Capitolo 2. Stella

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Parola d'ordine non appena apro gli occhi: mal di testa, mal di testa lancinante.

Che buon profumo però, di lenzuola fresche. Che strano, il letto a casa di mio padre non è mai stato così morbido... casa? Mio padre? Oh santissimi numi, ma allora è tutto vero. Mio padre... mio padre ha messo incinta Camilla! Camilla, la mia amica storica... storica un corno.

Bleah, non trovo le parole.

È per colpa loro se ieri sera mi sono ubriacata, e io non mi ero mai ubriacata prima di ieri. Non ho bisogno di perdere i sensi o il confine con la realtà per divertirmi, sono già abbastanza su di giri di mio normalmente.

Aspetta, aspetta, aspetta... mi sono ubriacata e un principe azzurro mi ha salvata! Oddio era proprio bello, coi capelli scuri e gli occhi più azzurri che io abbia mai avuto l'onore di guardare così da vicino. Oh mamma Stella ma cosa stai dicendo? Quale principe azzurro?

Ma è in questo istante che ho finalmente l'illuminazione.

Ubriaca, principe azzurro, lenzuola profumate... ma dove mi trovo?

<<Ehi Raperonzolo sei sveglia>> oddio eccolo, in tutto il suo splendore. Ero fuori fase ieri ma a quanto pare lui me lo ricordo bene <<Scusa ma devi proprio alzarti, tra mezz'ora devo essere in ufficio. Ti ho portato un aspirina e un po' d'acqua, prendila, la testa andrà meglio>>.

<<Grazie, ma come...>>

<<Ho provato a farti dire dove abitassi più volte ieri ma non ci sono riuscito, erano le 2 di notte passate. Io ero stanco, tu mi ti sei addormentata addosso e quindi ti ho portata qui, ma tranquilla io ho dormito sul divano>>.

Seppellitemi vi prego, perché in questo preciso istante mi passa davanti agli occhi tutta la sequenza di ieri sera e sono stata... santo cielo sono stata vergognosa! Ho vomitato consecutivamente non so per quanti minuti... e questo dio greco era lì?

Mi passo le mani sul viso sperando che coprano la mia vergogna. <<Ti prego scusami, scusami davvero tanto, io... ieri ho avuto una notizia sconvolgente, la mia schifo-amica è...>>

<<È incinta di tuo padre, si mi hai detto anche questo.>> Ah... <<Ero piuttosto nervoso ieri notte, era tardi e tu non volevi dirmi dove dovessi accompagnarti, ma poi mi hai raccontato tutto, insomma... le cose che c'erano da sapere, e mi dispiace, non deve essere facile per te.>>

No infatti. Sono venuta a Roma a trovare mio padre ieri. Mi ha detto che doveva parlarmi e che era urgente. Ecco io e mio padre non è che avessimo proprio un rapporto roseo già di nostro. Ha lasciato mia mamma quando avevo cinque anni e lei ha sofferto davvero molto a causa sua. Ma poi grazie anche a lei che è una forza della natura, e ha sempre messo il mio bene prima del suo, abbiamo riallacciato un po' i rapporti.
Ma dopo ieri, io non so davvero cosa ci sia da riallacciare.
Dopo ieri non credo che lo richiamerò mai più "papà".

E Camilla poi... mi scriveva su whatsapp tutti i giorni dicendomi che mi aspettava a Roma perché aveva una bellissima notizia da darmi ma che doveva dirmela a voce. Vi rendete conto? Quei due sono completamente fuori di testa!

Ovviamente gliel'ho detto... oh eccome se gliel'ho detto, più che detto gliel'ho urlato.
Non sono di certo una che le manda a dire. Ho urlato che non voglio mai più vederli, nessuno dei due. Poi sono scappata via e beh... il resto lo sapete già. Sono finita ieri sera nel primo locale che ho trovato e ho provato per la prima volta il famoso "bere per dimenticare", peccato che non ho dimenticato proprio un accidente.

<<Beh grazie allora...>>
<<Davide, mi chiamo Davide>>.

Questo ragazzo è bello cavolo, così bello che quando lo guardo dimentico pure come mi chiamo. Devo scappare. Devo scappare immediatamente. Più lo guardo più penso che potrebbe mettermi nei guai.

E in questo preciso momento hai bisogno di altri guai Stella? No direi di no. Anche se questo guaio dagli occhi azzurri ha tutta l'aria di essere un bel guaio... ripigliati Stellina!

<<Tolgo il disturbo!>> lo quasi urlo accidenti a me. Ma ehi, ci stiamo fissando da cinque minuti esatti senza proferire parola. Sento l'adrenalina a mille, non ho mai provato niente di anche lontanamente simile.

<<Si beh... Ok>> ops, il principe è imbarazzato, a quanto pare non sono l'unica qui che sente delle scosse in tutto il corpo. Se ripenso a quante volte l'ho chiamato principe ieri sera. Beh ma anche lui mi ha soprannominata Raperonzolo no? Vedi principe Davide? Siamo nati per stare insieme.

Ma che cavolo dico? Io e la mia stupida fantasia, io e la mia stupida boccaccia. Mamma mia, ma che lavaggio del cervello mi hanno fatto i tuoi occhi?

<<Hai degli occhi davvero bellissimi...>> ok sparatemi adesso, l'ho detto davvero ad alta voce? Si l'hai detto davvero Stella. Non riesci mai stare zitta.

<<Buffo perché pensavo esattamente la stessa cosa dei tuoi.>> Wow... questa non me l'aspettavo davvero.
L'ha detto quasi sussurrando, come una confessione a se stesso. E cavolo sembra così imbarazzato e timido. La sua timidezza cozza così tanto con il suo aspetto fisico che ai miei occhi appare ancora più bello.
Voglio dire un ragazzo di una bellezza del genere di solito è sfrontato e furbo, invece lui sembra quasi essere ignaro di quanto è bello. In questo momento mi sta fissando a bocca aperta come se si fosse pentito di ciò che ha appena detto e sperasse che io me ne dimenticassi. Ma io sono Stella. Io non sono timida e non fingerò che questa frase non sia stata detta. Ho appena deciso che non finisce qua. No assolutamente no.

Gli sorrido felice. <<Grazie principe a quanto pare siamo d'accordo>>.

<<Ehm, dovresti...>>
<<Andarmene si scusa, hai un foglio e una penna?>>

La notte che mi hai salvatoWhere stories live. Discover now