Apparently, I hate you

By ilariastoriess

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Nina è una semplice sedicenne che, come tutte le adolescenti, ama spettegolare con le amiche, andare alle fes... More

Introduzione
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46

Capitolo 8

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By ilariastoriess




<< Ehi >> la voce squillante della mia migliore amica fuoriesce dalle cuffiette del mio cellulare

<< Ciao >> le rispondo e, improvvisamente, l'entusiasmo che lasciava trasparire prima si dissolve. Mi sembra di riuscire a vedere il sorriso morirle dalle labbra.

<< Qualcosa non va? >>

<< N-no, va tutto bene >>

<< Mi dici cos'hai? È da due giorni che stai così. C'entra per caso Cole? >> domanda

<< No, perché dovrebbe essere lui il mio problema?! >> dico quasi urlando

<<Okay, calmati. Si può sapere che ti prende? >>

<< Niente, te l'ho già detto. Ho solo un po' di mal di testa, nulla di più >>

Dopo qualche minuto di silenzio, forse aspettando che ritrattassi la mia risposta, Kat ricomincia a parlare

<< D'accordo. Rimaniamo che passo da te un po' prima per aiutarti con la piastra e il make up? >>

<< Si >>

<< Bene, a dopo allora >>

<< Ciao >> la saluto mettendo giù la cornetta.

Inizio a girovagare per la stanza, pensando alla serata che mi aspetta. Luci, abiti vistosi, musica e divertimento. Per una sera niente pensieri, solo alcol e vita; la vita che una semplice ragazzina di sedici anni merita di vivere.

<< Nina, vieni a salutarci? >> urla mio padre dal piano di sotto. È tornato ieri dal suo viaggio e sembra molto più rilassato e felice, forse sarà perché ha risolto i problemi di lavoro o perché ha detto una bugia e qualche pomeriggio in spiaggia l'ha trascorso ma lo trovo decisamente meglio. Sono contenta per lui e per Melanie: ultimamente non parlavano molto per via dei loro ritmi lavorativi ma stasera, visto che io non ci sono, vanno a cena in un ristorante di lusso con i genitori di Kat.

<< Allora? Scendi o faremo tardi! >> mi richiama

In silenzio mi precipito giù dalle scale e, appena metto piede fuori la mia stanza, un intenso odore mi invade le narici.

<< Ma io questo profumo lo riconosco! >> esclamo dalla gioia e, non appena mi avvicino a mio padre, un enorme mazzo di gigli rosa mi si presenta sotto il viso

<< Grazie, grazie, grazie! >> mi getto tra le sue braccia e lui ride mentre Melanie ci guarda con occhi colmi di amore.

<< Cosa ci fai ancora li? >> le chiediamo all'unisono allargando le braccia nella sua direzione.


Finisco di fare la doccia ed esco dal bagno diretta nella mia stanza quando il suono del campanello annuncia l'arrivo di un ospite. Sarà sicuramente Kat che, come avevamo concordato, è venuta a darmi una mano. Torno indietro e indosso l'accappatoio per evitare che qualcuno, passando, mi veda senza; poi vado ad aprire.

<< Giusto in tempo, ho appena finito di... >> non termino la frase che ritrovo due iridi verdi a fissarmi. Improvvisamente le mie mani, che prima stavano agitando l'asciugamano su e giù lungo i capelli, si fermano.

<< Angel face, se ogni volta che vengo a casa tua ti trovo senza vestiti farò in modo di venire più spesso a farti visita >> afferma Cole, continuando a squadrarmi dalla testa ai piedi. Incredibile quanto sia sfacciato questo ragazzo: litighiamo, non mi rivolge né una parola né uno sguardo per due giorni e ora si presenta qui, comportandosi anche da sbruffone.

Insceno una risata << Ma come siamo di buon umore oggi! Cos'è, la cameriera di Waves te l'ha data o è stata quella Julie del terzo anno a soddisfarti? >>

<< Sbaglio o qualcuna qui è una stalker? >>

<< Chi io? Ma figurati, non so neppure come si chiama il tuo cane >>

Sorride << Però sai che ne ho uno >>

<< Senti, mi dici perché sei qui? >> domando, stufa dei suoi giochetti

<< Ero venuto a riportarti questa >> afferma porgendomi la mia calcolatrice e cogliendomi di sorpresa.

<< O-oh, grazie. Non ti facevo il tipo che riporta le calcolatrici a casa delle ragazze >>

<< Infatti è la prima volta. Di solito sono loro a cercarmi e non perché rivogliono indietro qualcosa, anzi >>

<< Basta, non voglio sentire altro >>

<< Sicura? Perché non mi dispiacerebbe scendere nei particolari e raccontarti di come ho...>>

<< Hai fatto cosa? >> fa capolino dietro di Cole la mia migliore amica

<< Nulla >> lo precedo

<< Sei bellissima! >> aggiungo poi, andandole incontro per abbracciarla

<< Bene, vi lascio alle vostre cose >>

Kat ridacchia << Oh, tu si che sei un bravo ragazzo >>

Cole, sul punto di aprire la portiera dalla sua macchina, si volta verso di noi assumendo –per quanto possibile—l'aspetto di un angelo, poi entra a bordo e va via.

<< Finalmente sei qui >> esclamo non appena rientriamo in casa

<< Mi spieghi perché era qui e tu eri mezza nuda? Non dirmi che voi due... >>

<< Cosa? Dico, sei impazzita? >>

<< No, ho sempre pensato che ci fosse chimica tra voi >>

<< Kat, non riusciamo neppure a stare due giorni senza litigare, figurati se riusciremmo a stare insieme >>

<< Quindi ti piace? Cioè non lo rifiuteresti o per lo meno l'hai preso in considerazione! Ah, lo sapevo! >> esclama con il fare di chi ha appena ottenuto la rivelazione che aspettava da anni

<< Assolutamente no, che schifo! >>

<< Comunque non mi sembra il momento questo di affrontare certi argomenti, di sopra ho un vestito che mi aspetta >>

<< E va bene, per stavolta passi ma la prossima non hai vie d'uscita >> acconsente.

Non stavo cercando una scusa, è solo la verità. Cole non mi piace e, anche se mi piacesse, non funzionerebbe. Noi siamo fatti così: litighiamo tutto il tempo e vorremmo solo non parlarci, cosa impossibile visto che trascorriamo quasi ogni pomeriggio insieme per queste dannate ripetizioni.

<< Allora, hai pensato alla borsa da abbinarci? >> mi chiede Kat mentre allaccio la cintura nera e oro che ho deciso di indossare insieme al vestito bianco

<< No, ma nell'armadio di Melanie ce ne sono un'infinità >> affermo mentre lei corre in camera dei miei genitori e apre le ante del mobile altissimo, lasciando ampia visuale sui vestiti della compagna di mio padre.

<< Wow >>

<< Già >>

Se potessi utilizzare una sola parola per descrivere questo guardaroba, sceglierei perfetto. I vari capi si distinguono tra loro: le t-shirt sono riposte in basso, i maglioni a destra, i jeans a sinistra e, in alto, decine di vestiti e tutine sono custoditi sulle grucce, tutto in rigoroso ordine secondo il colore.

<< Mio dio, guarda questo tailleur! >> esclama la mia migliore amica, tenendo tra le mani un completino bordeaux

Sorrido << Ti starebbe benissimo >>

<< Lo so, ma non dovremmo farci distrarre se non vogliamo arrivare tardi; avremo tempo di provare tutto prima o poi. La borsa? >>

<< Che ne dici di questa? >> mi chino a prendere una tracolla nera con ricami in oro

<< è perfetta, riprende anche i colori! >>

<< Bene, ora mancano il trucco e i capelli. Poi si va alla festa. >>

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