Proteggimi da te

By Marty1025

463K 10K 2.1K

Dalla morte di Marilyn, Neil ha preso una brutta strada. Cattive compagnie, alcol, sesso lo hanno portato ad... More

Prologo
Capitolo 1: Amy
Capitolo 2: Neil
Capitolo 3: Amy
Capitolo 4: Neil
Capitolo 5: Amy
Capitolo 6: Amy
Capitolo 7: Amy
Capitolo 8: Amy
Capitolo 9: Neil
Capitolo 10: Amy
Capitolo 11: Amy
Capitolo 12: Neil
Capitolo 13: Neil
Capitolo 14: Amy
Capitolo 15: Neil
Capitolo 16: Amy
Capitolo 17: Amy
Capitolo 18: Amy
Capitolo 19: Neil
Capitolo 20: Neil
Capitolo 21: Amy
Capitolo 22: Neil
Capitolo 24: Amy
Capitolo 25: Neil
Capitolo 26: Amy
Capitolo 27: Amy
Capitolo 28: Neil
Capitolo 29: Amy
Capitolo 30: Neil
Capitolo 31: Amy
Capitolo 32: Neil
Capitolo 33: Amy
Capitolo 34: Amy
Capitolo 35: Neil
Capitolo 36: Amy
Capitolo 37: Neil
Capitolo 38: Amy
Capitolo 39: Neil
Capitolo 40: Amy
Capitolo 41: Amy
Capitolo 42: Neil
Capitolo 43: Amy
Capitolo 44: Neil
Capitolo 45: Neil
Capitolo 46: Amy
Capitolo 47: Neil
Capitolo 48: Amy
Capitolo 49: Neil
Capitolo 50: Amy
Capitolo 51: Neil
Capitolo 52: Amy
Capitolo 53: Neil
Capitolo 54: Amy
Capitolo 55: Neil
Capitolo 56: Amy
Capitolo 57: Neil
Capitolo 58: Amy
Capitolo 59: Neil
Capitolo 60: Amy
Capitolo 61: Neil
Capitolo 62: Neil
Capitolo 63: Amy
Capitolo 64: Neil
Capitolo 65: Amy
Epilogo
ANNUNCIO: Il futuro di PDT

Capitolo 23: Amy

7.3K 179 60
By Marty1025

Neil è seduto in macchina a fianco a me, mentre James guida tenendo una mano sulla coscia di Brie. Ho lo sguardo puntato sul finestrino e osservo gli alberi e le case che si muovono veloci. Chissà cosa accadrà oggi? È da quando ho conosciuto Neil che c'è un legame strano tra noi, ma non in senso negativo, credo. Spesso quando mi guarda penso che quei suoi occhi possano scavare dentro di me fino a leggermi l'anima e, sinceramente, non so se potrebbe piacergli quello che troverà, per questo cerco di avvicinarmi ma restando sempre sufficientemente lontana per non ferirci. Mi viene in mente una fiamma: la guardi, la ammiri agitarsi alle correnti d'aria, ma sai che se ti avvicini troppo ti bruci, eppure non vorresti mai spegnerla per quanto è bella.

Dopo tre quarti d'ora parcheggiamo nel vialetto di ghiaia bianca davanti casa del padre di Devon. Il nostro amico esce per accoglierci e appena varchiamo la soglia di casa sembra di essere catapultati a Las Vegas!

Al centro della sala da pranzo, dove dovrebbe esserci uno di quei maestosi tavoli di legno massiccio, c'è un tavolo da biliardo. Il tavolo effettivamente c'era, ma è stato spostato verso la parete per poterlo usare come ripiano per il beer-pong. Alcune ragazze in accappatoio salgono le scale sculettando, cerco Brie con lo sguardo e vedo il suo muso che tocca terra.

"Sono amichette tue?" chiede con occhi di fuoco a James tirandogli giù il braccio.

"Non le ho mai viste, giuro" il fatto che lo dica con tanta calma e naturalezza pare rassicurare Brianna.

"Bene ragazzi e ragazze, benvenuti a casa Fitzgerald." Una delle due ragazze gli si avvicina con passo felpato, mi ricorda una foto di qualche libro di scienze in cui c'è il boa che avvolge la preda per strozzarla.

"Torno subito cara" le dice con una voce smielata. Alzo le sopracciglia quasi schifata e lui, anche se ci fa caso, non commenta. "Spero che abbiate portato un costume donzelle, venite che vi porto in piscina." Io e Brie ci scambiamo un'occhiata scettica "È meglio che veniate ora che siete sobrie, dopo potreste avere una congestione" è un'argomentazione abbastanza convincente per cui scendiamo le scale seguite da Neil e James.

Ci cambiamo a turno nei bagni e mentre James e Neil entrano separati, io e Brie ci cambiamo insieme.

"Le femmine vanno sempre in due al bagno" commenta Neil rivolto alla porta sapendo che lo possiamo sentire. Io e Brie ridiamo. La conosco da quando non avevamo neanche un pelo sulle gambe, quindi non c'è cosa che non abbia già visto.

"Sei geloso perché posso vederla nuda?"

"Brianna!" urlo io. Spero che i ragazzi si siano allontanati dalla porta.

Quando usciamo loro sono già in acqua e, mentre scendiamo le scalette, iniziano a schizzarci così siamo costrette a gettarci in acqua per evitare di sentire freddo.

I ragazzi decidono di fare qualche vasca e qualche gara di apnea, nel frattempo io e Brie restiamo a mollo appoggiate al bordo della piscina a parlare del più e del meno.

"Glielo dirai mai?"

"Che lavoro con James? Forse sì, in fondo non penso che sia una cosa così brutta. Potrebbe rinfacciarmi che gli ho mentito, questo sì, ma per il resto non sono la sua ragazza e posso fare il lavoro che voglio."

"Intendevo il fatto che ti piacesse, ma sono contenta che voglia parlargli anche di quello. So che vorresti andarci piano e penso che sia un buon primo passo."

"Dai Brie, non è che mi piace... beh sì... forse. Ci sto bene. Mi fa ridere, è gentile, con me non sembra il ragazzo di cui tutte parlano. Per questo penso che io non gli sia mai passata per l'anticamera del cervello."

"Infatti è venuto a bussare alla mia porta per vedere me..." Il sorriso di Brie è impercettibile, ma so che desidera solo il meglio per me. Come io lo desidero per lei.

"Ragazze facciamo le torrette?"

"Siiiii" ennesimo urletto eccitato "io e James contro Amy e Neil"

"Ci sto" dice Neil. A causa del cloro ha gli occhi rossi, ma questo non fa altro che risaltare il verde smeraldo. I capelli bagnati gli scendono scompigliati sulla fronte. È bellissimo.

"Neil chiama Amy" dice agitando una mano davanti ai miei occhi. Che imbarazzo!

"Sì, ma abbassati sennò come salgo?" lui porta le spalle appena sotto il pelo dell'acqua e io mi ci siedo lasciando che la sua testa si trovi in mezzo alle mie cosce. Sono leggermente più in basso di Brie, ma questo perché James è più alto di Neil. Le nostre mani si afferrano e iniziamo a spingerci per farci cascare. Da sotto Neil tiene una mano sulla mia gamba e con l'altra schizza negli occhi a James per fargli perdere il controllo. Brianna mi afferra la spalla e mi ruota, per fortuna Neil asseconda il movimento e non perdiamo l'equilibrio. Sono sicura che gli sto conficcando le caviglie nella schiena, ma per quanto è in preda alla lotta con James non se ne accorge. All'improvviso sento una mano che afferra il ginocchio e lo spinge, giro su me stessa e cado scivolando su Neil. Mi ritrovo faccia a faccia con lui.

"Non vale: è stato James!" protesto perdendomi tra le curve delle sue ciglia bagnate.

"Facciamogliela pagare" mi dice stringendo gli occhi a formare due fessure smeraldo. Faccio lo stesso e risalgo sulle sue spalle. Per un attimo il corpo ragiona a rallentatore: la prima cosa che sento sono le dita di Neil che agganciano i miei piedi dietro la sua schiena, scivolano lungo il polpaccio e risalgono fino alle cosce, tenendole salde e affondando nella pelle. E' una forza delicata e non so se la riserva solo a me o se è frutto della sua esperienza. Per sistemarmi meglio affondo con le mani tra i suoi capelli e appena glieli sposto leggermente, sento le sue dita stringermi di più e le sue spalle sollevarsi come scosse da un sospiro, ma forse è solo la mia mente che pensa a rallentatore. 

Brianna mi afferra le spalle e il mio cervello torna a casa di Devon, in una lotta in piscina. Questa volta vinciamo.

***

Mi sono trasferita perché nulla del mio passato potesse mai raggiungermi, ma quando vedo quegli occhi azzurri così profondi mi prende un colpo al cuore. Non volevo che la nostra storia finisse senza neanche un addio, ma avevo bisogno di scappare senza lasciare tracce e questo, purtroppo, includeva abbandonare anche lui.

Thomas è stato il mio primo e unico ragazzo. Ci conoscevamo fin dai tempi dell'asilo e io, lui e Brie siamo sempre andati d'accordo. Qualche anno dopo è scoppiata la scintilla e siamo stati insieme fino al terzo superiore, quando mio padre aveva perso un lavoro grosso e mi ha costretta a lavorare per lui. Ma non avevo mai smesso di amarlo.

Non volevo lasciarlo, ma non volevo che fosse qui. Se è qui solo per me deve andarsene subito: avrebbe portato solo guai essere tutti e tre nello stesso posto. Saremmo stati più facilmente rintracciabili.

Il caldo delle braci illumina e riscalda l'ambiente, ma solo a rivederlo dopo tanto tempo sento freddo. Forse non mi sono asciugata bene i capelli uscendo dalla piscina o forse è la sua vista che mi provoca questo senso di costrizione allo stomaco e sudore freddo.

Ci fissiamo per un po'. Lui ha lo stesso sguardo dolce di sempre. Non è cambiato per niente, ha anche lo stesso taglio di capelli. La sua aria gentile mi fa venire nostalgia della mia vita passata, ma non posso cambiare ciò che abbiamo fatto e mai avrei potuto.

"Thomas" lo chiamo, ma lui distoglie lo sguardo da me e guarda alle mie spalle. Neil.

"Amy ti presento Erin, il compagno di stanza di James al dormitorio."

"Oh perdonami, ti ho scambiato per qualcun altro" dico per coprire il mio errore.

"Tranquilla" sorride, ma è un sorriso di circostanza. Lui sa.

"Forza tutti a tavola che è pronto" urla Devon menando un coperchio della pentola con una pinza per girare la carne.

"Basta che la smetti con questo rumore assurdo, io starei già dormendo" grida di rimando Trent

"La notte è giovane amore mio!" si avvicina facendo rumore nelle sue orecchie.

Trent mette il broncio e si siede, ma non appena una costatina di maiale atterra davanti a lui, torna a fare gli occhi dolci a Devon.

Sono seduta tra Neil e Brie. Mangiare in mezzo ai maschi non è stata un'ottima scelta: spazzolano tutto ciò che viene cucinato ancora prima che tocchi il tavolo! Per fortuna Neil e James prendono qualcosa in più da dividere con noi.

"Complimenti Devon è buonissimo" lo ringrazio dalla parte opposta del tavolo. Mi manda un bacio e mi fa un cuore con le dita. E' davvero un bravo ragazzo e, nonostante ciò che ho sentito sulla sua famiglia, su quanto siano esigenti con lui i suoi genitori, ha avuto la forza di prendere le sue decisioni e diventare chi vuole a prescindere da ciò che ha. Ce ne sono pochi di ragazzi come lui in giro: umili, generosi e ricchi da far schifo, ma lui non l'ha mai desiderato e si fa voler bene proprio per questo. Un po' lo invidio... per la sua fortuna, anche se non sa di avere ciò che molti ragazzini vorrebbero: una famiglia stabile, unita, che cerca il meglio per te; un po' lo capisco... il suo desiderio di scappare perchè ci si sente in gabbia. E in questo momento per me la gabbia è un paio di occhi azzurri che non smette di fissarmi dall'altro capo del tavolo. Thomas, Erin o chiunque sia adesso per queste persone che ho imparato a conoscere in questi mesi di università, sembra essere una minaccia per quello che credevo essere il mio posto nel mondo. Il mio bellissimo fantasma del passato pronto a giudicare la mia anima sporca.

Finiamo di mangiare e ci alziamo per ballare, visto che qualcuno ha portato le casse. Cammino affianco a Thomas e gli tiro una gomitata "Che cazzo ci fai qui?" sussurro. Mi prende da parte e ci nascondiamo sotto la tromba delle scale "Mi sei mancata, piccola"

"Erin che vuoi da me?" dico ponendo un particolare accento sul suo nuovo nome.

"All'inizio volevo cercarti, ma ora che ti ho trovata sono semplicemente contento di vedere che stai meglio."

"Non osare mettermi i bastoni tra le ruote, ho una nuova vita"

"Vale lo stesso per te" Si passa le dita fra i capelli biondi e passa lo sguardo dal pavimento ai miei occhi. Dio se sono azzurri, di quella sfumatura che sa di sensi di colpa.

"Sai che non dovremmo stare tutti e tre nella stessa città, mio padre potrebbe aver sguinzagliato qualche sicario e averci già rintracciato"

"Sì, ma sono qui per studiare e costruirmi un futuro. Avrei voluto che fosse con te, ma se non posso averti al mio fianco mi piacerebbe comunque vederti spesso nella mia vita." Quelle parole sono come una doccia fredda.

"Mi dispiace averti abbandonato lì senza alcuna spiegazione, ma ho dovuto. lo sai meglio di chiunque altro"

"Dispiace anche a me averti abbandonata al tuo destino, Samantha" gira i tacchi e se ne va.

Ora spero solo che finisca presto la giornata.

"Vieni a ballare, tesoro" Neil è alle mie spalle e io sto ancora fissando la parete dove qualche secondo fa c'era Thomas. Erin.

"Arrivo. Tesoro" mi piace quando mi chiama così, ultimamente non ha lo stesso tono di quando me lo aveva detto la prima volta, come se volesse ribattere al mio tono acido con altra acidità. Ora è un nomignolo quasi tenero.

Afferro la sua mano e mi conduce nel mucchietto che si è formato al centro del salone. James e Brianna stanno già ballando e le loro mosse da Pulp Fiction stanno facendo ridere di gusto mezza squadra di football.

"Ti ha detto qualcosa Erin? Ti vedo turbata" chiede Neil mettendomi una mano in vita e aggrottando le sopracciglia.

"No, non preoccuparti, tranquillo." E lo penso davvero perchè il suo tocco caldo scende fin sotto la maglietta, mi brucia il cervello e con esso ogni ricordo della conversazione con Erin.

"Va bene" il sorriso torna sulle sue labbra e continuiamo a ballare per non so quanto tempo.

Buio.

Tutte le luci di casa e la musica si spengono contemporaneamente.

"Cazzo la corrente" sussurra Devon "Vado a cercare di riaccenderla" sento i suoi passi muoversi sapientemente nell'ambiente scuro, senza sbattere da nessuna parte. Sta salendo le scale.

Neil è rimasto attaccato a me, come se avesse paura che col buio potrei fuggire lontano da lui. Impossibile.

Sento che questo è il momento giusto per dirgli la verità, che lavoro con James al Ticket come ballerina. Faccio per aprire la bocca, ma non esce nessun suono perché qualcosa mi distrae.

Il suo respiro sfiora la mia fronte, poi lo sento sul naso, sulle labbra. Lo incontro a metà strada e lo bacio.

Mentre ci baciamo Neil espira sollevato: aspettava da tanto tempo quanto me questo momento?

La sua mano scorre sulla mia guancia e il bacio si fa più appassionato, ma cerco di restare vigile perché siamo circondati da tutti i nostri amici e la luce tornerà a momenti.

Piccoli focolai di calore si scatenano nel mio corpo: nello stomaco, al petto, sulle guance e in ogni punto in cui il suo corpo incontra il mio. 

Sento che il tempo è scaduto, mi stacco con dispiacere dalle sue labbra e guardo dove dovrebbero essere i suoi occhi.

Luce.

Mi guarda con un mezzo sorrisetto e riprendiamo a ballare come se quella fosse stata una piccola parentesi immaginaria, o un piccolo segreto solo nostro, se non fosse per i nostri occhi lucidi, le guance calde e le labbra più rosee.

Dopo qualche minuto sempre più persone si allontanano dalla pista improvvisata e iniziano a stendersi sui divani. Guardo l'orologio sulla parete che segna le 01.48. Abbiamo fatto quasi le due e domani dovremo partire presto per essere puntuali a lezione.

Devon si avvicina a noi e dice "Ragazzi se volete mi è rimasto un letto, altrimenti vi tocca il divano. Visto che siete in due posso dormirci io, voi non ci entrereste"

"Va bene, grazie" fa Neil.

Il sonno sta diventando tangibile e io e Neil entriamo in bagno a turno per lavarci i denti e cambiarci per dormire. Quando finisco mi metto sotto le coperte e cinque minuti dopo sento il letto affondare e il corpo caldo di Neil abbracciarmi da dietro.

Mi giro per ritrovarmi faccia a faccia con lui "Neil" sussurro. Dovrei dirgli quello che stavo per dire prima del...

"C'è qualcun altro nella stanza?" quando siamo entrati era tutto buio e non avevamo acceso la luce per paura di svegliare chiunque vi fosse.

"Non penso" dico a voce bassa sperando di essere soli.

"C'è qualcuno?" dice a voce alta Neil.

Aspettiamo qualche secondo e io trattengo il fiato per sentire meglio.

"Pare di no" sussurra lui.

Torna il silenzio e sento di nuovo il suo respiro che si fonde con il mio.

Poggio una mano contro il suo petto e lui espira.

La sua mano si muove sotto le coperte fino a raggiungere la mia spalla, la accarezza e scende fino al punto vita. Aggancia con forza i miei fianchi e mi tira verso di lui. Inspiro violentemente per la sorpresa e mi stupisco di sentire il suo sorriso distendersi sulla pelle della mia fronte.

Mi deposita un bacio lì e mano a mano inizia a scendere. Prima sul naso poi sulle labbra e poi inizia a lasciarmi una scia bollente di baci sul collo. Butto la testa indietro per lasciargli più pelle da baciare, vorrei che questa sensazione di calore che dal collo scende al basso ventre non finisse mai. La sua bocca risale verso il mento e arriva alle labbra. Finalmente posso unirmi anche io a questo bacio che diventa più passionale. Le nostre lingue si incontrano e si scontrano. Con una mano inizia ad accarezzarmi la schiena e un brivido mi attraversa costringendomi a stringere le gambe. Sprofondo una mano tra i suoi capelli e lo guido per farlo stendere sopra di me. Continua a baciarmi mentre si fa strada sotto la mia maglietta per stringermi un seno. Nel momento in cui le nostre bocche si separano gemo affianco al suo orecchio. Lo voglio ancora e per farglielo capire avvicino il mio bacino al suo e sento la sua palese eccitazione.

"Amy" ansima. Così gli do esattamente quello che vuole. Ribalto le posizioni e mi ritrovo a cavalcioni su di lui, piegata sulla sua bocca e sul suo collo a lasciargli i segni dei miei baci.

Con le mani sui miei fianchi gestisce il movimento del mio bacino nel modo in cui riesce a provare più piacere dallo sfregamento. Solleva il busto e ci ritroviamo entrambi seduti sul letto a fissarci mentre le sue mani calde risalgono dai fianchi verso le scapole per levarmi la maglia. Quando provo ad aiutarlo mi ferma.

"Amy, non sai quanto ti desidero" respira affannato con la guancia premuta sul mio petto, ad ascoltare il tumulto del mio cuore "ma questa volta voglio fare tutte le cose giuste"

"Neil" sussurro dandogli un bacio. So che lo voglio, come mai nessuno dopo tanto tempo e tanta paura. Sento le sue dita calde attorno alle mie guance mentre approfondisce il bacio, ma si frema di nuovo ad un soffio dalle mie labbra e non so se esserne sollevata o rammaricata.

"Se ricominciamo credo che non sarò in grado di fermarmi. Voglio che questa volta sia diversa"

Annuisco anche se non credo che riesca a vedermi nel buio e torniamo sotto le lenzuola. Non capisco perché abbia detto 'questa volta', ma ora so che vogliamo la stessa cosa.

Mi lascia un lungo bacio sulla fronte e mi giro dandogli la schiena.

Riesco ancora a sentire il rigonfiamento dei suoi pantaloncini e un leggero caldo arriva alle guance. È bello avere questo effetto su qualcuno.

Dormiamo in questa posizione tutta la notte, con il suo braccio sul fianco e il naso tra i miei capelli. Mentre io ho un nodo di parole non dette in gola.

Continue Reading

You'll Also Like

109K 2.9K 79
William, Lima, Ethan e Luke sono 4 attraenti fratelli da poco usciti di galera che cercano vendetta: a causa di una donna sconosciuta, non solo hanno...
60.6K 2.3K 53
(COMPLETA E IN REVISIONE) La White Enterprise è una delle più grandi aziende di cosmetici presenti sul territorio di Chicago. Ogni ragazza della citt...
101K 2.6K 47
Due giovani ragazzi, che si sono conosciuti alle medie. Non sono mai andati d'accordo, infatti Camila lo odiava tanto ma lui fingeva di odiarla stran...
70K 4.1K 42
Soffrire per amore è un rito di passaggio, un destino che prima o poi segna tutti, anche le ragazze o i ragazzi più belli, sexy e affascinanti del mo...