Capitolo 1 - Primo settembre 1971

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"Ciao Amy, mi raccomando comportati bene, studia e divertiti!"
Mi viene da ridere, la mamma mi avrà già ripetuto questa frase quattro volte da quando sono salita sul treno. Ma sono la sua unica figlia, è normale che si preoccupi per me. Le sorrido.
"Ciao mamma, ciao papà, vi scriverò presto!" esclamo mentre sventolo la mano in segno di saluto, dall'alto dell'Hogwarts express. Mamma è raggiante, papà... beh, credo che non si abituerà mai a tutto questo.

Le porte si chiudono e il treno parte e io mi sento felice e piena di entusiasmo come mai prima d'ora. Devo sbrigarmi a cercare un posto, gli scompartimenti sembrano tutti pieni! Vedo solo ragazzi grandi, ma dove si sono cacciati tutti gli studenti del primo anno? Finalmente ne vedo alcuni in uno scompartimento ma purtroppo è già pieno e non mi ci posso fermare, ma li guardo per un instante. Vicino al finestrino c'è una ragazzina dai capelli lunghi di un bel rosso scuro che ha gli occhi rossi e gonfi come se avesse pianto; discute con il ragazzino di fronte a lei, molto magro e pallido, con i capelli scuri e all'apparenza non molto curati che gli ricadono davanti al viso. Accanto a lui, un altro ragazzino con gli occhiali e i capelli scuri così spettinati che mi scappa da ridere solo a guardarli, ma che ha l'aria di saperla lunga. E di fronte a lui un ultimo ragazzino dall'aria profondamente annoiata, accasciato mollemente sul sedile. Noto che è molto carino, ha i capelli scuri che gli ricadono sulla fronte e su degli straordinari occhi grigio chiaro, i lineamenti del viso molto fini ed eleganti e l'aria un po' altera, come se si sentisse superiore a tutti gli altri. Mi perdo un attimo a guardarlo, poi mi riscuoto e proseguo nella mia ricerca.

Gli scompartimenti successivi sono ancora più pieni, ma finalmente riesco a trovarne uno dove ci sono solo due ragazze, che probabilmente sono del quinto anno, perché parlano dei G.U.F.O., e spettegolano allegramente di altri studenti per tutta la durata del viaggio.

Il tragitto è piuttosto lungo e il paesaggio poco interessante. Cerco di distrarmi smangiucchiando cioccorane e zuccotti di zucca, di cui ho scoperto l'esistenza solo quest'estate con mia madre perché prima d'ora avevo sempre mangiato solo dolci babbani.

Dopo un tempo che sembra interminabile, arriviamo a destinazione.
Sapevo già da mia madre che, essendo del primo anno, avrei attraversato il lago in barca, ma niente di quello che lei mi aveva raccontato mi avrebbe mai potuta preparare alla vista del castello illuminato. È semplicemente stupendo, così imponente e maestoso!
So già anche cosa succederà più tardi a noi del primo anno, lo smistamento ad opera del cappello parlante, mamma me lo avrà racconto diecimila volte. Ma un conto è sentirlo raccontare, un conto è trovarsi lì, con il vecchio cappello tutto rattoppato che sta per essere calato sulla tua testa, e posso rendermene conto perfettamente circa un'ora più tardi.

"Amy Mancini!" Sento il cuore martellarmi furiosamente nel petto, quando la professoressa McGranitt, una strega dall'aria severa, chiama il mio nome

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"Amy Mancini!" Sento il cuore martellarmi furiosamente nel petto, quando la professoressa McGranitt, una strega dall'aria severa, chiama il mio nome. So che il cappello parlante deciderà in quale delle quattro Case di Hogwarts collocarmi; Grifondoro, Serpeverde, Corvonero o Tassorosso. Mia madre mi ha parlato diffusamente delle loro caratteristiche principali: lei è stata una fiera Corvonero ed è sempre stata convinta che lo sarò anch'io. Non so proprio che cosa aspettarmi, al contrario del cappello parlante che sembra invece avere le idee molto chiare su quale sia la Casa giusta per me. Infatti, non fa nemmeno in tempo a toccare la mia testa che lo sento urlare a gran voce "Grifondoro!".

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