«Sinceramente – dissi accendendo l'automobile – sono un po' preoccupata. La guida a sinistra è una novità e non sono sicura di farcela...»

Nervosamente, inserii la prima marcia e m'immisi sulla strada.

«Ma no... – ripose Chrissie facendo spallucce – è solo una questione di abitudine. Vedrai che ci riusciremo senza problemi.»

«Se lo dici tu.» Il suo tono di voce, così calmo e sicuro, tranquillizzὸ anche me.

L'insegna tonda del locale sporgeva sulla strada e raffigurava lo stesso emblema visto poco prima, ma di dimensioni molto più grandi e a colori.

Una volta entrate, ci sedemmo a un tavolo, in attesa che il cameriere prendesse la nostra ordinazione.

Nel frattempo, io afferrai carta e penna e annotai, controllando i principali luoghi d'interesse da visitare.

«Trovato qualcosa in particolare su St. Jillian?» domandò Chrissie curiosa.

«Sì, – risposi ancora intenta a scrivere – pare ci sia il Muro di St. Jillian...».

«Un Muro? – chiese perplessa – Tipo quello di Adriano?»

«Mmm... non proprio. Questo è più corto, ma anche più alto. Qui si dice che c'è una leggenda popolare che viene tramandata su questo Muro.»

«Proprio così! – intervenne un cameriere, inserendosi nella nostra conversazione – La Scozia è ricca di leggende, ma devo dire che questa è particolarmente affascinante.»

Chrissie ed io lo guardammo, sperando ci raccontasse di più.

«Vi ho incuriosito?» chiese.

Chrissie rispose di sì e sorrise un po' imbarazzata. Io mi limitai ad annuire.

«Se avete un po' di tempo posso spiegarvi di cosa si tratta.» aggiunse divertito.

«Ci farebbe molto piacere!» rispose Chrissie per entrambe.

Il cameriere prese una sedia e la girò verso il nostro tavolo. Ci guardò attentamente una alla volta per creare suspense, poi iniziò il suo racconto.

«Questa storia risale a tanti secoli fa, quando nel nostro mondo erano ancora in libertà creature come i vampiri e i licantropi. Le lotte continue, tra gli umani e le due specie sovrannaturali, resero la situazione sempre più critica, fino a quando gli umani decisero di ribellarsi e di confinarle entrambe al di là di un Muro, sigillando l'opera con un incantesimo. Fondamentale, in questa operazione, fu il contributo del monaco Jillian, il quale aiutò gli umani nella loro dura missione e che, a causa di questo, perse la vita».

«Che tristezza!» rispose Chrissie, effettivamente colpita da quell'assurdità.

«Questa è la prima versione; – continuò l'uomo abbassando la voce, come se ci stesse per rivelare il più grande dei segreti. Chrissie si sporse, ingenua come sempre, sul tavolo. – secondo altri, invece, Jillian, innamoratosi di una vampira, morì nel tentativo di salvarla.»

Roteai gli occhi, facendo attenzione a non farmi scoprire. Per quanto potesse essere una storia inventata, era assurdo anche solo ascoltarla. Un monaco innamorato di una vampira? Per favore!

Mi voltai e osservai Chrissie che, quasi commossa, parlava al nostro interlocutore, confermando quanto la leggenda appena raccontata fosse affascinante e coinvolgente. Sperai percepisse la mia aura di scetticismo ma ciò non accadde e quindi dovetti sorbirmi altre tre storie strappalacrime e patetiche, senza il benché minimo senso logico.

Dopo aver fatto colazione, diedi le chiavi della mia macchina in mano a Chrissie.

«Guida tu. – dissi – Io sono troppo stanca, non ce la faccio.»

Lithium (#1 St. Jillian Saga)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora