So che meriterei la maledizione Cruciatus...Maaa ecco un nuovo capitolo, scritto alla svelta ma..ECCOLO! Yeee! *lafollaesulta*
Ora, nella speranza di avere più tempo a disposizione, cercherò di aggiornare più spesso..se riesco. Scusate ancora per la lunga attesa e spero che vi piaccia, buona lettura e lasciate un voto e un commento!
Ah dimenticavo. Se volete provare a leggere altre mie storie (anche se non vi conviene più di tanto lol) mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni al riguardo. Grazie.
CIRICIAO A TUTTI. GNE. c:
"Guarda guarda chi ci degna della sua presenza" sbuffó Ron.
"Scusate il ritardo ragazzi, ho avuto da fare" si giustificó Hermione.
"Biblioteca?".
"Biblioteca" improvvisò.
"Cosa diamine vai a farci non se hai già fatto i compiti di tutta la settimana?! Io non ti capisco..".
"Non fa mai male ripassare Ronald".
Quel consiglio in parte era vero, studiare é molto importante ma soprattutto utile anche se quel giorno la grifona aveva fatto tutto fuorché sfogliare un libro.
Il rosso le rivolse uno sguardo scettico e tornò al suo budino.
Ora che ci pensava era buffo come Ron avesse preso il rifiuto di un eventuale ritorno insieme, sembrava tutto..normale.
La solita vecchia amicizia.
Distrattamente alzò lo sguardo di pochi centimetri, scorgendo una pallida figura seduta in modo composto.
Malfoy.
Sir. "mio padre lo verrà a sapre"..pff..
Riabbassó gli occhi incontrando quelli del Cercatore Grifondoro.
"Tutto bene Herm?".
"Come dici? Oh sí".
"Sicura Mione? Non hai toccato cibo" disse Ginny.
"Sono solo un po' stanca, forse è meglio che vada a stendermi. 'Notte ragazzi".
E senza aggiungere altro si alzò da tavola e si diresse verso i dormitori.
Non guardava neppure dove mettesse i piedi, aveva elaborato abbastanza quel giorno.
O povera piccola, sei stanca? Beh chissene frega, vedi di fargliela pagare a quello...Non farmi diventare volgare. Ti ha raggirata! E se gli riservassi un servizietto sul muso come al terzo anno? Che te ne pare? Eheh
Iniziò a scuotere la testa per far tacere quella vocina che le annebbiava i pensieri.
Era così indaffarata a schiarirsi le idee che andò a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.
L'impatto le fece cadere la borsa e, dolce sinfundo, il suo contenuto si sparse su tutto il pavimento.
"Accidenti Granger! Guarda almeno dove vai!".
"Scusami Cormac, vedi ero sovrappensiero e..che stupida".
"Dai ti do una mano".
I due Grifondoro si chinarono a raccogliere tutto il materiale.
Mentre era intenta a chiudere la sua boccetta d'inchiostro di riserva, due piedi le si piantarono sotto il naso.
Scarpe firmate, pantaloni di prima mano o no...
"Bene Mezzosangue, vedo che hai imparato qual'è il tuo posto".
"Cosa diavolo vuoi Malfoy?".
"Non trattarlo così. Una con quei capelli non se lo può permettere" squittì una ragazza mai vista, ma dalla divisa era chiaro che fosse una Serpe.
"Levati di mezzo" aggiunse la biondina.
Nel frattempo l'altrettanto biondo alzò gli occhi al cielo, evidentemente per la frustrazione.
Hermione lesse a perfezione la sua espressione
"Oh mi scusi signore, l'ho disturbata mentre portava il cane a spasso?" ironizzó la Grifondoro.
"Buona questa" si complimentó McLaggen con una pila di libri in mano.
"Andiamo via Draco, non ho intenzione di rovinarmi la serata".
Hermione le fece il verso e la vide sbuffare come una locomotiva in partenza.
"Ecco fatto".
"Grazie Cormac, ti devo un favore".
"Figurati".
"Bene io andrei, sono stanca morta. Buonanotte" lo salutò la grifona.
"'Notte Granger".
Riprese la strada per i corridoi ma..
"Ehi! Aspetta!".
"Cosa c'è?".
"Hai detto che sei in debito giusto? Beh allora che ne dici di venire con me ad Hogsmeade a fare un giro?" propose il giovane mago imbarazzato.
"Oh, va bene".
"Perfetto, poi ti faccio sapere per il giorno e l'ora. Ci si vede!" la salutò definitivamente.
3..2..1..COSA?! Dio mio cosa?! Uscire con..serio?! Perché tutte a me?!
Finalmente raggiunse il suo amato letto e crolló su di esso con la divisa ancora indosso.
Si dice che il mattino ha l'ora in bocca e non si meravigliò dell'estrema puntualità della luce solare.
Fu disgustato nel sentire l'abbraccio di una ragazza dopo una notte di sesso, non si aspettava rimanesse.
Di solito si divertivano e se ne andavano.
Si alzò dal letto noncurante della possibilità di svegliare o no l'ennesima ragazzina che si era inginocchiata ai suoi piedi per adorare il suo corpo e per fare qualcos'altro.
Ricordava molto poco della sera precedente, giusto qualche immagine sconnessa di un paio di bicchieri tentennanti e una bottiglia di Whisky incendiario.
Aveva un notevole mal di testa, odiava il dopo-sbornia da smaltire.
Decise, allora, di andare a prendere una boccata d'aria ma la porta non voleva saperne di aprirsi.
Sembrava bloccata dall'esterno.
Ma che cazz..?!
Draco iniziò a spingere con tutta la sua forza, tanto che una piccola vena sul suo collo iniziò a pulsare per lo sforzo.
Eureka!
Finalmente riuscì ad aprirla quanto basta per sgusciare fuori e ritrovarsi tra i piedi Tiger e Goyle che ronfavano ubriachi sul pavimento.
Li superò in punta di piedi ed uscì dai sotterranei.
La brezza mattutina le congeló la punta del naso.
Camminava distrattamente qua e la senza staccare gli occhi dalla lettera arrivatagli poche ore prima.
Inciampó goffamente in una grande radice e l'impatto con il suolo fangoso bastò a risvegliarla da quello stato di trance.
"Ma dove..?"
Stava per varcare il limite della Foresta Proibita senza nemmeno rendersene conto.
"Cosa ci fai qui?".
"Hagrid, ciao. Mi hai spaventata".
"Scusami Hermione, ma dove volevi andare?".
"Oh, non è come pensi. Ero sovrappensiero e non me ne sono resa conto" nascose la lettera.
"Sta attenta, non è il luogo più adatto per una scampagnata. Per la barba di Merlino! Sono quasi le otto! Devo prepararmi per la mia Olympe! Ciao, Hermione!" la salutò in tutta fretta il mezzogigante.
"Cavolo, Beauxbatons! Devo darmi decisamente una lavata..".
Corse verso l'entrata ed incroció una piccola e viscida Serpe.
"Granger..?".
"Non ho tempo, devo andare".
"Dove..?".
"Malfoy, non ora. Tra poco arriveranno gli ospiti per il torneo. Ci vediamo!".
Lo sguardo del biondo venne catturato da un piccolo oggetto sul pavimento.
"Ehy aspetta!" gridò, ma ormai era troppo lontana per sentirlo.
Questo è il suo Mqualcosa. Interessante..
Se lo mise in tasca e fece dietrofront verso i dormitori verde e argento.
"Bene ragazzi, diamo il benvenuto agli studenti di Beauxbatons e alla loro preside Madame Maxime!".
Una fragore di applausi accompagno la teatrale entrata delle allieve in minigonna.
Molte ragazze di Hogwarts fulminarono con lo sguardo alcuni compagni che sbavavano a non finire.
Ginny diede una gomitata ad Harry.
"Smettila-di-fissarle".
"Non fare la gelosa amore".
"Levati" sbuffó seccata la rossa.
Hermione e Ron nel frattempo se la ridevano sotto i baffi.
La Sala Grande si riempi di "aaah" da parte degli studenti francesi e di "uuuh" da quelli di casa, e finita la presentazione la preside annunciò l'ingresso dei bulgari.
"Calmi, calmi. Ora diamo una calorosa accoglienza agli studenti di Durmstrang!".
Si voltarono tutti verso le porte, ma non arrivava nessuno.
La McGranitt rise nervosamente cercando di scorgere un qualche segno di vita, ma ancora niente.
All'improvviso le finestre andarono in frantumi.