mise a fuoco la figura della principessa del sole. Ora o mai più!. Si augurò che il suo piano avrebbe funzionato, altrimenti la compagnia di Adhul sarebbe fallita. « Linda io ti salverò dal quel bastardo!». Gwyndolin effettuó un salto acrobatico e affondó i piedi a terra, proprio vicino alla principessa. Il ragazzo con dolcezza gli afferró la mano. Gwendolyn arrossì. I due spiriti ora erano vicini, uno accanto all'altro e una potente forza divina fece scuotere il vento. Al momento del tocco, Gwyndolin e Gwendolyn si ammantarono di un'aura dorata e attorno alle loro effigi.

« Che scherzo è questo?». Le parole della principessa gli arrivó nella mente a Gwyndolin.

« Recitate con me principessa». Disse Gwyndolin con aria strabiliata. Anche lui poteva parlare telepaticamente con lei. « É una sorpresa che Adhul voleva fare a tutti i cittadini. E poi non eravate forse voi che volevate un giorno recitare in questa opera?».

« Si, è la veritá». La principessa era sconcertata. Gwyndolin aveva letto il corso dei suoi pensieri. Chi era?, quale destino li aveva fatti incontrare?. « Ma io non so recitare, ho paura che faccio
una brutta figura e poi con tutto questo pubblico mi imbarazzo».

« Non temete, non farete una brutta figura. Ci sono io con voi. Non pensare al pubblico, guarda sempre dritto nei miei occhi, come una cometa che ha solo una destinazione. Pensa a cosa diresti al tuo amato, se non lo vedessi da tanto tempo».

«  Accompagnami su quel palco».  Gwyndolin sorrise e la prese in braccio. Lei avvampò nuovamente di rosso. Mai nessun uomo l'aveva fatta arrossire. Si alzó dal pubblico un coro di applausi. Salirono sul palco.

« Sei pronta a recitare?».

« Si».

« Mia amata principessa Linda!, finalmente dopo tante insidie vi ho trovato».

«Oh mio amato Calixio, mio cavaliere quanto mi siete mancato. Ho sofferto tanto, ho pianto, ma ora sono tra le tue braccia». Re Ear era dietro le spalle del cavaliere e si incamminava per assassinarlo.

« Attento Calixio! ! Dietro di te!!». Urló Linda

« Muori bastardo!». Ruggì re Ear. Appena Calixio si voltò, il pugnale suonò il canto della morte. Il pubblico serró le palpebre. Calixio non era stato trafitto dal pugnale. Al momento della pugnalata uno dei cavalieri di Calixio si era sovrapposto tra lui e la lama.

« Perchè l'hai fatto? perchè mi hai seguito?». Disse Calixio, addolorato.

« Perchè tui sei il nostro vero Lord Calixio». Esclamó in modo soffocato il cavaliere. « Proteggi la tua amata Linda e uccidi Ear, così finirá questa epoca di terrore. Fallo per me, per tutti noi. Dopodichè, il cavaliere aveva cessato di vivere.

« Bastardo! non hai un briciolo di onore!». Disse Calixio, stringendo i pugni. « É arrivato il momento di ucciderti». Linda si mise dietro di lui

« MORIRAI CALIXIO!»..

Caixio e Re Ear si lanciarono furiosamente uno contro l'altro. La spada nera e e la lama di cristalllo cozzarono, formulando un suono violento. Il cristallo e il nero delle spade baluginavano di due energie contrapposte: luce e oscurità.  Il pubblico faceva il tifo per il ragazzo dai riccioli dorati e fischiavano il malvagio re Ear. Calixio in aggiunta con un salto acrobatico, che aveva emozionato i cittadini, tirò un colpo dall'alto in basso. Re Ear paró la mossa di Calixio, mettendosi in ginocchio. Il malvagio si alzò velocemente e gli tiró la corona d'avorio nella testa del ragazzo, mentre tirava un colpo teso, verso l'addome. Come l'aveva sperimentato Adhul, questo personaggio non aveva conoscienza delle consuetudini dei guerrieri dei Nove Regni. Usava ogni trucco e mosse disonorevoli per eliminare il suo avversario. Calixiio schivò la corona e fece roterare la spada, sventando i suoi miraggi di vittoria . Il re Ear con gli occhi ricolmi di diprezzo, sguainó un pugnale da un piccolo fodero dietro la schiena e sfogó lo stesso, attacco: colpo teso , però questa volta nel petto. Il ragazzo effettuó una giravolta e intercettó il colpo, facendo volare il coltello fuori dal palco. Lo scontro era giunto al termine. La spada di cristallo perforó lo stomaco di re Ear. La gente urló di gioia e da parte del pubblico si innalzarono : Calixio! Calixio! o bacia la principessa! bacia la principessa!

« Finalmente è finita». Calixio gettó la spada a terra.

« Oh mio amato Calixio, finalmente possò stare per sempre con te». La principessa si tuffó nel collo del ragazzo.

« Bacio! bacio! baciala Kalixio!». Gridava il pubblico.

« Ti amo Linda, nessuno ci dividerà piú, nessuno». Gwyndolin carezzó con i pollici e la baciò dolcemente sulle labbra. Gwendolyn arrossì, come un peperone e premette con forza sulle labbra del ragazzo.

Lo spettacolo era finito.

«  Principessa andate, avete recitato bene». Gwyndolin gli lasciò la mano e sorrise.

« È stato molto bello recitare con te. Ora devo andare». Disse Gwendolyn con timidezza, mentre si toccava con un dito le labbra. Gwyndolin seguì Gwendolyn con lo sguardo, finchè non arrivò da suo padre

« Gwyndolin sei stato magnifico!. Ci hai salvato due volte. Come posso ripagare il mio debito?». Disse Adhul con un volto sorridente

« In nessun modo, per me è stato un piacere recitare nella vostra opera. Era uno dei miei tanti sogni che tenevo nel cassetto».

« Hai recitato davvero bene, con l'anima e il corpo, proprio come piace a me. Ti vuoi unire alla mia compagnia di teatro come attore?».

« Sarebbe bello, ma non posso, ho un'altro obiettivo da percorrere».

« Vuoi diventare un cavaliere di Anor Londo?».

« Si, al servizio di Lord Gwyn».

« Peccato!,  saresti stato un buon attore. Ti auguro tutta la fortuna di questo mondo».

« Grazie anche, spero un giorno che ci rivedremo ancora».

« Contaci....».  Gwyndolin e Adhul si strinsero la mano.

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