Capitolo 2- Ferdinand e Leonarda

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Io e Lidia rimanemmo scioccati da quello che era successo, quel ragazzo dovrebbe essere morto, ma ora era proprio davanti a noi e ci aveva appena parlato

Il ragazzo aveva la pelle pallida, era magro e basso, aveva i capelli neri; quello che indossava era tutto nero: aveva una specie di cappotto con bottoni dorati, un pantalone, degli stivali pesanti, guanti in pelle e un piccolo cappello a cilindro.

Ci furono 5 minuti di silenzio quando Lidia ad un tratto parlo:
"Uhm...ciao io sono Lidia e quello è il mio amico Riccardo...hai detto che stai cercando tua sorella, hai idea di dove possa trovarsi?"
"Ciao, mia sorella di solito e da quella parte "rispose il ragazzo mentre indicava con il dito la sua sinistra.
"Hm... non è tardi, possiamo aiutarti a cercarla" disse Lidia in un tono gentilissimo, il ragazzo sorrise e ci ringraziò:
 "Grazie mille... oh comunque mi chiamo Ferdinand".

Ci incamminammo in una parte molto fitta della foresta, dove la luce passava a fatica attraverso le foglie dei numerosi alberi, il ragazzo, Ferdinand, era stranamente silenzioso e sembrava in ansia ma d' altronde aveva perso la sorella.

Stavamo camminando per più di mezz'ora quando all' improvviso apparve la figura di una ragazza, stava correndo verso di noi e poi urlò:
"FERDINAND!".

La ragazza corse verso Ferdinand e lo abbracciò, poi si voltò verso di noi "avete aiutato voi Ferdinand?" Ci chiese la ragazza
"Si, tu devi essere sua sorella?" Chiese Lidia
"Si, mi chiamo Leonarda, comunque grazie per aver trovato questa piccola pulce" ci rispose la ragazza di nome Leonarda "Uff... si sta facendo freddo, che ne dite, magari potreste venire a casa nostra e vi potrei offrire qualcosa? "ci chiese la ragazza
"No graz-'' stavo per rifiutare quell' allettante offerta quando Lidia mi zittì e disse:
"Si grazie, in effetti ho molta fame"
"Bene, allora è deciso, casa nostra non è molto lontana da qui perciò ci arriveremo subito" disse Leonarda con una voce molto gentile

Mentre ci incamminavamo vidi meglio la ragazza: era strana come il fratello, aveva anche lei un cappotto nero con bottoni dorati e sempre come il fratello aveva dei guanti in pelle nera, aveva una gonna che gli arrivava fino alle caviglie, indossava scarpe a punta, aveva lunghi capelli neri e poco curati, e proprio come il fratello aveva un piccolo cappello a cilindro.

"Siamo arrivati" Leonarda si fermò davanti a una piccola casa di legno con il tetto in mattoni, alla destra di quella casa c'era un piccolo recinto con dei maiali dentro, più che casa sembrava una fattoria.

Leonarda prese una piccola chiave dalla tasca del suo cappotto e aprì la porta della casetta, entrammo e ci ritrovammo in una piccola stanza con un tavolo al centro e diversi mobili sparsi in giro.
 
"Sedetevi, io a vado a preparare...del, uhm...caffè" disse Leonarda in tono incerto per poi andare in un altra stanza, perciò io, Lidia e Ferdinand ci sedemmo su una delle 4 sedie attorno al tavolo.

Dopo nemmeno 5 minuti Leonarda tornò in sala da pranzo con 2 piccole tazze con dentro del caffè, le mise sul tavolo e ci invitò a berle, Lidia lo fece subito mentre io esitai:
"E voi? Non prendete nulla?" chiesi ai due ragazzi
"Uhm...no a noi non piace il caffè "rispose Leonarda, sorpresa dalla domanda.

Non feci caso alla risposta e perciò iniziai a bere il caffè che aveva un sapore dolceamaro
"Grazie per il caffè ma ora dovremmo tornare a casa, andiamo Lidia" Mi avvicinai alla porta per aprirla ma era chiusa "Uhm...Leonarda la porta è chiusa potresti aprir-" Mi girai e vidi Leonarda e Ferdinand che stavano legando Lidia, svenuta, alla sedia dove stava seduta.

Prima di poter dire o fare qualcosa avvertii una sensazione di stanchezza e poi caddi a terra, anch'io svenuto.


Stregoneria nella Foresta nera-CreepypastaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora