Capitolo 1: Devo parlarti

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C'era qualcosa di strano riguardo a Phineas. E non il genere di stranezza che solo lei avrebbe potuto vedere, in quanto innamorata pazza di lui.
No, la stranezza in questione era molto più visibile. Vale a dire, Phineas era penserioso: estremamente in contrasto con la sua solita personalità solare e spensierata.
Isabella non comprendeva come gli altri loro amici non se ne accorgessero: ma, a ben pensarci, lo spirito d'osservazione non è il forte dei maschi; se già non si accorgono di quando uno dei loro simili si taglia i capelli, figuriamoci lo stato emotivo di una persona.
Si era già decisa a parlargli, ma stava aspettando l'occasione adatta.
Occasione che le si presentò davanti sotto la forma di un biglietto che fuoriuscì dal suo armadietto.
Diceva soltanto "Devo parlarti. Incontriamoci al parco questo giovedì. Ti prego, è importante."
E così eccola al parco, seduta sotto una quercia, in attesa.
Non aveva idea di cosa si trattasse, ma fremeva all'idea di scoprirlo: chissà, magari, data tutta la segretezza di questo incontro, voleva professarle il suo amore!
《Ehi, Isabella.》
Il suo cuore fece una capriola sentendo quella voce.
《Ehi, Phineas. Che stai facendo?》gli chiese con la sua solita frase ad effetto.
《Mi siedo di fianco a te per discutere di quello di cui ti voglio parlare.》le rispose, mostrandole uno di quei sorrisi che già da bambina l'aveva stregata.
Come promesso, si sedette, spolverando con la mano sinistra la zolla d'erba che aveva scelto. Ritirò le gambe e se le portò al petto, avvolgendole nelle sue braccia magroline.
《Allora, di che si tratta?》chiese incuriosita l'amica.
Phineas andrò diritto al punto:《Mi sono innamorato di una persona e non so cosa fare.》
Isabella già stava per urlare di felicità al pensiero che aveva ragione e che ora lei e il suo amato avrebbero iniziato a frequentarsi seriamente.
Tuttavia, le di lui successive parole presero quelle speranze, le accartocciarono e le buttarono in un cestino dato alle fiamme:《Quindi vorrei chiederti in quanto mia amica di consigliarmi sul da farsi.》
Dire che la mora c'era rimasta male era un eufemismo: la prima reazione sarebbe stata quella di premere la bocca sul terreno e cacciare fuori un grido che avrebbe scosso la stessa crosta terrestre.
Ma si diede un contegno e si limitò ad inspirare ed espirare per calmarsi, secondo i dettami del gigantesco manuale delle Fireside Girls.
《Sii felice per Phineas.》 si diceva 《E, visto che comunque ci tieni a lui, aiutalo: lo sa il cielo quanto è incapace in questioni di amore. È già un miracolo che si sia accorto di avere una cotta.》
La mora si schiarì la voce:《D'accordo, ti aiuterò.》
Il ragazzo le sorrise:《Grazie, Isabella. Non avrei potuto scegliere miglior consigliera.》
《Allora, di chi si tratta?》domandò la scout, dissimulando la sua curiosità sull'identità di chi aveva rubato il cuore al rosso.
《Lo conosci.》fu la risposta ermetica del ragazzo, che si massaggiava il polso destro con l'altra mano.
Oh. Oh. OH!
《Quindi... è un ragazzo?》domandò e la sua cotta annuì.
Ciò spiegava molte cose. O meglio,  spiegava il perché non si era mai accorto dei suoi sentimenti: non poteva ricambiare fin dal principio.
Era un po' dispiaciuta, in tutta onestà, di comprendere che lei non era mai stata nemmeno considerata.
《E dunque, chi sarebbe? Baljett? Buford? Irving?》riprese a chiedere, ancora più curiosa di prima《Oh, è giusto perché tu sappia, non c'è nulla di sbagliato nel fatto che ti piacciano i maschi.》
La postilla aggiunta alla fine serviva tanto a lui quanto a lei: la cocente delusione amorosa non sarebbe certo passata con un schiocco di dita, da un giorno all'altro. Tuttavia, questo poteva essere il primo passo.
《Oh, ma questo lo so, tranquilla. Non è il fatto che mi piaccia un ragazzo il problema. È la sua età il problema.》
Quando notò che Isabella ancora ignorava l'identità della cotta, le disse chiaro e tondo:《Parlo di Milo.》
La ragazza scout doveva dare ragione a Phineas, lo scarto d'età c'era: i due non appartenevano nemmeno allo stesso grado d'istruzione, in fondo. Tuttavia, che questo fosse il problema del rosso, le appariva fin troppo buffo.
Si lasciò così scappare una risatina.
《Perché ridi?》domandò il ragazzo.
Non sembrava offeso, ma meramente confuso.
《Perché è una cosa così insignificante sui cui agitarsi. Voglio dire, è normalissimo!》
《Ah sì?》
《Ma certo! Sai quante delle mie amiche si sono innamorate anche da bambine degli attori che vedevano in televisione? E intendo dire, cotte e stracotte: passavano ore e ore a raccontarmi delle loro storie d'amore impossibili, dei più improbabili scenari dove erano corteggiate da questi qui! E stiamo parlando di quarantenni, Phineas, quarantenni!》
La sua narrazione enfatica fece scappare una risata alle labbra dell'amico:《Ma non mi dire! È successo anche a te?》
《A me no, ma io sono un'eccezione alla regola.》
Avrebbe tanto voluto dire "E poi c'eri tu che occupavi tutti i miei pensieri" ma si astenne da quell'atto egoista.
《Comunque,》riprese la mora《il punto è che non c'è nulla di strano che tu ti sia innamorato di qualcuno di più grande, succede a tutti noi. Anzi, direi che tu sei il caso più normale di cui abbia sentito: Milo è pur sempre uno studente delle medie, lo scarto non è poi così grande.》
《Non l'avevo mai vista in questa maniera.》ragionò il rosso, per poi voltarsi riconoscente verso l'amica《Grazie mille, Isabella!》
《Phineas, aspetta a ringraziarmi, non mi hai ancora detto perché ti serve il mio aiuto.》si schermì lei.
《Beh, ho bisogno di un consiglio su cosa fare, non l'avevo già detto?》
《Sì certo, ma che genere di consiglio?》
《Dovrei confessare i miei sentimenti a Milo, oppure tacere e aspettere che mi passi? Tanto so che non diventeremo mai una coppia a prescindere...》
Già, Milo ci avrebbe perso la faccia se si fosse effettivamente messo insieme a un bambino delle elementari.
《Beh, suppongo che dipenda da quanto tu lo consideri un amore serio.》replicò, premendo i due indici sulle labbra.
《E come facciamo a stimarlo? Scusa le continue domande, ma sono davvero una frana in amore.》
"Credimi, lo so" sarebbe stata la risposta cattivella, ma Isabella preferì tacere e replicare:《Beh, perché non mi spieghi cosa di lui ti ha fatto innamorare? È un buon punto di partenza.》
《Credo... credo sia il fatto che rimane sempre gioioso e ottimista nonostante tutto ciò che la legge di Murphy gli tira addosso. È sempre pronto per qualsiasi evenienza, grazie al suo zaino equipaggiato con tutto il necessario e anche di più. Ed è... davvero, davvero dolce. Sempre pronto a tendere la mano, sempre pronto a perdonare il prossimo... Senza contare che sa anche essere estremamente divertente!》
Isabella prestò particolare attenzione alle movenze dell'amico durante la sua esposizione: gli occhi che puntavano al cielo, le mani intrecciate sul petto o che accarezzavano i capelli, i pugni chiusi frementi. Tutto quanto indicava a una sola possibile interpretazione: Phineas Flynn era cotto e stracotto.
Era una vista che scioglieva il cuore... E, al tempo stesso, la portava a mordersi le labbra per l'amarezza per non essere lei l'oggetto di tale amore.
Ma poi si disse:《Non importa. Se Phineas è felice, lo sarò anch'io.》
《Isabella?》
La voce del rosso la svegliò da quella trance. Gli occhi di lei incontrarono quelli dell'altro, in attesa di una risposta.
《Oh, sì, stavi dicendo?》
《Allora, mi sono espresso bene? Ti è servito?》
Lei annuì col capo:《Sì, e ora ne sono ancora più convinta.》
《Convinta di cosa?》
《Glielo devi dire, Phineas?》
《Sicura?》replicò lui sporgendosi in avanti verso di lei《Non finirei per rendere la situazione imbarazzante?》
《Phineas, andrà tutto bene: io non conosco Milo quanto te e i ragazzi, ma da quel che ho visto, non reagirà male, te lo giuro. E comunque, ti sarà liberatorio alla fine.》
《E come mai?》
《Perché se non glielo dici, i tuoi sentimenti si ingigantiranno a dismisura fino a che non scoppierai. E allora sarà peggio, vedrai: potresti non riprenderti più se lo vedrai insieme ad un'altra persona, potresti addirittura divenire geloso. Ma se glielo dici ora, avrai il tempo necessario per superare senza problemi la delusione amorosa.》
L'amico ascoltò in rigoroso silenzio le parole della mora, che per tutto il tempo aveva parlato con le mani sul cuore, e poi sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori.
Si alzò in piedi tutto allegro ed esclamò:《Isabella, so cosa farò oggi! O domani! O quandunque Milo sarà disponibile!》
La ragazza scout rise al rosso che si autocorreggeva, per poi notare che lui stava per avviarsi a casa.
《Vai di già?》domandò la mora, cercando di celare la propria delusione (e fallendo).
《Beh, certo, devo andare a preparare le misure di precauzioni per quando mi confesserò. Non si sa mai cosa potrebbe inventarsi la legge di Murphy questa volta...》rispose lui pragmatico.
《Prima di andare però, mi diresti una cosa?》lo fermò l'amica, afferandogli il polso da seduta.
《D'accordo. Di che si tratta?》
《Perché hai chiesto proprio il mio aiuto?》
Era la domanda che la consumava fin da quando le era stato rivelato il vero scopo di quell'incontro. Almeno quella di soddisfazione la voleva.
《Ah, quello? La risposta è davvero semplice: perché ero certo che sei la migliore a cui chiedere consigli in questo campo.》iniziò a dire, per poi aggiungere《Naturalmente, avevo escluso i ragazzi e papà per timore che non avrebbero capito. Non chiesto alla mamma perché ero troppo imbarazzato per farlo e Candace stava pianificando un pigiama party tra adolescenti, quindi non volevo disturbarla.》
《E non potrei essere più contento di averti scelto, Isabella!》riprese ancora più entusiasta《Se ci ripenso ora, la soluzione era così ovvia! Avrei dovuto arrivarci già da me. Anzi, tutti noi dovremo fare così come dici tu!》
Isabella annuì in silenzio e mollò la presa sull'amico, a significare che era libero.
《Se questo è tutto, allora io vado. A domani, Isabella!》e, con un cenno della mano, corse verso l'uscita del parco.
Come lo guardava, la ragazza scout sospirò:《Se solo anch'io riuscissi a seguire il mio stesso consiglio...》
Dal prato attorno a lei, colse una margherita e, fissandola, pensò:《Chissà se è previsto un distintivo per consiglieri in amore secondo il codice delle Fireside Girls...》

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              Angolo Autore
Ed eccomi tornato con il primo capitolo di tre sulla storia su Phineas e Ferb di cui avevo parlato.
Allora, iniziamo col dire che questo show mi è tornato in testa durante i mesi del primo lockdown a causa di un attacco nostalgia potente che è ancora in corso.
*adocchia Inazuma Eleven*
E siccome non avevo nulla da fare giravo su Tumblr guardando i post sullo show e su "La legge di Milo Murphy" che è uno spin-off degli stessi creatori che hanno fatto pure l'episodio crossover tra le due serie.
E io, da bravo shipper di rarepair che sono, sono subito coinvolto nello shippare Phineas e Milo da bravo cretino.
E dunque, come sono arrivato a questa storia?
Beh, volevo già scrivere da un po' qualcosa sulla questione età nell'amore e ho preso due piccioni con una fava. Ora, non so chi sta leggendo, ma io per principio non shippo mai personaggi di gradi scolastici diversi (liceo e medie, medie ed elementari eccetera), a meno che non ci sia un ripetente o  la distanza sia di un singolo, o in un AU dove sono già adulti.
E, per essere chiari, Milo fa l'ultimo anno delle medie, mentre Phineas ha tra gli 8-10 anni in questa fic (non ho mai capito la cronologia dello show) dunque capite che un problema c'è.
Tuttavia, fin da quando ho visto Gravity Falls, la scena di Dipper che si confessa a Wendy e lei che lo rifiuta delicatamente mi è rimasto in testa e così mi sono deciso a fare qualcosa di simile.
Comunque, povera Isabella, sempre friendzonata a bestia! XD
Vabbè ho parlato troppo. Al prossimo capitolo!

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