Capitolo uno.

Começar do início
                                    

Voglio che lui mi protegga.

Louis.

Il ragazzo d'oro del campus, Harry Styles, mi sta dietro, non molla l'osso e mi rende nervoso. E' enorme, ben oltre il metro e ottanta, e ha le spalle larghe come montagne. In effetti gioca a football, quindi credo sia normale, no? Sono stato con qualche suo compagno di squadra. Sono tutti abbastanza grossi e muscolosi. Ma nessuno di loro mi fa battere il cuore così forte solo sfiorandomi il braccio. Non mi piacciono le reazioni che suscita in me. Di solito, con gli altri non ho alcuna relazione.

Con uno strattone mi divincolo e mi allontano, guadagnando qualche passo di distanza. Una sorta di luce implorante gli sfarfalla negli occhi e apro la bocca, pronto a dirgli di andare a farsi fottere. Lui però mi batte sul colpo. "Ho bisogno del tuo aiuto."

Appoggio le mani sui fianchi. Il che non è facile, dato lo stupido giubbino ingombrante che ho addosso. Fa freddo fuori, e il piccolo grembiule leggero della divisa da lavoro permette all'aria di salire lungo le gambe. Le mie mance non sono niente male. Ho più di cento dollari nella tasca, solo per stasera. Sono già spesi, comunque. I miei soldi sono già sempre spesi, prima ancora che mi finiscano in mano.

"Perché hai bisogno del mio aiuto?", chiedo. Si guarda intorno, forse ha paura che qualcuno ci veda. Non mi sorprende: la maggior parte dei ragazzi non vuole essere vista con me in pubblico. A volte fa schifo essere considerato il puttaniero del campus. Soprattutto perché io neanche ci vado a quella stupida università.

"Forse potremmo andare a parlare da qualche parte", suggerisce con un timido sorriso. Sono sicuro che molte ragazze o ragazzi gay si scioglierebbero al mio posto, davanti a quell'aria seducente. Ha un bel viso e lo sa benissimo: sopracciglia scure che si abbinano ai capelli castani e ricci e ha un'impressionante paio di occhi verdi. Ma io non sono come gli altri. Non ci casco.

"Non vado da nessuna parte con te. Se hai qualcosa da dirmi, puoi farlo qui. E sbrigati, perché voglio andare a casa." Sono quasi certo che mia madre non c'è e la mia sorellina è tutta sola. E non va bene. Emette un sospiro secco, sembra arrabbiato. Non m'importa. Qualunque cosa abbia in mente, non credo la terrò in considerazione. Comunque sono troppo curioso, quindi voglio saperla. Così me la gusterò più tardi.

Harry Styles non parla con persone come me. Io sono di qui. Un cittadino del luogo. Lui è il quarterback della nostra squadra di football vincente. E' una superstar, un mito, ha dei fan e tutto il resto. Ambisce alla National Football Leaugue, per l'amor del cielo. Io faccio un lavoro merdoso e arrivo a malapena a fine mese. Mia madre è un'alcolizzata che va a letto con tutti, e la mia sorellina inizia ad avere problemi con la scuola. Viviamo in due mondi opposti. Cos'ha da dirmi?

"La prossima settimana c'è la festa del Ringraziamento." esordisce, e io alzo gli occhi al cielo. Sono molto grato che ci sia, perché tutti se ne andranno e il bar sarà praticamente deserto, così potrò respirare. "Continua."
"Devo tornare a casa" fa una pausa e distoglie lo sguardo, e una sensazione di disagio mi sale lungo la spina dorsale. Perché dovrebbe interessarmi? "Voglio che tu venga con me." Non me lo aspettavo.
"Cosa? Perché?" Ora mi guarda di nuovo.
"Voglio che tu finga di essere il mio ragazzo per una settimana."

Rimango a bocca aperta. Mi sento come un pesce che sta morendo. Chiudo la bocca, la apro. Forse è il mio ultimo respiro. "Stai scherzando."
"No."
"Perché io?"
"Io.." scuote la testa e serra le labbra, come se non volesse dirmelo. "Ti pagherò."
Incrocio le braccia al petto, tenendole sollevate dallo stupido giubbino. Lo odio, ma è il più caldo che ho. Scommetto che sembro un grassone. "Non sono in vendita."
"Ascolta, non voglio pagarti per qualcosa di..sessuale." la sua voce cala di un'ottava e mi viene la pelle d'oca. L'ha detto in un modo sexy, anche se non era sua intenzione. "Voglio solo che tu faccia finta di essere il mio ragazzo. Non condivideremo la stanza da letto. Non proverò a sedurti, ma dobbiamo sembrare una coppia, capisci cosa intendo?"

Non dirmi un'altra bugia] Larry Stylinson.Onde histórias criam vida. Descubra agora