Capitolo 13 - Kristoph e Konnell Hale

Magsimula sa umpisa
                                    

Kaden Hale mi conosce già, signori e signore, chi l'avrebbe mai detto. Comunque si, ha proprio ragione, lo farei eccome.

«Oh andiamo, hai davvero una brutta opinione di me.» gli dico con un sorrisetto divertito, lui mi guarda per qualche secondo.

«Ho il tuo, nel caso ci fosse bisogno o decidessi di dartelo, ti manderò un messaggio.» mi dice, subito dopo si porta una mano nei capelli per sistemarseli anche se come risultato ottiene l'opposto, tutto ciò comunque lo rende dannatamente attraente, per non dire sexy.

«Ripeto, sei uno stronzo.»

«E tu ripetitiva, ricordati che da adesso sono il tuo capo.» mi dice ed io rido.

«Scusi signore, entro in modalità soldato in due secondi.»

«Sei insopportabile.»

Proprio quando sto per rispondergli però, due uomini si avvicinano a noi, più che altro a lui, il primo dovrà avere massimo quarant'anni, è molto simile a Kaden, stesso colore di occhi e capelli, altezza, anche se Kaden in confronto è molto più alto, stesso colore di pelle. Mentre l'altro è qualche centimetro più basso di entrambi, ha i capelli biondi, gli occhi marroni ed è ben piazzato pure lui fisicamente, avrà qualche anno in più di Kaden.

«Fratellone!» dice l'uomo biondo a Kaden, il quale sembra vagamente infastidito dalla sua presenza, ora, nessuno se ne accorgerebbe tranne me, dato che di solito quella faccia è dedicata esclusivamente a me, solo che nei miei confronti sembra provare un fastidio simpatico, non so come spiegarlo, quando guarda quest'uomo invece sembra fastidio vero e proprio.

«Konnell.» dice il ragazzone ed io capisco che è il fratellastro di cui mi aveva parlato, «Papà.» dice all'altro uomo, «Che ci fate qui?»

«Siamo passati a salutarti, tu non ti fai mai vivo.» risponde il padre tendendogli una mano, che il figlio stringe.

E' così che si salutano padre e figlio?

«Sono impegnato.» risponde freddo Kaden.

«Lo vediamo, gran bel impegno.» il fratellastro mi squadra dalla testa ai piedi, «Piacere, io sono il fratello maggiore di Kaden, tu sei?» mi tende la mano con un sorriso, che nella sua testa dovrebbe risultare sexy, a me farebbe ridere se solo non fossi infastidita da ciò che ha detto.

«Lily Parker, una persona in carne ed ossa e non un impegno, compagna di college di tuo fratello e sua dipendente barra amica, è un piacere.» gli stringo la mano con forza, poi guardo Kaden e noto un piccolissimo sorriso sul suo volto.

So che sei fiero di me, ragazzone.

«Una giovane donna con la risposta pronta, grinta e carattere, mi piace.» s'intromette il padre di Kaden, «Io sono il padre di Kaden, Kristoph Hale.» mi tende la mano anche io ed io la stringo.

Ma hanno qualche strana fissa con la lettera K?

Cavolo, ho conosciuto la sorella, il padre e il fratellastro del ragazzone.

«Quindi è per questo che ti fai vedere poco? Ti sei fidanzato?» chiede Konnell a Kaden.

«Mi pare ti abbia detto che siamo compagni di college e che lavori qui, siamo amici, niente di più. Non che debba darti spiegazioni comunque.»

Kaden Hale, la mia piena stima e non solo, è tua.

«Siamo venuti a vedere come vanno le cose qui.» gli dice il padre.

Io ci vedo lungo e di solito anche giusto, credo proprio che a Kaden non faccia piacere avere a che fare con il padre e il fratellastro, il perché al momento non mi riguarda, riguarda solo loro.

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