capitolo trenta

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È passato un mese esatto da quella bellissima giornata, ultimamente sto studiando parecchio perché stiamo facendo test e interrogazioni praticamente tutti i giorni, a mia sorpresa anche Louis sta facendo lo stesso, certo passa meno tempo di me a studiare, ma si sta impegnando molto di più ultimamente e questa cosa mi fa molto piacere.
È un ragazzo davvero intelligente però non ha voglia di studiare, come si suol dire, è bravo ma non si applica.
Con Niall ci siamo sentiti poco ultimamente, anche lui è preso da verifiche e interrogazioni, non ha mai voglia questo è sicuro però sta davvero cercando di dare il meglio del meglio.
Lou crede che lo faccia solo per i suoi genitori, è figlio unico e loro stanno spesso fuori, cerca di andare bene a scuola così almeno quando tornano vedono i suoi risultati e gli danno attenzioni in più.
Io credo invece che lo faccia anche per se stesso, voglio dire, tutti lo considerano come lo stupido del gruppo che pensa solo a divertirsi e che non sa prendere in mano una situazione seria, e in parte è così, però è anche un ragazzo molto maturo, ha le capacità ma non vuole farlo vedere perché le considera cose da sfigati.

L'altro giorno ho accompagnato Larissa a fare l'ecografia, tremava come una foglia, non tanto per l'ecografia in se, ma per la parte finale di questo ultimo ciclo, il parto.
È letteralmente terrorizzata, ha paura di non riuscire ad avere forze sufficienti.
La dottoressa le ha dato delle caramelle da prendere tutti i giorni, sono delle vitamine che contengono ferro, è fondamentale per far sì che il suo corpo sia forte, soprattutto in questi primi mesi di nausea.
Dalla terza settimana ha iniziato a vomitare dopo ogni pasto, la cosa poi è calata gradualmente, adesso riesce a fare quasi metà giornata senza!
Lou voleva chiamare i suoi genitori perché si noi andiamo da lei ogni tanto per aiutarla, ma abbiamo l'università e siamo degli uomini, è più complicato gestire questo tipo di situazioni, ma Lari non l'ha ancora detto ai suoi e questa cosa mi fa infuriare.
Non l'ha detto al padre, non l'ha detto alla sua famiglia, neppure a sua sorella, la sua confidente più grande.
Però purtroppo io non ci posso fare niente, di certo non posso piombare a casa sua e dirlo senza il suo permesso, mi ucciderebbe.

Mia madre questo mese è venuta a trovarmi ben cinque volte, in due c'era anche Gemma e in una papà, mi ha fatto un sacco piacere che sia venuto.
Per la prima volta tra l'altro ho anche conosciuto Lottie, la sorella di Louis, una delle sorelle, ne ha altre due che sono gemelle, Phoebe e Daisy.
Sua sorella Lottie è davvero bellissima, ha dei capelli lunghi biondi, gli occhi azzurri come il ghiaccio, uguali a quelli di Lou, anche se i suoi sono più belli.
Ha un sorriso raggiante ed è simpaticissima.
La cosa che mi ha fatto più piacere di quell'incontro è stato come mi ha presentato Lou.
"Oh Lottie, questo è Harry, il...il mio ragazzo" ha mormorato un po' imbarazzato.
Lottie l'ha guardato per un momento poi ha guardato me ed è corsa ad abbracciarmi, mi ha fatto mille domande di qualsiasi genere, potrebbe diventare la migliore amica di mia sorella, sono uguali caratterialmente, anche se non so se sia proprio un bene o un male.

"Quindi è ufficiale?" gli ho chiesto quando se n'è andata la sorella.
"Lottie è stata la prima a sapere che sono attratto dai maschi, in realtà tu sei il primo che mi fa andare così tanto fuori di testa, sul serio, solo vedendoti mi uccidi la mente" mi ha spiegato.
"E i tuoi lo sanno?" mi ha chiesto poi.
"Mia madre penso che l'abbia capito, non è scema, e se l'ha capito lei anche Gemma lo sa, quelle due chiacchierano un sacco soprattutto di me" gli ho risposto ridendo.
"Papà...papà probabilmente l'ha pensato, ma lui non è tanto uno dai grandi discorsi".
"Oh capisco..." mi dice un po' rammaricato.
"Ehi, glie lo dirò il prima possibile, promesso, voglio solo trovare il momento più giusto" l'ho rassicurato dandogli un bacio.
Sapevo che l'unica cosa che gli frullava nella mente in quel momento era: "Non glie lo dice perché si vergogna di me?".
Lou fa tanto il cattivone ma in realtà è insicuro, ha bisogno di continue conferme altrimenti si sminuisce completamente, invece di capire quanto sia fantastico.

You Kill My MindOù les histoires vivent. Découvrez maintenant