MAKE YOUR DREAM

Par kisarablueyes

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Puoi tentare di nascondere il tuo vero essere dietro qualcos'altro per mostrarti superiore e annebbiare le tu... Plus

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Par kisarablueyes




Da quando era tornata nel regno dei Sogni, Momo, non aveva fatto altro che volgere i suoi occhi verso la finestra della propria stanza. L'unico rumore che avvertiva all'interno di essa era il fruscio della clessidra, che segnava il tempo di vita restante al suo mondo; aveva di gran lunga aumentato il cumulo di sabbia rispetto a prima che  intraprendesse il viaggio per St. Canard, luogo in cui continuava a ubicarsi la sua mente e il suo cuore

Principessa, da quando sei tornata non fai altro che osservare i due mondi da te creati, eppure dovresti essere felice. Ciò che hai fatto a St. Canard ,e alla sua dimensione alternativa, ha donato ben duemila  lunghi secoli di vita al Regno dei Sogni

Riscontrò Hikari dal suo medaglione, incastonato al centro di una stella dorata infissa al di sopra del suo grande letto, a baldacchino, dai tessuti sulle tinte del rosa e del bianco. La principessa alzò un dito cominciando a disegnare nell'aria, con il suo potere magico, le sagome di Jet, Ocalina e Drake. Si soffermò su quest'ultimo facendogli un largo sorriso, il disegno risultò molto stilizzato rispetto alle loro forme reali.

Perché non ti distrai andando a visitare i regni di Cielo e Mare Incantato?

Scosse il capo

"Voglio scrivere..."

D'accordo Principessa!

Un grosso libro le si accostò innanzi , cominciò a far ondeggiare una delle sue piume argentate sulla cui punta prese a brillare una tinta rosata e luminosa, si mosse al segno del suo pensiero. Sorrise chiudendo gli occhi, lasciando che la penna si muovesse al ritmo del suo ricordo. Un'immagine che le sembrò fin troppo lontana in tal momento, e allo stesso tempo vicina. Le sue gote divennero più rosee nello scrivere

Il primo luogo in cui sentivo di essere realmente a casa; non avrei mai voluto abbandonarla poiché lì avevo trovato l'amore di una vera famiglia, che avevo cominciato a considerare un po' come quella, da me, sempre ambita. Ed, infine, ho scoperto un forte sentimento per qualcuno d'importante...

Nella sua mente si materializzò lentamente la figura di un papero, al fianco della sua piccola e del suo migliore amico e alleato. Prima che potesse terminare di comporla, venne richiamata da una delle guardie che bussò alla sua porta

"Principessa Momo è richiesta urgentemente la vostra presenza nella sala del trono!"

"Cosa?"

Ebbe un brivido nell'avvertire tale annuncio, sapeva che ogni volta che veniva richiamata in tal luogo era a causa della presenza di colui che tutto poteva, in quel mondo e in qualsiasi spazio e dimensione temporale. Il vero RE

"Hikari, avrò sbagliato qualcosa?"

Non ricevette risposta il che l'allarmò, portandola ad assumere un espressione maggiormente timorosa. Si fece coraggio e avanzò verso tal luogo, percorrendo un lungo corridoio argentato, tentò di formulare tutte le ipotesi possibili in merito ad un'eventuale errata condotta, nello svolgere il proprio ruolo. Quando fu a pochi passi dalla stanza del trono osservò il lungo velo, trasparente e luminescente, che la separava da tal luogo. Riuscì ad osservare le sagome delle sue guardie avanzare con fatica, trasalì quando intravide qualcuno tra le loro braccia, metalliche, dimenarsi ostinatamente

"Vi ho detto che devo vedere la principessa! Ma perché non mi lasciate andare? Non sono affatto pericoloso!Certo, se continuate ad insistere, potrei diventarlo e vi assicuro che non sarebbe piacevole!"

Mosse appena le labbra, portando appena le dita su di esse, quasi non riuscì a parlare nel focalizzare, sempre più, proprio la figura di colui che mai si sarebbe aspettata di trovare lì. Le guardie si fermarono innanzi al lungo velo bianco, luogo in cui era solita mostrarsi la principessa; l'eroe osservò le grosse armature lasciarlo libero, ma contrapporre le loro lance a X contro di lui, per evitargli di andare altrove. Presero in pieno il suo becco nel mezzo, facendolo urlare dal dolore

"Ma grazie, mi spiegate come faccio a proseguire se mi bloccate la strada?"

Puntualizzò lui nel massaggiarsi il becco, le guardie lo ignorarono e si rivolsero verso la sagoma, ancora velata, innanzi a loro

"Principessa questo estraneo ha osato varcare la soglia del Mondo dei sogni, infrangendo le regole del nostro regno! A voi l'ardita sentenza!"

"Cosa?Sentenz...ehi no, un momento, avete detto principessa?!"

Alzò lo sguardo verso la stessa direzione della pattuglia, fino a quando non intravide a sua volta la sagoma, slanciata e aggraziata, di colei che aveva cercato così fervidamente. Ella avanzò a piccoli passi verso di lui, quella vibrazione risuonò con forza nelle sue orecchie, il velo la scoprì sempre di più dal basso verso l'alto. Dapprima vide il lungo drappeggio bianco della sua gonna, illuminata di piccoli frammenti sfavillanti, che cadevano delicati sulle onde create da un vestito semplice ma regale. Per poi incontrare nuovamente anche il suo volto, quegli occhi e quell'espressione, che gli erano stati inevitabilmente sottratti e di cui sentiva di non poter più far a meno. Era lì innanzi a lui, più bella di quanto ricordasse e con un tocco nettamente maturo nel suo vestiario, che mostrava un'evidente scollatura, per poco non gli fece perdere il fiato. Portava un'alta acconciatura e alla fronte un diadema, raffigurante una mezzaluna e una stella perfettamente incastonate tra loro. Quasi non riuscì a trovare le parole per esprimere ciò che avrebbe voluto, completamente rapito da lei, riuscì solo a mormorare il suo nome

"M-Momo.."

I suoi occhi azzurri brillarono appena nel sentirgli pronunciare il proprio nome, al contrario le guardie incrociarono maggiormente le lame contro il corpo del papero

"Come osi rivolgerti in maniera così informale verso la principessa dei sogni?"

"Prima o poi mi farete venire un colpo!E poi l'ho sempre chiamata così, da quando la conosco! Perché mai dovrei smettere?"

Gettò lo sguardo, speranzoso, verso di lei

"Non è così?"

Avrebbe voluto assentire a tale domanda e non solo, dirgli tante cose e soprattutto gettarsi tra le sue braccia; ma questo era ciò che il suo cuore le dettava, non il proprio ruolo al quale avrebbe continuato, dovutamente, a mantener fede. Così fece, portando le mani sul vestito l'una sull'altra, assumendo un'espressione seria e posata su di lui

"Perché ti trovi qui?"

Il bagliore nei suoi occhi scuri, dovuto alla gioia di rivederla, si spense appena a tali parole e innanzi ad uno sguardo tanto freddo

"Co-Cosa?perché me lo chiedi? Lo sai bene!"

Lei rimase seria, in silenzio, in attesa di una risposta

"Perché mi guardi in quella maniera Momo? Non dirmi che hai dimenticato tutto?"

La principessa mosse appena le labbra, tentando di non lasciarsi scuotere dalle proprie emozioni, che avevano cominciato a scalciare con prepotenza all'interno del suo petto, al suono dei battiti del suo cuore

"Perché ti trovi qui?"

Ribadì nuovamente, Darkwing ne fu quasi adirato; strinse i pugni rivolgendosi a lei con un tono più duro, dettato solamente dal proprio ardore nei confronti di colei che continuava a serbarle quel gelido sguardo

"Perché vuoi sentirmelo dire? Credi che abbia timore di ammetterlo?Beh ti sbagli!Sai bene che sono venuto fin qui per riportarti con me a St. Canard!"

Le guardie aumentarono la stretta delle lance su di lui che continuava, imperterrito, a sporgersi verso la figura della giovane

"Hai fatto un viaggio a vuoto allora!"

Quelle dure parole lo colpirono fin dentro l'anima, erano state dette tutte d'un colpo con così tanta assenza di sentimento da ferirlo nel profondo. Deglutì

"Ma...Momo, io...desidero solo riportarti a casa..s-so che lo vuoi anche tu..."

"È questa la mia casa!"

Fu la risposta definitiva, il suo cappello calò lentamente sul volto, lasciandolo incupito dinanzi alle parole di lei.

"Tu non puoi neanche immaginare..."

Inarcò un sopracciglio alle parole di lui al di sotto del cappello, assunse un tono autorevole

"...Non puoi neanche immaginare quanti sforzi Morgana, Jet, Ocalina e anche il sottoscritto abbiano fatto solo per poterti raggiungere!"

Le ultime parole le affermò serrando i pugni e i denti, in un'espressione gradualmente adirata

"E tu ora vieni a dirmi che è questa la tua casa? Dopo tutto ciò che è successo? Dopo ciò che mi hai detto nel luogo in cui siamo rimasti intrappolati INSIEME?"

Smosse appena la posa delle mani congiunte, a tali parole, non credeva avrebbe potuto divenire così serio e insistente. Possibile fosse a causa dell'assenza dal suo mondo? poteva davvero essere anche lui influenzato da un cambio di universo, proprio come era successo a lei?Forse, stava solo accaparrando scuse per negare un'evidente dato di fatto

"Sai che ti dico? Per me puoi provare anche a mentire davanti ai tuoi omoni metallici, ma non riuscirai a rinnegare ciò che, realmente, provi nei confronti delle persone che si sono legate a te, e che desiderano riaverti con loro...e soprattutto...."

Sobbalzò nel rivedere i suoi occhi oscuri, farsi sempre più decisi

"Non riuscirai a mentire a ME!"

Schiuse appena le labbra, cominciando a mordere quello inferiore, a tal gesto Darkwing rimase notevolmente sorpreso. Assunse un'aria nettamente più tranquilla, nel vedere come avesse scosso il suo essere

"Lo sapevo, non pensi realmente ciò che hai detto, il tuo mordicchiarti le labbra ne è un chiaro segno!"

Fece lui con aria sprezzante, poggiando un gomito sul centro delle due lance incrociate, puntandole il dito indice. Il corpo armato innalzò le proprie armi, facendolo finire a terra con il becco conficcato nel terreno. Fecero, così, crollare la sua performance boriosa. A quello spettacolo Momo serrò gli occhi stupita, mentre il papero tentava di risistemarsi il becco, ora più simile ad una fisarmonica.

"Ma con cosa accidenti lo avete fabbricato questo pavimento? è più duro del cemento!"

La rosea gonfiò appena le guance non riuscendo più a resistere, scoppiò in una fragorosa risata come da tanto non le succedeva. Le guardie lì presenti rimasero stupite da tale atteggiamento, avevano sempre visto la giovane sotto una luce seria e nobile, il vederla piegarsi sulle proprie ginocchia dalle risate le lasciò perplesse non poco.

Darkwing, una volto rimesso a posto il becco, rimase a sua volta esterrefatto dalla sua reazione; ricominciò finalmente a rivedere in lei la giovane che aveva conosciuto mesi fa, e quello splendido sorriso del quale aveva sentito tanto la mancanza

"Finalmente! Avevo proprio bisogno di rivedere quel sorriso!"

Lei si asciugò appena una lacrima da un occhio, dovuta alle eccessive emozioni, per poi osservarlo con aria sorpresa.

Chinò appena il capo, facendo segno alle guardie di lasciarlo andare, eseguirono, oltremodo sbalordite di tale ordine. Così facendo, egli osò fare qualche passo verso la sua figura regale, rimanendo a pochi centimetri da lei

"Momo, vorrei davvero che tu tornassi a St. Canard con me. Ocalina non fa che chiedermi di te ogni giorno. Anche Morgana e Jet sentono la tua assenza ed io..."

Portò una mano dietro la nuca imbarazzato, era davvero difficile per lui esprimere così apertamente i propri sentimenti, visto il suo ego spropositato. Ma aveva deciso di farsi coraggio

"..Io.... mi sento perso senza di te, non credevo che mi sarei sentito così avvilito dalla tua assenza. Sono arrivato persino al punto di cominciare a credere nel potere delle stelle cadenti, o forse ci ho sempre creduto in realtà! Pensa che, io e Ocalina, non abbiamo fatto altro che attenderle per diverse notti! Diceva che se non ne avesse vista almeno una non sarebbe riuscita a portarti il suo messaggio...quello di riaverti con se...per sempre..."

Abbassò le spalle scoraggiato; le palpebre gli caddero, inevitabilmente, sugli occhi mostrando il suo totale sconforto

"Forse è da allora che ho cominciato a crederci realmente, dopotutto sei tu che realizzi i sogni della gente, dovresti saperlo meglio di me no? E forse, potrebbe sembrare egoistico presentarsi qui e chiederti di rinunciare a tutto questo, per venire via con me...!Chi mai lo farebbe d'altronde?"

A tali parole, tanto mature, portò le mani contro il petto. I suoi occhi si inumidirono lentamente

"DD.."

Al sentirle udire quel affettuoso appellativo, che gli aveva dato, sollevò nuovamente gli occhi verso di lei con stupore,  aumentò sostanzialmente quando vide delle lacrime scorrere sul suo viso roseo. Le guardie sembrarono perdere la loro vitalità, diventando oggetti senz'anima, era come se fossero guidate dallo stesso potere della giovane, ora totalmente provata. Darkwing osservò, sorpreso, i due corpi metallici alle sue spalle privi di vita, per qualche strana ragione riuscì quasi ad intuire che fosse opera della rosea. Tornò ad osservarla

"Non era mia intenzione farti piangere nuovamente. Vederti così, rammaricata, non era ciò che desideravo.."

"La colpa non è tua, il fatto è che io vorrei tanto venire via con te!"

Spalancò il becco a quella rivelazione, ella continuò senza essere interrotta, portando le mani sul volto

"Da quando sono tornata, non ho fatto altro che pensare a tutti voi e in particolar modo ad Ocalina e a te...Drake..!"

A tali parole, avanzò sempre di più verso la sua figura, che si accasciò nuovamente a terra con gli arti a ricoprirle il volto. Rimase a pochi passi da lei

"Ma non sono io che ho deciso il mio destino, io sono stata creata solo per donare sogni alla gente di ogni forma, luogo, universo e dimensione. Per dare prosperità al regno dei Sogni e far si che la gente non smetta di sperare in ciò in cui crede. Non pensavo che mi sarei legata così tanto a te e alla tua famiglia..!"

"Ed è forse sbagliato?"

Lei annuì, ma lui le rispose a tono stringendo il cappello per la rabbia

"E perché mai dovrebbe? Chi mai avrebbe avuto l'egoismo di creare una vita, solo per rinchiuderla all'interno di un castello? facendole esplorare ogni mondo, ma senza permetterle di vivere la propria vita in uno di essi?"

"Drake, tu non capisci...!"

"Non capisco? Sarò pure tardo in ragionamenti tanto complessi, ma non ci vuole certo un genio per capire quanto disumana sia questa cosa! Chiunque ti abbia creata è un essere privo di cuore, e io lo disprezzo!"

D'un tratto il soffitto tuonò, nonostante fossero all'interno del palazzo, e la terra cominciò a tremare. L'eroe perse l'equilibrio, terrorizzato da quella strana situazione, per poi cominciare a rabbrividire nell'avvertire una voce imponente, a tal punto da far sembrare ridicola ogni cosa li circondasse; persino le loro stesse figure

"M-ma che succede?"

Vide la giovane chinare il capo e inginocchiarsi appena, nell'essere colpiti da una luce intesa e calda che sapeva pacare e turbare allo stesso tempo.

"M-Momo?"

Lei gli fece segno di fare silenzio con il frusciare dei denti, stranamente si zittì all'istante; tentò di osservare quella luce imponente, ma era davvero troppo per lui quindi decise di rivolgere nuovamente lo sguardo verso la principessa. Le sembrò parecchio turbata, ma pian piano il suo sguardo mutò, fino a gettarsi completamente verso tale luce con sbigottimento. La vide alzarsi in piedi e mettere le mani in posizione di preghiera, le sue lacrime ricominciarono a sgorgare lungo il suo volto. Stavolta, però, sulle sue labbra si intravide solo una nota di contentezza. Poco dopo ella tornò a chinarsi, sussurrando due semplici parole

"Grazie, mio Onnipotente Re...!"

D'un tratto la luce svanì, Darkwing si ritrovò ad essere completamente smarrito dinanzi a ciò che stava accadendo

"P-posso sapere che accidenti succede? Mi sento più idiota del solito!"

La principessa posò lo sguardo, radioso, sul papero completamente stordito

"DD, sono libera!...e questo lo devo solo a te.."

"Potresti spiegarti meglio? In che senso libera? Ma cosa è successo?"

"Quella luce che hai visto poco prima, era il RE del tutto, colui che mi ha creata. Ha, ha deciso che potrò finalmente vivere la mia vita. Mi ha rivelato che per tutto questo tempo non ha fatto altro che attendere tale momento, sperava che io maturassi in me un sogno, che potesse farmi crescere e divenire come ogni creatura mortale da lui creata. E ora..."

Innanzi a loro si materializzò la clessidra dei sogni, scaturente il tempo di vita del suo regno, essa andò in mille pezzi; la polvere, all'interno, fece illuminare il regno di una luce ancor più viva e intensa

"..La gente imparerà dai propri errori a non arrendersi, anche se qualcuno potrà non farcela, resterà sempre viva in loro la fede e la speranza di poter realizzare il proprio sogno!"

L'eroe della notte sembrò capirci ben poco, ma tali parole lo misero di buon umore

"Beh, non ho esattamente capito cosa tu intenda però sembra una cosa buona!"

"Sembra che il potente Re sia rimasto colpito dalle tue parole, mai nessuno gli si era rivolto in tal modo, avrebbe potuto cancellarti all'istante sai?"

L'eroe rabbrividì a tal rivelazione

"S-sono salvo per miracolo?"

La giovane sorrise dinanzi al suo ergersi rettamente, terrorizzato;  Darkwing, dopo essersi calmato, prese a girarsi i pollici nervosamente guardando verso terra

"Ah ehm, correggimi se sbaglio, ma quando dicevi di essere libera intendevi.."

Alzò lentamente gli occhi verso di lei, che voltò lo sguardo raggiante verso di lui

"Si, potrò tornare con te a St. Canard. Ovviamente..se questo è ancora il tuo desiderio..."

Spalancò il becco in maniera talmente eccessiva  da bloccarsi in tale posizione. La giovane ricominciò a ridere di gusto dinanzi a quella scena tanto buffa, il papero riposizionò il becco al proprio posto, tornando a parlarle incredulo

"S-sul serio?Non mi prendi in giro stavolta?Sai il tuo scherzetto di prima non è stato molto divertente!Intendo quel modo di porti così serio e poco adatto a te!Non ti si addice davvero!"

Assottigliò lo sguardo sospettoso, incrociando le braccia

"Sono sincera DD..!"

Allungò, appena, una mano su una delle sue basette, accarezzandola, il che gli fece provare un brivido di piacere intenso, facendogli assumere uno sguardo affascinato a tal tocco. Sorrise con un'aria intontita, completamente in sua balia, nel poggiare appena le palpebre su parte degli occhi. Rimase impressionata da tale reazione, ne fu quasi imbarazzata così come lui che aveva ormai il volto dello stesso colore di un peperoncino. Cercò di darsi un contegno ,allontanandosi da lei e mettendosi di spalle. Sistemò bene il colletto, cominciando a parlottare qualcosa di incomprensibile tra se e se. Fu incuriosita da tale reazione, che la portò ad osservarlo in attesa; questi tornò verso di lei, sistemandosi meglio il cappello sulla nuca

"Bene è il momento! Coraggio Darkw.. ehm DRAKE! fatti coraggio e parlale!"

Fece una risatina nel sentirlo confutare ad alta voce, un dettaglio che aveva sempre adorato di lui e per il resto degli abitanti della sua città. Tornò a parlarle con aria posata

"Ascolta Momo, c'è una cosa importante che devi sapere!"

Rimase immobile ad ascoltarlo

"Vedi devi sapere che io, si ecco...credo che ormai ti siano chiari i miei sentimenti...e quindi ecco...si beh..!"

"Ti amo Drake!"

Sussultò nel vederla portarsi le mani innanzi alle gote, arrossate, e osservarlo con sguardo puro e innocente in una dichiarazione tanto spontanea;  sarebbe dovuta toccare a lui

"M-ma...a-avrei dovuto dirtelo io che.."

Divenne completamente paonazzo, cominciando a fumare dalle cavità delle orecchie come una pentola a vapore

"Mi dispiace, spero che tu non ti sia offeso è solo che non ce la facevo più a tenermelo dentro, e così..sono esplosa!"

Le venne naturale ammetterlo così apertamente, tirando i lembi della  lunga gonna bianca

"Così mi rubi la scena però, ed è una cosa che non sopporto! ah accidenti! Come posso rimediare?!"

Cominciò a battere l'indice sul becco, mostrando poi un sorriso acuto, nel portarsi nuovamente a breve distanza da lei. Si chinò su un ginocchio, restandole dinanzi

"Non devi DD, ormai non sono più una principessa, nessuno mi deve più tal rispetto e.."

"Si ma questa occasione lo prevede, perdonami ma sono un'amante dello stile classico!"

Lo vide frugare all'interno della sua tasca

"Ma dove lo avrò messo! Maledizione, non posso certo mandare al diavolo un momento perfetto come questo!Ahah eccolo qua!"

Rimase completamente priva di fiato, nel vedergli tirare fuori una scatoletta argentata e porla innanzi a lei

"Ascolta Momo, so di non essere stato un perfetto gentleman nei tuoi confronti, ne di avere un castello, con tanto di guardie e scalinate chilometriche, da offrirti però..."

Il suo cuore perse un battito nel vedergli aprire lentamente la scatoletta, al cui interno vi era un semplice anello di oro bianco con una stella e un piccolo diamante, del medesimo colore, al suo interno

"Se tu decidessi di restare con me per tutta la vita, mi renderesti il papero più felice di ogni dimensione esistente!"

Sorrise pacatamente nel rivolgerle una proposta tanto inattesa. Mai avrebbe creduto di poterne ricevere una, in particolar modo da Drake Mallard. O almeno non in tal momento, si sentì totalmente spaesata

"Io non so...non so...!"

"Ah giusto, non ti ho ancora detto la cosa più importante!"

Le prese gentilmente la mano sinistra

"Sono totalmente, irrefrenabilmente, pazzamente innamorato di te!"

Stavolta fu lei a divenire rossa come un pomodoro a quella seconda dichiarazione, chiuse gli occhi. Darkwing la osservò perplesso, per poi schioccare le dita

"L'ho esposta decisamente male!Malissimo!O meglio solo una parte di me lo ha fatto!"

Sfilò prontamente la maschera dagli occhi, tornando nuovamente ad osservarla nelle sue reali fattezze

"Momo, principessa che ha saputo rapire la mia mente e il mio cuore, concederesti la tua mano a me...Drake Mallard?"

Riaprì lentamente le palpebre nel notare il volto, che tanto amava, libero da quella maschera; fu come se lo stesse rivedendo per la prima volta. Non resistette, gli si gettò al collo stringendolo a se. Drake deglutì ,nervosamente, per poi stringerla a sua volta felice di poter avvertire ,nuovamente, tale contatto. L'aveva vissuto solo poche volte, eppure ne aveva avvertito fortemente la mancanza

"SI!"

Sobbalzò alla risposta della giovane, che lo strinse più forte, premette a sua volta le dita sulla sua schiena scoperta, arrossendo maggiormente a causa di quella prorompente scollatura che riuscì a tastare con la punta delle dita

"Non potrei chiedere di meglio Drake.."

Lo vide completamente paonazzo scuotere il capo, per poi lasciarla e portarsi dietro di lei nel constatare quanto fosse evidente quel decoltè sotto al suo mantello bianco

"Una volta divenuta la Signora Mallard mi auguro che eviterai vestiti tanto scoperti.Si beh a meno che tu non sia sola con il sottoscritto, sia ben chiaro..!"

Fischiettò, guardando verso l'alto, con maggiore imbarazzo facendola sorridere nuovamente. Dopo quel piccolo intermezzo comico le prese, gentilmente, la mano sinistra, prendendo il piccolo anello; quasi non gli sfuggì di mano a causa delle ridotte dimensioni, puntandolo verso il suo anulare

"Permetti? Mia principessa?"

Acconsentì, gioiosa a tale invito, Drake infilò lentamente l'anello sul sottile dito di Momo.

Quasi non gli parve vero di aver preso, finalmente, una decisione così importante per la sua vita; di certo non si sarebbe mai aspettato di condividerla assieme a qualcuno così diverso da lui. Lei osservò la piccola stella al centro dell'anello, mentre Drake toglieva il cappello torturandolo tra le mani

"Forse avrei dovuto regalarti qualcosa di molto più prezioso e vistoso!"

"È perfetto..."

Sentenziò la giovane prendendogli la mano, risistemandogli il cappello sulla nuca e poggiando la fronte contro la sua. Le loro mani si intrecciarono, ancora una volta, proprio come due mesi prima; stavolta sapevano che quel legame non si sarebbe più sciolto, unendoli definitivamente come tanto desideravano.

"Andiamo a casa Drake!"

Innanzi a loro videro un portale di luce aprirsi, al centro del trono reale, Momo riconobbe subito tal calore

"Hikari?"

Principessa, hai finalmente trovato la tua strada, il tuo sogno ora è pienamente realizzato

"Il mio sogno?"

Gettò lo sguardo stupito su Mallard, che ricambiò con la medesima espressione

"Ma allora tu..."

Ora che hai finalmente dato luce a ciò che desideravi potrai vivere assieme a coloro che ti amano

Innanzi a lei si materializzò, per un secondo, il  medaglione rosa con il quale aveva intrapreso ogni suo viaggio, prese la forma di un piccolo frammento di luce che si infiltrò all'interno del suo petto, scaldandole il cuore.

"Hikari, non era altro che il sogno che io aspettavo di realizzare!"

Tornò a fissare un Drake sempre più perplesso

"Un sogno che ora hai realizzato? Giusto?"

Constatò, puntandosi il pollice sul petto con orgoglio, per poi prenderla tra le braccia sollevandola da terra

"Quindi questo portale ci riporterà a St. Canard?"

Lei annuì, mettendogli le braccia al collo, nascondendo appena il volto tra il suo collo e la sua spalla imbarazzata, da tal gesto improvviso

"Che ne dici di una piccola dimostrazione di affetto per concludere in bellezza?"

Smosse più volte i muscoli all'altezza degli occhi con fare spavaldo, avvicinando il becco alle sue labbra, ma lei gli mise una mano su di esso sollevandoglielo verso l'alto. Lo fece, praticamente, combaciare con i suoi occhi

"Magari una volta a casa!"

Le mostrò uno sguardo disilluso a tale risposta

"DD..."

Mise una mano al di sotto del suo becco,divertita, premendo appena le labbra contro le sue

"Stavo solo scherzando.."

Per poco non cadde a terra a tal contatto, Momo si strinse a lui sconcertata. Si rimise ben eretto, mantenendo ben salda la presa sulla sua amata

"Facciamo le cose sul serio, per una volta! Dopotutto direi che me lo sono meritato, no?"

Le fece quasi fare un casquè, tenendola ben stretta, nel gettarsi, nuovamente, sulle sue labbra facendogliele schiudere ed esprimendo al meglio ciò che per troppo tempo aveva atteso.

Subito dopo si gettò con lei all'interno del vortice di luce,venendo velocemente catapultati a St. Canard.

Ocalina gettò lo sguardo verso il cielo, notando i colori di quest'ultimo cambiare velocemente, spalancò il becco nel vedere innanzi a se il proprio padre scivolare, come un ragazzino, attraverso un arcobaleno di colori che li portò sin da loro. Fu ancora più entusiasta nel notare qualcuno tra le sue braccia

"Ce l'ha fatta!"

Corse da loro, seguita da Jet, mentre Morgana congiungeva le mani con gioia al contrario di Megavolt, che esultò a modo suo

"Finalmente posso tornarmene a casa!"

Venne colpito nuovamente dalla nonna, che rimase ad osservare quella scena famigliare, in lontananza, commossa, facendo perdere i sensi al proprio nipote

"Papà!Momo!"

Non appena il papero premette il sedere contro il terreno, nonostante il dolore, strinse a se la sua paperetta. Poco dopo lasciò che la piccola corresse anche tra le braccia di Momo, totalmente in lacrime

"Mi sei mancata così tanto!"

"Anche tu Ocalina!"

Gettò lo sguardo su un lacrimoso Jet

"Pensavamo non saresti più tornata!"

Sorrise commossa, nel vederlo così in pena

"Non andrò mai più via!"

"Davvero?"

Lei chinò appena lo sguardo verso il basso, imbarazzata, nel rispondere alla piccola

"Direi che adesso ho un motivo in più per restare..."

Mostrò  appena l'anello al proprio dito, Ocalina saltò più volte entusiasta

"Fantastico Pa!Ce l'hai fatta!"

"Modestamente, cioè voglio dire..."

Si schiarì la voce

"Avevi dei dubbi forse?"

La piccola si avvicinò nuovamente a lei, tenendo il capo chino

"Quindi adesso potrò..."

Le sue gote divennero rossissime nel sollevare gli occhioni verdi verso di lei, tentò di mantenere un minimo del suo contegno,  proprio non riuscì a non essere schietta e spontanea stavolta

"...chiamarti mamma...?"

A tale domanda l'avvicinò, nuovamente, a se stringendola

"Se lo desideri, io sarò felicissima di esserlo!"

"SI!non aspettavo altro!.."

Affermò elettrizzata, guardandola poco dopo negli occhi

"...mamma!"

Drake osservò il tutto con una nota di soavità ad invaderlo, Jet scoppiò nuovamente a piangere, abbracciando i tre e sollevandoli da terra

"Amo i lieto fine!"

Così, dopo lunghe peripezie, la principessa dei Sogni poté finalmente coronare il suo sogno assieme a colui che amava; creando assieme a lui la famiglia che tanto aveva sognato, sin dal suo primo viaggio.

"Oh no è già finita!"

Affermò una piccola paperetta dagli occhi eterocromatici, dondolandosi appena sulle gambe della propria madre, che teneva il proprio libro tra le mani

"Ormai dovresti conoscerla a memoria, sorellina!La mamma te l'avrà letta almeno 10 volte!"

Rispose una giovane papera sedicenne, sorseggiando la sua cola, seduta al lato della propria madre

"Ma anche tu però sei rimasta ad ascoltarla, sorellona!"

"Beh perché mi trovavo da queste parti senza far nulla!"

"Non fare la finta tonta Ocalina, vuoi per caso mentire anche a tuo padre?"

Sobbalzò nel vedere Drake, seduto su una delle sue poltrone rotanti, con alla sua sinistra Jet, probabilmente di ritorno da una missione visti i loro vestiti a brandelli

Non appena allontanò il grosso libro poté intravedere il volto di Momo, con i capelli raccolti in una lunga treccia, e uno sguardo decisamente più maturo rispetto a 5 anni prima

"DD, ma cosa vi è successo?"

"Ah la solita FOWL, ma ovviamente ci ho pensato io con i miei colpi di quack-fu!"

"E l'aiuto di Robopap!"

"ROBOPAP!"

Affermò entusiasta la piccola sul grembo di Momo, illuminando il suo occhio sinistro nero e quello azzurro, nell'udire tal nome. Cosa che l'eroe parve non gradire

"Ecco, lo sapevo!"

Entrò in una stanza per andare a cambiarsi, la piccola tornò a rivolgersi alla ex principessa incuriosita

"Mamma?"

"Dimmi Yume!"

"Ma Negaduck che fine ha fatto?non si trovava qui quando sei tornata?"

"Ti rispondo io sorellina! Era seccato che papà fosse andato a prendere la mamma e che lui fosse rimasto a bocca asciutta!"

"E non è più tornato?"

Momo guardò verso l'alto con un sorrisetto ironico, mentre Drake rientrava innervosito, con addosso una camicia verde, avvicinandosi a loro

"Tsè, non fa altro che farsi vivo quanto più gli aggrada, molto più spesso di prima oserei dire!Non vuole proprio capirlo che non ha speranze!"

"Papà sei geloso della mamma?"

Chiese la piccola facendo sorridere Momo, conosceva il carattere di Drake difficilmente ammetteva ciò che provava

"Io geloso?figuriamoci!Semplicemente uno come lui deve tenere le mani al proprio posto!"

Affermò con aria di superiorità, incrociando le braccia

"È più che geloso sorellina!fidati!"

"Ocalina!"

La sedicenne fece una piccola risatina, divertita. Yume osservò incuriosita la propria madre, dandole un colpetto sulla spalla per richiamare la sua attenzione

"Mamma senti, ma il papà lo hai sempre chiamato DD?"

"È un modo affettuoso, un po' come lo è per Jet con il suo "Doppia D"!"

Si imbarazzò l'aviatore, diventando appena rosso sugli zigomi

"E tu papà?non chiami mai la mamma con un nome affettuoso?"

"Ma certo, anche se lo riservo solo per occasioni speciali!Non è così?"

Sobbalzò nel sentirgli sussurrare quelle parole, facendole nascondere il volto imbarazzato nel suo grosso libro

"Che cosa? Non ho capito niente!"

"Oh cose poco importanti piccola mia!"

Le accarezzò la nuca teneramente, rivolgendosi poi alla propria spalla

"Ehi Jet non volevi mostrare a Yume il nuovo motore per il Thunderquack ,inviatomi dallo SHUSH?"

"Oh si è vero!Allora ragazza mia ti andrebbe di vedere cosa riuscirà a fare il nostro velivolo?"

"SIII!andiamo zio Jet!"

Saltò dalle gambe della madre sin sulla spalla del pilota, la tenne stretta a se cominciando ad imitare il rombo di un aereo, mentre assumeva la posa delle ali tenendo le braccia spalancate. Uscirono velocemente dalla porta, Ocalina li seguì afferrando il suo pallone da basket. Drake li osservò sereno

"Ah questa si che è vita! Piuttosto, mi auguro che non le faccia guidare il Thunderquack!"

Momo allontanò appena il libro, osservando il proprio marito con la coda dell'occhio

"Lei adora volare, lo sai, e con Jet è in buone mani!"

"Le ultime parole famose, ti ricordo che stiamo parlando di JET!"

La rosea sorrise alzandosi dalla poltrona e salendo velocemente le scale, la seguì varcando quella scia come un canto. La vide all'interno della propria stanza, posare il libro su una mensola posta poco più distante dalla finestra, altri non era che la camera di Drake ora riadattata a perfetta stanza matrimoniale. Posò il libro tra molti altri, tutti scritti da lei. Li osservò appena, sospirando

"Aumentano sempre di più!"

Osservò Mallard nel notare tutta quella serie di racconti fantastici, aveva deciso di intraprendere la carriera di scrittrice una volta presa la sua decisione di restare a St. Canard. In qualche modo continuava a far sognare la gente che leggeva le sue opere, riscontrando anche un notevole successo. Accarezzò ancora il grosso libro con la punta delle dita, nonostante non lo avesse mai pubblicato, a causa della doppia identità di Drake, continuava ad essere la sua opera preferita

"Questa, però, resterà sempre la migliore!"

Portò lo sguardo su di lui, per poi gettarlo verso la finestra aperta nel notare come Ocalina avesse cominciato a palleggiare, assieme alla sorellina e a Jet

"Forza, se riuscite a fare canestro, Yume, ti prometto che andremo in missione assieme! convincerò pa a lasciare che Jet ti faccia guidare il Thunderquack con il nuovo motore turbo!"

"Siii fantastico!Preparati perché arriviamo!Forza zio Jet!"

"Andiamo!"

Tentò di scartarla assieme all'aviatore, che continuava a tenerla sulle proprie spalle. Drake si schiaffeggiò un mano sul becco

"Lo sapevo, prevedo guai!"

Momo sorrise nuovamente, senza staccare gli occhi di dosso dai tre

"Questo si che è un lieto fine!"

"Stai scherzando vero?"

La fece voltare appena verso di se con tale domanda, notò il suo sguardo sicuro

"Questo è solo l'inizio!"

Le mostrò un sorriso ammaliante, tirandola verso di se, facendo combaciare il corpo della moglie contro il proprio

"Baby!"

Arrossì con forza a tale appellativo, con il quale Drake sapeva come rapirla; allungò appena una mano sulla tenda, color notte, gettando lo sguardo dritto innanzi a se.

"Lo spettacolo finisce qui gente!"

Chiuse il drappo da cui si intravide la sagoma di colui che la notte vestiva i panni di Darkwing Duck, carezzare con passione le labbra della propria moglie con le proprie in un finale che ora poteva considerarsi definitivamente perfetto; sebbene contornato di piccole gaffe che dettavano la quotidianità della propria giornata all'interno di quel bizzarro e divertente mondo di cui ora anche Minky Momo era entrata a far parte.

THE END








Un grazie infinito a tutti coloro che hanno deciso di leggere questa storia un tantino originale. Personalmente mi ritengo più che soddisfatta di ciò a cui sono riuscita a dar vita, un sogno che avevo sin da bambina. Spero di essere riuscita ad emozionare un minimo anche tutti voi con questo bizzarro crossover e che possiate aver colto i messaggi che volevo lanciare tramite questa storia. Un forte abbraccio <3


Questa è la scheda di Yume, creata da @FlameOfHope94 che non smetterò mai di ringraziare per l'aiuto che mi ha dato con la piccola Mallard e tutti i personaggi della serie di Darkwing Duck in generale <3. Sorry è in inglese XD

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