Lavoretti part-time

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Mi chiamo Layla, frequento una scuola ritenuta dai miei coetanei "di basso livello". Purtroppo la mia famiglia non poteva permettersi di pagarmi gli studi in un istituto privato, così hanno deciso di farmi iscrivere qui.
Li ho sempre aiutati con le spese facendo dei piccoli lavoretti part-time, ma poi decisi di iniziare a fare qualcosa di più proficuo, ma altrettanto pericoloso.
Per quattro anni tutto è sembrato andare bene, fin quando due mesi fa la situazione è particolarmente degenerata a causa di controlli antidroga, unità cinofila che gira per le classi e perquisisce gli armadietti... Per fortuna il padre di uno dei miei compagni di classe è una guardia di finanza, conoscevamo esattamente tutte le date dei vari controlli e riuscivamo ad evitare problemi di qualsiasi tipo.
Ma ciò non duró per molto... Micheal, è così che si chiamava quel ragazzo, fu costretto a trasferirsi in un altro istituto a causa delle sue insufficienze nelle materie di indirizzo. Furono giorni di panico, nessuno sapeva mai se i controlli fossero dietro l'angolo, il terrore regnava nella struttura e molti dei ragazzi decisero di smettere di spacciare. Io continuai il mio business (se così lo vogliamo chiamare), avevo bisogno di soldi, non potevo permettere che i miei genitori avessero tutto il peso delle mie spese scolastiche sulle spalle...
Una mattina andai a scuola con il mio borsone pieno del frutto del mio lavoro e lo infilai dentro l'armadietto come ero solita fare, "mi sbarazzerò di quel che resta appena arriva la sera" mi dicevo ogni volta ... Circa due ore dopo l'aria si fece gelida. Entró un uomo sulla quarantina in divisa, a seguirlo vi era un pastore tedesco, gli occhi color fuoco e un tartufo dal fiuto sicuramente infallibile, l'uomo ci ordinò di uscire immediatamente dalla classe. Lasciammo i nostri posti e tutti ci posizionammo davanti gli armadietti... Iniziai a sudare freddo, temevo che quella bestia enorme fiutasse l'odore del mio lavoro, un lavoro che facevo solo per necessità, per garantirmi un futuro apprezzabile...
Il cane era sempre più vicino a me, stava per arrivare il mio turno, sarei stata perquisita anch'io e avrei perso la mia unica opportunità di rendere la mia vita e quella dei miei genitori migliore...
Si avvicinò a me, mi annusò dalla testa ai piedi e l'ufficiale mi ordinò di aprire l'armadietto... "É finita" pensai e spalancai l'anta di metallo.
L'animale iniziò a perquisire tutto il mio armadietto, infilando il suo naso in ogni anfratto di quel freddo buco...
D'un tratto si girò e proseguì verso il compagno che era alla mia sinistra.
Tirai un sospiro di sollievo... "Che sciocca bestia" pensai... "Hai naso per le droghe, eh cagnolino? Strano che tu non abbia fiutato i resti di cadavere nel mio borsone".
Da quel giorno in poi smisi di portare a scuola il frutto del mio lavoro ben retribuito, adesso mi sbarazzo dei corpi prima che arrivi la sera.

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